Alghero, al via i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso

ALGHERO – E’ stato consegnato in questi giorni il cantiere per l’ampliamento e la riqualificazione del Pronto soccorso dell’ospedale Civile di Alghero. Un primo intervento di circa un milione e mezzo di euro che consentirà di ridisegnarne gli spazi e rendere più ampio, funzionale e rispondente alle esigenze del territorio a forte vocazione turistica l’area dedicata all’Emergenza – Urgenza, senza trascurare la qualità della vita ospedaliera per gli operatori.

L’intervento prevede opere edili ed impiantistiche finalizzate all’adeguamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Alghero al fine di creare percorsi di accesso, di attesa e di trattamento separati tra pazienti “ordinari” e “infettivi”, prevedendo sia il flusso dei pazienti deambulanti che accedono dall’ingresso pedonale, sia percorsi per i barellati che accedono alla struttura ospedaliera tramite il trasporto in ambulanza.

Il progetto esecutivo per il restyling del presidio di emergenza-urgenza è stato presentato nei giorni scorsi dal progettista, Martino Pisano, e dal Direttore dell’Area Tecnica della Asl n. 1, Vinicio Demurtas, e al Rup del progetto, il geometra Stegano Scarpa, durante un sopralluogo degli spazi che nei prossimi mesi verranno interessati dalle attività di cantiere: al sopralluogo oltre all’Area Tecnica, hanno partecipato il Commissario straordinario della Asl, Paolo Tauro, la Direttrice dell’Area medica del presidio, Anita Giacconi, il direttore del Pronto Soccorso, Giovanni Sechi, i rappresentanti della ditta Abozzi di Sassari che si e’ aggiudicata i lavori.

In queste settimane è previsto l’accantieramento della struttura, mentre entro ottobre e’ atteso l’inizio dei lavori.

L’attività del presidio di Emergenza Urgenza non verrà mai interrotta – assicura il commissario straordinario della Asl di Sassari, Paolo Tauro – verrà programmata per rendere minimi i disagi all’utenza e agli operatori sanitari. Chiediamo a tutti i cittadini, ai lavoratori e alle associazioni un po’ di pazienza: si tratta di lavori ormai non più rinviabili e indispensabili per rendere funzionale e adeguata alle esigenze di questo territorio la struttura che si occupa della presa in carico di pazienti critici. E’ doveroso dare risposte immediate al territorio, pertanto vigileremo che il cronoprogramma venga rispettato e mi attendo che i lavori vengano conclusi entro giugno 2026 per far fronte degnamente alla prossima stagione estiva”.

Il cronoprogramma prevede lavori per un periodo di tempo di circa dieci mesi. “Il progetto – spiega l’ingegner Pisano – gode di un finanziamento regionale per la riorganizzazione della gestione della struttura in caso di eventuali, future, attività legate alla pandemia”.

In continuità con quello esistente, sarà realizzato un nuovo edificio di circa 430 metri quadri, con la distinzione delle lavorazioni edili in due trance. Da una parte la realizzazione di nuovi volumi di superficie coperta di 430 mq, realizzati in continuità rispetto al corpo esistente, per arricchire il pronto soccorso di nuovi servizi, con aree dedicate al filtro disinfezione, attesa barellati, sala d’attesa anche per pazienti pediatrici, blocco servizi igienici, depositi, ambulatori, sala tac, codici rossi, Obi (Osservazione breve intensiva) e pubblica sicurezza, oltre a spazi dedicati agli operatori. A cui seguirà la ristrutturazione dei locali già destinati a Pronto soccorso, per il quale si cercano ulteriori finanziamenti, con l’adeguamento funzionale e l’ammodernamento generale degli spazi.

Un intervento importante e molto atteso che potenzia il presidio e va nell’ottica di migliorare l’accoglienza e l’esperienza di cura per gli utenti che vi si recano per far fronte a situazioni di emergenza, che sono in continua crescita”, conclude Tauro.

Nel 2024, dal 01 gennaio al 7 ottobre, il Pronto Soccorso dell’ospedale “Civile” di Alghero ha registrato 18.936 accessi, saliti nel 2025 a 19.550 con un incremento degli accessi vicino al 4%: la struttura algherese è destinata a raggiungere i 25.000 pazienti assistiti entro la fine dell’anno.

Formazione per la sicurezza: successo di Francesconi alla IKM Gabi Noah

ALGHERO – In un contesto operativo sempre più complesso e in rapido mutamento, la preparazione tecnica e normativa rappresenta un fattore imprescindibile per garantire efficacia e sicurezza.
Tiziano Francesconi ha completato con successo un corso di addestramento Police di altissimo livello presso il prestigioso Quartier Tecnico Generale Europeo della IKM Gabi Noah, centro di formazione riconosciuto a livello mondiale per l’eccellenza nella preparazione di operatori della sicurezza, forze dell’ordine e reparti speciali.

Sette giorni intensi, con sessioni quotidiane di otto ore, frutto di una preparazione triennale, hanno permesso a Tiziano di affrontare un programma rigoroso e completo, sviluppato per fornire solide basi normative e competenze pratiche indispensabili per operare in ambienti complessi e dinamici, come quelli che le forze dell’ordine affrontano quotidianamente.

Il corso ha coperto tutti gli aspetti fondamentali del ruolo: dall’uso regolamentato delle armi da fuoco e delle attrezzature di servizio, alle tecniche di arresto e autodifesa, fino alla gestione tattica di situazioni delicate, anche in team. Sono state approfondite metodologie per la difesa personale, l’intervento in situazioni di emergenza, il controllo di folle, le tecniche di controllo e ammanettamento, integrando normative e protocolli operativi.

Marino, l’Aou a Pais: “Nessuno smantellamento, anzi qualità e quantità”

SASSARI-  Nessuno “smantellamento silenzioso” dell’ospedale Marino di Alghero. Sono le rassicurazioni della Direzione strategica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari all’indomani di alcuni articoli di stampa. Un intervento doveroso, volto a chiarire alcuni temi per rispetto dei cittadini e degli operatori sanitari che lavorano ogni giorno con professionalità e impegno.

L’Aou di Sassari opera come un’unica azienda: non esistono strutture di serie A e di serie B, né a Sassari né ad Alghero. Le strumentazioni in dotazioni all’Azienda sono distribuite e utilizzate nelle varie strutture in base alle esigenze cliniche, sempre con l’obiettivo di garantire ai pazienti la massima funzionalità dei servizi.

“L’Azienda ha sempre lavorato per migliorare le dotazioni tecnologiche di tutte le proprie strutture operative. Ogni scelta viene fatta valutando il contesto e la destinazione più appropriata, in modo da rendere le strutture operative ed efficienti”.

“Nel caso specifico citato dagli articoli di stampa, occorre chiarire che ad Alghero è stato portato un ventilatore polmonare di fascia alta, che va a sostituire un ventilatore di fascia intermedia già presente. Quest’ultimo, più compatto e di dimensioni ridotte, è stato destinato al Day surgery di Palazzo Clemente a Sassari, dove le caratteristiche degli spazi lo rendono particolarmente adatto. Non si tratta quindi di uno spostamento in sottrazione, ma di un ricollocamento funzionale che permette di valorizzare entrambe le apparecchiature nei contesti più idonei”.

“Scelte di questo tipo rientrano nella normale attività gestionale e hanno un unico obiettivo: garantire qualità e continuità nell’assistenza ai pazienti. È importante sottolineare che l’Aou di Sassari continuerà a investire e a lavorare in questa direzione, senza divisioni tra strutture, ma con la consapevolezza di essere un’unica realtà sanitaria al servizio del territorio”, cosi dall’Aou.

Dono per te, raccolta di sangue al Civile per San Michele

ALGHERO – La Asl di Sassari, in occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo, organizza ad Alghero una giornata straordinaria dedicata alla donazione del sangue.

“Un dono per te” e’ l’iniziativa promossa dal Sc di Medicina di Laboratorio dell’ospedale “Civile” di Alghero, in collaborazione con l’Avis comunale della città, che lanciano un appello alla popolazione: “Avvicinatevi alla donazione, donare il sangue è un gesto di grande generosità che riguarda tutti, indistintamente, perché a ciascuno di noi può capitare di averne bisogno per sé o per un familiare”.

Lunedì 29 settembre il Centro Trasfusionale sarà aperto alla donazione del sangue dalle ore 09.00 alle 12.00: a tutti i donatori verrà donato a loro volta un omaggio floreale.

La Asl di Sassari ringrazia tutti coloro che, attraverso la loro generosità, giornalmente salvano delle vite e migliorato la qualità della vita di molte persone.

“Ma è anche l’occasione per ringraziare gli operatori della Asl e tutte le associazioni di volontariato, perche’ molte vite umane vengono salvate grazie alla sinergia che esiste tra le strutture trasfusionali e le associazioni”, così chiudono dall’Asl di Sassari.

 

“Caos viabilità, a Fertilia urge una vera rotatoria”

ALGHERO – Fratelli d’Italia presenta in Consiglio Comunale un ordine del giorno per la riprogettazione e realizzazione di una vera rotatoria all’incrocio tra la SS127bis, via della Nurra, via dell’Istria e via Zara, all’ingresso della borgata di Fertilia.

“Parliamo di uno snodo strategico – dichiara il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Pino Cardi – che interessa non solo i residenti della borgata, ma anche i collegamenti verso l’aeroporto, le spiagge del litorale e la città di Alghero. Oggi quell’incrocio è fonte di disagi e rischi – quando non di incidenti – per automobilisti, ciclisti e pedoni, aggravati nei periodi di maggiore traffico turistico. È nostro dovere intervenire con decisione, specie ora, al termine della stagione turistica”.


La proposta è quella di attivare l’Amministrazione per avviare i colloqui necessari con ANAS per la definizione di un progetto condiviso: “La competenza statale non è certo una scusa perché l’Amministrazione Cacciotto resti ferma: che il sindaco e l’assessore competente si facciano promotori davanti ad ANAS dell’urgenza di un progetto”.


“La rotatoria a Fertilia – prosegue Cardi – è un’opera di pubblica utilità che migliorerebbe la fluidità della circolazione, ridurrebbe sensibilmente il rischio di incidenti e restituirebbe vivibilità e sicurezza alla borgata. Fertilia non può continuare a essere trascurata: è la porta d’accesso alla città e merita la massima attenzione”.

Fratelli d’Italia ribadisce così il proprio impegno concreto sul tema delle infrastrutture e della sicurezza stradale: “Non servono promesse, servono atti concreti. Con questo ordine del giorno chiediamo al Sindaco e alla Giunta di dare priorità assoluta all’intervento” conclude Cardi.
Pino Cardi, Coordinatore Cittadino Fratelli d’Italia Alghero

“Oculistica e sale operatorie, lavori grazie al Centrodestra. Niente nuovo ospedale, gravissimo”

ALGHERO – “Oggi sono stati aperti anche gli ultimi due cantieri che avevamo programmato nella scorsa legislatura: il nuovo reparto di Oculistica al quarto piano e la ristrutturazione delle sale operatorie del secondo piano, entrambi all’Ospedale Civile di Alghero” – dichiara il consigliere comunale Michele Pais.

“Tutti questi lavori – prosegue – sono stati finanziati e progettati durante il nostro governo regionale e oggi iniziano a vedere la luce dopo il naturale iter di progettazione e autorizzazione. Un grande risultato che si aggiunge a quelli già in corso per il posizionamento della risonanza magnetica di ultimissima generazione, che permetterà finalmente di effettuare esami oggi esclusi ad Alghero e che costringono tanti pazienti a viaggi della speranza verso altri ospedali”.

Pais sottolinea anche il ruolo decisivo del personale tecnico della Asl, guidato ad Alghero dal geometra Luciano Sechi: “Un lavoro straordinario che merita di essere riconosciuto e che dimostra come, quando c’è una programmazione seria e risorse certe, le opere diventano realtà”.

Non solo. A breve partiranno anche i lavori di ristrutturazione integrale della hall e del colonnato esterno dell’ospedale, oltre al rifacimento completo della camera mortuaria. Lavori per decine di milioni di euro. Inoltre saranno avviate le procedure di autorizzazione per la costruzione della nuova palazzina del Distretto, finanziata con 5 milioni di euro sempre dalla scorsa legislatura e destinata a sostituire l’attuale immobile di via Manzoni che ospita la diabetologia.

“Insomma – conclude Pais – un grandissimo lavoro di programmazione e finanziamento che è giusto che i cittadini conoscano”.
“Purtroppo -conclude Pais con una nota polemica- della programmazione della nuova Giunta, invece, a distanza di due anni non si conosce traccia, neanche un solo euro, se non una pseudo riforma utile solo a sostituire i direttori generali. Ma l’aspetto più grave ed ostile alla nostra sanità è stato, come primo atto, la revoca del finanziamento e programmazione per la costruzione del nuovo ospedale di Alghero. Un’azione compiuta con l’avvallo passivo del rappresentate territoriale, che non potrà mai essere perdonata, e di cui ha completa responsabilità”.

“Odissea opere pubbliche: fiumi di denaro e lavori fermi, assurdo”

ALGHERO – “Richiedere oggi, a distanza di due anni, i 2 milioni di euro stanziati dalla Regione nel 2023 per la circonvallazione rappresenta una grande responsabilità che pesa sulle spalle dei cittadini. Non solo: in questo periodo il costo complessivo dell’opera è ulteriormente lievitato di 1 milione e 400 mila euro, aggravando una situazione già difficile e mettendo a rischio la conclusione definitiva dei lavori”.

Così Michele Pais, consigliere comunale della Lega ad Alghero, che nell’ultima seduta di Consiglio comunale è tornato a denunciare le gravi inefficienze dell’amministrazione: “La circonvallazione rischia di trasformarsi in un cantiere infinito, mentre i ritardi accumulati e la lievitazione dei costi raccontano di una macchina comunale lenta e poco incisiva. I cittadini non meritano di vedere ancora una volta sfumare un’opera fondamentale per la mobilità e lo sviluppo della città”.

Pais richiama poi l’attenzione su tutte le altre incompiute che pesano su Alghero: “Il Comune ha il dovere di dare priorità a tutti i cantieri aperti e mai conclusi: penso a via Simon, piazza Pino Piras, il Municipio di via Columbano, la piscina comunale, l’ex cotonificio e gli impianti sportivi. Per portarli a termine servono circa 20 milioni di euro, risorse che devono essere assegnate in tempi brevissimi all’assessorato alle opere pubbliche. Alghero dispone di un enorme avanzo di amministrazione, che va indirizzato, in tutto o in gran parte, proprio per chiudere queste vere e proprie cattedrali nel deserto, oggi simbolo di degrado cittadino”.

Il consigliere leghista sollecita inoltre un’analisi attenta sull’utilizzo delle risorse già disponibili: “È indispensabile verificare perché i tanti milioni destinati ad Alghero nella scorsa legislatura regionale siano ancora fermi. Penso, oltre alla circonvallazione, ai fondi per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, ai 2 milioni e mezzo per Casa Manno e ai 3 milioni per il Palazzo dei Congressi, spesi solo in parte. Un fiume di denaro che avrebbe già dovuto trasformarsi in opere e servizi concreti, ma di cui i cittadini non hanno ancora visto alcun beneficio”.

 

Nella foto il catrame liquido posizionato il 18 luglio, dal giorno nessun avanzamento nella rotatoria del Carmine

Sanità, personale Aou in agitazione: Sindacati verso lo sciopero

SASSARI –  Ieri,, a seguito dell’assemblea convocata da CGIL e CISL Funzione Pubblica di Sassari, con la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari, è emerso con assoluta fermezza che, a fronte di una situazione non più sostenibile, il sindacato avvierà una serie di iniziative, anche di carattere vertenziale, a difesa della sanità pubblica, del personale e soprattutto a tutela della cittadinanza.

“Il confronto – spiegano Le Segreterie Territoriali e le rispettive Cgil e Cisl Toto Terrosu, Antonio Riu, Antonio Monni e Gianmario Sardu  – è stato aperto dai Segretari delle funzioni pubbliche e dalle rispettive RSU, i cui contenuti hanno messo in evidenza il lungo elenco di criticità sulle quali il sindacato si sta battendo. Basta osservare la povertà gestionale con cui viene condotta l’azienda per capire il problema. A partire dalle relazioni sindacali a dir poco sconclusionate, rispetto alle quali la contrattazione integrativa è pressoché ferma al palo, a causa dei continui ritardi sulla certificazione dei fondi contrattuali: condizione questa che non ci permette di distribuire le risorse accessorie in tempi accettabili (es.: produttività e progressioni economiche). Analogamente, le occasioni di sviluppo professionale e di carriera rappresentano il nulla di fatto. I professionisti si impegnano ad accrescere le proprie competenze, ma questo valore aggiunto viene puntualmente ignorato e mai riconosciuto dall’azienda, che continua a sfruttare senza valorizzare”.

“Insomma un sistema ingessato che rappresenta una deriva pericolosa che, oltre a generare malcontento tra il personale, alimenta un sentimento di sfiducia nei confronti di una dirigenza incapace di ascoltare e dare risposte alle aspettative di tutto il personale. Favorendo il cd. fenomeno della “fuga” dei professionisti verso altre aziende, la penisola e/o all’estero. E se le modalità di reclutamento di Ares sicuramente non hanno aiutato, in modo analogo la Aou di Sassari non riesce più a trattenere quelle risorse fondamentali, infermieristiche e mediche, necessarie al sistema”.

“Nel corso del dibattito, i diversi interventi dei partecipanti, hanno confermato quanto da tempo (troppo) si sta cercando di segnalare e denunciare, non solo all’azienda ma anche alla politica regionale: all’Assessore e ai Consiglieri eletti nel nostro territorio. Ciò nonostante, i problemi restano e la cosa che preoccupa fortemente è il peggioramento incessante delle condizioni di lavoro e contrattuali.
I principali argomenti di rivendicazione: il fenomeno del sovraffollamento e i rischi quotidiani che incontrano i pazienti e gli operatori rappresentano le priorità. Il sovraffollamento nel pronto soccorso e nelle uu.oo. è ormai cronico. I pazienti sono spesso costretti a rimanere per giorni in barella nei corridoi o all’interno delle stanze di degenza in spazi non idonei a garantire dignità, privacy e soprattutto sicurezza. Una presenza preoccupante che arriva spesso a costituire in alcuni reparti anche più del 20-30% della capienza effettiva accreditata. Ciò determina gravi rischi clinici: aumentata esposizione a infezioni e un livello inaccettabile di disumanizzazione delle cure”.

“La carenza di personale e gli organici ridotti, costringe le lavoratrici e i lavoratori a turni e carichi di lavoro insostenibili: aumentano così i rischi di burnout, stress lavoro-correlato e malattie professionali, mentre la pressione assistenziale accresce l’esposizione a rischi biologici e incidenti. Situazioni al limite in molte unità operative dell’area medica e non solo, una fra tutte l’inaccettabile, ancorché incivile, condizione della geriatria dove 3 Infermieri e 3 Oss assistono 38 pazienti (28 PL occupati più 10 barelle parcheggiate in tutto il reparto): una rapporto che non permette cure sicure né ai pazienti né tutela gli operatori”.

“Preoccupa fortemente inoltre la grave situazione dell’offerta sanitaria, come la crisi che sta attraversando la neurochirurgia, dove la carenza di medici rischia di rallentare se non sospendere i ricoveri e compromettere l’assistenza ai politraumi. Da sottolineare come il personale infermieristico è costretto ad operare, talvolta senza medico di reparto poiché impegnato in sala operatoria, per cui gli Infermieri sono costretti ad assumersi responsabilità improprie per rispondere ai bisogni dei pazienti. Senza parlare del turno notturno nel quale il medico pare essere esclusivamente in regime di reperibilità. Altrettanto incresciosa la situazione presente nella cardiologia, con una fila di barelle che sovente arriva fino all’area della sub intensiva (UTIC)”.

“Il cosiddetto ‘modello organizzativo’ è in realtà un caos totale: in diversi reparti convivono più strutture semplici e complesse che si spartiscono gli spazi senza alcuna logica. I professionisti dipendono da incaricati diversi e sono spesso costretti a correre in soccorso dei colleghi dello stesso reparto ma appartenenti ad altre strutture. Il risultato? Confusione, sovrapposizioni e un’organizzazione che penalizza sia i lavoratori che i cittadini. Le inadempienze contrattuali e le mancate opportunità di carriera sono ormai diventate lettera morta: i gravi ritardi nell’applicazione degli accordi sottoscritti e nel riconoscimento delle relative spettanze si sommano alla totale assenza di percorsi di valorizzazione e progressione professionale. Il risultato è che il personale viene privato di occasioni di crescita, economica e di carriera, con un effetto devastante: frustrazione, demotivazione e fuga di competenze verso altre aziende o fuori regione”.

“CGIL e CISL Funzione Pubblica di Sassari, unitamente all’assemblea: comunicano la proclamazione dello stato di agitazione del personale dell’azienda ospedaliero universitaria, riservandosi di comunicare nei prossimi giorni la data di una delle prime iniziative mobilitazione; la convocazione di un’ASSEMBLEA SIT-IN da tenersi nei prossimi giorni di fronte al presidio ospedaliero SS. Annunziata, alla quale, oltre le lavoratrici e lavoratori, chiederemo la partecipazione dei rappresentanti della politica locale e regionale. Se la dirigenza aziendale e la politica regionale continueranno a sottrarsi alle proprie responsabilità, saremo costretti ad alzare ulteriormente il livello di mobilitazione fino allo sciopero generale del personale. Insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, a difesa della dignità del lavoro e del diritto alla salute dei cittadini”.

“Degrado e sporcizia a Sant’Agostino, scandalo ex-Cotonificio”

ALGHERO – “Fare sport fa bene alla salute, ma in via Marconi – nei pressi dell’ex cotonificio – qualcuno sembra aver inventato nuove e degradanti discipline urbane: dal “lancio del sacchetto” di deiezioni canine all’interno dell’edificio abbandonato, al deposito di immondizia lungo i muri, fino all’uso dei portoni delle abitazioni come servizi igienici.
Un quadro sconfortante, che offende la dignità dei residenti e l’immagine stessa della città.
A soli cento metri di distanza esiste un’area cani attrezzata, eppure viene ignorata da chi preferisce trasformare i marciapiedi in zone di scarico, mentre gli operatori ecologici si trovano a dover fronteggiare quotidianamente comportamenti incivili.
La situazione interna all’ex cotonificio è ancor più grave: da anni i rifiuti si accumulano, nascosti solo dalla vegetazione. Tentativi di pulizia parziale, come quello di inizio agosto, non hanno portato risultati, lasciando detriti e sporcizia a marcire sul posto. Oggi quell’area è divenuta un vero e proprio ricettacolo di topi, carcasse di animali, blatte e insetti: una bomba ecologica a cielo aperto nel cuore di Alghero.
Sprechi e disorganizzazione. A rendere ancora più evidente la mancanza di pianificazione è la vicenda dei lampioni della luce di via Marconi. Solo pochi mesi fa erano stati ripristinati e riverniciati; oggi, invece, sono stati smontati per essere sostituiti con nuovi impianti. Una spesa incomprensibile e priva di logica, che dimostra come manchi una reale organizzazione. Nel frattempo, l’intera via è rimasta al buio, con conseguenti problemi di sicurezza per residenti e passanti.
La vicenda dei marciapiedi: dal “miracolo” all’illusione. Qualche anno fa, le precedenti amministrazioni avevano avuto la giusta intuizione: mantenere larga la carreggiata nel tratto finale di via Marconi (tra via Leonardo da Vinci e via Massimiliano Barracu), realizzando marciapiedi di un metro per consentire la sosta delle auto su entrambi i lati senza intralciare la circolazione.
Un’idea semplice ed efficace che aveva risposto alle esigenze di una zona caratterizzata da forte carenza di parcheggi.
Eppure, lo scorso agosto, i residenti hanno assistito a una scena paradossale. Prima i cartelli di divieto di sosta e i birilli per l’avvio dei lavori: entusiasmo tra gli automobilisti, convinti che finalmente si stesse dando spazio ai parcheggi. I lavori iniziano, i cordoli vengono rimossi e riposizionati in modo da agevolare la sosta, i marciapiedi sistemati.
Poi, l’imprevisto: una settimana dopo, una ruspa torna in azione, smonta tutto quanto fatto e ricava nuove aiuole per piantare alberi. Il cordolo torna com’era prima. Risultato? I parcheggi guadagnati spariscono, sostituiti da verde che, in passato, aveva già causato danni alle fognature e alle condotte idriche delle abitazioni limitrofe. Molti residenti ricordano bene quei problemi: c’è chi ha dovuto rifare più volte a proprie spese le tubature prima che il Comune decidesse di eliminare gli alberi.
La storia, evidentemente, non ha insegnato nulla.
L’appello. Destra Democratica Italiana rivolge un forte richiamo all’amministrazione comunale e agli organi competenti: la città non è fatta solo di centro storico e vie turistiche, ma anche delle periferie.
È necessario un intervento immediato di bonifica all’ex cotonificio, una pianificazione seria e condivisa degli interventi in via Marconi, e controlli rigorosi per garantire igiene, sicurezza e decoro a residenti e visitatori”.
Gianfranco Langella, Destra Democratica Italiana

“Alguer Hall abusiva? Sciatteria: intervenga Cacciotto”

ALGHERO – “Da un accesso agli atti abbiamo appreso con sconcerto che l’installazione della tensostruttura presso il patio del complesso del Quarter, già utilizzata come sala stampa per il 100° Giro d’Italia, è priva di autorizzazione della Soprintendenza. Peraltro, il posizionamento sarebbe dovuto essere temporaneo e limitato ai soli mesi invernali. La tensostruttura era stata pomposamente denominata “Alguer hall”, quasi a voler evocare la “City hall”, sede del sindaco di Londra. E per la sua installazione sono stati spesi dall’amministrazione in carica oltre 30 mila euro. Se così fosse, siamo davanti ad un caso di una violazione di legge in danno di un bene vincolato, consumata dall’amministrazione in un complesso architettonico di grande pregio, completamento riqualificato dalla Giunta Tedde nel biennio 2006 – 2008 con un investimento di oltre 8 milioni di euro. Violazione di legge per la quale la Soprintendenza e gli organi di vigilanza del Comune a ciò preposti debbono intervenire tempestivamente per sanzionare ed eliminare l’abuso. Una situazione paradossale, indice di sciatteria amministrativa e di imbarazzante manifestazione di vana “grandeur”. Auspichiamo che il sindaco intervenga con tempestività per eliminare l’abuso, prima che intervengano la Soprintendenza e le istituzioni a ciò dedicate per sanzionare queste violazioni di legge”, ha dichiarato il Gruppo consiliare di Forza Italia.