Appalti pubblici, drastico calo in Sardegna

CAGLIARI – Nel primo trimestre dell’anno in corso è proseguita la fase di ripiegamento della domanda di lavori pubblici che si era avviata nella seconda metà dello scorso anno e che, malgrado l’accelerazione di dicembre, si era attestata su un livello inferiore del 13% rispetto al 2018. Nei primi tre mesi del 2020 i bandi di gara promossi in regione sono stati 201, il 16% in meno rispetto al primo trimestre 2019, ampliando ulteriormente il divario e attestando la domanda trimestrale su uno dei livelli più bassi dal 2018: solo nel terzo trimestre 2018 e nel terzo 2019 il mercato era sceso sotto i 200 bandi promossi nel periodo. 

Guardando alla spesa invece il risultato del primo trimestre dell’anno in corso segna un livello eccezionale, pari a 421 milioni, in crescita esponenziale rispetto al corrispondente periodo del 2019. Si tratta di un risultato condizionato dalla pubblicazione di cinque maxi gare di Abbanoa per un importo complessivo di 306 milioni destinati al servizio di gestione e manutenzione degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane, di sollevamento fognario e di pretrattamento. Al netto di questo valore la spesa promossa nel trimestre sarebbe pari a 116 milioni, il 15% in meno rispetto al primo trimestre 2019.

In sintesi – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di CNA Costruzioni – il carattere determinante del mercato in questo primo scorcio del 2020 è stata la riduzione della domanda dei principali enti locali e la concentrazione della spesa, per lo più riferita a servizi integrati, in capo ad alcuni soggetti, come Abbanoa a febbraio 2020 o Anas. Un trend che consolida quello di fine anno scorso, con le maxi gare Consip pubblicate a dicembre per affidare i servizi di facility management dei grandi immobili in uso alle pubbliche amministrazioni ubicati nei territori comunali delle province di Nuoro, Oristano, Sassari, Sud Sardegna e della Città Metropolitana di CagliariNecessario ora per dare continuità e rilanciare il mercato semplificare le procedure e avviare un grande piano di investimenti pubblici”.