Riforma Pigliaru: Consiglio contrario

ALGHERO – “Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha finalmente approvato, all’unanimità, la mozione presentata da Forza Italia tesa a rivendicare, nei confronti del Governo regionale, pari diritti rispetto agli altri territori della Sardegna con particolare riferimento all’istituzione alle nuove Aree Metropolitane ed al riassetto istituzionale previsto dal Disegno di Legge della Giunta Pigliaru”. Cosi Michele Pais, consigliere comunale di Forza Italia, che ieri ha illustrato in aula la mozione. “Una proposta di Legge considerata da tutti i Comuni sbagliata e da cambiare immediatamente, che non trova fondamento ne sul piano di vista giuridico ne in quello di un corretto, equo e, soprattutto, solidale governo della Regione”.

“Ieri, pertanto, anche il Comune di Alghero ha potuto esprimere ufficialmente la propria posizione, aderendo di fatto a quel movimento spontaneo di tutti i Comuni Sardi che non si ritrovano in questa riforma cagliaricentrica in danno a tutto il resto della Sardegna. Per tale ragione, si è, inoltre deciso di convocare il Consiglio comunale a Cagliari il 9 dicembre prossimo, allorché approderà in Consiglio regionale la discussione del famigerato Disegno di Legge Erriu”.

“Si inaugura così, una stagione di mobilitazione del Nord Sardegna tesa a contrastare il progetto di impoverimento di questo territorio e che vede come prossimi punti qualificanti della protesta quello relativo ai trasporti, alla sanità, alla giustizia, temi sui quali Alghero potrà far sentire forte la propria voce. Noi, come forza di opposizione, continueremo a svolgere, come in questo caso, il ruolo di impulso e di proposta positiva, costringendo così tutta la classe politica a discutere e decidere quei temi dai quali passa la costruzione del futuro della nostra comunità”.

“In questo senso, il prossimo 11 dicembre, si discuterà come primo punto all’Ordine del Giorno la Mozione sul problema dei trasporti e del mantenimento del sistema aereo Low cost-Ryanair. Un’altra partita fondamentale che ci impone di scendere in campo con tutta la determinazione e forza di cui disponiamo per difendere l’enorme patrimonio di sviluppo economico, sociale e culturale che, primi in Italia, abbiamo saputo creare e che non dobbiamo permettere che nessuno ci scippi”.

Nella foto Pais in Consiglio

S.I.