Porticciolo, la verità di Deliperi

ALGHERO – “Le società Porticciolo s.r.l. e il Camping Village Torre di Porticciolo hanno nei giorni scorsi diffuso un volantino dove “si scusano” con la propria clientela della scarsa pulizia della spiaggia del Porticciolo di Alghero addossandone la colpa ad Amministrazioni pubbliche (Parco naturale regionale di Porto Conte, Comune di Alghero), persone e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus. La colpa reale è quella, a loro dire, di non avergli consentito di installare come e dove volevano l’annuale chiosco con servizi balneari.” Cosi Stefano Deliperi dell’associazione ambientalista gruppo d’Intervento Giuridico che, ancora una volta, prende di mira l’attività di camping.

“L’iniziativa è tanto puerile quanto non rispondente a verità
, per quanto ci riguarda. E’ ovvio che le spiagge debbano esser pulite, così com’è ovvio che i bagnanti non debbano sporcarle. La competenza per la pulizia delle spiagge è dei Comuni territorialmente interessati, ai sensi dell’art. 2, comma 1°, dell’ Ordinanza balneare regionale 2016, che testualmente dispone: “nelle spiagge libere, ovvero nei tratti di spiaggia libera, l’accesso agli utenti diversamente abili, l’igiene, la pulizia, i servizi igienici e di primo soccorso devono essere assicurati dalle Amministrazioni comunali”.

“Le maestranze delle società Porticciolo s.r.l. e il Camping Village Torre di Porticciolo, come qualsiasi cittadino, per sensibilità ambientale possono sopperire alle inefficienze comunali ed effettuare qualsiasi intervento di ripulitura che desiderino, conferendo poi i rifiuti raccolti alle ordinarie operazioni di gestione proprie del Comune di Alghero. Nulla lo impedisce. Se, viceversa, il problema risiede nel fatto che nel 2016 non è stata rilasciata alla Porticciolo s.r.l. la concessione demaniale marittima per chioschi e servizi balneari, bisogna ricordare che il Suap del Comune di Alghero, con provvedimento n. 23055 del 22 aprile 2016, ha dichiarato l’improcedibilità dell’istanza della Porticciolo s.r.l. per il rilascio della concessione demaniale marittima per chiosco e servizi balneari”.

La motivazione è estremamente chiara: “…si rileva che le strutture e l’area oggetto di richiesta insistono effettivamente ancora sul sistema dunale … per quanto sopra, non sussistono i presupposti per il rilascio della Concessione Demaniale Marittima”. Ciò in base ai pareri dell’Azienda speciale Parco naturale regionale di Porto Conte (note nn. 282 del 9 marzo 2016 e 305 del 15 marzo 2016) e del Servizio valutazioni ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma della Sardegna (nota n. 5541 del 17 marzo 2016), resi in sede di conferenza di servizi (23 marzo e 20 aprile 2016).

“Chioschi e servizi balneari non si possono mettere sulle dune: è scritto chiaramente nell’art. 3 dell’Ordinanza balneare regionale 2016. Avessero presentato una richiesta rispettosa delle norme e delle disposizioni a salvaguardia dei complessi dunali, avrebbero ottenuto la concessione stagionale. E’ quanto il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus chiede sistematicamente da tempo. Riguardo a quanto accaduto nel 2015, si ricorda che il Corpo forestale e di vigilanza ambientale ha comunicato (nota prot. n. 83475 del 10 dicembre 2015) di aver provveduto, dopo “gli accertamenti del caso” e “in esito alle verifiche”, a informare “la competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari con comunicazione di notizia di reato”. Ecco come stanno le cose, al netto delle chiacchiere”.

Nella foto la spiaggia di Porticciolo con ancora i chiosci

S.I.