Cinesi a luci rosse: arresti a Sassari

SASSARI – Si è conclusa con tre denunce in stato di libertà e due attività commerciali sequestrate un’operazione antiprostituzione svolta dai Carabinieri della Compagnia di Sassari nel corso delle ultime settimane.
Dopo aver notato che in alcuni siti internet e giornali locali erano presenti annunci ambigui, tutti relativi a particolari trattamenti presso centri estetici o di massaggi orientali, i militari dell’Arma hanno effettuato alcuni controlli, riscontrando che i titolari delle rispettive attività non erano in possesso delle autorizzazioni amministrative previste e che il personale dipendente – tutte giovani ragazze di nazionalità cinese – non aveva alcuna qualifica professionale adeguata. Inoltre, appostandosi presso tali esercizi commerciali, i Carabinieri riscontravano che vi era un anomalo e consistente viavai di individui di sesso maschile e nessuna cliente donna. Nel corso di successivi accertamenti, i militari riuscivano a stabilire che, dietro la copertura delle attività professionali di centri estetici e di massaggi, tre cittadine cinesi, LIN MEIZHEN, di 42 anni, con precedenti specifici, ZHU XIUMEI, di 50 anni e la 38enne ZHANG ZHUMEI, in realtà gestivano un vero e proprio giro di prostituzione.

Le tre donne impiegavano infatti connazionali cinesi quali massaggiatrici che, oltre a massaggi orientali effettuati senza alcuna abilitazione professionale, offrivano ed effettuavano ai clienti prestazioni sessuali in cambio di denaro. In alcuni casi è stato riscontrato che la prestazione offerta era una libera scelta della massaggiatrice, la quale doveva poi comunque versare parte del guadagno alla titolare, in altri invece, dietro la promessa di un posto di lavoro, le ragazze erano costrette ad effettuare il “massaggio completo” al cliente di turno. Oltre alla denuncia per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e abusivo esercizio di una professione nei confronti delle tre cinesi, sono quindi scattati i sigilli per il “Parrucchiere – Centro estetico”, a Predda Niedda, strada 22, e per il “Centro massaggi orientale”, di via Principessa Maria n. 7.

Nella foto la polizia

G.V.