Dalla parte dell’infanzia

SASSARI – Era il 27 maggio 1991 quando l’Italia, con la legge numero 176, ratificava la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Con i suoi 54 articoli e tre Protocolli opzionali sui bambini in guerra, sullo sfruttamento sessuale e sulle procedure di reclamo, la Convenzione si fonda su quattro principi fondamentali: la non discriminazione; il superiore interesse del minorenne; il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente e l’ascolto delle sue opinioniA trent’anni da quella firma molto è cambiato con un miglioramento della vita di bambini, bambine e adolescenti ed è cambiata anche la percezione relativa all’infanzia e all’adolescenza.

In occasione della ricorrenza della ratifica, l’Unicef ha avviato l’iniziativa “Lunga vita ai diritti” che comprende la promozione dell’allattamento al seno come fattore cardine del diritto alla vita e allo sviluppo. A Sassari l’iniziativa vede in campo il Comitato provinciale Unicef. E l’Aou di Sassari risponde con le strutture che, ogni giorno, dedicano attenzione al minore, alla sua salute e a quella della mamma.

L’invito all’allattamento materno è tra le priorità di tre strutture: l’Ostetricia, la Neonatologia e la Pediatria.

I nuovi corsi on line di accompagnamento alla nascita, creati per garantire supporto, informazione e orientamento alle neo e future mamme, hanno visto le ostetriche di Ginecologia e Ostetricia ricordare che il latte materno è il cibo ideale per i neonati. L’Oms raccomanda, per almeno i primi sei mesi di vita del neonato, l’allattamento esclusivo al seno che si colloca tra gli interventi più efficaci per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei bambini.

Anche la Neonatologia Nido e Tin è in prima fila nella promozione dell’allattamento al seno con la formazione di tutti gli operatori del Materno infantile su questo delicato tema, quindi l’applicazione di questi principi nei confronti dei soggetti più fragili ricoverati in terapia intensiva.

Un’attività sostenuta anche dai professionisti della Pediatria, perché l’allattamento al seno è un processo che si sviluppa in un arco temporale che va oltre il periodo neonatale e che deve essere rinforzato e supportato nel tempo.

È indubbio che su tutte le attività delle strutture abbia influito la pandemia che, in quest’ultimo anno, ha cambiato l’intero mondo. Un periodo intenso che ha costretto gli operatori a lavorare sulla “difensiva” contro il virus, anche con la creazione di percorsi separati utili a evitare la diffusione del Covid, così da garantire pazienti e operatori. Ma anche a reinventare l’attività.

E così, per non far mancare il contatto e la vicinanza alle donne l’Ostetricia e Ginecologia, diretta dal professor Salvatore Dessole, ha attivato di recente il progetto “bracciale mamma-bebè-partner” volto a garantire una maggiore umanizzazione dell’evento nascita, attraverso la partecipazione del partner della neo mamma alle cure del bambino, già dai primi giorni di vita. Un sostegno alle neo mamme che si concretizza anche con la presenza del partner in sala parto.

Compatibilmente con le misure contro il Covid che ha portato a una serie di restrizioni, la struttura di Neonatologia e Tin, diretta dal dottor Giorgio Olzai, porta avanti diverse iniziative come la “marsupio terapia” che consiste nel contatto stretto, pelle a pelle, con i genitori. E ancora il “rooming in” che, di recente, consente alle neo mamme positive al coronavirus di tenere con sé, in stanza, il loro piccolo.

Nel periodo Covid, il Pronto soccorso della Pediatria diretta dal professor Roberto Antonucci, con grande sforzo organizzativo e grazie all’elaborazione di un apposito percorso diagnostico terapeutico assistenziale realizzato in collaborazione con le Malattie infettive, ha garantito due distinti percorsi: uno Covid free e uno per i sospetti Covid positivi. Un’attività che ha visto anche una forte sinergia con le strutture del territorio attive nella lotta al Covid.

A queste attività si aggiungono le tante altre che quotidianamente vengono svolte anche dalle altre strutture – dalla Cardiologia pediatrica alla Chirurgia pediatrica per la quale, di recente, si è chiusa la procedura di selezione per il nuovo direttore di struttura – che assistono e curano i bimbi e le loro mamme, come quelle ambulatoriali e di day hospital, oltre che di ricover

Restyling cimitero, al via i lavori (420mila euro)

ALGHERO – Sono iniziati oggi i lavori di manutenzione straordinaria nel cimitero del Mariotti. L’importo finanziato è di 420 mila euro con fondi di bilancio, per lavori di completamento nella zona di ampliamento e nella zona storica del cimitero. Interventi di ripristino quanto mai attesi in alcune parti del camposanto il cui stato di deterioramento ha reso negli anni molto problematica la frequentazione dei visitatori.

Il progetto che l’impresa Lumen Srl di Sassari, aggiudicataria, metterà in si prefigge principalmente di mettere fine ai disagi nelle parti di loculi coperti realizzate negli anni 80 ed a fine anni 90. La parte più degradata è quella realizzata negli anni ottanta, nella quale si dovrà finalmente riordinare il sistema di raccolta delle acque è così risolvere il problema delle infiltrazioni. Problemi strutturali, lesioni da risanare, impermeabilizzazioni, sono le opere previste e non più rimandabili al fine di evitare l’aggravarsi delle condizioni.

L’altra parte delle opere riguarda le “palazzine” dei loculi realizzate con un progetto che prevedeva, oltra ai cinque piani sovrapposti dei loculi, anche una soluzione inefficace di convogliamento delle acque della copertura.  Anche in questo caso, le infiltrazioni hanno creato diversi problemi che spesso hanno causato l’impraticabilità dell’accesso.

“Mettiamo fine ad un disagio che ha reso difficile lo svolgimento delle visite a tanti cittadini; un problema molto sentito da parte di una grossa fetta di cittadini che più volte hanno esposto lamentele al riguardo”, spiega l’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru. L’appalto prevede inoltre la realizzazione di nuovi 64 loculi, compresi in un fabbricato in muratura da costruire nella zona di ampliamento del cimitero, in continuità con il blocco esistente.

Punta Giglio, Franceschini (Pd): ok al progetto

ALGHERO – A seguito della richiesta del consigliere comunale e componente dell’assemblea del Parco Maria Antonietta Alivesi (5 Stelle), il Ministro alla Cultura Dario Franceschini (leader nazionale del Partito Democratico) ha replicato tramite missiva ufficiale del suo dicastero. In sintesi, l’esponente di Centrosinistra evidenzia che il percorso di realizzazione del progetto è tutto in regola e che può proseguire visti i fini che anche si pone in considerazione del recupero di un manufatto altrimenti lasciato al suo abbandono. Anche se, va ricordato, esistono da diversi decenni proposte per creare nell’ex-batteria militare un qualcosa che potesse essere utile ai fini del recupero della struttura. Qui di seguito la lettera del Ministro Franceschini.

Il Ministro Franceschini ringrazia per la fiducia accordata e per la passione civica  che dimostrate, ma tiene a precisare che mai può esserci una decisione politica su questioni puramente tecniche come quella del progetto che interessa all’ex caserma di Punta Giglio ad Alghero,  il ruolo di un Ministro infatti è l’indirizzo politico e il suo operato non interferisce in alcun modo con lo svolgimento dell’attività tecnico – amministrativa.

Ciò premesso- si legge nella nota pervenuta dalla segreteria particolare del ministro della cultura Franceschini,  vi invitiamo ad avere fiducia nel fatto che saranno espletate tutte le attività di controllo previste dalla normativa, confidando nella preparazione e capacità tecniche dei nostri funzionari che sin dall’inizio hanno dato la massima attenzione a questo intervento il progetto autorizzato , è la rielaborazione di una prima proposta respinta dalla soprintendenza perché l’ampliamento previsto della casermette principale e dei numerosi annessi, avrebbe alterato non solo le caratteristiche del complesso architettonico ma anche le valenze paesaggistiche dell’area.

Il progetto approvato invece è frutto di numerosi sopralluoghi e riunioni con i progettisti e rappresentanti del demanio dello Stato, dell’Ufficio a Tutela del Paesaggio Regionale e dell’ente Parco ed è improntato al restauro conservativo delle architetture militari che saranno  valorizzate in un percorso espositivo e naturalistico capace di evocare la memoria storica del luogo. In particolare il recupero dell’edificio principale, che già in origine ospitava il dormitorio dei militari i servizi igienici la cucina la mensa, sarà destinato a struttura ricettiva secondo la formula del rifugio di mare, attraverso limitatissimi interventi volti a preservare tutte le finiture originarie, come i pavimenti e le superfici, sulle quali sono presenti iscrizioni i disegni dei militari risalenti alla seconda guerra mondiale. La struttura sarà composta da sei stanze da letto triple con bagno e una stanza doppia con bagno per disabili oltre alla sala cucina pranzo i servizi igienici e il deposito saranno realizzati utilizzando i vuoti interrati delle vecchie cisterne.

Non è più prevista la piscina ma una semplice vasca di limitata ampiezza e profondità, da ricavare all’interno di una delle cisterne esistenti con la sola modifica della lastra di copertura . Il sistema di illuminazione esterna sarà costituito unicamente da elementi segnapasso di minima altezza con luce proiettata verso il piano di calpestio e sarà limitato al numero di elementi illuminati strettamente necessario per la sicurezza lungo i percorsi principali di accesso alla casermette , e negli spazi di immediata pertinenza. Infine la trincea della fognatura sarà scavata nella sede del tracciato stradale esistente sotto la sorveglianza di un archeologo. Dopo anni di abbandono quindi questo luogo riprenderà vita grazie al recupero architettonico del manufatto militare nel pieno rispetto della memoria e della dignità storiografica del posto e in accordo con lo spirito della legge in cui si inquadra l’intervento quello di incoraggiare il turismo di qualità”.

Ospedale Marino di Alghero, cresce l’attività chirurgica

ALGHERO – L’attività chirurgica dell’ospedale Marino di Alghero ha fatto registrare una tendenza positiva nel secondo bimestre del 2021. Rispetto al numero di interventi eseguiti nei mesi di gennaio e febbraio, nel bimestre marzo-aprile c’è stato un incremento del 40 percento nella specializzazione ortopedica e del 50 percento nella specializzazione oculistica. Nonostante le difficoltà legate all’emergenza pandemica da Covid-19, che vedono l’ospedale Marino di Alghero impegnato nella lotta alla pandemia e nell’assistenza dei pazienti Covid positivi, nel secondo bimestre dell’anno sono cresciuti i numeri degli interventi chirurgici, in particole degli interventi ortopedici e oculistici.

Il prossimo obiettivo del Presidio Ospedaliero è quello di implementare ulteriormente le sedute operatorie e di confermare la crescita registrata nell’ultimo periodo. «Malgrado le tante difficoltà legate all’emergenza pandemica, insieme alle Direzioni della ASSL Sassari e del Presidio Ospedaliero abbiamo sempre lavorato per continuare a migliorare l’assistenza chirurgica – afferma il direttore del reparto di Ortopedia, il dott. Giuseppe Melis. I dati degli ultimi mesi ci confortano e ora puntiamo a ridurre le liste d’attesa della chirurgia protesica, della chirurgia della mano e della chirurgia artroscopica».

«Esprimo il mio convinto apprezzamento – dichiara il direttore del reparto di Oculistica, dott. Pierangelo Pintore – per il grande impegno che in questa delicata fase congiunturale le direzioni di ASSL e di Presidio stanno mettendo in campo per consentire un livello di assistenza più che decoroso, che alimenta la concreta speranza di tornare presto ad esprimersi al meglio».

Maxi-yacht da favola, avvio stagione in grande stile

  1. ALGTHERO – Apertura in grande stile per la stagione portuale della nautica ad Alghero, con l’arrivo del primo maxi-yacht del 2021 ormeggiato nella Marina Aquatica, ai piedi dei Bastioni del centro storico. Un Perini luxury di 55 metri battente bandiera maltese, tra le più prestigiose del settore, frutto dell’ingegno italiano. Nell’occasione, il presidente del Consorzio Porto di Alghero, Giancarlo Piras, accompagnato dai soci e dal rinnovato Cda, ha presentato nel corso di un incontro con la stampa i numerosi progetti in realizzazione.
Iniziative green per combattere l’inquinamento, decoro dell’area portuale, nuove colonnine per ricariche elettriche, promozione dell’immagine della città in tutti i principali saloni nautici d’Europa e sulle principali riviste del settore. “Lavoriamo per la riqualificazione complessiva del porto di Alghero in termini di ricettività, servizi come il travel lift e riordino degli spazi pubblici, garantendo continuità nella gestione sia agli stanziali che al transito” ha sottolineato il presidente. Al suo fianco il sindaco di Alghero, Mario Conoci, ha evidenziato il ruolo del Consorzio, sempre più determinante nell’ottica dell’integrazione tra le varie attività presenti nell’approdo, al fine di implementare lo sviluppo del territorio, rimarcando “che il porto è degli algheresi”.
L’assessore all’Urbanistica Emiliano Piras ha invece ripercorso l’iter di approvazione del piano regolatore portuale di Alghero, che delineerà definitivamente lo sviluppo economico e sociale di una delle infrastrutture più importanti del nord Sardegna. Giovannino Conoci, presidente di Assonautica Nord Sardegna ha sottolineato la necessità di un maggiore coordinamento tra le differenti gestioni degli approdi sardi, esigenza sostenuta con determinazione dall’assessore al Turismo della città di Alghero, Marco Di Gangi. Presenti all’incontro anche il presidente del Parco Raimondo Tilloca, l’ex-sindaco Mario Bruno, i consiglieri comunali Trova e Sartore.

Mulas e amici riverniciano Diabetologia

ALGHERO – L’imminente ritorno del servizio di diabetologia in via Manzoni è stato caratterizzato anche dalla collaborazione di alcuni volontari che hanno voluto lasciare un segno tangibile della partecipazione alla cura del bene comune. L’ingresso della struttura di via Manzoni è stato completamente riverniciato e reso più presentabile con diverse mani di vernice, tra le quali quelle del Consigliere Comunale e presidente della Commissione Sanità Christian Mulas, che insieme ad alcuni amici ha voluto dare il proprio contributo fattivo.

L’elettrico supera diesel e benzina: ecco cosa sapere su ricarica e colonnine

ROMA – Cresce la voglia di auto elettrica degli italiani: il primo trimestre del 2021 ha visto le vendite di auto elettriche (ibride e full) superare quelle benzina e diesel, arrivando a toccare quota 150mila con una crescita del +248%. Ma la crescita dell’elettrico porta con sé anche alcune domande relativi al tema della ricarica, per questo motivo automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio, ha realizzato un approfondimento su come funzionano le colonnine di ricarica per le auto elettriche e dove si possono trovare.

Quando si prende in considerazione l’acquisto di un’auto elettrica il primo ostacolo è proprio capire dove trovare la colonnina di ricarica più vicina: oggi esistono numerose app che permettono di visualizzare le stazioni di ricarica presenti in Italia e nel mondo, come Open Charge Map o Nextcharge. In quale regione italiana si trovano più punti di ricarica? Il Nord ha un ruolo da protagonista: la Lombardia è al 1° posto, con oltre 3.300 colonnine, seguita da Piemonte (2.048) e Emilia-Romagna (1.827). La prima regione del Centro-Italia è il Lazio, con circa 1739 colonnine. Le colonnine elettriche sono dispositivi per effettuare il pieno di energia alle batterie dell’auto e possono essere sia pubbliche che private: le prime vengono installate e gestite dai fornitori di rete e si trovano su suolo pubblico o nei parcheggi, mentre quelle private vengono allacciate alla rete energetica nelle abitazioni o presso negozi, ristoranti o strutture ricettive. Al momento esistono quattro modalità di ricarica che vanno da quella lenta (che impiega tra le 6 e le 8 ore) a quella ultra rapida che permette di fare il pieno in soli 5-10 minuti, disponibile solamente in ambiente pubblico grazie ad un caricabatterie esterno al veicolo.

 

 

Autostrada, niente paura: viaggiare con una vettura elettrica non è più un sogno proibito, dato che le colonnine di ricarica presenti sulla rete autostradale sono in forte crescita, anche grazie alla Legge di Bilancio 2021 che ha inserito l’obbligo di installazione di un punto di ricarica veloce ogni 50 Km.

 

Quanto costa ricarica un’auto elettrica? Per ricaricare la propria vettura sono previsti dei costi fissi: se si opta per le colonnine pubbliche l’abbonamento mensile si aggira attorno ai 25 euro con ricariche illimitate, mentre per la ricarica privata si può sfruttare la rete domestica o noleggiare un contatore aggiuntivo apposito, che ha un costo medio di 60 euro al mese.

“Posidonia non più rifiuto, impianto essenziale” |video

CAGLIARI – Il Parlamento ha approvato definitivamente l’emendamento della Lega al Decreto Sostegni che disciplina la gestione della posidonia spiaggiata. “La posidonia spiaggiata è stata esclusa dalla categoria dei rifiuti e potrà essere ‘reimmessa nel medesimo ambiente marino o riutilizzata a fini agronomici’Ne da notizia il presidente del Consiglio regionale Michele Pais – “Con questo importantissimo  emendamento si ottiene il doppio risultato di favorire la stagione turistica e rilanciare l’uso della posidonia in agricoltura”.

“La posidonia è fondamentale per la difesa degli arenili, ma la fruizione delle spiagge è fondamentale per la nostra economia, soprattutto in questo periodo di crisi economica dovuta al Covid” – continua Pais – “Un annoso problema per la Sardegna, e per Alghero in particolare, che si avvia a definitiva soluzione”. E ancora. “Un impianto al nord Sardegna in grado di separare la posidonia dalla sabbia degli arenili, perché possa essere avviata a un percorso di riciclo – conclude il Presidente Pais –  potrebbe diventare inoltre un’importante opportunità di lavoro nel territorio”.

 

Posidonia, passi avanti: Montis chiama Pais

ALGHERO – La conversione in legge assieme al Decreto Sostegni dell’emendamento proposto dalla Lega e approvato in Parlamento che disciplina la gestione della posidonia spiaggiata è una buona notizia che, senza voler ingenerare  eccessive aspettative,  richiede una più complessa  e articolata lettura dell’intero quadro normativo, da tradurre in discipline specifiche e più compiute che soddisfino tutte le esigenze ( ambientali, turistiche ed economiche).  Un buon punto di partenza – sottolinea – su una partita ancora tutto da giocare.
Alghero aveva necessità di un iniezione di fiducia e ringrazio pertanto tutti i parlamentari sardi che si son spesi ma anche gli esponenti locali ed in particolare l’ex sindaco Tedde, che hanno colto l’occasione per dimostrare unità d’intenti su temi fondamentali per la città, per il territorio. Prendo atto favorevolmente, tra l altro, del sostegno pubblico del Presidente Pais sul progetto che riguarda l’impianto di trattamento di San Marco, impegno che son  sicuro a momento debito  non farà mancare  sia per il finanziamento di parte dell’opera che per la gestione dei cumuli da avviare a trattamento”.

Vaccini, parte la prenotazione per gli over 40

CAGLIARI – La Regione accelera la campagna di vaccinazione con un ulteriore ampliamento della platea, che da domani includerà anche gli over 40. Da giovedì 20 maggio, alle 12, anche i cittadini classe 1981 e i nati negli anni precedenti, potranno prenotarsi sul sistema delle Poste Italiane per richiedere la somministrazione del vaccino. È quanto stabilito dall’aggiornamento contenuto in una nota dell’assessorato regionale della Sanità.

Da domani ulteriore apertura anche per i pazienti affetti da patologie che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 (in possesso di un’esenzione fra quelle indicate nell’Allegato 2, Elenco 1, consultabile sul sito regionale sardegnasalute.it). Per gli appartenenti a questa categoria, per cui le prenotazioni erano già possibili per i nati dal 1961 al 1970, ora sarà possibile anche per i nati dal 1971 al 2004.

Possibilità di prenotarsi anche per il personale docente e non docente delle scuole statali e paritarie e delle università che ancora non fosse stato vaccinato e per il personale navigante marittimo e dell’aviazione civile assistito dai servizi di assistenza sanitaria naviganti (SASN).

Nella nota dell’assessorato novità anche per i caregiver e i familiari conviventi dei disabili gravi (come da Allegato1 – Elenco 2, disponibile sul portale sardegnasalute.it) e i familiari conviventi delle persone estremamente vulnerabili che afferiscono all’area di patologia “trapianto d’organo e di cellule staminali emopoietiche” (sempre indicate nell’Allegato 1). Dal 24 maggio caregiver e familiari conviventi dei cittadini riconducibili alle categorie indicate potranno prenotarsi sul sistema delle Poste con i dati della tessera sanitaria del soggetto disabile o trapiantato, anche se questo fosse già stato vaccinato. Le prenotazioni sul sistema di Poste Italiane sono sempre possibili tramite il portale online prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o in alternativa chiamando il numero verde 800.00.99.66, attivo dalle 8 alle 20, agli sportelli Atm degli uffici postali o con i portalettere. (vm)