Depuratore, Calich e Reflui: “Basta liti o il Comune chiederà i danni”

ALGHERO – “Arroccandosi ognuno sulle proprie posizioni in maniera intransigente, si acuiscono i problemi a discapito della corretta gestione della risorsa irrigua, delle campagne e dell’ambiente, con inevitabili ripercussioni sul delicato ecosistema del Calich”. Mario Conoci interviene in merito alla disputa accesa tra Consorzio di Bonifica della Nurra e Abbanoa sul riutilizzo delle acque reflue del depuratore di San Marco, evidenziando che, nonostante le interlocuzioni avanzate e mediate dal Comune, al fine di addivenire alla soluzione del problema evidenziato per l’immissione delle acque depurate nel sistema irriguo della Nurra, si prosegue con miopia ad un balletto sconcertante rispetto ad un fatto di primaria importanza per la città, la tutela ambientale e l’economia turistica del territorio.

“Ci siamo fatti parte attiva per far dialogare i due soggetti titolati e interessati della gestione del sistema depurativo, ma l’odierno diniego all’utilizzo dei reflui a fini irrigui, nonostante Abbanoa certifichi che i valori delle acque siano conformi alla norma, fa riesplodere il problema. Non siamo giudici di questa vicenda, di sicuro esiste un soggetto danneggiato che è la laguna del Calich ed una comunità danneggiata, la città di Alghero. Auspichiamo pertanto che i due soggetti siedano con immediatezza attorno ad un tavolo e trovino le soluzioni più idonee. Naturalmente i danni ambientali e d’immagine conseguenti alle scelte dei due soggetti verranno valutati con attenzione nelle sedi opportune. Una cosa è certa, tuteleremo i nostri interessi portando avanti le azioni più idonee per salvaguardare da un punto di vista economico e ambientale l’immagine della Riviera del Corallo” chiude il sindaco.

“Al Mar amb els Germans Catalans”, regata e cerimonia

ALGHERO – Gli equipaggi Catalani ed Algheresi che hanno partecipato alla lunga traversata Barcellona/Alghero , sono arrivati giovedì mattina in una splendida giornata di sole dopo aver macinato 290 miglia in poco più di due giorni. L’organizzazione di questa lunga traversata voluta da il Mare Club D’Italia Circolo Nautico di Alghero testimonia l’impegno che si vuole dedicare alla tutela ed alla valorizzazione del gemellaggio con Barcellona, impegno riconosciuto apprezzato e condiviso dal Reial Club Marìtim di Barcelona.

Mare Club D’Italia Circolo Nautico di Alghero ha avuto il supporto del Comune di Alghero , della Fondazione Meta, della Generalitat de Catalunya di Alghero nella persona del Responsabile Gustau Navarro , della sezione di Alghero della Lega Navale Italiana che ha invitato per venerdì pomeriggio gli equipaggi ad una visita guidata alla Città Vecchia inoltre il Consorzio del Porto che ha seguito e messo a disposizione gli ormeggi per le imbarcazioni catalane presso la Banchina Sanità , una bellissima finestra sulle antiche mura di Alghero.

Sabato 8 luglio (domani mattina) al Quartè Sayal, intorno alle ore 10.30, gli equipaggi delle barche catalane verranno accolti dal Sindaco di Alghero Dott. Mario Conoci, dal Presidente della Fondazione Alghero Dott. Andrea Delogu , dal Comandante del Porto T.V. Biagio Semeraro e dal Presidente del Consorzio del Porto Sig. Giancarlo Piras oltre che dal Sig. Antonello Farris in rappresentanza e Presidente del Mare Club D’Italia Circolo Nautico di Alghero e dal Sig. Giuseppe Serra Presidente della Sezione di Alghero della Lega Navale Italiana. Sarà un momento di incontro volto a sostenere e approfondire i rapporti con la Catalogna e sarà l’occasione per la consegna di un pensiero in ricordo della manifestazione al quale seguirà un aperitivo presso il Quarté Sayàl.

Domenica gli equipaggi catalani parteciperanno al XX Trofeo Maci , Memorial Ing. Antonio Frulio, quarta prova del campionato Vento De L’Alguer 2023 organizzata dalla sezione di Alghero della Lega Navale. La cerimonia di premiazione domenica 9 luglio dalle 19.30 avverrà nello splendido scenario di Villa Mosca.

Miniera di Olmedo, “Urge rinnovare il contratto dei 25 lavoratori”

CAGLIARI – A rischio 25 posti di lavoro nella Miniera di bauxite di Olmedo. Intervenga la Giunta per prorogare il contratto-. Il consigliere regionale Marco Tedde interviene sul delicato tema dei 25 occupati presso la miniera di bauxite di Olmedo, che alla fine dell’anno perderanno il posto di lavoro. In mancanza di imprese interessate a gestire il sito minerario, nel 2017 la Giunta regionale aveva affidato a IGEA, strumento operativo della Regione, la custodia e il mantenimento in sicurezza, con convenzione più volte prorogata che scadrà il 31 dicembre 2023. I lavori di chiusura del sito minerario hanno subito un eccezionale rallentamento dovuto al fenomeno pandemico e alla necessità di attività aggiuntive per la chiusura della miniera rispetto a quelle previste. “E’ necessario prorogare l’incarico ad IGEA per continuare a garantire la custodia e ultimare le lavorazioni per la messa in sicurezza della miniera utilizzando i 25 lavoratori impegnati. Sappiamo che l’Assessore Pili è impegnata nel reperimento delle necessarie risorse. Siamo certi che il Consiglio regionale nelle sue varie espressioni politiche vorrà sostenere nel Collegato o nella prossima variazione di bilancio ogni iniziativa utile per salvaguardare i 25 posti di lavoro e mettere in sicurezza la miniera. Noi garantiamo fin d’ora il nostro incondizionato sostegno –chiude Tedde-.”

“Ct aerea, scandalosa la scelta di Ita di snobbare il Nord Sardegna”

CAGLIARI – “È scandalosa la scelta di ITA di presentarsi con una riduzione di soli 180.000 alla gara per la continuità territoriale per l’aeroporto di Alghero. La Compagnia di proprietà del Ministero del Tesoro, e quindi del Governo Italiano, sceglie consapevolmente di tagliare fuori il nord Sardegna, oltre 350.000 abitanti, dalla rete dei voli nazionali. Ma il fatto ancora più scandaloso è che ITA avrebbe perso la gara nonostante un’offerta tecnica migliore e dunque solo perché il bando della Giunta Solinas prevedeva il 60% del punteggio alla riduzione economica.”

Così interviene Silvio Lai, parlamentare dem della commissione bilancio eletto in Sardegna, dopo l’esito della gara sulla continuità aerea per il solo aeroporto di Alghero.

“Ma davvero la continuità territoriale è una questione di risparmio di 100-200.000 euro a fronte di una offerta tecnica più adeguata? Perché la Regione ha deciso di dare un peso preponderante all’offerta economica rispetto alla qualità del servizio? E qualità del servizio significa flessibilità nelle prenotazioni e nell’acquisto dei biglietti, check-in online sino ad un’ora prima, connessioni dirette con altri voli per bagagli e passeggeri: la differenza tra una buona continuità e una continuità azzoppata.

Delle due l’una: o si tratta di una scelta regionale con un indirizzo politico preciso, per cui si preferisce dare soldi alle low cost piuttosto che dare qualità alla continuità, oppure è una sciatteria, una mancanza di attenzione, una superficialità che è ormai una costante”.

“In presenza di una compagnia, Aeroitalia, che attualmente svolge il servizio in maniera non rispettosa della convenzione e che ha dimostrato di non essere all’altezza di un servizio di continuità, come ripetutamente denunciato dai sindacati e dalle associazioni dei passeggeri e dei consumatori, la Regione e il Governo, anche con ENAC, più volte sollecitati, non intervengono per far rispettare gli impegni. E in più consentono alla stessa compagnia di partecipare ad una nuova gara, dalla quale, in ragione delle mancanze attuali, andrebbero esclusi per assegnare le rotte alla seconda offerta.”

“C’è ancora lo spazio per evitare questa umiliazione ad un territorio che vale un terzo della Sardegna: lo devono fare il Governo e la Regione dalle loro rispettive funzioni. Dal canto nostro, denunceremo pubblicamente gli errori e

chiederemo conto di tutte le scelte in ogni sede.”

Porto: nuove pavimentazioni, illuminazione e arredi

ALGHERO – “Un intervento atteso e importante, in una delle aree di maggior pregio della città di Alghero, col preciso obiettivo di riqualificare ed abbellire il fronte porto e l’area contigua agli ormeggi, sempre più cuore pulsante non solo delle attività diportistiche ma zona sempre più frequentata dai turisti”. Così Mario Conoci, particolarmente soddisfatto per l’avvio di un nuovo intervento pubblico in grado di migliorare sensibilmente il Porto Turistico di Alghero in un’ottica di crescita e sviluppo dei servizi connessi alla sua fruibilità. Lavori resi possibili grazie all’accordo di collaborazione a tre con l’assessorato ai lavori pubblici regionale guidato da Aldo Salaris, la Capitaneria di Porto e l’amministrazione comunale. Pronti per essere appaltati i lavori di riordino complessivo delle pavimentazioni, degli impianti, arredi e servizi. Nei giorni scorsi la Giunta comunale guidata dal sindaco Conoci ha approvato il progetto definitivo e programmato un intervento diviso in due lotti funzionali al ripristino e l’efficientamento dell’impianto di illuminazione pubblica, della pavimentazione stradale, delle banchine, della segnaletica stradale orizzontale e verticale e degli arredi portuali. La progettazione è stata sviluppata con l’obiettivo di realizzazione un intervento di qualità, nel rispetto del miglior rapporto tra costi di esecuzione e benefici per la manutenzione e gestione delle aree pubbliche.

Tutti interventi improntati a principi di sostenibilità ambientale e di massima manutentibilità, durabilità dei materiali e dei componenti, con l’obiettivo di garantire il più alto livello di sicurezza. 1,5 milioni di euro la dotazione economica complessiva a disposizione del Comune di Alghero. Risorse ricomprese tra le opere di interesse regionale, programmate e finanziate dalla Regione Sardegna, Assessorato Lavori Pubblici, Servizio infrastrutture di trasporto e sicurezza stradale. L’iter per la consegna dei lavori sarà particolarmente celere – precisa l’assessore Antonello Peru -. I competenti uffici del comune di Alghero procederanno infatti con procedure negoziate, a cui seguirà l’aggiudicazione sulla base del criterio del minor prezzo e la conseguente stipula del relativo contratto d’appalto. “E’ grazie al lavoro silenzioso e quotidiano che si chiude un nuovo appalto che contribuirà, insieme alla nuova circonvallazione, alla riqualificata area d’ingresso alla città ed alle tante opere in corso di esecuzione a far cambiare il volto di Alghero” chiude Mario Conoci, che ringrazia per il costante impegno gli uffici comunali, che con grande competenza e responsabilità seguono i numerosi procedimenti avviati da questa amministrazione.

Personale Enti Locali, “Eliminare divario con dipendenti Regione”

ALGHERO – Il gruppo consiliare di Forza Italia Alghero ha presentato una dettagliata mozione sull’istituzione di un comparto unico del pubblico impiego regionale comprendente anche le Autonomie locali. Un tema dibattuto, di recente, anche dalla commissione regionale Autonomia e personale.

A tal proposito – ricordano gli esponenti forzisti algheresi – in Consiglio regionale sono state presentate due proposte di legge: una, la numero 329 del 19 maggio 2022 recante “Norme per l’istituzione del comparto unico del pubblico impiego del Sistema dell’amministrazione pubblica della Sardegna e per l’equiparazione dei trattamenti economici del personale della Regione e delle autonomie locali”, l’altra (la numero 330 del 19 maggio 2022) inerente il “Piano per il potenziamento degli organici delle amministrazioni comunali”.

L’obiettivo è quello di introdurre un sistema integrato del pubblico impiego e istituire un comparto unico del personale costituito dai dipendenti del sistema Regione e delle Amministrazioni Locali e idoneo a realizzare la parificazione giuridica ed economica dei relativi lavoratori. Il gruppo di Forza Italia sottolinea, infatti, che un dipendente del sistema degli Enti Locali guadagna meno rispetto allo stesso dipendente regionale, nonostante svolga le stesse mansioni, sia inquadrato allo stesso livello, possegga lo stesso titolo di studio e abbia le stesse responsabilità. È necessario, dunque, rimuovere le differenze salariali in modo tale da rendere appetibile il posto pubblico negli Enti Locali, con un evidente e immediato vantaggio per le stesse Amministrazioni Locali.

Nella mozione che vede come primo firmatario Giovanni Spano, il gruppo consiliare di Forza Italia Alghero, composto anche da Nunzio Camerada, Tatiana Argiolas e Giuseppe Musu, chiede al Sindaco e alla Giunta Comunale che si solleciti la Regione affinchè dia seguito ai provvedimenti legislativi in tal senso, ma anche che supporti i Comuni sardi nel reclutamento di nuovo personale attraverso un sostegno finanziario strutturale che garantisca un generale aumento delle entrate nei bilanci comunali. Inoltre, i consiglieri azzurri chiedono che vengano avviate interlocuzioni con le Sindache e i Sindaci dell’Isola e con ANCI Sardegna per sostenere una battaglia unitaria per l’istituzione del comparto unico RAS – Enti Locali. A tal proposito, il gruppo di Forza Italia Alghero chiede che venga dato mandato al Presidente del Consiglio Comunale per l’invio della mozione, tramite i preposti Uffici, al Presidente della Regione Sardegna, al Presidente del Consiglio regionale, alle Consigliere e Consiglieri regionali e all’ANCI Sardegna.

Nuovo Codice degli Appalti, corsi formativi dell’Anbi

SASSARI – Anbi Sardegna nell’ambito dell’attività di formazione offerta ai suoi associati, ha organizzato due interessanti giornate di approfondimento dedicate al nuovo Codice degli Appalti in modo da recepire le principali novità contenute nella riforma, operativa dal primo aprile 2023.

All’iniziativa, suddivisa in due sessioni, parteciperanno una cinquantina di dirigenti e funzionari dei sette Consorzi di Bonifica della Sardegna.

La prima è in calendario i prossimi 6 e 7 luglio, a Cagliari, presso le aule didattiche della S.O.So.R., l’ente di formazione professionale che si occuperà di offrire ai partecipanti tutti gli strumenti teorici e pratici più utili per restare sempre aggiornati, con l’aiuto di docenti qualificati.

La seconda giornata, ancora in via di definizione, si svolgerà i primi giorni di settembre nel centro-nord Sardegna, per dare la possibilità a tutti di accedere alle informazioni acquisendo abilità concrete e conoscenze specifiche per stare al passo con la normativa in costante evoluzione.

L’attività di formazione, infatti, è uno dei valori aggiunti che gli enti consortili desiderano mettere a disposizione delle comunità e dei territori di loro competenza, per sviluppare nuovi programmi limitando, per quanto possibile, i tempi lunghi della burocrazia.

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Riutilizzo dei reflui del depuratore, intervento del Parco di Porto Conte

ALGHERO – Sul riutilizzo dei reflui del depuratore di Alghero – S. Marco ecco i riscontri del soggetto gestore Abbanoa che nel precisare la correttezza delle preoccupazioni argomentate dal Parco naturale regionale di Porto Conte, rassicura sull’assoluto rispetto dei parametri di legge sul conferimento delle acque reflue depurate in uscita dall’impianto di Alghero.

Rispetto alle preoccupazioni paventate da più parti sul rischio di conferimenti delle acque reflue depurate non conformi ai parametri di legge per scopi irrigui, si invia la nota di risposta del gestore idrico Abbanoa al Consorzio di Bonifica della Nurra e agli enti a vario titolo competenti nella materia.

Giova evidenziare come nella nota si ribadisca l’assoluta correttezza della presa di posizione del Parco naturale di Porto Conte, assunta nel perimetro della propria competenza istituzionale di salvaguardia e tutela del territorio protetto governato. Viene inoltre, ribadita la sicurezza e il mantenimento dei parametri di legge in materia di conferimento delle acque reflue depurate, rassicurando dunque sulla correttezza del processo produttivo.

Di seguito i passaggi più salienti della nota inviata da Abbanoa che per trasparenza viene integralmente allegata

Si legge: “Lo scarico del depuratore di Alghero San Marco è stato autorizzato con provvedimento 112 e l’utilizzo delle acque reflue depurate ai fini irrigui avviene sulla base del “Piano di Gestione” adottato dal Consorzio di Bonifica della Nurra il 2 maggio 2011 e tuttora in vigore. Solo in caso di emergenza, il depuratore può contare sullo scarico alternativo nel Rio Filibertu, affluente dello stagno del Calich, area sensibile. Si richiama inoltre che le acque reflue depurate, non sono utilizzate per gli scopi irrigui in via di esclusiva. Esse concorrono ad alimentare un complesso sistema di irrigazione per circa il 15% della sua capacità complessiva. In altri termini, ricorre per il depuratore di Alghero il riuso delle acque depurate solo in forma “indiretta” (e non prevalente), e cioè in mix con altre fonti.” Tanto premesso, non riteniamo di poter dare esecuzione alla vostra disposizione di disconnessione del collegamento alla rete consortile poiché non ricorrono le condizioni di emergenza per lo scarico presso l’area sensibile dello stagno del Calich e poiché tale soluzione, oltre che peggiorativa sotto il profilo ambientale, per quanto più dettagliatamente espresso dall’Ente Parco, sarebbe anche sbagliata.

E si legge ancora: ….la disciplina prevista dal Regolamento (UE) n. 2020/741 riguarda il riuso esclusivo, e cioè diretto, delle acque reflue depurate ai fini agricoli e non anche a quello indiretto grazie all’apporto di altre fonti. Diversamente, qualsiasi scarico in acque interne dovrebbe sottostare al nuovo Regolamento. Né pare applicabile l’art. 7 del recente Decreto Legge 39/2023 di contrasto alla siccità che si propone di aumentare, in via transitoria, sino al 31 dicembre 2023, il recupero irriguo e non certo di limitare le applicazioni già operative.

Infine la nota precisa: …sotto questo profilo, il depuratore Alghero San Marco già oggi rispetta limiti di emissione che non solo sono più restrittivi rispetto a quelli previsti dal testo unico ambientale d.lgs. 152/2006 ma anche più restrittivi rispetto al sopravvenuto e comunque non applicabile Regolamento (UE) n. 2020/71. Anche sotto questo profilo, pertanto, la soluzione adottata appare non solo preferibile ma anche esemplare.

“Bene il Nuovo Ospedale (chissà quando), ma miglioriamo oggi la sanità”

ALGGHERO – “Non possiamo che essere quasi soddisfatti dal fatto che la Regione Sardegna abbia ripreso nuovamente in mano l’iter per il “Nuovo Ospedale di Alghero”. Dopo anni di annunci e passerelle è sicuramente positivo che la campagna elettorale incombente abbia costretto ad un incontro per definire un nuovo studio di fattibilità con l’Asl. D’altra parte, invece, sarebbe stato meglio non alimentare ulteriori sogni e utopie e ampliare oggi il Civile e accorparlo con l’ospedale Marino alla luce anche della variante che fece il Centrodestra per indicare i terreni adiacenti al sito (alla Taulera, ingresso di Alghero dalla due mari) quale luogo per ampliare l’ospedale e permettere cosi di avere una sanità più moderna,funzionale con servizi eccellenti e corrispondente alle necessità del territorio che fa capo ad Alghero. Invece apprendiamo, con l’imbarazzo e frenata del Sindaco, che l’assessore Doria e l’Asl di Sassari, insieme al Presidente Solinas, hanno già deciso sulla testa degli algheresi (e pare già da diverso tempo) che il nuovo ospedale si farà a Mamuntanas, ignorando le scelte e la volontà degli algheresi e del territorio. A questo punto, vista la mole di milioni che occorre per urbanizzare e portare i servizi in un’area totalmente brulla e isolata, vale la pena chiedersi se la Regione ha già allocato le enormi somme che occorrono. É chiaro che per fare quanto indicato si arriverà a cifre da capogiro che superano i 200 milioni di euro. Ed è allora lecito domandare se ci sono le risorse, da dove arrivano, sono state già inserite a Bilancio? Quanti anni ci vorranno prima di vedere questo nuovo ospedale? Queste sono solo alcune delle domande che nascono spontanee, e dal buon senso. A meno che non si voglia valutare la cosa come l’ennesima boutade pre-elettorale. Invece, siccome speriamo che cosi non sia, vogliamo fatti, non parole. “E i fatti consistono nel migliorare oggi una sanità sempre più claudicante” “che per scelte scellerate aziendali non sta tutelando il territorio e la salute dei cittadini” afferma il presidente della commissione consiliare della sanità Christian Mulas”.Mulas – rincara la dose- “E oggi occorre più personale, serve migliorare i servizi per garantire le visite, creare dei nuovi parcheggi, riqualificare le strutture esistenti e tanto altro. Questi sono fatti, il resto, per adesso, sono chiacchiere o poco più”.

Christian Mulas, presidente commissione sanità del Comune di Alghero

Uso reflui: critiche a Mariani da Sa Segada, plauso al Consorzio di Bonifica

ALGHERO – “A seguito delle recenti dichiarazioni del Consorzio di Bonifica della Nurra riguardo lo stop ai fini irrigui delle acque reflue depurate a San Marco con conseguente immissione delle stesse nella laguna del Calich, ed a seguire le dichiarazioni del Direttore del Parco Regionale di Porto Conte che minaccia azioni legali per il danno che ciò comporterebbe alla laguna del Calich, ci viene spontaneo pensare che al Dott. Mariani nulla importa della sicurezza e della salute di chi consuma i prodotti agricoli coltivati con l’utilizzo dei reflui (ad oggi non certificati) miscelati ad acque grezze. Il Dott. Mariani fa bene a preoccuparsi della salvaguardia della laguna del Calich, ma nella stessa maniera dovrebbe preoccuparsi anche della salvaguardia e della sicurezza delle centinaia di aziende agricole che si troverebbero ad irrigare i propri prodotti con dei reflui (seppur miscelati ad acque grezze) che ad oggi non risultano certificati in quanto non è stato aggiornato da parte di Abbanoa il Piano di Gestione come da regolamento UE n.741 del 2020. Vogliamo ricordare al Dott. Mariani infatti, che diverse di queste aziende godono proprio del Marchio del Parco, “Marchio di qualità della Rete dei Parchi e delle Aree Protette del Parco di Porto Conte, che viene rilasciato solo ad imprese in possesso di standard qualitativi certificati secondo rigorosi protocolli di sostenibilità ambientale dei processi produttivi”. Non vogliamo neanche immaginare la figura che farebbe il Parco se qualcuna di queste aziende “certificate” a causa dei reflui non certificati e miscelati ad acque grezze dovesse malauguratamente mettere in commercio prodotti che si rivelerebbero dannosi per la salute pubblica.
Ringraziamo invece il Consorzio di Bonifica della Nurra che ha dimostrato di avere a cuore la sicurezza e la salute dei propri consorziati e non solo. Per finire ci auspichiamo che la situazione sia realmente risolta come annunciato nel giro di 15gg poiché lo stop comporterebbe una grave perdita per il comparto agricolo che si ritroverebbe a dover affrontare la stagione con milioni di metri cubi d’acqua in meno con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe.

Antonio Zidda – Presidente CdB Sa Segada Tanca Farrà