Alghero, emergenza casa: “La Todde sblocchi i fondi per le aree 167”

ALGHERO – “”Appello alla Presidente Todde: istituire subito finanziamenti a fondo perduto per le cooperative edilizie, per affrontare con urgenza il problema della casa ad Alghero ed in Sardegna, per far utilizzare le aree disponibili alla legge 167”, così il consigliere comunale di Noi Riformiamo Alghero Alberto Bamonti che ritorna su uno dei più gravi problemi di Alghero e del suo territorio. Sono anni che non si costruiscono più casa a prezzi agevolati e, nonostante il recente avvio dell’iter per nuovi 20, più altri 20, appartamenti, stiamo parlando di “svuotare l’oceano con un secchiello” a fronte delle oltre 400 richieste di famiglie e due o singole persone (visto che orami i nuclei ad Alghero raramente hanno figli) che ne hanno urgente necessità.

“Inutile rimarcare che l’acquisto di una casa si è trasformato in una vera e propria sfida per molte famiglie e giovani. I costi delle abitazioni sono aumentati in modo esponenziale e proibitivo, rendendo l’accesso alla proprietà un obiettivo sempre più difficile da raggiungere. La crisi economica, la stagnazione del mercato del lavoro e l’aumento dei prezzi delle aree edificabili (soprattutto dovute alla mancanza del Puc), hanno contribuito a creare un divario importante tra domanda e offerta, lasciando molte persone senza la possibilità di realizzare il sogno di una casa propria. Per questo, la Regione Sardegna ha l’occasione di istituire in legge di bilancio, finanziamenti a fondo perduto destinate alle cooperative edilizie”.

“Solo attraverso anche questo strumento si potrà rilanciare veramente l’utilizzo della legge 167, nata proprio per favorire l’acquisizione da parte del Comune, di aree fabbricabili destinate all’edilizia economica e popolare. Questa legge prevede che i terreni possano essere ceduti dal Comune in diritto di superficie o in diritto di proprietà, per la costruzione di abitazioni complete di servizi urbani e sociali, a prezzi contenuti. L’obiettivo è garantire un diritto fondamentale come quello alla casa, soprattutto ai ceti meno abbienti, che oggi si trovano spesso esclusi dal mercato immobiliare, senza peraltro poter trovare una casa in affitto. Implementare questa misura significherebbe non solo facilitare l’accesso alla casa per molte famiglie, ma anche creare nuove opportunità di lavoro e stimolare l’indotto economico locale. La costruzione di nuove abitazioni da parte delle cooperative edilizie rappresenta una risposta concreta alla crisi abitativa, contribuendo a ridurre le liste di attesa e a promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. È il momento di agire con decisione, adottando politiche che mettano al centro il diritto alla casa come elemento fondamentale di dignità e benessere sociale. Solo così potremo affrontare efficacemente le difficoltà di oggi e costruire un futuro più equo e solidale”.

“Vuoti urbani”, nuovi parcheggi ad Alghero: area fronte pineta Maria Pia

ALGHERO – Un’altra area attrezzata per i parcheggi nella zona della pineta di Maria Pia sta per prendere corpo. I lavori in corso d’opera da parte del Settore Opere Pubbliche stanno progredendo verso la conclusione per mettere a disposizione una nuova superficie capace di accogliere circa 400 posti auto. La zona è quella del viale Primo Maggio, fronte Pineta, di fianco all’Hotel Oasis. I nuovi parcheggi estivi si aggiungono a quelli realizzati nella stessa zona, poco più avanti, in cui sono disponibili 550 posti auto. Le opere si stano realizzando grazie ad una dotazione finanziaria di 200 mila euro messi a disposizione dall’Amministrazione per la realizzazione di circa 1400 nuovi parcheggi in diverse zone della città.

“Abbiamo affidato le opere a due imprese – spiega l’Assessore ai lavori Pubblici Francesco Marinaro – e contiamo di realizzare i lavori entro breve tempo in maniera da mettere a disposizione di cittadini e turisti tutte le aree completamente attrezzate”. La nuova area fianco Oasis intanto potrebbe essere pronta entro pochi giorni, previa installazione attrezzature per i parcheggi. Anche in questo caso, i residenti saranno esentati dal pagamento della tariffa. Sempre nel viale Primo Maggio, è prevista una ulteriore area attrezzata nel terreno limitrofo al Palacongressi. L’Amministrazione sperimenta così un sistema di servizio di sosta in aree al momento sotto utilizzate – i cosiddetti “vuoti urbani” – fino al mese di settembre, ed ha individuato altri parcheggi in spazi localizzati in via Toda-Nulauro, via De Gasperi, Via Giovanni XXIII, Via Vittorio Emanuele ( campo Don Bosco), via Aldo Moro. E poi nella zona Lido/Pietraia, in cui i parcheggi saranno istituiti in via Degli Orti, Via Costa, via Castelsardo. In ogni caso le opere dovranno concludersi entro tre settimane, secondo il cronoprogramma stilato dagli uffici.

Ritorna l’Akènta Day, evento tra mare e centro storico

ALGHERO – Torna anche quest’anno, in una veste ancora più ricca e suggestiva, l’Akènta Day, l’evento simbolo dell’estate sarda ideato e organizzato dalla Cantina Santa Maria La Palma.
Una giornata intera pensata per celebrare il territorio, il mare, il vino e l’identità della Sardegna attraverso un’esperienza coinvolgente, che unisce la magia dell’emersione dello spumante subacqueo Akènta Sub a un nuovo, emozionante omaggio alla cultura isolana.

Nella mattinata di sabato 12 luglio, le acque cristalline del Golfo di Alghero saranno ancora una volta protagoniste dell’emersione delle bottiglie di Akènta Sub, lo spumante affinato per mesi a trenta metri di profondità nella baia di Porto Conte. Centinaia di partecipanti potranno assistere a questo spettacolo unico, che unisce natura, tecnologia e viticoltura in uno dei contesti marini più belli del Mediterraneo.
La giornata proseguirà tra brindisi, musica, pranzo a bordo e momenti di relax nella rada, accompagnati da un DJ set in mezzo al mare, per festeggiare l’emersione del vino subacqueo accompagnati da brindisi con Akènta, la bollicina di Sardegna.
Ma l’Akènta Day 2025 non si fermerà al mare: quest’anno l’energia dell’evento si riverserà anche nel cuore della città. A partire dalle 20:30, il centro storico di Alghero si trasformerà in un teatro a cielo aperto per accogliere la Sfilata Akènta – Brindisi alla Sardegna, una grande parata collettiva che attraverserà le vie e le piazze del centro con una spettacolare manifestazione di suoni, colori, tradizioni e orgoglio identitario.
Decine di cori, gruppi folk e maschere tradizionali provenienti da tutta l’isola parteciperanno a questa straordinaria sfilata che ha l’obiettivo di rendere omaggio alla Sardegna nella sua forma più autentica. Sfileranno i Mamuthones di Mamoiada, simbolo potente della tradizione barbaricina, accompagnati dai ritmi antichi dei Tumbarinos di Gavoi, dalle polifonie dei Tenores di Bitti e del Murales Tenore di Orgosolo. A emozionare il pubblico saranno anche le voci del Coro di Nuoro “Nugoresu”, del Coro di Usini e i preziosi costumi e le danze dei gruppi folk di Alà dei Sardi, Bono e Figulinas di Florinas.
L’intero centro cittadino sarà attraversato da questa processione viva e vibrante, che racconterà attraverso il canto, il passo e il tessuto una Sardegna profonda, forte, ancora radicata nel tempo ma pronta a dialogare con il presente. La sfilata non sarà solo un momento folkloristico ma un’esperienza immersiva, un’occasione per riavvicinarsi alla propria terra o per scoprirla per la prima volta sotto una luce nuova.

“Brindisi alla Sardegna – Sfilata Akènta” nasce con l’intento di regalare alla città di Alghero e a tutta l’isola un momento di bellezza e condivisione. Per la prima volta, il centro di Alghero ospiterà l’esibizione di eccellenze regionali simbolo di musica, tradizione e cultura sarda in uno spettacolo che le presenta tutte insieme.
L’evento sarà itinerante e la partecipazione gratuita. La sfilata partirà alle 20.30 da Piazza Sulis, passerà lungo i bastioni, attraverserà via Carlo Alberto e si concluderà in Largo San Francesco intorno alle 22.30. La manifestazione vuole essere un dono simbolico della Cantina Santa Maria La Palma alla sua comunità e alla Sardegna tutta: un brindisi collettivo fatto di passi, cori, abiti e maschere.
L’intera giornata rappresenta una narrazione continua della Sardegna attraverso il linguaggio del vino, del mare e della cultura. Un filo che unisce il fondo del mare al cuore della città, passando per le radici più antiche dell’identità sarda.
Per chi ama il vino, il mare, le tradizioni e la Sardegna, sabato 12 luglio ad Alghero sarà una giornata da non perdere.

Monserrato, riapre al pubblico il Museo delle Ferrovie della Sardegna

MONSERRATO – Dopo oltre dieci anni, riapre al pubblico lo storico Museo delle Ferrovie della Sardegna, nella sede della stazione ARST di via Pompeo, a Monserrato. L’Assessorato degli Enti locali e Urbanistica della Regione Sardegna ha investito nella manutenzione straordinaria del patrimonio un importo di 530mila euro nel 2010 e di 350mila euro nel 2019.

“Ringraziamo il Direttore generale, Carlo Poledrini, l’Amministratore unico, Roberto Neroni, e tutto il personale dell’ARST, perché la riapertura del Museo delle Ferrovie è molto più di un recupero edilizio: è un atto di riconoscimento verso una parte fondamentale della nostra storia sociale e produttiva. Abbiamo voluto restituire alla comunità un luogo di memoria e al tempo stesso una nuova risorsa culturale e turistica per Monserrato e tutta la Sardegna”, dichiara l’Assessore degli Enti locali e urbanistica Francesco Spanedda.

“Vogliamo che luoghi come questo siano spazi vivi per la comunità, esempio di come il patrimonio regionale possa essere conservato, valorizzato e restituito in nuove forme e accessibili, capaci di generare conoscenza”, conclude l’assessore.

Il museo, originariamente inaugurato nel 1996, oggi accoglie i visitatori con un percorso espositivo completamente rinnovato.

“La riapertura del Museo delle Ferrovie nella storica sede di Monserrato rappresenta un momento di grande orgoglio per la Sardegna. È molto più di un museo: è un racconto vivo e coinvolgente della storia del nostro territorio, attraversato per decenni da linee ferroviarie che non hanno solo trasportato persone e merci, ma hanno connesso paesi, culture, esperienze e speranze”, afferma l’assessora dei Trasporti, Barbara Manca.

“Le ferrovie in Sardegna – prosegue – sono parte integrante della nostra identità collettiva, un patrimonio che merita di essere riscoperto e valorizzato. Il museo restituisce dignità e memoria a un pezzo importante del nostro passato, che continua a dialogare con il presente. Anche la letteratura ha colto il fascino dei nostri binari: basti pensare alle parole di David Herbert Lawrence in “Mare e Sardegna”, dove le impressioni più profonde del suo viaggio nell’Isola nascono proprio durante il lungo e lento attraversamento in treno da Cagliari a Olbia. Un secolo dopo, quei binari raccontano ancora”.

“Ringrazio ARST per questo importante lavoro di recupero e valorizzazione: custodire la storia è il primo passo per costruire il futuro della mobilità sarda”, conclude l’assessora.

Presente all’inaugurazione anche l’assessora della Cultura, Ilaria Portas. “Il Museo delle Ferrovie è un patrimonio culturale che restituisce valore alla storia dei territori, offrendo alla comunità un luogo vivo di conoscenza e alle nuove generazioni un’occasione per riscoprire come il progresso dei trasporti abbia contribuito a trasformare la Sardegna e a rafforzare i legami tra le persone”, dichiara.

Il recupero e la valorizzazione del Museo delle Ferrovie si inserisce nel più ampio impegno della Regione per promuovere la memoria storica e l’identità dei territori, anche in vista delle celebrazioni dei 50 anni di ARST, previste nel 2026.

“Staff housing, reale sostegno del Governo Meloni al settore turistico”

ALGHERO – “Il Governo Meloni continua a dimostrare, con i fatti, di considerare il turismo una priorità strategica per la crescita del Paese. Con l’introduzione del programma di staff housing, annunciato nel nuovo Piano Casa per il turismo, si interviene finalmente su un problema reale e troppo a lungo ignorato: la carenza di alloggi per i lavoratori stagionali nelle località turistiche, soprattutto quelle caratterizzate da canoni elevati.

Lo stanziamento previsto – 120 milioni di euro tra il 2025 e il 2027 – servirà a finanziare sia la costruzione e la riqualificazione di strutture abitative, sia la copertura parziale dei costi di locazione, prevedendo un abbattimento minimo del 30% rispetto ai prezzi di mercato. È una misura innovativa, che migliora le condizioni di vita dei lavoratori, valorizza il capitale umano e allo stesso tempo rafforza la competitività delle imprese turistiche, permettendo loro di attrarre e trattenere personale qualificato.

Come componente del Dipartimento Turismo nazionale di Fratelli d’Italia e come rappresentante per la Sardegna, non posso che sottolineare l’importanza strategica di questo intervento per la nostra isola. Le difficoltà nel reperire alloggi per cuochi, camerieri, receptionist e personale stagionale riguardano tutta la regione, comprese ovviamente realtà come Alghero, Castelsardo, Arzachena ____ , destinazioni dove l’aumento degli affitti e la pressione sugli immobili rendono ogni stagione più complicata per imprenditori e lavoratori.

Le staff house rappresentano quindi una risposta concreta, strutturata e di sistema a una delle più gravi emergenze del comparto. È un primo tassello di una strategia più ampia, che mette al centro le persone, l’impresa e il territorio. La scelta del Ministero ha il pieno e convinto sostegno delle associazioni di categoria.

Fratelli d’Italia dimostra ancora una volta di essere il partito del lavoro e delle soluzioni. Per noi il turismo non è solo una voce del PIL: è una grande occasione di dignità, futuro e sviluppo per l’Italia intera”.

Marco Di Gangi
Responsabile Dipartimento Turismo Fratelli d’Italia Sardegna

“Ciclabile chiusa: non basta parlare di mobilità sostenibile, bisogna attuarla”

ALGHERO – “Chiudere un tratto ciclabile in piena stagione turistica, in una località che ambisce a essere un modello di mobilità sostenibile, appare un atto paradossale e profondamente controproducente. È quanto sta accadendo lungo la pista ciclabile che da Fertilia conduce alle spiagge de Le Bombarde e del Lazzaretto, punto nevralgico per raggiungere siti di grande valore naturalistico e culturale come il Nuraghe Palmavera e il Parco di Porto Conte.
Una scelta illogica che danneggia residenti, turisti e il territorio stesso. Impedire l’accesso sicuro alle spiagge a chi sceglie di muoversi in bicicletta, rinunciando all’automobile, significa scoraggiare uno stile di vita sostenibile e mettere a rischio l’incolumità di chi pedala lungo strade trafficate, strette e prive di protezioni adeguate.
Comprendiamo che dietro la chiusura della pista ciclabile che porta a Le Bombarde ci sia sicuramente un valido motivo e che quel tratto non è nella totale competenza del Comune, ma una città a vocazione turistica non può arrivare al mese di giugno con piste ciclabili prive di manutenzione – o peggio, chiuse. È necessaria una regia che programmi queste manutenzioni per tempo, che coinvolga gli operatori del settore e li informi tempestivamente su eventuali chiusure, per evitare disagi evitabili e danni all’immagine del territorio.
L’assenza di una rete ciclabile continua, la scarsa manutenzione dei percorsi esistenti, la mancanza di segnaletica – come all’accesso della strada vicinale per Le Bombarde – e ora anche la chiusura dei tratti più strategici, rappresentano un evidente passo indietro. Tutto questo accade mentre si promuove lo sharing di biciclette e oltre cento monopattini elettrici, strumenti che rischiano di diventare solo simbolici se privati delle infrastrutture necessarie per essere realmente utilizzati.
Non basta distribuire mezzi leggeri se poi si trascurano i percorsi. Non basta parlare di mobilità dolce se chi la pratica viene penalizzato. La sicurezza dovrebbe essere il primo requisito: una città che guarda al futuro non può permettersi di trascurare chi sceglie mezzi ecologici per raggiungere il mare, il ristorante o il centro storico.
Il rischio è di vanificare gli sforzi fatti per promuovere una visione moderna e responsabile della mobilità, e di tornare indietro. In un tempo in cui la sostenibilità è un valore guida, chiudere le ciclabili significa mettere letteralmente “il bastone fra le ruote” a cittadini e visitatori che vogliono vivere Alghero nel rispetto dell’ambiente e della propria salute

Gavino Canu – Guida Cicloturistica

“Democrazia a consulenza diretta”

CAGLIARI – “In Sardegna c’è una nuova forma di governo: la governance a sportello, dove ogni problema si risolve con un incarico fiduciario, ogni riforma si scrive su commissione e ogni dissenso si annulla per mancanza di fondi. A guidare questa nuova stagione, abbiamo la figura della persona sola al comando – versione 2.0, professionale, digitale e ben retribuita.
Con la Delibera n. 32/63 del 18 giugno, la Giunta regionale ha deciso di investire, o sarebbe meglio dire spendere, quasi 3 milioni di euro in consulenze nel triennio 2025-2027. Un record che polverizza i limiti precedenti – prima 436 mila euro l’anno, poi saliti a 540 mila – per volare oltre gli 873 mila euro nel solo 2025, e superare il milione per ciascuno dei due anni successivi e non si parla di consulenze qualsiasi.

In delibera si parla espressamente di testi di legge elettorale e statutaria riscritti da mani esterne, selezionate senza gara, senza dibattito, senza il minimo passaggio consiliare. Il risultato è chiaro: la democrazia diventa un servizio in outsourcing, mentre il Consiglio viene relegato a ruolo cerimoniale. Buono per le foto e le commemorazioni. Oramai, per la Presidente Todde è evidente che deve essere deciso tutto a porte chiuse, assegnando incarichi diretti come se fossero gadget da fiera.
Quello che ci colpisce è il paradosso: mentre i gruppi consiliari devono tirare la cinghia perché sotto organico per non potersi permettere nemmeno un collaboratore per consigliere, la Presidenza e gli assessorati reclutano legioni di consulenti con compensi a cinque zeri. Clamoroso l’incarico da 280 mila euro per due “esperti legislativi”, chiamati a scrivere la nuova legge statutaria, ignorando i consiglieri, cioè i rappresentanti diretti dei cittadini. La satira, purtroppo, si scrive da sola. La Giunta risparmia sulla democrazia per investire su se stessa e la gestione della Sardegna viene affidata a consulenti esterni al Consiglio, come una qualunque pratica legale.
Noi di Forza Italia non ci stiamo e diciamo no.
Noi difendiamo il ruolo del Consiglio ed il diritto dei cittadini ad essere informati e coinvolti. La Sardegna non è una S.p.A., ma una comunità democratica che merita di essere ascoltata.
Scrivere le riforme fondamentali della Regione non può diventare un affare da studio privato, ma un processo pubblico, condiviso e trasparente”.

Gruppo Consiliare Regionale Forza Italia

“Super consulenze, la Todde ritiri la delibera”

CAGLIARI – “Proprio loro, i cinquestelle, che nella scorsa legislatura hanno trascorso gran parte del tempo a urlare contro il ‘poltronificio’, in appena un anno, complice un Pd succube e silente, si sono dimostrati famelici accaparratori di posti di potere, addirittura incrementandoli attraverso le consulenze. Quasi tre milioni per tre anni, con alcune scelte bizzarre e perfino lesive dell’autonomia legislativa del Consiglio regionale. I casi più eclatanti sono quelli della ricerca, al costo di 280mila euro, di ‘due esperti in campo legislativo per la predisposizione del testo della Legge Statutaria e per l’individuazione di una nuova Legge elettorale’, prefigurando un chiaro tentativo da parte dell’Esecutivo di commissariamento non solo dell’Assemblea legislativa sarda, ma anche di tutti gli esperti e consulenti già nominati con il ‘poltronificio Todde’ e di tutto il personale che oggi lavora in Regione e in Consiglio regionale”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha commentato la delibera della Giunta Todde che lo scorso 18 giungo ha approvato consulenze per 2 milioni e 873mila euro.

“Con cifre decisamente inferiori si sarebbe potuto creare un ufficio legislativo a disposizione dei gruppi politici, della Regione e del Consiglio regionale, così da consentirgli di legiferare in maniera efficace – ha aggiunto Truzzu – Invitiamo la presidente Todde a ritirare la delibera e facciamo appello al presidente Comandini e agli altri gruppi, anche della maggioranza, per far sentire la propria voce a tutela dell’Istituzione”.

Dermatite dei bovini, Cia Sardegna chiede incontro urgente con la Regione

SASSARI – Cia Agricoltori Italiani Sardegna si rivolge alla Regione per chiedere un incontro urgente per affrontare l’emergenza della dermatite dei bovini e conoscere le azioni che si intendono adottare per contrastare la diffusione del virus. «L’attuale provvedimento di blocco delle movimentazioni degli
animali per 10 giorni sta creando incertezze e preoccupazioni tra gli allevatori, anche in funzione
dei contratti stipulati per la commercializzazione dei capi», sostiene Cia Sardegna.
«In quanto alla sanità animale, è indispensabile che i servizi veterinari si riapproprino del ruolo di
prevenzione e cura negli allevamenti, ruolo ultimamente appesantito dai troppi carichi burocratici
affidati agli stessi veterinari e demandabili ad altri soggetti già presenti. La Regione e le istituzioni
intervengano nell’immediato supportando e sostenendo gli allevatori sardi», ribadiscono i
rappresentanti di Cia Agricoltori Sardegna.
«Il confronto con le associazioni è più che mai necessario, sia per conoscere le azioni da
intraprendere, sia per garantire il giusto coinvolgimento degli allevatori nelle strategie che la
Regione sta mettendo e metterà in campo per circoscrivere il contagio e tutelare il comparto»

Regione, 20milioni per il fotovoltaico

CAGLIARI – La Sardegna accelera verso un futuro più sostenibile. Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu, la Giunta regionale ha dato avvio a un progetto sperimentale da 20 milioni di euro per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici e dei rispettivi sistemi di accumulo di energia elettrica nelle abitazioni delle famiglie residenti in Sardegna con ISEE inferiore ai 15 mila euro. Il progetto nasce dall’attuazione dell’articolo 2 della legge regionale 20 del 2024 e rappresenta il primo passo di un programma pluriennale.

“La Regione ha stanziato più di 100 milioni di euro fino al 2030 per sostenere le famiglie, di cui 90 milioni già disponibili nel bilancio regionale – spiega l’assessore Piu – e i primi 20 milioni saranno assegnati tramite un avviso di prossima pubblicazione. Con questo progetto lanciamo un segnale forte, la Sardegna punta con decisione sull’utilizzo delle energie rinnovabili e sul potenziamento dell’autoconsumo. Grazie alla semplificazione delle procedure e al sostegno economico, le famiglie potranno finalmente abbattere i costi energetici, mentre il tessuto imprenditoriale locale nel settore delle rinnovabili troverà nuove opportunità di crescita e sviluppo verso tecnologie pulite. È un passo concreto verso la transizione energetica, il contrasto al caro-bollette e la tutela dell’ambiente. È una misura che incide sui bilanci familiari determinando un abbattimento dei costi energetici – sottolinea – ma rappresenta anche un’importante opportunità per le imprese di prossimità, non solo per l’installazione degli impianti, ma anche perché aver finanziato la manutenzione incentiva proprio il lavoro delle imprese locali che hanno così maggiore interesse a prendere in carico ogni installazione”.

L’incentivo a fondo perduto coprirà tutte le spese previste per la fornitura e posa in opera dell’impianto fotovoltaico e del sistema di accumulo presso le abitazioni di proprietà e di residenza, compresa la copertura assicurativa multirischio, un programma di manutenzione periodica ed il monitoraggio delle prestazioni degli impianti da parte delle imprese esecutrici: “Attraverso questi aspetti, vogliamo che gli impianti funzionino anche dopo l’installazione – sottolinea Piu – con la copertura delle spese di manutenzione, monitoraggio e assicurazione dell’impianto garantiamo l’operatività nel tempo”.

La graduatoria premierà chi avrà i requisiti più bassi in termini di reddito e potenza installata, per garantire equità ed efficacia sociale. “In base all’entità delle richieste pervenute – spiega Piu – si valuterà se procedere allo scorrimento della graduatoria con le risorse disponibili o alla pubblicazione di un nuovo avviso per ampliare la platea dei destinatari”. Si stima di poter finanziare per la prima annualità circa 1.650 impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo di energia elettrica con una potenza nominale variabile tra i 3 e i 6 chilowatt. Secondo queste stime, si otterrebbe una nuova potenza fotovoltaica pari a circa 5,4 megawatt (MW), con una nuova capacità di accumulo pari a circa 10 MWh. Considerando, sulla base dei dati del 2023 forniti dal Gestore dei servizi energetici (GSE) per il settore residenziale, una producibilità media stimata in 1.300 ore equivalenti di funzionamento, con una percentuale media di autoconsumo del 70%, l’eccedenza di energia elettrica sarebbe di circa 2.100 MWh annui. Tenuto conto del valore medio annuo del 2024 erogato dal GSE con il ritiro dedicato delle eccedenze di energia elettrica, si potrebbe ipotizzare un ricavo annuo indicativo di circa 330.000 euro.

“Abbiamo semplificato le procedure – evidenzia Piu – per permettere alle famiglie di aderire in modo rapido e sicuro, con il supporto tecnico delle imprese qualificate di loro fiducia, che si occuperanno di tutte le pratiche amministrative, inclusa la presentazione della domanda di incentivo attraverso la piattaforma SUS (Sportello Unico dei Servizi) della Regione. È un’opportunità di risparmio e sviluppo sostenibile – conclude – invito tutti le cittadine e cittadini a interessati a consultare a breve il sito istituzionale della Regione per attivarsi e cogliere questa importante occasione.