Alghero: arrestato pregiudicato rumeno

ALGHERO – Nella serata di sabato scorso, gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Alghero-Fertilia, in seguito all’intensificazione dei controlli in aeroporto, soprattutto sui passeggeri in partenza e arrivo dalle località estere, hanno proceduto a delle verifiche più approfondite nei confronti di un cittadino rumeno, che è risultato avere a suo carico un ordine di carcerazione.

Durante i controlli effettuati prima dell’imbarco sull’aeromobile diretto ad Otopeni (Romania), Z.I., 31 anni, cittadino rumeno, con diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato tratto in arresto e successivamente portato presso il carcere di Bancali. Il predetto, già destinatario di un provvedimento di carcerazione temporaneamente sospeso, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, e poi ripristinato dallo stesso ufficio giudiziario, una volta notificato il provvedimento è stato accompagnato presso il citato istituto di pena dove sconterà una pena residua di 3 mesi e 28 giorni.

Nella foto la Questura di Sassari

S.I.

Nuoro shock: violenze anziani |video

NUORO – Nella mattinata odierna personale della Squadra Mobile, a seguito di articolata e protratta attività investigativa coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro dott. Giorgio Bocciarelli, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Nuoro a carico di: Gianluca Porcu, nato a Nuoro nel 1978, operatore socio sanitario; Ignazio Poggiu, nato a Nuoro nel 1961, operatore socio sanitario; Video]

Ha altresì disposto la custodia domiciliare nei confronti di Rosanna Serra, nata e residente a Nuoro nel 1960, direttrice della struttura; L’ordinanza ha infine applicato a Maria Laura Cadau, nata a Silanus nel 1969, residente a Macomer, operatore socio sanitario, l’obbligo di dimora nel comune di Macomer; Genci Nikaj, nato in Albania nel 1969, residente a Nuoro, operatore socio sanitario, l’obbligo di dimora nel comune di Nuoro; Luciano Mulas nato a Sassari nel 1979, residente a Ittiri, infermiere, l’obbligo di dimora del comune di Ittiri;

Le persone sono tutte indagate per maltrattamenti continuati ed aggravati da lesioni gravi, abuso di potere, violazione dei doveri inerenti le funzioni, particolare crudeltà, minorata difesa delle parti offese in ragione dell’età avanzata e delle patologie degenerative. Gli abusi – opportunamente documentati anche da video – sono stati commessi ai danni di anziani ricoverati presso la casa di riposo Cooperativa Sociale l’Accoglienza sita in via Aosta n.1. Serra Rosanna è altresì indagata per violenza e minaccia nei confronti dei dipendenti della struttura affinché questi ultimi rendessero agli inquirenti dichiarazioni a lei favorevoli. La struttura era già stata sottoposta a sequestro preventivo dalla Squadra Mobile l’8.6.2015 in relazione ad una serie di gravi carenze igienico sanitarie, poi parzialmente eliminate. Nel corso dell’operazione sono state perquisite le diverse abitazioni degli indagati e la stessa struttura pubblica che hanno permesso di acquisire ulteriori riscontri, soprattutto documentali, in ordine ai fatti contestati.

Nella foto un frame del video raccolto dalla polizia

P.S.

Violenze su anziani: arresti a Nuoro

NUORO – La Squadra Mobile di Nuoro sta eseguendo sei ordinanze cautelari (2 di custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e tre di obbligo di dimora) nei confronti della direttrice e di cinque operatori sanitari della struttura per anziani “L’Accoglienza” sita nel centro cittadino, “responsabili a vario titolo – come viene comunicato dalla Questura di Nuoro – di maltrattamenti e violenze ai danni dei degenti molti dei quali affetti da handicap o gravemente malati. In corso anche perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati i cui risultati saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà presso la sala stampa della Questura di Nuoro alle ore 11.00.

Nella foto un centro anziani

P.S.

Barca scomparsa: ancora ricerche

CAGLIARI – Proseguono, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Cagliari, le ricerche di un’imbarcazione con 14 migranti a bordo, probabilmente partita dall’Algeria qualche giorno addietro. Durante la notte un mezzo navale della Capitaneria ha continuato a perlustrare l’area. A questo, alle prime luci dell’alba, si è aggiunta un’altra motovedetta della Guardia Costiera e una della Guardia di Finanza. In volo da stamattina anche l’areo Manta 2 (un Atr 42) che sta sorvolando tutta l’area. Informati delle operazioni in corso i mercantili in navigazione nell’area delle ricerche.

Nella foto l’imbarcazione rovesciata

S.I.

Minaccia di morte l’ex: arrestato

SASSARI – Nel corso della serata di ieri, gli agenti della Sezione Volanti hanno tratto in arresto per resistenza a pubblico Ufficiale, D.R., 47enne sassarese con precedenti di polizia. I poliziotti, su segnalazione, sono intervenuti intorno alle 20,30 in via Bellini dove una donna riferiva di aver subito minacce di morte dall’ex compagno.

Sul posto, gli agenti hanno ascoltato le dichiarazioni della stessa che, disperata, ha raccontato dei maltrattamenti subiti nel corso degli anni dall’ex convivente, che nel frattempo si era già allontanato dalla zona. Dopo una serie di controlli, gli operatori hanno individuato l’uomo, un paio d’ore più tardi mentre si aggirava nuovamente nei pressi dell’abitazione dell’ex compagna.

L’uomo, in evidente stato di agitazione, si è mostrato subito ostile al controllo di polizia e, nonostante i diversi inviti alla calma, lo stesso è andato in escandescenza spintonando un poliziotto per cercare di fuggire. Immediatamente bloccato, l’uomo ha continuato ad inveire e scalciare contro i poliziotti che, dopo una breve colluttazione lo hanno ammanettato. I poliziotti hanno proceduto pertanto all’accompagnamento dello stesso presso le camere di sicurezza della Questura, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del procedimento di convalida dell’arresto previsto per la mattinata odierna.

Nella foto il Tribunale di Sassari

P.S.

“Minacce di morte a giornalista”

ALGHERO – Da sempre la politica (nel senso più ampio della parola) mal sopporta la critica. Ma nell’era dei social oramai tutti si sentono n dovere dire qualcosa fin’anche ad arrivare a pesanti e gravi offese nei confronti di un giornalista. Categoria che, nonostante rappresenti il megafono della società, appare sempre più messa all’angolo con i propri diritti quasi inesistenti a fronte di chi decide quali siano i media giusti e quelli sbagliati. Ma tutto ciò, com’è noto, è legato agli andamenti ciclici della politica. Certamente arrivare ad augurare la morte e di più quasi profetizzarla è andare ben oltre. Ad esserne protagonista in negativo, come esploso in un caso regionale e nazionale, “è il coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà di Alghero Tore Marrosu”. (Come riportato da nota ricevuta in redazione, anche se non risulta che Marrosu sia mai stato coordinatore algherese di Sel). Rappresentante che recentemente è approdato in Sinistra Italiana. Qui di seguito pubblichiamo integralmente il documento inviatoci da Castedduonline, a firma del direttore Maurizio Bistrusso testata oggetto delle frasi del politico algherese.

“La redazione di Casteddu Online-Cagliari Online denuncia gravissime minacce di morte ricevute nelle ultime ore da parte di alcuni esponenti del partito Sel in Sardegna. Frasi inequivocabili, quelle pubblicate non in un profilo social qualsiasi ma nella bacheca di un deputato, l’onorevole Michele Piras. Minacce che portano la firma di Tore Marrosu, coordinatore di Sel ad Alghero: una chiara istigazione alla violenza. I nostri cronisti vengono minacciati con l’augurio di essere riempiti di botte sino a essere lasciati sull’asfalto come schiacciati da un’auto pirata (parole testuali). Ma non finisce qui: anche un candidato di Sel alle prossime elezioni comunali di Cagliari, Ninni Savona, ha minacciato pesantemente la nostra redazione con frasi del tipo “Voglio incontrarti in pubblico, con te farò il delinquente”. Dichiarazioni che non solo si commentano da sole, ma che sono particolarmente gravi se pronunciate da politici: il giornalismo libero messo in pericolo come ai tempi del fascismo, il giornalista che si permette di uscire dal coro deve essere addirittura eliminato fisicamente. Nella giornata di ieri hanno preso posizione sulla vicenda tutti i principali candidati a sindaco di Cagliari: Piergiorgio Massidda del polo civico Cagliari 2016, Antonietta Martinez del M5S, Paolo Casu di Onestamente per Cagliari, oltre al presidente regionale di Confcommercio Alberto Bertolotti e a tantissimi cittadini che ci hanno manifestato la loro solidarietà di fronte a questi attacchi ignobili che sfoceranno nelle prossime ore in due denunce penali alla Polizia e in Procura. Anche il coordinatore regionale di Sel, Luca Pizzuto, è stato costretto a intervenire con un comunicato per prendere le distanze dalla violenza inaudita espressa da iscritti al partito. Per questi motivi, la redazione di Casteddu Online-Cagliari Online chiede la pubblicazione di questa notizia su tutte le altre testate regionali e nazionali, denunciando in maniera decisa le gravi minacce ricevute. Un fatto gravissimo e un precedente pericoloso per chi fa informazione libera e senza vincoli di parte. Preoccupante per chi propone un giornalismo d’inchiesta che arriva a toccare interessi e situazioni a volte scomode e spesso imbarazzanti, ma sempre supportate da fatti e documenti. Chiediamo l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna e del suo presidente Francesco Birocchi per stigmatizzare l’accaduto ed essere tutelati dalle minacce di morte indirizzate ai nostri giornalisti”.

Nello foto lo screen shot comprendente le minacce a Castedduonline

S.I.

Scuola occupata ridotta in macerie

ALGHERO – “Queste sono le condizioni della nostra scuola”. Così ha commentato l’articolo di Algheronews dello scorso 10 maggio [Leggi] il presidente del comitato di Sa Segada Antonio Zidda. Un’occupazione dello stabile pubblico che si protraeva da tempo e realizzatesi sotto gli occhi di tutti a partire dagli organi di polizia e amministrativi preposti alla tutela di ordine e sicurezza.

Ma, come spesso accade, il nostro articolo con l’ennesimo amaro commento dei residenti della zona ha sortito l’effetto voluto. Pochi giorni dopo, infatti, i carabinieri di Fertilia hanno comunicato agli occupanti che avrebbero dovuto lasciare l’immobile che, ricordiamo, è di proprietà della Laore ed era stato messo a disposizione del Comune di Alghero per ospitare una scuola (quasi 500 metri quadri di spazi). Però è divenuto luogo di occupazione da parte di una famiglia allargata di rom. Persone che fino allo sgombero dell’insediamento dell’Arenosu, vivevano in quell’area. Nello specifico, visto che sono cose arcinote da tutti, ma proprio tutti, si tratta di un nucleo familiare guidato da una persona con regolare lavoro essendo titolare di una fiorente attività ubicata nel comune catalano.

Un’occupazione che, per differenti motivi, a partire dal pessimo mantenimento dello stabile e soprattutto della disparità di trattamento rispetto alle tante famiglie algheresi che attendono un tetto da anni, ha sollevato polemiche e diverse segnalazioni anche a Sant’Anna fino a che, come detto, non c’è stata la presa di posizione delle forze dell’ordine locali. A quel punto, però è successo un fatto di una gravità unica e assurda: i militari si sono trovati davanti ad una scena apocalittica. Tutto quello che c’era da distruggere è stato annientato. A colpi di martelli e mazze sono ridotta in macerie qualsiasi cosa fosse presente in ogni stanza pure un bagno con vasca ad idromassaggio che evidenzia il grottesco di questa vicenda così come di altre legate a storie simili.

“A quanto pare chi ha vissuto qui fino pochi giorni fa ha voluto lasciare solo distruzione e macerie, ma la domanda che ci facciamo noi algheresi è questa: chi paga per tutti questi danni? Chi ha permesso che da un paio d’anni circa questa famiglia vivesse indisturbata in una struttura pubblica nel Comune di Alghero? Chi pagava luce, acqua, riscaldamento? E’ una vergogna che ad Alghero e nelle borgate possa accadere tutto questo, una vergogna”. Questo il commento intriso di rabbia e a tratti anche di rassegnazione da parte dei residenti a Sa Segada. Adesso l’immobile è ritornato nella proprietà della Laore e forse verrà consegnata alla borgata. E intanto resto lo sgomento per un’ennesima vicenda assurda per una località come Alghero.

Nella foto l’interno della scuola di Sa Segada

S.I.

Pulizia spiagge: stop dai Carabinieri

ALGHERO – Blitz del Noe ad Alghero. Nel mirino dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologica la pulizia della spiaggia di San Giovanni. Secondo le indagini le operazioni non sarebbero state fatte secondo prescrizioni di legge. In particolare in base ai mezzi utilizzati per sistemare l’arenile e portare via la posidonia.

Un problema che si protrae da tempo e che, anche in questo caso, necessita di un intervento serio e deciso della politica locale, verso la Regione e il Governo viste le peculiarità del litorale algherese che per sua conformazione è unico. Nel frattempo registriamo un nuova azione giudiziaria che vedrebbe sanzionata la ditta che si occupa delle operazioni e anche dei controlli e verifiche negli uffici del Comune di Alghero. Per questo negli scorsi giorni i militari si erano recati a Sant’Anna. Nel frattempo bisogna comprendere adesso se e come continuerà la pulizia della spiaggia.

Nella foto la pulizia spiagge finita nelle indagini dei Carabinieri del Noe

S.I.

Cocaina: arresto ad Ozieri

OZIERI – Nel corso della tarda serata di ieri 18 maggio i Carabinieri della Stazione di Ozieri, coadiuvati dai militari dell’Aliquota Radiomobile, hanno tratto in arresto A. F., 22enne pregiudicato del luogo. Il reato ipotizzato dai militari è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I fatti sono accaduti intorno alle 23.00 di ieri sera quando, insospettiti dalla presenza di diversi giovani all’interno di un esercizio commerciale poco distante dalla caserma, dopo un breve servizio di osservazione in cui sono stati accertati alcuni movimenti anomali, i Carabinieri hanno deciso di fare il loro ingresso per un controllo più approfondito. La perquisizione che ne è seguita ha permesso di rinvenire un sacchetto contenente un 8 grammi di cocaina suddivisi in 16 involucri ben confezionati, diverso materiale per il confezionamento e circa 50,00 grammi di mannite, una sostanza utilizzata per il “taglio” della cocaina.

Materiale nascosto all’interno del bocchettone carburante dell’autovettura del titolare dell’esercizio commerciale poi tratto in arresto in flagranza del reato. Al termine delle formalità di rito il giovane ozierese è stato quindi trattenuto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Sassari.

Nella foto la droga sequestrata

P.S.

Roghi nei poligoni: prescrizioni

CAGLIARI – Passo avanti deciso nella prevenzione degli incendi nell’Isola. Dopo la delibera approvata la scorsa settimana dalla Giunta regionale per l’aggiornamento sulle prescrizioni antincendio è stato sottoscritto, oggi a Cagliari, un protocollo d’intesa tra le Direzioni generali di Protezione civile e del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e il Comando militare della Sardegna. L’intesa, di durata triennale, è stata siglata dal capo di Stato maggiore pro tempore colonnello Sandro Branca, dal comandante del Corpo forestale Gavino Diana e dal direttore regionale della Protezione civile Graziano Nudda.

Il documento è finalizzato a individuare modalità operative e di coordinamento in caso di incendio all’interno dei poligoni presenti nell’Isola (Capo Teulada, Perdasdefogu e Capo San Lorenzo, Capo Frasca e S’Ena Ruggia). Il protocollo prevede, inoltre, l’impegno del Corpo forestale a programmare una formazione in materia di antincendio boschivo rivolta al personale militare dei poligoni.

Tra le azioni di coordinamento, il personale militare provvede all’intervento di lotta in caso di incendio all’interno di aree militari e, in caso di necessità, richiederà l’affiancamento dell’apparato regionale antincendio. Nel caso di intervento congiunto entrerà in funzione il sistema di comunicazioni previsto nel Piano pluriennale antincendio. I dati di ciascun incendio saranno comunicati dal personale militare alla sala operativa provinciale del Corpo forestale e le informazioni relative saranno inserite nel database regionale.

Nella foto un incendio in un poligono in Sardegna

S.I.