Allarme Calik, Parco: alghe killer

ALGHERO – Dopo l’esclusiva pubblicazione della denuncia rispetto alla condizione dello stagno del Calik da parte di Algheronews [Leggi], arriva, a distanza di qualche giorno dalle prime segnalazioni (avvenute venerdi), la prima comunicazione ufficiale degli Enti Locali. E’ il Parco di Porto Conte a rompere gli indugi e informare sull’accaduto. “Intervento nella mattinata dei tecnici del Parco di Porto Conte insieme ai colleghi dell’Arpas ed in stretto accordo con l’Assessorato Ambiente del Comune di Alghero alla laguna del Calich a seguito della segnalazione di miasmi e morie di pesci. I primi rilievi effettuati hanno consentito di registrare innanzitutto il marcato calo di ossigeno sia al fondo che in superficie e in taluni casi addirittura la quasi assenza percentuale dello stesso, cosa che necessariamente ha generato le prime conseguenze ossia: moria di alcuni pesci che non sono riusciti ad arrivare nella bocca a mare del porto canale di Fertilia e di altri organismi acquatici, quali l’aplysia depilans, le comuni “lepri di mare”. Queste ultime probabilmente attratte dalla massiccia presenza di ulva hanno invaso la laguna e dopodichè sono rimaste intrappolate a seguito del robusto calo di ossigeno che ne ha determinato la morte. Da qui l’origine dei miasmi dovuti ai processi degradativi organici. I tecnici dell’Arpas ad ogni modo proseguiranno con l’analisi delle acque per approfondire meglio l’origine del fenomeno”.

“Risulta abbastanza chiaro che si tratti di anossia – dichiara il Direttore del Parco – dovuta alla degradazione delle alghe che hanno proliferato negli ultimi mesi creando un vero e proprio tappeto verde sulla superficie della laguna. Tale fenomeno è attribuibile, inoltre, all’ostacolo rappresentato dal molo di sopraflutto del porto canale di Fertilia che costituisce esso stesso una pressione incidente sulla laguna impedendo il ricambio di acque fresche e povere di nutrienti normalmente garantito dal mare. Pertanto, si rendono sempre più urgenti ed indispensabili, con il coinvolgimento di tutti gli enti operanti a diverso titolo sulla laguna, le misure di tutela, le strategie di governance e di ripristino ambientale che, peraltro, sono alla base del progetto retralgas promosso dall’Amministrazione comunale ed in corso di attuazione con la collaborazione del Parco di Porto Conte”. Intanto resta alto l’allarme e la conferma, dei residenti della zona, che nella laguna è molto probabile sia state scaricate delle acque del sistema fognario.

Nella foto una lepre di mare morente

S.I.