“Cavall Marì, ribellarci al degrado”

ALGHERO – “La triste sorte dei locali comunali già sede del Cavallino Bianco, di El Fuego, del Tris Blu, e del Caligola. Un recente articolo pubblicato su “ Alghero News” fotografa la situazione di abbandono e di degrado dell’immobile di proprietà comunale, già sede in passato di rinomati locali che hanno fatto la storia della movida algherese”. Cosi Maurizio Papa e Patricia Petretto di Azione Alghero a commento dell’articolo di Algheronews.t che metteva, ancora una volta in luce, una delle tante incompiute di Alghero e nello specifico il Cavall Marì.

“Purtroppo questa è la sorte di quello che é stato uno  dei simboli dell’Alghero Capitale del turismo sardo: un monumento all’incuria, simbolo del  declino di una città che deve riconquistare il proprio ruolo e la propria dignità. L’immobile, acquisito al patrimonio comunale dopo la soppressione dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo , recuperato e ristrutturato con soldi pubblici, oggetto del vandalismo dei soliti idioti e del disinteresse amministrativo  può però essere anche uno dei  simboli della  rigenerazione di Alghero”.

“Non dobbiamo assuefarci a considerare il degrado come una componente naturale della nostra esistenza e dei luoghi a noi più cari.
Reagiamo attivamente per sconfiggere questa indolenza, questa rassegnazione, questa subdola accettazione del declino. Proponiamo prendendo spunto dalle riflessioni  della testata online di avviare una petizione popolare, una  raccolta di firme dei cittadini, per chiedere formalmente alla prossima amministrazione comunale la predisposizione di un progetto di recupero dell’immobile per destinarlo ad un uso pubblico coerente con  l’ubicazione dell’immobile”.

“Dobbiamo lavorare  per  far crescere la  qualità della nostra Città  e lo dobbiamo fare non solo rispettando le regole della civile convivenza, ma anche prendendoci cura dei luoghi e degli edifici pubblici, ad iniziare da quelli più degradati. La sfida è lanciata: svegliati Alghero!”

Nella foto Maurizio Papa

S.I.