Alghero: cinghiale azzanna donna

ALGHERO – Un cinghiale ha aggredito all’ interno della veranda di casa la Signora Gianna Anziosa, residente della borgata di Maristella. Ecco il racconto dell’episodio da parte della sfortunata protagonista: “Mi trovavo nella veranda della mia casa in borgata Maristella e, dopo cena, stavo sparecchiando la tavola. Avevo in mano un piatto con gli avanzi quando, dal giardino circostante, è sbucato un cinghiale che, avventandosi su di me, mi ha strappato di mano il piatto, ferendomi con la zanna un dito della mano destra. Con la mano sanguinante ho afferrato quello che ho potuto e ho allontanato la bestia dalla veranda. Ho tamponato la ferita e mi sono recata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Alghero per le cure del caso. Sono stata medicata e mi sono stati dati 7 giorni di prognosi. Tutto questo è assurdo, assalita nella mia casa da una bestia selvatica affamata in una borgata interamente circondata dal Parco di Porto Conte, sorto per la protezione di fauna, flora e ambiente.

Fauna oramai fuori controllo, presente a branchi che invade l’intera borgata alla ricerca di cibo e acqua. Fauna affamata alla quale un Parco dovrebbe garantire benessere limitando anche il numero della stessa per evitare gravissimi episodi di questo tipo. È pazzesco, le istituzioni che dovrebbero porre rimedio ci abbandonano senza darci nessuna possibilità di difesa nemmeno all’interno delle nostre case e dei nostri spazi vitali”.
Tonina Desogos, Presidente del comitato di borgata, avvertita immediatamente dell’accaduto ha commentato: “Come Comitato di Borgata abbiamo segnalato il crescente disagio per lo sconsiderato aumento della fauna selvatica che, oltre a distruggere le produzioni agricole, ha reso le corti coloniche cloache a cielo aperto. Dopo una certa ora branchi di cinghiali ormai in numero incontrollato invadono la borgata saccheggiando tutto ciò che incontrano alla ricerca di cibo e acqua. Abbiamo segnalato qualche mese fa alle autorità preposte l’aggressione nei confronti di un’altra abitante delle borgate che, per fortuna, riuscendo ha richiudere il cancello di casa, è scappata dal l’aggressione da parte di un cinghiale”.

Gianni Contu, consigliere del Comitato ha sottolineato: “Abbiamo partecipato a riunioni, tavoli ed incontri sull’argomento come quello dell’11 agosto 2014 nella sala comunale dove, alla presenza del Sindaco e di vari responsabili degli Enti preposti, l’assessore regionale Donatella Spano dava per imminente la modifica alla legge regionale per far sì che si potesse procedere con campagne di abbattimento e/o cattura della fauna selvatica. Oggi ci ritroviamo a segnalare a tutte le autorità responsabili di salute e tutela del cittadino che, oltre alla situazione di igiene sanitaria che stiamo subendo, oltre alla situazione di pericolo per la circolazione, esiste la situazione di costante pericolo per le persone che vivono in borgata. Alla luce di quanto sopra esposto e in riferimento alle notizie che giungono da altre città, ci chiediamo: stiamo aspettando che ci scappi il morto per poter agire efficacemente?”

Nella foto un cinghiale dentro la casa di un residente nelle borgate

S.I.

Cinesi a luci rosse: arresti a Sassari

SASSARI – Si è conclusa con tre denunce in stato di libertà e due attività commerciali sequestrate un’operazione antiprostituzione svolta dai Carabinieri della Compagnia di Sassari nel corso delle ultime settimane.
Dopo aver notato che in alcuni siti internet e giornali locali erano presenti annunci ambigui, tutti relativi a particolari trattamenti presso centri estetici o di massaggi orientali, i militari dell’Arma hanno effettuato alcuni controlli, riscontrando che i titolari delle rispettive attività non erano in possesso delle autorizzazioni amministrative previste e che il personale dipendente – tutte giovani ragazze di nazionalità cinese – non aveva alcuna qualifica professionale adeguata. Inoltre, appostandosi presso tali esercizi commerciali, i Carabinieri riscontravano che vi era un anomalo e consistente viavai di individui di sesso maschile e nessuna cliente donna. Nel corso di successivi accertamenti, i militari riuscivano a stabilire che, dietro la copertura delle attività professionali di centri estetici e di massaggi, tre cittadine cinesi, LIN MEIZHEN, di 42 anni, con precedenti specifici, ZHU XIUMEI, di 50 anni e la 38enne ZHANG ZHUMEI, in realtà gestivano un vero e proprio giro di prostituzione.

Le tre donne impiegavano infatti connazionali cinesi quali massaggiatrici che, oltre a massaggi orientali effettuati senza alcuna abilitazione professionale, offrivano ed effettuavano ai clienti prestazioni sessuali in cambio di denaro. In alcuni casi è stato riscontrato che la prestazione offerta era una libera scelta della massaggiatrice, la quale doveva poi comunque versare parte del guadagno alla titolare, in altri invece, dietro la promessa di un posto di lavoro, le ragazze erano costrette ad effettuare il “massaggio completo” al cliente di turno. Oltre alla denuncia per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e abusivo esercizio di una professione nei confronti delle tre cinesi, sono quindi scattati i sigilli per il “Parrucchiere – Centro estetico”, a Predda Niedda, strada 22, e per il “Centro massaggi orientale”, di via Principessa Maria n. 7.

Nella foto la polizia

G.V.

Latitanti: 3 arresti a Sassari

SASSARI – Nei mesi trascorsi, a livello nazionale è stato avviato il progetto “Wanted”, appositamente mirato alla ricerca e cattura, su tutto il territorio, di criminali latitanti, cioè destinatari di un provvedimento restrittivo della libertà, emesso dall’autorità giudiziaria, e irreperibili.

L’operazione è stata infatti condotta proprio dalle Squadre Mobili delle 103 Questure italiane, coordinate dallo Servizio Centrale Operativo del Ministero dell’Interno, in collaborazione con gli agenti dei Commissariati e delle Specialità della Polizia di Stato. L’attività investigativa, in ambito nazionale ha portato in carcere più di 250 latitanti oltre che di nazionalità italiana anche estera, fra i quali alcuni che pur di sottrarsi alla cattura si erano trasferiti all’estero.

Anche la Questura di Sassari ha partecipato al progetto coordinato dal citato Servizio Centrale.
Nella provincia di Sassari sono stati arrestati tre latitanti: un 64enne, autore di reati contro il patrimonio e contro la persona, una 32enne, evasa da altro provvedimento restrittivo, emesso per reati contro il patrimonio ed un 51enne, responsabile della violazione di reati inerenti la materia degli stupefacenti.
I provvedimenti restrittivi in argomento, erano stati emanati dalla Procura della Repubblica di Sassari.

Nella foto la Questura di Sassari

S.I.

Annega e muore a Porto Ferro

ALGHERO – Tragedia del mare ad Alghero. Si chiama Claudio Monateri, è originario di Torino ma risiede da tempo ad Alghero l’uomo che nel tardo pomeriggio di ieri è morto in seguito ad annegamento a Porto Ferro. Questo nella spiaggia che rientra nel Comune di Sassari frequentatissima dagli appassionati di surf e di altre discipline proprio per la sua esposizione ai venti. Il 50enne nato in Piemonte si sarebbe avventurato in acqua insieme alla moglie, Annalisa Droetto, 50 anni, nonostante le condizioni di pericolo per via del mare agitato.

Rimasti in balia delle correnti all’altezza delle secche al centro della baia, i due sono andati in difficoltà. La donna è riuscita ad allontanarsi dal tratto più difficile e a mettersi in salvo al fine di essere recuperata dal servizio di salvamento a mare attivo proprio in quella spiaggia. L’uomo è stato recuperato dai vigili del fuoco, intervenuti anche con l’elicottero, ma nonostante i tentativi di rianimazione non c’è stato niente da fare.

Nella foto Porto Ferro

S.I.

Alghero sud ancora al buio

ALGHERO – Dal Comune di Alghero fanno sapere che l’intervento programmato sull’illuminazione pubblica ad Alghero in corrispondenza della cabina di Via Einaudi trav. A – Via A. Segni, ha evidenziato un problema con la necessità di protrarre le operazioni alla giornata di martedì quando si procederà alla sostituzione di un elemento dell’impianto. L’illuminazione pubblica che interessa le vie servite da quella cabina ( l.re valencia, parte alta di via kennedy, via Einaudi, via perpignan, via b. croce, via baniolas, via toda, via canelles, via txuterrat) sarà pertanto interrotta per la serata odierna con disservizi notturni.

Nella foto una zona di Alghero al buio

P.S.

Furti in casa: 2 arresti ad Alghero

ALGHERO – La Squadra Volante del Commissariato di Alghero ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, a carico di due cittadini algheresi, uno 36enne l’altro 24enne, responsabili del reato di furto in abitazione ed utilizzo indebito di carte di credito di provenienza furtiva. Le indagini svolte per il reato di furto commesso all’interno di un’abitazione in viale Europa ad Alghero, hanno consentito alla Squadra Volante, di attribuire la responsabilità dell’evento criminoso ai predetti.

In tempi immediatamente successivi al furto, uno dei due ha utilizzato la carta di credito sottratta dall’altro all’interno dell’abitazione, per tentare un prelievo presso uno sportello automatico. Le stesse persone, in concorso, sono state anche ritenute responsabili di tentato furto aggravato presso un’abitazione nella borgata di Fertilia, evento risalente a qualche giorno addietro. Al termine del lavoro investigativo, il Pubblico Ministero ha richiesto al Giudice per le indagini preliminari l’applicazione della misura cautelare in carcere che è stata eseguita dagli agenti delle Volanti del Commissariato.

Nella foto il commissariato di Alghero

S.I.

“4 gocce e Alghero sott’acqua”

ALGHERO – Nessuna bomba d’acqua. Ma una forte pioggia ha interessato, durante il primo pomeriggio di oggi, Alghero e il territorio circostante. Ma, com’era noto da chi segnala costantemente le varie situazioni di disagio in cui si trova il centro catalano, è stata sufficiente questa breve e abbondantemente annunciata ondata di mal tempo per far andare la Riviera del Corallo sott’acqua. “E non mi si dica che il problema sono le 4 gocce di pioggia”, commenta il consigliere comunale Michele Pais e continua “Alghero è completamente abbandonata nella manutenzione e pulizia ordinaria queste sono le conseguenze fin troppo scontate, sono proprio curioso di sentire cosa dirà il Sindaco”.

Sui social la gente si è scatenata con diverse immagini dove alcune zone della città vengono raffigurate come teatro di sport acquatici, ma se queste ironie fino poco tempo fa potevano sembrare degli eccessi, oggi ancora una volta certificano, come sta accadendo oramai sempre più spesso negli ultimi tempi, che la realtà ha superato la fantasia. Ed è così che, ad esempio, per muoversi lungo la strada del Lido alcuni hanno dovuto usare il kayak. Situazioni invece più gravi in alcune strutture pubbliche come l’ospedale dove ci sarebbero delle infiltrazioni d’acqua e soprattutto al mercato comunale di via Cagliari. Qui ha letteralmente piovuto dentro. E ciò dopo che da mesi è chiusa l’altra struttura per la caduta di una lampada.

Insomma, come purtroppo segnaliamo da mesi, oramai Alghero è allo sbando e ciò al netto delle varie tifoserie che, per la verità quelle riferibili all’attuale amministrazione sono praticamente scomparse. Del resto è oggettivo che dalle questioni ordinarie (come appunto la pulizia delle caditoie e strade proprio per arginare gli allagamenti) a quelle più importanti e fondamentali per la rinascita di Alghero, oramai l’attuale governo cittadino non pare avere più il controllo della situazione. Questo si ripercuote in ogni settore in maniera devastante e negativa sui cittadini e visitatori.

Nella foto la condizione di Alghero

S.I.

4 corsie: travolte e uccise 2 donne

ALGHERO – Ancora morti sulle strade della Sardegna. Una scia di sangue che sembra non avere fine. Nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 17, due auto si sono scontrate e una coppia di donne sassaresi ha perso la vita, mentre una bambina è rimasta ferita.

La dinamica vede una Hyundai Matiz di color celeste mettallizato rallentare e poi fermarsi per un problema. Questo al chilometro 20, dunque proprio all’inizio della 4 corsie. Qui ad un certo punto è arriva a velocità sostenuta una Renault Scenic di color marrone che ha travolto la piccola utilitaria. Il devastante impatto ha causato la morte quasi immediata di due persone e il ferimento di altre quattro.

Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi.
Tra cui vigili del fuoco, 118 e polizia stradale. La bambina è stata trasportata in elicottero al pronto soccorso, mentre gli altri tramite ambulanze nel nosocomio di Sassari. Visto il notevole traffico si è creata una fila lunghissima a seguito della chiusura della strada causa la presenza delle due auto protagoniste del tragico incidente.

Nella foto l’incidente di questo pomeriggio

G.V.

Rapina all’aeroporto: altri 4 arresti

ALGHERO – Alle ore 01.40 del 19 settembre 2015, una banda composta da almeno sei soggetti, col volto travisato da passamontagna e una delle quali armata di una mazza da cantiere, si presentava nello spazio antistante l’accesso centrale dell’aeroporto di Alghero – Fertilia a bordo di due furgoni, risultati in seguito rubati alla Nivea S.p.A.. In quei momenti, almeno cinque di questi soggetti, con l’uso di un furgone e l’utilizzo della mazza, infrangevano la vetrata, accedendo così alla hall e, dopo aver minacciato alcune persone presenti nell’aeroporto, con grande spregiudicatezza riuscivano ad imbragare la colonnina bancomat e a caricarla su uno dei furgoni, allontanandosi indenni con un bottino di 160mila euro circa.

Le indagini, che nel frattempo erano già in corso grazie all’osmosi investigativa con i militari dell’Arma di Ferrara, i quali da diversi mesi stavano monitorando due dei soggetti coinvolti (Bararu Mitica, rumeno classe 1971 e Busuioc Ciprian, rumeno classe 1970) permettevano di individuare immediatamente gli ulteriori componenti del sodalizio criminale e poi di raccogliere una serie di elementi risultati fondamentali, a poche ore dal colpo, per la loro identificazione e il loro successivo fermo di polizia giudiziaria, consentendo anche il recupero di parte del denaro provento della rapina. Infatti, oltre a Bararu e Busuioc, venivano sottoposti a fermo anche: Spiridon Jenica, rumeno classe 1971, Llulla Agron, albanese classe 1981, Gheorghe Alecu, rumeno classe 1968, Dessì Giuseppe, sassarese classe 1952. Tuttavia, i primi accertamenti consentivano di stabilire che qualcuno dei componenti del sodalizio partecipante alla rapina era riuscito a guadagnarsi la fuga.

L’attività d’indagine – coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Mario Leo – è pertanto proseguita nei mesi scorsi, analizzando dati, ricostruendo dinamiche, collegamenti tra i soggetti coinvolti e individuando tracce che hanno permesso di raccogliere molti elementi utili per rafforzare l’impianto accusatorio e scoprire il coinvolgimento di altre persone. Infatti, delle sei persone sottoposte a fermo il 19 settembre 2015, soltanto due erano rimaste in carcere: si tratta di Llulla Agron, nei confronti del quale fin da subito erano stati riscontrati gravi indizi di colpevolezza a suo carico, e di Busuioc Ciprian, il quale era stato anche trovato in possesso di un documento d’identità falso. Per quanto riguarda gli altri, Gheorghe Alecu e Spiridon Jenica erano in procinto di lasciare il carcere poiché terminate le esigenze cautelari, Bararu Mitica era stato rilasciato a seguito di pronuncia del Tribunale del Riesame e Giuseppe Dessì era stato rilasciato in quanto ritenuto aver avuto un ruolo marginale nella vicenda e aver fornito solo supporto logistico alla banda.

Grazie, quindi, agli ulteriori elementi raccolti, gli investigatori sono stati in grado innanzitutto di riportare in carcere Bararu Mitica (rintracciato a Padova), Gheorghe Alecu e Spiridon Jenica ma anche di individuare – grazie alle investigazioni scientifiche condotte con la collaborazione del RIS di Cagliari – ulteriori tre persone individuate quali responsabili della rapina e finora sconosciute. Si tratta di Andries Neculai, rumeno classe 1988, individuato a La Maddalena, e di ulteriori due soggetti, sempre di nazionalità rumena, irreperibili sul territorio nazionale e per i quali sono state attivate le procedure di ricerca in ambito internazionale. In conclusione, della banda composta da nove individui, oggi sei di essi risultano essere in carcere, due sono attivamente ricercati in ambito internazionale e l’ultimo, Giuseppe Dessì, resta libero in attesa del processo.

Nella foto la banda mentre porta via il bancomat

S.I,

Sogeaal: chiesti danni a Borlotti

ALGHERO – “Con riferimento al comunicato del Signor Borlotti con cui diffonde notizia del provvedimento assunto nella giornata odierna dal Gup del Tribunale di Sassari, che ha respinto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura della Repubblica (non certo da Sogeaal) a carico dei signori Umberto Borlotti, Pittalis Camillo e Gazzotti Ivano, per i reati di truffa aggravata e continuata ed abuso di ufficio, la Sogeaal S.p.a. precisa quanto segue”. Cosi il Consiglio d’Amministrazione della Sogeaal composto da Carlo Luzzati, Mauro Giorico e Massimo Tavolacci.

“La Società prende atto della decisione del Giudice per l’Udienza preliminare
e attende di leggere le motivazioni della decisione, che dovranno essere depositate entro i prossimi novanta giorni, riservandosi sin d’ora di proporre, d’intesa col Pubblico Ministero procedente, impugnazione avverso detta decisione”.

“Fermo quanto sopra, il pronunciamento odierno in ambito penale non modifica in alcun modo il giudizio della Società sulle condotte del Signor Borlotti sotto il profilo gestionale, ancora oggetto di una causa civile di risarcimento danni pendente davanti alla Corte di Appello di Sassari, etico e morale”.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.