Agro ancora senza valorizzazione

ALGHERO – “Nei mesi scorsi giunta e maggioranza in consiglio comunale hanno voluto adottare la variante urbanistica in agro denominata “Piano di Valorizzazione dell’area di bonifica”. A tale adozione si è giunti dopo un percorso molto veloce, se non sbrigativo, e privo di reali e concreti momenti di confronto sopratutto con chi vive ed opera nell’area di bonifica, cosa che è stata a più riprese criticata e biasimata”. Cosi i partiti e movimenti Patto Civico, Psd’Az e Ncd su una delle tante questioni annunciate e irrisolte dall’amministrazione Bruno con un “Piano della Bonfica” tutto da rifare, come richiesto dai residenti.

“Ricordiamo che la maggioranza giustificò la celerità dell’adozione per consentire alle aziende l’opportunità di partecipare ai bandi UE; si andò talmente veloce che in aula restarono e votarono anche consiglieri della maggioranza che invece, per ragioni di interesse personale, avrebbero dovuto lasciare i lavori. A nulla valsero gli appelli di abitanti, aziende, associazioni, comitati dell’area di bonifica, movimenti, consiglieri di opposizione affinchè giunta e maggioranza si prendessero tutto il tempo necessario per elaborare una variante che tenesse conto delle istanze del territorio”.

“Questi cavalli di razza, invece, sono riusciti a distruggere, per ora sulla carta, il sogno di sviluppo rurale in cui tanti cittadini hanno creduto. Infatti a seguito dell’adozione del Piano di Valorizzazione ben 800 ettari di terreni fertili che oggi sono coltivati da centinaia di aziende verranno considerati “non più agricoli”. Questo significa che aziende storiche della nostra città, alcune delle quali aderiscono al marchio del Parco di Porto Conte, importanti realtà vitivinicole ed aziende leader nella filiera dell’agroalimentare non potranno continuare nella propria attività”.

“Troviamo profondamente ingiusto, inoltre, che siano stati i cittadini a doversi organizzare per far redigere delle osservazioni e cercare di far apportare le giuste modifiche a questo Piano pagando di tasca propria un lavoro che doveva invece esere svolto da chi ha ruolo, tecnico o politico che sia. La bontà e la validità di quanto è riuscito a fare il Comitato Zonale Nurra, la cui attività venne addirittura sbeffeggiata dal sindaco durante il consiglio comunale riunito per l’adozione del piano, che ha promosso questa azione civica è sancita dalla raccolta di un numero davvero importante di adesioni e sottoscrizioni Ben 267 cittadini hanno sottoscritto l’osservazione sul vincolo dell’area denominata H3; 127 osservazioni puntiformi, sempre sulla zona di vincolo H3, e 118 osservazioni puntiformi sulle aree di rispetto. Sono state inoltre depositate 241 firme di supporto alle osservazioni”.

“Oltre al danno vi è poi la beffa di constatare che nelle carte analizzate dai tecnici incaricati dal Comitato Zonale Nurra ed adottate in Consiglio sono stati riscontrati errori marchiani di scala sulle cartografie, o pendenze laddove invece i terreni sono pianeggianti. L’apoteosi poi la si raggiunge nel rilevare il fatto che solo un canale di drenaggio della bonifica, fra i tanti presenti nell’area, denominato URUNI/ORUNE viene indicato sulla carta come alveo fluviale, in pratica segnato come se fosse un fiume! Non solo non esiste come fiume, questo canale non esiste nemmeno nel registro delle acque pubbliche della Regione e pertanto non vi è alcun obbligo a determinare alcuna fascia di rispetto per questo canale di drenaggio”.

“Si dirà ha sbagliato la Regione; pensiamo che una grave responsabilità l’abbiano i tecnici della Regione, ma ancor più grave è la responsabilità di Bruno, giunta e maggioranza per non avere fatto opposizione al vincolo territoriale imposto nel 2015 dalla Regione in fase di approvazione del PAI – Piano di Assetto Idrogeologico, e non aver vigilato su errori impossibili da non notare per un professionista. Se chi amministra Alghero avesse adempiuto ai propri compiti già allora si sarebbero corrette tali gravi mancanze, evitando spese e sopra tutto il timore di dover chiudere la propria attività”.

“Desideriamo quindi dare sostegno a tutti i soggetti interessati affinchè venga bloccato l’iter di adozione del Piano della bonifica e vengano apportate le opportune modifiche a salvaguardia dell’agricoltura dell’area di bonifica. E’ una questione di giustizia sociale”.

Nella foto l’agro di Alghero

S.I.