“Entrate, bene l’accordo: ma la Todde sia coerente e dia i 700milioni al Nord Ovest”

SASSARI – Antonello Peru, consigliere regionale e capogruppo di Sardegna al Centro, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto ieri tra Regione Sardegna e Governo sulla vertenza entrate, che riconosce all’Isola 1,7 miliardi di euro trattenuti dallo Stato negli anni.
La Presidente Todde e l’assessore Meloni hanno dimostrato fermezza e determinazione nel rivendicare ciò che da anni spetta alla Sardegna, afferma Peru, e questo risultato lo conferma. È un atto dovuto, con cui il Governo italiano restituisce risorse fondamentali a un territorio che da troppo tempo sconta gli effetti della propria condizione di insularità.

Ma proprio quella determinazione, sottolinea Peru, manca completamente su un’altra partita che segue la stessa identica procedura: il riequilibrio finanziario tra la Città Metropolitana di Cagliari e quella di Sassari, prevista e approvata dalla legge finanziaria regionale del 2021.
È paradossale, incalza, che la Presidente Todde rivendichi con forza ciò che Roma deve alla Sardegna, ma non applichi lo stesso metodo quando si tratta di far valere ciò che la Regione deve all’Area Metropolitana di Sassari. Le norme si rispettano sempre: il principio è lo stesso, il diritto è lo stesso. Eppure l’area del Sassarese attende ancora 700 milioni di euro arretrati e dovuti.
Peru richiama quindi alla necessità di coerenza politica: Non possiamo accettare regioni di serie A e regioni di serie B, così come non possono esistere territori di serie A e territori di serie B.
Se si combatte una battaglia giusta per la Sardegna, allora la stessa forza e la stessa determinazione devono essere applicate a tutti i territori. Solo garantendo al Nord, al Centro e al Sud le risorse che spettano, si può costruire uno sviluppo equilibrato e davvero armonico per tutta l’Isola.

“Entrate, smentita la retorica della Todde: grande attenzione dal Governo Meloni”

ROMA – “Il via libera all’accordo sulla vertenza entrate sgombra il campo definitivamente dalle retorica del Governo distratto verso la Sardegna.” Così Ugo Cappellacci, deputato e presidente della commissione Affari Sociali della Camera commenta l’intesa raggiunta tra la Regione e il Governo. “La nostra isola ha bisogno di una leale collaborazione istituzionale, che è la via maestra par raggiungere risultati ambiziosi senza rinunce e senza praticare l’autonomismo intermittente a seconda della corrispondenza tra le maggioranze e le minoranze che si alternano a Cagliari e a Roma”.

“Giovane aggredito, è allarme disagio sociale ad Alghero”

ALGHERO – “L’episodio avvenuto nei giorni scorsi ad Alghero  il brutale pestaggio di un giovane, attirato sotto casa con una banale scusa per poi essere aggredito da un branco non può e non deve essere minimizzato. Non è un litigio tra coetanei. Non è uno sfogo momentaneo. È un gesto da veri criminali.
Secondo la ricostruzione fornita dalla madre, il ragazzo si trovava nella sua abitazione quando ha ricevuto la telefonata di un conoscente che lo invitava a scendere per fumare una sigaretta. Un invito solo in apparenza innocuo, che si è trasformato in una trappola premeditata. Un’aggressione grave, che scuote la comunità e impone una riflessione immediata e attenta.
Di fronte a veri e propri fenomeni di devianza e di violenza giovanile che si manifestano nella nostra città, come purtroppo accade in tante altre, è necessario intervenire e prevenire subito, dichiara Christian Mulas, consigliere comunale, presidente della Commissione consiliare alla Sanità ed educatore professionale esperto di devianze giovanili. È urgente aprire un confronto che coinvolga l’intera città, dalle famiglie alle scuole, dai servizi sociali alle istituzioni, per definire strategie efficaci di contrasto e prevenzione. Parliamo di una minoranza di giovani, ma in grado di generare problemi seri e profondi per la nostra comunità.
Mulas ricorda inoltre che è già stata avanzata una proposta politica concreta: nell’avanzo di bilancio dell’amministrazione sono previsti 60 mila euro destinati a un progetto specifico sulle devianze giovanili, in particolare per l’attivazione della figura dell’educatore di strada una figura importante, una presenza competente e continuativa nei luoghi frequentati dai giovani più a rischio.
Non possiamo aspettare che episodi come questo si ripetano. Serve un patto educativo cittadino, serve responsabilità collettiva, serve presenza sul territorio. Abbiamo il dovere di ascoltare I giovani”.
Christian Mulas, presidente della commissione sanità del Comune di Alghero

“Bartolazzi certifica il caos del Campo Largo, che fine ha fatto Di Nolfo?”

ALGHERO – “Ringraziamo – con l’ironia che il momento impone – il rombo di tuono della sanità Bartolazzi, che prima di trasformarsi da assessore a consulente ci ha confermato ciò che Fratelli d’Italia denuncia da più di un anno: la sanità sarda è ostaggio di lotte di potere, fame di poltrone e una totale assenza di programmazione.”
Così Fratelli d’Italia Alghero commenta le dichiarazioni esplosive dell’assessore dimissionario, che ha parlato apertamente di “caccia alle poltrone”, “equilibri di territorio”, “riforme bloccate” e di un sistema sanitario gestito da persone che non hanno idea di ciò che fanno. Un’ammissione devastante per la Giunta Todde, che ora prova a rimettere insieme i cocci di un assessorato fallito mettendolo nelle mani della stessa Presidente. “Si commissaria da sola e dichiara che ci vorranno 6-8 mesi di interim. Una scelta grottesca: la sanità sarda non riesce a reggere con un assessore dedicato, figuriamoci con un assessore part-time.”
Sul fronte locale, il giudizio è altrettanto netto: “Nel pieno della crisi sanitaria regionale, il consigliere Valdo Di Nolfo continua a essere irreperibile. Silenzioso quando servirebbe parlare, assente quando servirebbe difendere il territorio.”
“Le parole di Bartolazzi sono la certificazione ufficiale del fallimento totale della Giunta Todde. Altro che sanità da rilanciare. Oggi il loro ex assessore conferma ciò che la Presidente e il Movimento 5 Stelle provano a nascondere. La domanda allora è inevitabile: chi governa davvero la Sardegna? E soprattutto: il consigliere Di Nolfo quando intende farsi sentire per difendere Alghero?”

“Caos Sanità, il Pd non si fida dei 5 Stelle: volano gli stracci”

CAGLIARI – “La realtà ha superato l’immaginazione, la sanità è totalmente fuori controllo e nel campo largo volano gli stracci” il commento di Fausto Piga, vice capogruppo di FdI a seguito delle dichiarazioni di Armando Bartolazzi, il quasi ex assessore alla sanità e a seguire degli esponenti del PD.
“La Todde dice ci metto la faccia, il PD avverte che l’interim deve essere brevissimo, Bartolazzi accusa la maggioranza di pensare solo alle poltrone – attacca Piga – manco il più pessimista avrebbe immaginato dopo 20 mesi di legislatura una situazione istituzionale così indecorosa, impantanati tra pressappochismo e improvvisazione”
“Altro che approvare la finanziaria entro 31 dicembre – avverte il meloniano – dalle notizie che si leggono, il PD non si fida della Todde, la legislatura è a un bivio, è bene che la Todde faccia la conta in maggioranza prima di entrare in aula”.

“SfigAlbero, lo Spelacchio di Alghero: lo specchio del Campo Largo”

ALGHER – “Qualche anno fa – sindaca era Virginia Raggi dei 5 Stelle – Roma è diventata suo malgrado famosa in tutta Europa per “Spelacchio”, l’albero di Natale che fece il giro del mondo come simbolo di scelte discutibili e scarsa cura estetica. Oggi, ad Alghero, corriamo lo stesso rischio.

Il nuovo albero di Natale installato quest’anno in città è basso, piccolo, spoglio e ingabbiato. Una struttura che, più che richiamare lo spirito delle feste, ricorda un’opera provvisoria, improvvisata, incapace di trasmettere calore o atmosfera.

Ed è per questo che vogliamo dargli un nome: Sfigalbero, per non essere da meno rispetto a Spelacchio, l’albero a 5 stelle della capitale. L’auspicio è che possa diventare famoso almeno quanto quello di Roma, se non altro avrebbe un senso. Ironia a parte, Alghero merita ben altro, e vista la sua immagine e vocazione turistica, si dovrebbe fare molta più attenzione.

Sia chiaro: i problemi di Alghero sono ben altri. Le strade che cadono a pezzi, il decoro urbano trascurato, la pulizia insufficiente, i servizi che arrancano. Non è certo l’albero di Natale il centro del dibattito politico della città, ma è proprio per questo che stupisce. Con tutte le criticità che abbiamo, almeno il simbolo delle feste poteva essere realizzato con un minimo di cura e gusto.

A volte non servono installazioni complicate, strutture ingabbiate o idee forzatamente creative che non funzionano. Basta la semplicità, un abete ben addobbato, illuminato, capace di trasmettere il senso natalizio ai più piccoli e offrire lo sfondo per una foto ai visitatori. Oppure, come negli anni precedenti, affidarsi agli artisti locali e al supporto degli studenti dell’Istituto d’arte. Quest’anno invece ci ritroviamo un albero nano e in gabbia, simbolo non del Natale, ma dell’approssimazione e della visione”amministrativa del Campo Largo di Alghero”

Riformatori Sardi

“Sanità nel caos, la Todde al capolinea: il PD potrà sopportare ancora?”

ALGHERO – “Il fallimento della giunta Todde sulla sanità è ormai evidente. Lo afferma il presidente della Commissione Sanità, Christian Mulas, denunciando un comparto progressivamente declassato e comportamenti inaccettabili ai vertici della Regione.
Mulas sottolinea in particolare la gravissima iniziativa dell’assessora regionale al Lavoro, che ha creato un vero e proprio CUP privato per facilitare visite e prestazioni, trasformando un servizio pubblico in uno strumento di clientela politica. Un episodio che, secondo Mulas, simbolizza il completo fallimento di chi ha governato la sanità.
La revoca delle deleghe all’assessore Bartolazzi senza una nomina immediata viene definita il punto più alto del fallimento della presidente Todde, che aveva promesso di rilanciare la sanità durante la campagna elettorale.
È finita l’epoca degli alibi afferma Mulas: la presidente non è riuscita né a individuare una guida adeguata né a migliorare un sistema allo stremo.
L’accentramento delle deleghe alla Presidenza è giudicato un atto di arroganza e improvvisazione che mina la maggioranza e alimenta lotte interne nel suo stesso partito.
Mulas denuncia un anno e mezzo in cui la sanità sarda è diventata un teatro di propaganda e una passerella social, mentre la situazione reale peggiorava:
ospedali allo sbando;
sanità territoriale deteriorata; commissari nominati dall’alto e talvolta privi dei requisiti necessari.
Il caso di Nuoro è emblematico continua Mulas. Non era Bartolazzi a non conoscere la Sardegna: è la presidente Todde a mostrarsi distante dai problemi della sua terra. Il richiamo dell’ex assessore come “esperto” dopo averlo esautorato viene definito un’ulteriore umiliazione e l’ennesima prova di una gestione confusa.
Infine, Mulas torna sul ruolo dell’assessora al Lavoro: L’ingerenza nei cantieri OSS e il CUP privato  sono il simbolo di gestione politica che ha fallito completamente.
Fino a quando partiti seri come il PD sopporteranno questo teatrino e una presidente impreparata e arrogante? Chiede Mulas.
Gli errori della giunta Todde ricadono sulla spesa pubblica e soprattutto sulla salute dei sardi. La misura è colma”
Christian Mulas, presidente commissione  sanità del Comune di Alghero.

“5 Stelle e Sinistra, sanità nel caos: è lotta per poltrone e posti al sole”

CAGLIARI– “Le durissime parole dell’Assessore regionale della Sanità, sfiduciato ormai anche dalla presidente Todde, certificano quello che da un anno denunciamo costantemente: questa maggioranza pensa solo alle poltrone. La lotta, fatta di veti incrociati e senza esclusione di colpi, adesso riguarda quelle particolarmente ambite dei futuri direttori generali delle Asl, obiettivo vero della riformina sanitaria partorita l’anno scorso e che è costata ai sardi ben quattro mesi di esercizio provvisorio e una palude politico-amministrativa in cui è precipitato il Servizio sanitario regionale”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato alcune dichiarazioni di Armando Bartolazzi che si avvia a concludere la sua esperienza come assessore nella Giunta Todde.

“Speriamo che le dimissioni annunciate mettano la parola fine a questa dolorosa, per i pazienti isolani, e grottesca sceneggiata recitata dagli attori del Campo largo – ha aggiunto Meloni – Era prevedibile che un assessore, privo di qualsiasi conoscenza della complessa realtà dell’Isola, non sarebbe riuscito a risolvere neanche uno dei tanti problemi del sistema sanitario sardo. Soprattutto, alla luce della volontà, emersa subito da parte dei partiti della coalizione di centrosinistra, di mettere al primo posto della loro azione politica la cacciata dei manager della sanità nominati dalla precedente Giunta, senza alcuno straccio di idea vera e concreta di governo e programmazione sanitaria”.

“Dal medico romano molte battute infelici e poche idee che si sono infrante contro la dura realtà dell’appetito famelico della maggioranza che sostiene la presidente Todde. In quasi due anni di governo regionale non solo non si è risolta alcuna delle emergenze della sanità isolana (liste d’attesa infinite, ospedali al collasso, medicina territoriale in disarmo, perenne carenza di medici e infermieri, personale male organizzato e con stipendi inadeguati, mobilità passiva), ma, addirittura, le cose sono precitate terribilmente. La sfiducia e la rassegnazione dei pazienti isolani nei confronti del Servizio sanitario regionale non sono mai state così evidenti e allarmanti. Lo stesso discorso vale per gli operatori, medici o lavoratori del comparto, sempre più in fuga verso il settore privato”, ha concluso l’esponente di FdI.

Bartolazzi shock, “Nella sanità c’è la caccia alle poltrone, la Todde non cambierà nulla”

ALGHERO – Ha sollevato un polverone l’intervista dell’assessore regionale alla sanità, dimissionato, Bartolazzi. “Suggerito” da Giuseppe Conte alla Todde, è stato messo da parte, ma non prima di togliersi più di un sassolino dalla scarpa, con un intervista deflagrante all’Unione Sarda. “Un’opportunità così non l’avrete più”, dice il medico “grillino” e ancora, “io ho più consensi all’opposizione che all’interno. All’interno c’è la caccia alle poltrone. Ora ci sono i nuovi direttori generali. C’è tutto un rimescolamento e la mia faccia su queste cose non ce la metto. Io voglio fare il medico e aiutare la gente”.

“Ora sono state concordate, ma io le ho proposte venti giorni fa, e anche il giorno della sfiducia. Adesso la Sardegna ci rimetterà: tutta la comunità scientifica insorgerà, sarei rimasto se ci fosse stato un accordo trasversale che mi dava carta bianca per fare la riforma dei servizi, portare le terapie, decidere la gente. In assessorato alla Salute ci sono 180 persone, io sono l’unico medico, questo dovete scriverlo2. Insomma va via lei e sarà lo sfascio? «No, no, non dico questo. Vado via io e ci sarà una politica sanitaria esattamente identica a quella che c’è stata fino a oggi”.

“Dirà che ci vuole un cambio di passo. Ma il cambio di passo c’era, ci sono risultati importanti. Non so, presumo ci sia un motivo politico, che forse sono le nomine dei dg. Fosse per me dovrebbero venire tutti da fuori perché serve gente competente. Ma bisogna mantenere gli equilibri nel territorio”.

“Sanità: ora la Todde dimostri di saper cambiare davvero”

ALGHERO – “Accolgo con incredibile soddisfazione la decisione della Presidente Alessandra Todde di assumere direttamente la guida della Sanità Sarda. Soprattutto dopo i numerosi appelli portati avanti in questi mesi.
Mi aspetto ora una vera e propria scossa: a partire dalle rassicurazioni fornite sul futuro dell’Ospedale Marino di Alghero, struttura fondamentale per il nostro territorio, e dal ripristino dell’Ufficio Invalidi Civili di Alghero, che deve tornare a operare come punto di riferimento per la città, così come avviene a Sassari.
Chiedo inoltre che vengano garantiti e rafforzati i servizi di pediatria, indispensabili per tutelare le famiglie e i più piccoli, e che si proceda con un deciso potenziamento del pronto soccorso, oggi in grande difficoltà e bisognoso di personale.
È infine auspicabile un cambio di rotta netto e immediato sulle liste d’attesa, ormai insostenibili per cittadini e famiglie. Servono soluzioni rapide, una gestione più efficiente e una programmazione che rimetta al centro il diritto alla cura.
Con l’auspicio che questa nuova gestione possa rappresentare l’inizio di una stagione di responsabilità e di risultati concreti per la sanità sarda.
Il monitoraggio sarà da parte mia costante su ogni promessa e su ogni impegno assunto: ciò che oggi viene annunciato deve essere rispettato, senza eccezioni e senza ulteriori ritardi. I cittadini non possono più aspettare”.
Alberto Bamonti consigliere comunale Gruppo Noi Riformiamo Alghero