“Paolo Tauro all’Asl di Sassari conferma la bontà delle nomine del Centrodestra”

CAGLIARI – “La nomina di Paolo Tauro alla Asl di Sassari è il riconoscimento della qualità delle scelte fatte all’interno delle Aziende sanitarie dal centrodestra nella precedente legislatura. Infatti, dal 2019, nel suo ruolo di direttore del Dipartimento Area amministrativa della Asl della Gallura si è talmente distinto per competenza e risultati da aver conquistato anche l’apprezzamento del centrosinistra oggi al governo della Sardegna. Seppure, l’allora opposizione si sia sempre scagliata, e continui a farlo strumentalmente, contro la gestione della sanità da parte della precedente Giunta regionale”. Così Cristina Usai, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato la nomina di Paolo Tauro come commissario straordinario della Asl di Sassari. “Oltre a ringraziarlo per il compito svolto finora con professionalità, gli giungano gli auguri di buon lavoro”, ha concluso Usai.

“Sanità, perplessità sulle proteste di questi giorni”

ALGHERO – “A nome del coordinamento di Orizzonte Comune di Alghero, vogliamo manifestare le nostre perplessità sulla manifestazione convocata per mercoledì , presso l’ospedale di Alghero con la motivazione: “Chiusura imminente del Pronto Soccorso ad Alghero” (che certamente versa da anni in una situazione molto critica) ma non è certo con un allarmismo ad orologeria e diffondendo notizie che non ci risultano né veritiere né soprattutto plausibili, che si pone la vera attenzione sul problema della sanità Algherese…(quella si meritevole di attenzione) con la gestione/chiusura di reparti di primaria importanza per una città come Alghero e i suoi abitanti e non ultimo dei suoi numerosi turisti, che per prima cosa, soprattutto con l’avanzare dell’età, ricercano una cittadina che garantisca una assistenza sanitaria adeguata da portare certamente in modo più significativo all’attenzione dei vertici regionali competenti. Poco o niente possono fare le commissioni locali…se non vigilare. Premesso che gli attuali responsabili delle Asl e AOU della Sardegna sono TUTTI espressione della vecchia giunta di Centrodestra CHE HA GOVERNATO LA Sardegna negli ultimi 5 anni, che le attuali mancanze e colpevolezze”

Nomine Asl, nota del PD: forti fibrillazioni in Regione, ma i dem devono allinearsi ai 5 Stelle

CAGLIARI – “La delegazione ufficiale del Partito Democratico, composta dagli onn. Piero Comandini, Giuseppe Meloni e Roberto Deriu, gli assessori del PD Emanuele Cani e Rosanna Laconi, il vicepresidente e le componenti e i componenti del Gruppo consiliare del PD in Consiglio regionale, onn. Gigi Piano, Salvatore Corrias, Carla Fundoni, Alessandro Pilurzu, Valter Piscedda, Antonio Solinas, Camilla G. Soru, Antonio Spano comunicano:

1. Il Partito Democratico della Sardegna, non avendo condiviso il metodo di discussione e decisione adottato dalla Presidente della Regione in relazione all’attuazione della legge regionale n. 8/2025 in materia di Sanità, ha richiesto alla Presidente, on. Alessandra Todde, un incontro bilaterale allo scopo di condividere una comune linea d’azione. Ha altresì richiesto alla Presidente di convocare una successiva riunione di Maggioranza, alla quale hanno partecipato i Segretari e le Presidenti e i Presidenti dei Gruppi del Campo Largo, per comunicare gli esiti dell’incontro con la Presidente.

2. Il Partito Democratico della Sardegna, udite le ragioni che hanno determinato la convocazione della Giunta regionale da parte della Presidente per procedere all’attuazione della l.r. 8/2025, avendo espresso il proprio dissenso, e prendendo atto della volontà della Presidente di procedere secondo procedure, modalità e tempi non condivisi dal Partito Democratico, ha comunicato prima alla Presidente e poi agli altri Partiti e Gruppi della Maggioranza che non avrebbe partecipato alle decisioni della Giunta regionale sulla materia in discorso.

3. Tale decisione è stata assunta perché, secondo il Partito Democratico, l’istruttoria che ha portato al commissariamento delle Aziende sanitarie risulta imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico, e rischia di costituire un rallentamento e un ostacolo all’attuazione della l.r. 8/2025, anziché favorire il dispiegamento degli auspicati benefici effetti nei confronti della Sanità in Sardegna e, conseguentemente, della salute delle cittadine e dei cittadini.

4. Il Partito Democratico, ha comunque inteso evitare ogni azione dilatoria, ovvero ostruzionistica, e ha pertanto limitato l’espressione del proprio dissenso alla mancata partecipazione alle scelte e alla conseguente sanzione formale di esse, tradottasi nella mancata partecipazione della propria delegazione alla riunione di Giunta appositamente convocata in data 27 aprile 2025.

5. Si apre ora una nuova fase della Sanità sarda, durante la quale, in attesa della cessazione dei commissariamenti, va adeguatamente predisposta una completa ed efficace riorganizzazione della Sanità sarda. A questa fase il Partito Democratico intende dare, il proprio contributo, consapevole che il Popolo sardo giudicherà l’intera Legislatura sulla base dei risultati che saranno conseguiti in materia di Salute, e che il primo dovere delle Istituzioni democratiche è quello di servire con competenza e lealtà l’interesse pubblico e di conseguire il bene comune. Le problematiche della Sanità non possono limitarsi a una sostituzione dei direttori generali con dei commissari temporanei: serve la riorganizzazione del sistema territoriale anche con i medici di base, la revisione del sistema della formazione delle risorse umane e della funzione delle AOU, la ridiscussione del sistema di finanziamento delle ASL su base capitaria per evitare impropri spostamenti di bilancio, la selezione dei Direttori generali su base professionale, attraverso una commissione di alto profilo, l’impostazione di un nuovo modello di integrazione dell’assistenza sociale e sanitaria considerando l’aumento degli anziani non autosufficienti nei prossimi anni, in modo da garantire la tenuta economica e sociale di tutto il sistema, nell’interesse di tutta la Sardegna e con il coinvolgimento di maggioranza e opposizione per costruire su basi condivise il futuro”.

Piero Comandini segretario del Partito Democratico
Giuseppe Meloni vicepresidente della Regione
Emanuele Cani assessore dell’Industria
Rosanna Laconi assessora della Difesa dell’Ambiente
Roberto Deriu presidente del Gruppo consiliare
Gigi Piano vicepresidente
Salvatore Corrias
Carla Fundoni
Alessandro Pilurzu
Valter Piscedda
Antonio Solinas
Camilla G. Soru
Antonio Spano

“Sanità algherese sotto attacco, attendiamo che Cacciotto difenda Alghero”

ALGHERO – “La sanità algherese è sotto attacco della Regione. Prima con la dannosa retrocessione dell’Ospedale Marino a favore della ASL, prevista dalla riformina sanitaria che aveva come principale scopo quello di rimpinguare il poltronificio della Todde con la nomina, avvenuta ieri, di 12 Commissari delle aziende sanitarie. Una scelta che rischia di azzerare gli straordinari risultati raggiunti negli ultimi anni di gestione AOU e di gettare alle ortiche il grande lavoro fatto, privando il Marino del personale specializzato e impoverendo le prestazioni sanitarie che in questi anni hanno conosciuto una crescita costante e proficua”, attaccano Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini riguardo una preoccupante situazione che vedrà mercoledi mattina alle ore 9.30 una manifestazione al Civile, come predisposto dal presidente di commissione sanità Christian Mulas, riguardo la chiusura di diversi servizi sanitari

“Oggi con il concreto rischio della chiusura del nostro Pronto soccorso, che svolge un servizio insostituibile e vitale per l’intero territorio, che nonostante la più volte denunciata penuria di medici e di personale infermieristico viene privato delle più elementari attenzioni da parte delle Istituzioni regionali e cittadine. L’organico di 10 medici è pesantemente falcidiato da gravidanze e malattie. Due medici assenti per gravidanza, uno è in malattia e un altro vi entrerà a brevissimo. Dei rimanenti medici almeno due hanno problemi di salute e uno non effettua la turnazione notturna. La dotazione infermieristica soffre allo stesso modo. Si corre il concreto rischio della chiusura del Pronto soccorso nelle ore notturne. A fronte di una situazione di per sé drammatica, non vediamo prese di posizione determinate da parte del Sindaco Cacciotto e interventi che abbiano un minimo significato da parte del Consigliere regionale Di Nolfo”.

“Che, dispiace rilevarlo, evidentemente preferiscono privilegiare logiche di schieramento rispetto alla tutela della salute della nostra comunità. Condividiamo la scelta del Presidente della Commissione sanità Mulas, che incurante del rischio di fratture in maggioranza ha convocato una manifestazione pubblica davanti all’Ospedale Civile. Una decisione coraggiosa che privilegia il pubblico interesse. Ma ora ci attendiamo corrispondenti prese di posizione del Sindaco Cacciotto che deve esercitare il suo ruolo di difensore della sanità del territorio -chiude il Gruppo consiliare di Forza Italia-.

Sanità algherese sotto attacco, mercoledì manifestazione al Civile: appello di Fadda

ALGHERO – Sono sempre di più le persone, e in particolare i rappresentanti politici, che stanno raccogliendo l’invito del presidente della commissione Sanità, Christian Mulas, volto a partecipare alla manifestazione in difesa della comparto, dei servizi e in particolare del Pronto Soccorso, Punto Nascita, Pediatria e Cardiologia.

Tra questi anche il consigliere comunale di Centrodestra Massimiliano Fadda che invita la popolazione a a partecipare e dice: “È il momento di far sentire la nostra voce per difendere il diritto alla salute nella nostra città! La manifestazione è promossa dai cittadini, per i cittadini e per Alghero: non ha alcun colore politico, ma nasce dalla volontà comune di richiedere servizi sanitari dignitosi e un futuro migliore per la nostra comunità. Unisciti a noi per difendere insieme il nostro ospedale e il nostro diritto alle cure. Alghero ha bisogno di te!”.

Commissari Asl, “Todde incompetente e arrogante, manca anche parità di genere: ricorsi”

ALGHERO – “Tanto tuonò che piovve. Gli assessori PD hanno abbandonato la seduta di Giunta Regionale odierna che ha deliberato la nomina dei 12 Commissari delle Aziende sanitarie. Al di là delle dichiarazioni di maniera, il “poltronificio” targato Todde ha spaccato il Campo Largo”, così il Consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde.

“Ma ciò che più sorprende è il totale disequilibrio di genere messo in campo: su 12 Commissari, solo uno è donna. Un vero e proprio schiaffo all’equilibrio di genere tanto declamato dalla Todde e dalla sinistra. Equilibrio tra i sessi la cui promozione è ormai una pietra miliare della politica. Da destra a sinistra le parlamentari ormai concordano che le competenze e i saperi delle donne non possono restare ai margini. E’ evidente che il cambiamento culturale in atto da tempo non ha influenzato la Todde e i suoi alleati. Oggi viene certificato che il primo anno di legislatura del Campo Largo è stato un fiasco. Quattro mesi di esercizio provvisorio, che hanno bloccato la spesa e gli investimenti, causati dalla necessità di approvare la riformina sanitaria con precedenza rispetto alla legge di stabilità, hanno prodotto solo queste controverse nomine. Che, verosimilmente, verranno sottoposte all’attenzione della Magistratura Amministrativa e della Corte Costituzionale”.

“E’ sempre più evidente che la Todde ha messo in campo una postura di governo che certifica incompetenza e arroganza. A partire dalle bizzarre leggine di moratoria per giungere alla riformina sanitaria. Ora attendiamo i pronunciamenti dei vari organi giurisdizionali che si accingono a verificare la coerenza col nostro ordinamento dell’elezione della Todde a Presidente della Regione e la odierna nomina dei Commissari della sanità”. Lo ha dichiarato il Consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde.

Sanità, Todde tira dritto: ecco i nomi dei commissari Asl, strappo col Pd

CAGLIARI – “La Giunta ha nominato i commissari nelle aziende sanitarie. Su proposta dell’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, l’Esecutivo guidato da Alessandra Todde, ha infatti adottato le delibere con cui vengono formalizzati gli incarichi di commissario nelle strutture facenti capo al sistema sanitario regionale”.

“Dopo l’approvazione di decine di delibere e della Legge 8, lo scorso marzo, oggi con la nomina dei commissari segniamo una tappa fondamentale del processo riorganizzativo della sanità in Sardegna per riportare al centro del sistema sanitario regionale il diritto alla salute fin qui troppo spesso negato ai cittadini sardi”, commenta la presidente della Regione, Alessandra Todde.

“Le delibere fanno infatti seguito a quanto previsto dalla Legge regionale 8, licenziata dal Consiglio regionale l’11 marzo 2025 e pubblicata sul Buras due giorni dopo, il 13 marzo, “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n.24”, che prevedeva la possibilità di commissariare i vertici delle aziende sanitarie entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione della legge, e quindi entro oggi, 27 aprile”.

“I commissari sono stati scelti tra i soggetti inseriti nell’elenco nazionale dei direttori generali di cui all’art. 1 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171 e resteranno in carica per sei mesi a partire dalla data di sottoscrizione del contratto. La giunta Todde ha nominato i seguenti commissari:

Asl 1 Sassari: Paolo Tauro
Asl 2 Gallura: Ottaviano Contu
Asl 3 Nuoro: Angelo Zuccarelli
Asl 4 Ogliastra: Diego Cabitza
Asl 5 Oristano: Federico Argiolas
Asl 6 Medio Campidano: Maria Francesca Ibba
Asl 7 Sulcis: Andrea Marras
Asl 8 Cagliari: Aldo Atzori
Arnas Brotzu: Maurizio Marcias
Aou Cagliari: Vincenzo Serra
Aou Sassari: Mario Carmine Antonio Palermo
Areus: Angelo Serusi

“Fino a pochi minuti prima della convocazione della Giunta ci sono state interlocuzioni con tutte le forze politiche che compongono il Campo Largo, per ricomporre tutte le posizioni e per condividere i nomi dei commissari, nell’interesse del riassetto complessivo del sistema sanitario sardo”.

Intanto, nonostante la comunicazione della Regione, ci sarebbero forti frizioni col Partito Democratico che non ha fatto partecipare i suoi assessori all’incontro per definire i commissari. Resta, dunque, una frattura tra dem e 5 Stelle e presidente Todde.

“Sanità algherese sotto attacco, basta promesse e fuoco amico in Regione

ALGHERO – “La sezione del Partito Sardo d’Azione di Alghero “Tore Pintus” esprime forte preoccupazione per la
grave crisi che attraversa la sanità algherese. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a un
progressivo smantellamento dei servizi essenziali, con il rischio concreto di una chiusura del Pronto
Soccorso dell’Ospedale Civile.
Ringraziamo il presidente della Commissione consiliare alla sanità, Christian Mulas, per il suo
impegno e la trasparenza nel rappresentare le istanze del territorio. Tuttavia, le sue recenti
dichiarazioni confermano le nostre paure: il rischio di chiusura del Pronto Soccorso non deriva da
mancanza di bisogno, ma dall’incapacità del sistema di garantire la presenza di medici, e più in
generale, di servizi adeguati. Questo scenario è inaccettabile.
Alghero, città turistica tra le più importanti della Sardegna, non può essere lasciata senza un presidio
di emergenza. Attualmente, dopo le ore 20, non c’è disponibilità di cardiologi né di pediatri. Da
tempo, il punto nascite è stato chiuso, un provvedimento che ha impoverito ulteriormente la qualità
dell’assistenza sanitaria locale, con la complicità di chi avrebbe il dovere di tutelare il territorio.
È urgente che la Regione Sardegna assuma le proprie responsabilità e si impegni concretamente per
invertire questa tendenza. Il nostro territorio non può più subire questa demolizione sistematica dei
servizi sanitari. Non accetteremo passivamente che Alghero venga privata di un diritto fondamentale
come quello alla salute.
Chiediamo risposte immediate, atti concreti e un piano urgente di potenziamento e ripristino dei
servizi sanitari. Le promesse non bastano più: occorrono fatti tangibili”

Il segretario cittadino
Giuliano Tavera

“Inizia lo smantellamento della sanità algherese e in Regione tutto tace”

ALGHERO – “È iniziato lo smantellamento della sanità algherese e del nord ovest. Prima con l’Ospedale Marino, retrocesso alla Asl, ora con la riduzione del personale anche all’Ospedale Civile.
È mesi che lo ripeto, con denunce inascoltate.
Oggi iniziano ad accorgersene un po’ tutti e si moltiplicano allarmi e preoccupazioni. A partire dalla commissione sanità con le prese di posizione del presidente Christian Mulas e del vice Massimiliano Fadda.
Un trattamento che presto toccherà anche Sassari e soprattutto Ozieri, condannato alla chiusura di fatto.
Una situazione del genere non l’avrei mai consentita”, così l’ex presidente del consiglio regionale Michele Pais.

“Pronto Soccorso a rischio, dov’è la Regione?” Mulas convoca commissione e sit-in

ALGHERO – Il Presidente della Commissione Sanità Christian Mulas denuncia il rischio di chiusura del Pronto Soccorso di Alghero:
Alghero, 26 aprile 2025 – Il Presidente della Commissione Consiliare alla Sanità del Comune di Alghero, Christian Mulas, lancia nuovamente l’allarme sulla possibile chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile, definendo la situazione “di una gravità inaudita”.

E comunica alla stampa che per la settimana prossima ci sarà una manifestazione davanti all’ospedale Civile promossa dallo stesso presidente della commissione consiliare alla sanità, per scongiurare la chiusura pronto soccorso.

“Apprendo con estrema preoccupazione da un documento interno – dichiara Mulas – del concreto rischio di interruzione del servizio, già a partire da metà maggio. Un’eventualità inaccettabile, che colpirebbe duramente il nostro territorio, soprattutto alle porte della stagione estiva.”
Per affrontare la crisi, Mulas ha convocato con urgenza la Commissione Consiliare alla Sanità per lunedì 5 maggio. Invitati a partecipare il Direttore Generale e il Direttore Sanitario della ASL di Sassari, oltre al Direttore del Presidio Ospedaliero di Alghero, per fornire chiarimenti urgenti e indicare soluzioni concrete.

I numeri parlano da soli: il Pronto Soccorso ha registrato 23.850 accessi nel 2024, saliti a 24.287 nell’arco degli ultimi 12 mesi (dal 23 aprile 2024 al 22 aprile 2025), pari a una media di circa 68 pazienti al giorno. A fronte di questi volumi, la dotazione organica è ormai al collasso: dei 10 medici previsti, due sono in gravidanza, uno in malattia lunga, e un altro lo sarà dal 2 maggio. Restano operativi solo 5 medici turnisti, di cui almeno due con seri problemi di salute e uno non disponibile per i turni notturni. Per garantire il servizio 24 ore su 24 ne servirebbero almeno sei.
La situazione è simile sul fronte infermieristico: dei 17 infermieri presenti, uno è in gravidanza e uno è esentato dai turni notturni. Inoltre, da mesi il personale è impiegato anche nel servizio trasporti, ricorrendo a prestazioni aggiuntive che diventeranno insostenibili nei mesi estivi.

“Ad oggi – prosegue Mulas – non solo non è arrivata alcuna smentita ufficiale sulla chiusura del Pronto Soccorso, ma nemmeno un segnale concreto di potenziamento del personale medico. Per questo chiedo risposte immediate, non solo dalla Direzione della ASL, ma anche dalla Commissione Regionale alla Sanità e dall’Assessore Regionale.”
Mulas sottolinea infine la necessità urgente di almeno 2-3 medici aggiuntivi, anche a gettone, in grado di coprire i turni notturni, per evitare la sospensione del servizio e garantire le ferie estive del personale.
“Esiste un problema strutturale nel reclutamento del personale sanitario da parte di ARES e nell’assegnazione delle risorse alla ASL di Sassari. Serve l’intervento diretto della politica regionale. Non possiamo permettere che il Pronto Soccorso di Alghero venga smantellato nel silenzio e nell’indifferenza generale come il punto nascite la cardiologia e la pediatria”.

Christian Mulas
Presidente della Commissione Consiliare alla Sanità del comune di Alghero