Sbarco 400 migranti: operazioni finite

PORTO TORRES – Sbarcati ieri quasi 400 migranti a Porto Torres. Come ampiamente annunciato in queste settimane l’approdo turritano ha visto giungere un’imbarcazione carica di persone provenienti dall’Africa. Tutti in discrete condizioni di salute, metà dei quali donne e bambini, quattro gravide, il bambino più piccolo ha due mesi ed è in buone condizioni di salute. Si tratta di migranti tratti in salvo da diversi barconi, provenienti dal Sudan, Eritrea, Etiopia, Somalia. La nave spagnola ha attraccato al molo industriale alle 21.30. Le operazioni di sbarco sono iniziate alle 22.30 a bordo la polizia ha effettuato le prime identificazioni e il personale medico ha segnalato le varie situazioni sanitarie.

Un enorme catena umana, diversi i volontari e tantissimi gli operatori, ad iniziare da medici e infermieri Asl è università, croce rossa,protezione civile, ordine di Malta, polizia, carabinieri di finanza, guardia costiera. Presenti gli assessori regionali Arru e Spano, Commissario Azienda Sanitaria Sussarellu, Direttore Sanitario Zedda. Le operazioni di prima visita medico infermieristica si sono protratte e concluse alle tre e mezzo, sono invece proseguite fino all’alba le operazioni di identificazione della polizia. Pronti i pullman per condurre i migranti nei centri di accoglienza del sassarese, oristanese e cagliaritano.

Nella foto le operazioni di assistenza allo sbarco

S.I.

Pestato e derubato: 3 arresti

SASSARI – Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Sassari, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza a loro carico, ha stabilito che tre rapinatori arrestati dai Carabinieri nei giorni scorsi dovranno restare in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Erano le 17.30 circa del 28 maggio quando una richiesta d’intervento al 112 aveva fatto scattare l’allarme: un giovane 25enne residente a Usini si era infatti presentato sanguinante e piuttosto malconcio presso un esercizio commerciale in viale Italia in cerca d’aiuto, riferendo di essere stato poco prima malmenato in corso Margherita di Savoia da 3 individui che gli avevano anche sottratto 80 euro custoditi nella tasca dei pantaloni.

Una gazzella dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sassari, inviata prontamente sul posto, riusciva a raccogliere dal malcapitato un’accurata descrizione dei responsabili dell’aggressione, prima che questi fosse sottoposto alle cure del caso. Le successive ricerche, effettuate con l’ausilio degli altri equipaggi dell’Aliquota Radiomobile e di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Sassari, consentivano di individuare i tre interessati vagabondare nelle vie del centro della città, a poca distanza dal luogo dell’aggressione. Giunti in caserma, i tre soggetti, che combaciavano perfettamente con la descrizione fornita, sono stati anche riconosciuti dalla vittima che, dopo essere ricorsa alle cure dei sanitari, ha riportato 30 giorni di prognosi, conseguenti alla frattura di una mano, contusioni al torace ed escoriazioni al volto.

Per i tre rapinatori – Mura Sebastiano (42 enne), Piana Graziano (48 enne) e Pilo Gianfranco (45 enne) – tutti sassaresi e con precedenti di polizia, sono quindi scattate le manette per rapina aggravata in concorso e, una volta ultimate le formalità di rito, sono stati successivamente tradotti al carcere di Bancali, dove tuttora si trovano in regime di custodia cautelare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo.

Nella foto la caserma dei carabinieri

S.I.

Sangue e siringhe nei parcheggi

ALGHERO – Sono scandalizzanti e non sanno più a chi rivolgersi. Sono i proprietari del Caffè dei Pazzi e i residenti della zona. I parcheggi di Piazza dei Mercati sono divenuti un covo di tossicodipendenti.

Un tappeto di siringhe sul pavimento. Cartacce e altra sporcizia. E come orpello horror anche una sorta di svastica disegnata sul muro col sangue di una siringa. Una scena raccapricciante che richiede un immediato intervento delle forze di polizia e anche del Comune del fine di ripulire subito quell’area e garantire soprattutto sicurezza ai cittadini.

Nella foto la zona con le siringhe

S.I.

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Lotta agli incendi: tre canadair

AGLIARI – “Apprendo dagli organi di stampa di timori in realtà infondati sui canadair per l’antincendi. Occorre tranquillizzare i sardi sulla situazione: gli aerei, che sono disposti dal Capo della Protezione civile nazionale, saranno tre. E come ogni anno si inizia la campagna con un mezzo. Si passa a due canadair entro il mese di giugno e diventano tre da luglio e per tutto agosto. L’aspetto operativo dei canadair è stato illustrato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile nazionale lo scorso 26 maggio”. Lo dichiara l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, che lo scorso 20 maggio aveva incontrato a Cagliari il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi e affrontato il tema della campagna antincendi e della convenzione Regione-Ministero degli Interni. “Nel vertice è stata confermata la piena collaborazione per la campagna antincendio 2016 – spiega l’esponente dell’Esecutivo –. Il coordinamento del sistema antincendio è assicurato dal Corpo forestale della Sardegna e ha sempre funzionato molto bene”.

Il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi, a Cagliari per il raduno dell’Associazione nazionale vigili del fuoco, evidenzia il proficuo percorso intrapreso da tempo con la Regione Sardegna per affrontare la campagna antincendi boschiva avviata. “Il Corpo nazionale – assicura Giomi – metterà in campo la propria forza antincendio, sulla base dell’accordo che sta per essere fatto con la Regione Sardegna”.

A breve sarà firmata la convenzione Regione-Ministero per la campagna antincendi 2016. La convenzione del 2015 era stata siglata il 25 giugno. “Nella scorsa stagione – prosegue l’assessore – abbiamo firmato un’intesa che prevedeva 600 mila euro di fondi regionali destinati ai vigili per l’attività di 30 giorni. Sono state risorse importanti e confermate senza tagli rispetto all’anno precedente. Come già annunciato ai vigili la cifra è confermata anche per il 2016”.

Nella foto un canadair

S.I.

Strafatto alla guida: arrestato

SASSARI – Nel corso della notte appena trascorsa, personale della Sezione di Polizia Stradale congiuntamente ad equipaggi della Sezione Volanti hanno tratto in arresto G. G.A.T., 53enne sassarese, per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, omissione di soccorso, rifiuto di sottoporsi ad accertamenti per la guida sotto l’influenza dell’alcol e di sostanze stupefacenti o psicotrope ed altro.

La pattuglia della Stradale nel transitare in Corso Margherita di Savoia nel centro abitato di Sassari, ha notato un gruppo di persone ferme in mezzo alla carreggiata nei pressi di due autovetture danneggiate a seguito di un sinistro stradale. Nella circostanza una di quelle persone, risultato poi essere coinvolta nell’incidente, alla vista della pattuglia si è data alla fuga a bordo di una Volkswagen Polo. Gli agenti della stradale una volta accertate le condizioni non gravi dell’altra persona rimasta coinvolta nel sinistro, si sono messi all’inseguimento dell’auto pirata che ha impegnato diverse intersezioni stradali, violando la segnaletica semaforica e conducendo il veicolo ad alta velocità. Gli agenti della Stradale nel frattempo sono stati raggiunti da due pattuglie della Sezione Volanti, intervenute in ausilio, che si sono poste all’inseguimento. Dopo una serie di tentativi posti in essere dal fuggitivo, che in più occasioni ha cercato di speronare le auto della Polizia, l’uomo dopo aver frenato bruscamente, ha innestato la retromarcia andando a collidere con una delle due Volanti.

Ciò nonostante il veicolo pirata riusciva a riprendere la marcia e continuare nella fuga sempre inseguito dalle auto della Polizia. La corsa dell’uomo è terminata dopo circa 5 minuti di inseguimento, quando nell’affrontare la rotatoria sulla ex SS 131, all’altezza di “Bricoman”, ha perso il controllo rovesciandosi su un fianco.. L’uomo estratto dall’auto, dopo aver rifiutato le cure mediche del personale del 118 ivi intervenuto, sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Dopo essersi rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per la guida sotto l’influenza dell’alcol e stupefacenti, l’uomo è stato accompagnato in stato in stato di arresto in Questura e successivamente presso il proprio domicilio, dove dovrà permanere agli arresti domiciliari, in attesa del procedimento di convalida previsto per la mattinata di domani.

Nella foto la polizia in azione

N.B.

Hotspot migranti illogico e dannoso

CAGLIARI – “Perfino Bruxelles rileva che la scelta di realizzare l’hotspot per i migranti a Cagliari è assolutamente illogica e dannosa”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “Nel silenzio del presidente Pigliaru e del sindaco Zedda- evidenzia l’esponente azzurro-, appiattiti sulla linea renziana, anche l’Unione Europea si accorge che Cagliari è troppo lontana dalla zona delle operazioni di soccorso”.

“E’ quello che sosteniamo da tempo, denunciando la follia di portare qui i migranti e di utilizzare l’isola come una sorta di camera di compensazione e di muro sul Mediterraneo. E’ sempre più evidente che la scelta della Sardegna era solo una scappatoia politica da parte di un Governo incapace di affrontare il fenomeno sul piano internazionale e capace solo di scaricare il problema sulle spalle delle forze dell’ordine, dei volontari, delle comunità. Ora Pigliaru si opponga a nuovi sbarchi fino a quando l’esecutivo nazionale non avrà chiarito, una volta per tutte, la sua posizione. Senza controlli e senza criteri – ha concluso Cappellacci- l’accoglienza tradisce il fine umanitario di accoglienza e perpetua la cinica macchina dei trafficanti di persone”.

Nella foto gli emigrati dall’Africa nel porto di Cagliari

S.I.

Nonnina contro-mano verso Alghero

ALGHERO – È passata da pochi minuti la mezzanotte tra sabato e domenica, quando la centrale operativa 113 viene tempestata dalle chiamate di vari utenti spaventati, che transitando regolarmente in direzione sulla SS 291 in direzione di Alghero, incrociano un’autovettura che procede contromano nella direzione opposta alla loro. Quando è scattato l’allarme, la pattuglia della Polizia Stradale, impegnata in quel momento nel servizio “Stragi del Sabato Sera”, mirato al controllo della guida sotto l’effetto di droga e alcool, si trovava alla periferia della città.

Gli Agenti riuscivano in pochi minuti a raggiungere la Statale 291, percorrendola fino all’intercettazione del veicolo che continuava a procedere contromano. Gli operatori, dopo aver superato una curva volgente a destra intravedendo i fari del veicolo che avanzava in senso opposto riuscivano a bloccare il traffico veicolare, e quindi a bloccare l’autovettura. Alla guida una donna anziana di 80 anni, che sorpresa della manovra, insisteva nel voler procedere nella direzione di marcia, per raggiungere la propria abitazione, dopo aver trascorso una serata in pizzeria con le amiche.

Da quanto appurato si è accertato che la donna aveva percorso circa 7 chilometri contromano. Secondo gli operatori l’epilogo sarebbe stato tragico considerato che sulla strada oltre ad imperversare una pioggia battente, il tratto di strada poco dopo è caratterizzato da una serie di curve a visuale preclusa. Riaccompagnata a casa dagli Agenti della Polstrada, all’anziana donna dopo essersi resa conto dell’errore, oltre alla grande paura si è vista ritirare della patente con obbligo di sottoporsi a visita di revisione. Per gli agenti della Polstrada la notte è proseguita con l’attività preventiva in città a Sassari, dove, sono state denunciate 11 persone per guida sotto l’influenza dell’alcool e di 2 persone per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Tutti giovani di età compresa tra i 24 e 30 anni, di cui uno coinvolto in un sinistro stradale.

Nella foto un posto di blocco della polizia sulla 131

S.I.

Fondi gruppi: chieste altre 14 condanne

ALGHERO – Si è conclusa con la richiesta di condanna di tutti i 14 imputati rimasti a processo a Cagliari per la prima tranche dell’inchiesta sull’utilizzo dei fondi ai gruppi politici del Consiglio regionale della Sardegna dal 2004 al 2009, la requisitoria del pubblico ministero Marco Cocco. Il magistrato ha chiesto per i 14 ex-consiglieri regionali, accusati di peculato, pene dai due anni ai due mesi sino a un massimo di sette anni. Dei 20 politici indagati iniziali, il numero si era ridotto a 14 dopo una condanna in abbreviato, due assoluzioni, due posizioni stralciate e la morte di un ex consigliere ovvero l’ex-sindaco ed esponente politico algherese Pino Giorico. Nel dettaglio dei nomi: Giuseppe Atzeri 7 anni; Mariolino Floris 5 anni; Maria Grazia Caligaris 5 anni; Oscar Cherchi 4 anni; Sergio Marracini 4 anni; Raffaele Farigu 4 anni; Carmelo Cachìa 4 anni; Tore Serra 4 anni; Alberto Randazzo 3 anni; Vittorio Randazzo 3 anni; Tore Amadu 3 anni; Giommaria Uggias 2 anni e due mesi; Raimondo Ibba 2 anni e due mesi; Pierangelo Masia 2 anni e due mesi.

Va avanti, dunque, speditamente l’inchiesta sui “fondi ai gruppi regionali” che vede coinvolta buona parte della classe politica sarda che ha governato per gli ultimi 20 anni in particolare con ruoli apicali in seno al Consiglio Regionale. Di un altra tranche, della medesima indagine, fa parte, com’è noto, anche l’attuale sindaco di Alghero Mario Bruno, anch’esso accusato di peculato, oltre che altri esponenti di primo livello isolano come Giorgio Oppi, Silvio Lai, Ignazio Artizzu, Giacomo Spissu, Sergio Milia e tanti altri per un totale di circa 80 politici. Per il Primo Cittadino del centro catalano è attesa entro il mese di giugno la decisione del Pm Marco Cocco che può essere la richiesta di condanna o l’archiviazione. Visto l’andamento processuale è molto probabile che la prima ipotesi sarà quella percorsa anche nel caso di Bruno ciò visto il suo ruolo di tesoriere del gruppo consigliare di Progetto Sardegna, ma non è escluso che gli elementi portati a prova della sua condotta dentro la legge possano far prendere una svolta positiva e far terminare questo incubo che pesa anche nel percorso amministrativo cittadino.

Nella foto Marco Cocco

S.I.

“Sbarco a Porto Torres è solo business”

SASSARI – «L’arrivo a Porto Torres di 600 clandestini è un business che arrichirà le cooperative a discapito dei sardi. Questo sbarco costerà ogni mese oltre 750 mila euro. Ci si chiede perché si trovano i soldi quando si tratta di migranti, mentre ancora non ci sono per i sardi costretti a dormire su una panchina o marciapiede». Così Pietro Serra, presidente di Alternativa Futura per l’Italia.

«Nonostante il parere contrario della maggioranza dei sardi, la Giunta Regionale fa orecchie da mercante e continua ad obbedire ai diktat di Renzi e Alfano», prosegue il leader dell’AFI. «Questo business si aggira tra i 613.800,00 € e i 762.600,00 € al mese. Soldi della comunità europea e dunque anche italiani, nonché sardi. Quanto sta avvenendo è uno scandalo senza precedenti che pone seri pericoli per il futuro nell’ambito della sicurezza».

«E basta – conclude -, al piagnisteo finto e ipocrita ad ogni strage di migranti, se coloro che si battono il petto sono i primi ad invitare taluni a salpare e mettere in pericolo la vita di donne e bambini. Riappropriamoci piuttosto delle nostre radici, cultura e identità. Non abdichiamo alla nostra storia in nome del perbenismo. Svegliamoci finché siamo in tempo. Pattugliamo le coste libiche e respingiamo le partenze».

Nella foto una barca con emigrati dall’Africa

S.I.

Sassarese: no invasione clandestini

SASSARI – “Riteniamo assurdo che, in concomitanza dell’avvio della stagione estiva, il Governo e le Prefetture stiano facendo arrivare nelle prossime ore circa 600 migranti nel porto di Olbia o in alternativa a Porto Torres”. È quanto dichiarano Luigi Todini e Dario Giagoni, Coordinatori provinciali rispettivamente di Sassari e della Gallura del Movimento Noi con Salvini. “Siamo seriamente preoccupati per l’arrivo di nuovi immigrati nelle nostre coste – proseguono Todini e Giagoni – proprio quando stanno per giungere turisti, non solo dalla penisola, ma da tutta Europa. Si creerebbe sicuramente un danno economico per le nostre imprese operanti nel settore turistico, oltre che recare disagi sotto il profilo della sicurezza e ordine pubblico”.

“Non sia hanno ancora notizie certe della nazionalità degli immigrati ed è assurdo e inaccettabile che, a causa di un’immigrazione senza regole e senza controllo, si possano correre rischi di poterci ritrovare in casa nostra eventuali terroristi che potrebbero colpire nei nostri territori proprio perché meta di centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutta Europa”. “Chiediamo che le nostre Autorità tengano alta l’attenzione su due aspetti, terrorismo e salute pubblica. Riteniamo sia necessario prevenire nei porti, all’arrivo stesso degli immigrati, il controllo sistematico da parte delle forze dell’ordine circa l’identità dei soggetti, e da parte degli operatori sociosanitari in merito alla presenza di eventuali casi di malattie contagiose”.

“Intendiamo proporre anche un’altra riflessione semplice e banale – proseguono Todini e Giagoni – in quanto siamo rammaricati nel sentire che per gli immigrati “non ci sono problemi economici” mentre quando si parla di aiutare i nostri concittadini ci viene risposto “che non ci sono disponibilità finanziarie”. “A questo proposito avremmo preferito che i 35 euro più iva al giorno destinati agli immigrati venissero messi a disposizione dei nostri disoccupati e giovani. Dobbiamo preoccuparci prima delle famiglie che hanno uno sfratto esecutivo e delle situazioni di povertà dei nostri concittadini”. “Plauso e pieno appoggio a chiunque si spenda per aiutare il prossimo, che ne ha davvero bisogno, ma non comprendiamo il motivo per cui, il prossimo da aiutare, non sia mai il “nostro vicino di casa”.

“Stiamo andando verso l’estinzione – incalzano Todini e Giagoni – e le statistiche parlano di una popolazione in diminuzione nonostante l’aumento del numero degli immigrati. Il governo Italiano e Sardo sono corresponsabili e dovrebbero intervenire per cercare di invertire questa rotta. L’arrivo entro l’anno di altri immigrati in tutta l’Isola, non faranno che accelerare il processo di sostituzione etnica dei sardi con gli africani”. “Annunciamo che saremo presenti nei Porti del Nord Sardegna previsti per lo sbarco – concludono Todini e Giagoni – durante l’arrivo degli extracomunitari e non mancherà la nostra battaglia per la difesa dei nostri confini”.

Nella foto un barcone con i profughi

S.I.