Fondi agricoltura: urgono i bandi

CAGLIARI – I ritardi nei pagamenti dei premi agli agricoltori e lo stato delle procedure per la pubblicazione dei bandi del Psr relativi alle misure sugli investimenti sono stati al centro del confronto tra l’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi e la Commissione “Attività Produttive del Consiglio regionale. Sul primo punto l’assessore ha riferito che la scadenza dei pagamenti del premio unico, inizialmente prevista per il 30 giugno, sarà spostata di alcuni mesi. «I nuovi meccanismi introdotti dalla riforma hanno creato difficoltà in molti paesi europei tanto da indurre Bruxelles a chiedere una proroga – ha detto Falchi – un fatto che comporterà ulteriori disagi a molti agricoltori, soprattutto a quelli che finora non hanno ottenuto nemmeno un’anticipazione».
Accompagnata dai direttori generali dell’assessorato e di Argea, Sebastiano Piredda e Gianni Ibba, l’assessore Elisabetta Falchi ha poi fatto il punto della situazione sullo stato dei pagamenti. Nei primi sei mesi del 2016 sono stati erogati 57 milioni di euro relativi a pratiche presentate nel 2014. Argea ha poi liquidato altre 3156 domande per un importo complessivo di 8,7 milioni di euro, i mandati di pagamento dovrebbero essere autorizzati entro la prossima settimana.

Il direttore di Argea, Gianni Ibba, ha annunciato anche il via libera ai pagamenti automatizzati sull’indennità compensativa 2015. Su 17.000, sono 14.000 le domande liquidabili per un importo complessivo di 29 milioni di euro. Anche in questo caso, l’erogazione delle somme è attesa per i prossimi giorni. Nel mese di ottobre, infine, arriverà il saldo (circa 19 milioni di euro) del benessere animale 2015.
Sollecitato dai consiglieri Pier Mario Manca (PdS), Antonio Gaia (Upc), Mario Tendas (Pd), Gaetano Ledda (La Base) Gigi Rubiu (Udc), Angelo Carta (Psd’Az), Attilio Dedoni e Luigi Crisponi (Riformatori), l’assessore ha ribadito l’impegno per la costituzione di un ente pagatore sardo. L’assessorato presenterà il progetto alla Giunta entro ottobre, poi serviranno sei mesi per l’approvazione definitiva. Il nuovo ente, in ogni caso, potrà sostituirsi a quello nazionale solo dopo l’approvazione della finanziaria.

La Commissione si è poi concentrata sui ritardi nella pubblicazione dei bandi del nuovo Psr relativi alle misure 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole”, 4.2 “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo di prodotti agricoli”, 6.1 “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori” e il “Pacchetto Giovani”. «I bandi sono pronti – ha detto il direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura Sebastiano Piredda – per alcuni sono in corso le procedure di validazione, i ritardi sono dovuti in gran parte al nuovo sistema informativo agricolo nazionale (Sian)». Sulla necessità di accelerare i tempi di pubblicazione e differire invece le domande sono intervenuti i consiglieri Pier Mario Manca (PdS) e Luigi Crisponi (Riformatori). Una posizione condivisa da tutta la Commissione, il presidente Luigi Lotto ha presentato una richiesta formale perché i bandi vengano pubblicati al più presto con il differimento delle domande di uno o due mesi in modo da consentire ai soggetti interessati di studiarne più approfonditamente i contenuti.

Su questo punto la Commissione ha incassato la disponibilità dell’assessore. «Non ci sono opposizioni da parte nostra –ha detto Falchi – l’unico rischio è quello di far slittare di qualche mese l’insediamento dei giovani agricoltori». Per evitare l’esclusione dei partecipanti che si avvicinano ai 40 anni e che hanno i progetti pronti, l’assessore ha annunciato che ci sarà un innalzamento del limite di età a 41 anni. Su altri aspetti del bando sono intervenuti i consiglieri Mario Tendas (Pd), che ha invitato l’assessorato ad intensificare le attività di animazione e informazione sul Psr 2014-2020, e Attilio Dedoni che ha invocato una semplificazione delle procedure: «Servono norme chiare e agili – ha detto Dedoni – non si può caricare la burocrazia sulle spalle degli agricoltori. La Regione ha il dovere di snellire, chi si oppone a questo deve essere messo da parte». «La Regione lavora alla semplificazione – ha replicato Falchi – i bandi a sportello vanno in questa direzione anche se i rigidi regolamenti comunitari non aiutano. La nuova normativa ha aggravato la situazione sia sul fronte dei pagamenti che su quello del Psr». Una modifica dei criteri per l’accesso ai contributi per l’insediamento in agricoltura è stata invece sollecitata dai consiglieri Gigi Rubiu (Udc) e Pier Mario Manca (PdS). L’oggetto del contendere riguarda i soggetti che hanno aperto una partita Iva senza mai utilizzarla e, per questo, potrebbero essere esclusi dai bandi. «Tanti ragazzi rischiano di essere penalizzati –hanno detto Manca e Rubiu – questo ostacolo va rimosso, una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare i criteri Ismea».

Più complessa invece la questione relativa ai marchi Deco (Denominazione comunale d’origine) e a una loro disciplina sotto l’ombrello di un unico marchio regionale proposta dal consigliere Gaia. La questione verrà affrontata in un tavolo separato. Sulla necessità di rivedere alcune misure che sembrano poco impattanti sul territorio, l’assessore ha preso l’impegno di fare una verifica sui dati e sulle domande presentate. La questione, in particolare, riguarda la misura sul benessere animale per i bovini da carne. «Dalle notizie in nostro possesso – ha sottolineato il consigliere Manca – c’è il rischio che si riveli un flop». «Non credo sia così – ha replicato Falchi – attendiamo di avere tutti i dati. In ogni caso la misura persegue l’obiettivo di incentivare la filiera in Sardegna. I vitelli sardi oggi vengono esportati, noi vogliamo che la carne consumata in Sardegna sia invece di origine locale».

Nella foto un terreno in Sardegna

S.I.