POLITICA
“Non hanno niente da esultare, la decadenza della Todde sussiste ancora”
ALGHERO -“Al di là della ogni ragionevole dubbio, pare proprio che la Presidente Todde e i suoi compagni abbiano sbagliato nell’esultare per la sentenza della Corte Costituzionale. La violazione che comporta la decadenza continua a sussistere. Nulla è cambiato. La Corte Costituzionale e il Tribunale pongono gli stessi principi in diritto sulle cause di decadenza, e il Tribunale anche in fatto relativamente al verificarsi della fattispecie di decadenza prevista dal comma 8, art. 15, L. 515/1993 (mancato deposito del rendiconto nonostante la diffida). Continuiamo ad attendere la Corte d’appello. Ma se il Giudice d’appello dovesse confermare il pronunciamento del Tribunale il cammino verso il provvedimento definitivo di decadenza, di competenza del Consiglio regionale, sarebbe spedito”.
Marco Tedde (Forza Italia)
“Cap d’Any ed eventi, basta col passato: cambiamo strada”
“Forza Italia sempre dalla parte degli algheresi, Selva non legge neanche i suoi comunicati”
ALGHERO – “L’intolleranza verso l’azione di opposizione di Forza Italia dell’assessore dell’ambiente della Giunta Cacciotto crediamo possa essere giustificata solo dal fatto che non legge i comunicati che gli fanno sottoscrivere. Peraltro, la sua grande esperienza, posto che ha frequentato i banchi del Consiglio Comunale fin dai primi anni 90, quando noi non avevamo nemmeno iniziato ad “annusare” la politica, gli dovrebbe consentire di affrontare con sufficiente equilibrio e ponderazione la dialettica politica. Senza abusare di contumelie e argomenti politicamente improbabili. L’assessore dovrebbe ben sapere che il nostro ordinamento è retto da un principio democratico insopprimibile: chi vince le elezioni ha il diritto e il dovere, derivante dalla volontà popolare espressa alle urne, di amministrare il Comune. Parallelamente, le forze di opposizione mantengono il diritto e hanno il dovere, non meno importanti, di esercitare una critica serrata e un controllo rigoroso nell’interesse della comunità amministrata. E’ proprio il dovere che esercita e che continuerà ad esercitare con sempre maggiore impegno Forza Italia nell’interesse dei cittadini algheresi. Specie nei suoi confronti, posto che la sua azione si esaurisce in sterile e cadenzata propaganda. Rimane però ferma la preoccupante realtà: il futuro di Alghero e degli algheresi, minacciato da una evidente mancanza di “visione” dell’amministrazione in carica, dalla incapacità di progettare concentrandosi sulla soluzione dei problemi reali e dalla povertà di speranza. Il tutto condito da una propaganda ossessiva e sterile”, lo ha dichiarato il Gruppo consiliare di Forza Italia
“Landini indecente, incarna il peggio della supponenza ideologica”
ROMA – “Le parole pronunciate da Maurizio Landini contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rappresentano uno dei punti più bassi mai toccati nel dibattito pubblico italiano”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera. “Non è solo un insulto sessista: è l’ennesima dimostrazione dell’arroganza di una certa cultura che predica rispetto e diritti mentre pratica disprezzo e violenza verbale. Landini è l’incarnazione peggiore di quella supponenza ideologica che non discute, ma aggredisce; che non confronta, ma delegittima; che pretende di rappresentare i lavoratori, ma ne tradisce il senso civico con comportamenti indegni. Un sindacalista che usa termini offensivi e degradanti per colpire la prima donna alla guida del Governo italiano non è un leader: è un irresponsabile. Chi per anni ha predicato moralismi, lezioni di civiltà e campagne contro il linguaggio d’odio, oggi si scopre portatore di un linguaggio medievale e volgare. E allora lo diciamo chiaramente: Landini è un obbrobrio culturale e morale. Ci aspettiamo, anzi, pretendiamo, che tutte le forze politiche, a partire dalla sinistra e dalle sedicenti paladine del femminismo militante, abbiano il coraggio di prendere posizione. Perché il silenzio, in queste ore, è già complicità. Il confronto politico può essere duro, ma non può diventare fango. Difendere la dignità delle istituzioni, e delle donne, non è una battaglia di parte. È una questione di civiltà. Adesso basta”. Ha concluso Cappellacci
Odissea Posidonia, Selva si scaglia contro Tedde: “Si faccia un’esame di coscienza”
ALGHERO – “Fa meraviglia leggere una nota stampa che tutto sa tranne che di serietà sia nei confronti di chi negli uffici comunali lavora costantemente affinché l’Amministrazione possa informare i cittadini sull’evolversi delle procedure”. Così l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva in replica alle accuse rivoltegli sulle notizie riguardanti la situazione dei siti di accumulo della posidonia. “Fa meraviglia – afferma l’Assessore – il fatto che Forza Italia, il partito dell’ex sindaco Tedde bocciato alle ultime elezioni comunali, segua l’attempato leader in una sterile foga comunicativa. Fa meraviglia il fatto che gli azzurri cittadini assecondino una figura che a sua tempo indicò quale sito di accumulo della posidonia il tratto che va dal molo di sottoflutto fino a San Giovanni. Non ci meraviglia invece, che Forza Italia non si sia accorta della spiaggia creata nel 2017 al posto del sito di accumulo, che sta costantemente crescendo, anche con gli ultimi lavori effettuati, e sta riscuotendo il favore di cittadini e turisti. Nessun mantra quindi, ma fatti concreti, a dimostrazione dell’impegno e della serietà che sta contraddistinguendo questa amministrazione. L’Umarell e i suoi accoliti – sottolinea Selva – bene farebbero a farsi un esame di coscienza e non bacchettare costantemente chi ha lavorato per migliorare la qualità dei litorali cittadini. Comprendiamo l’amarezza di stare all’opposizione ma questo è il ruolo a cui sono stati relegati dalla città. Riteniamo che comunque il ruolo dell’opposizione sia ben altro e non quello di continuare a fare comunicati stampa stizziti e fuorvianti. Rispediamo al mittente con grande serenità alle accuse rivolteci, con la consapevolezza che i fatti ci stanno dando ragione e sono sotto gli occhi di tutti”, conclude l’Assessore.
“La Todde ha commesso gravi irregolarità e non governa”
CAGLIARI – “Approfittando del pronunciamento della Corte, che sembrerebbe averle risolto il problema della decadenza, la presidente Todde ha sfoggiato la consueta demagogia a ‘cinque stelle’, accusando l’opposizione di aver provato ad ‘affossare il suo lavoro’, tentativo, peraltro, impossibile considerando l’inoperosità della sua Giunta. Tanto meno è stata ‘messa in discussione la legittimità’ della sua elezione. Bensì, è stato evidenziato come le regole, anche quelle elettorali, vadano sempre rispettate e che produrre una dichiarazione sulle spese sostenute in campagna elettorale ‘caratterizzata da diverse non conformità rispetto alle previsioni di legge’, come confermato anche in questa sentenza, non fosse in linea con la tanto decantata trasparenza, anzi sia stato un comportamento decisamente opaco. A prescindere dalla decadenza, questa legislatura non è mai iniziata e si sta trascinando lentamente, tanto che l’unica legge degna di nota approvata finora dal Consiglio regionale è quella sul comparto unico, comunque incompleta e a rischio impugnazione. Caduto l’alibi della decadenza, pensino a governare”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha commentato la sentenza della Corte costituzionale.
- ”Invece di evocare complotti, che sono solo nella sua fantasia, la presidente Todde si preoccupi di imparare a rispettare le regole, anche quelle sui finanziamenti della campagna elettorale, come hanno fatto tutti i consiglieri regionali. Metta da parte lo smodato entusiasmo del momento e pensi soprattutto, e finalmente, a governare per risolvere i problemi della Sardegna. Le emergenze, a cominciare da quelle della sanità, non si risolvono a colpi di comunicati stampa e di dichiarazioni di intenti. Senza dimenticare che alcuni procedimenti giudiziari non sono ancora completati”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato la sentenza della Corte Costituzionale.
“Colle del Balaguer e Porto, troppo degrado: Porta Terra investa denari e progetti”
ALGHERO – “È passato troppo tempo e, purtroppo, il degrado regna incontrastato sul Colle del Balaguer e sul porto turistico di Alghero. È di fondamentale importanza che il comune si impegni a reperire risorse adeguate per restituire lustro a uno degli angoli più suggestivi della nostra città, un patrimonio da tutelare e valorizzare.
La “Placa Mirador de Balaguer” e il suo chioschetto versano in uno stato di abbandono inaccettabile. Questo luogo merita un intervento tempestivo che ne rifletta l’importanza storica e culturale, riportandolo alla sua antica bellezza. Un restauro adeguato non solo abbellirebbe la zona, ma sarebbe anche un chiaro segnale di cura e attenzione verso il nostro patrimonio.
Allo stesso modo, anche il porto turistico della città, purtroppo trascurato, dispone di un finanziamento di 4.5 milioni di euro che non è stato ancora utilizzato. Di questi, 3 milioni sono destinati al rifacimento del molo di sopraflutto, mentre 1.5 milioni sono destinati al porto di Alghero e Fertilia. Non possiamo assolutamente permettere che questi fondi rimangano inutilizzati. È fondamentale agire per garantire lo sviluppo di opportunità lavorative e un impulso all’economia locale.
Salvatore Carta, militante della Lega sezione di Alghero, sottolinea con fermezza l’urgenza di questi interventi: «È tempo di non perdere ulteriormente tempo. Investimenti di questo tipo sono necessari non solo per preservare la bellezza di Alghero, ma anche per offrire nuove chance di occupazione e sviluppo economico nella nostra comunità».
È giunto il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare insieme affinché questi luoghi emblematici possano tornare a offrire ai cittadini e ai turisti esperienze indimenticabili, contribuendo in tal modo alla crescita della nostra amata città. La rinascita del Colle del Balaguer e del porto turistico non è solo una questione di decoro, ma un passo fondamentale verso un futuro prospero per Alghero”.
Salvatore Carta (Lega – Alghero)
Decadenza Todde, la presidente: “Avanti a testa alta”
AGLIARI – “Ho appreso da Bruxelles la notizia della sentenza della Corte Costituzionale mentre presiedevo il Forum delle regioni insulari europee. La Consulta ha riconosciuto che il Collegio di garanzia elettorale ha esorbitato dai propri poteri, pronunciandosi sulla mia decadenza in ipotesi non previste dalla legge come cause di ineleggibilità, e ha quindi menomato le attribuzioni costituzionalmente garantite alla Regione Sardegna.
In parole semplici, la Corte ha affermato che non spettava né allo Stato, né al Collegio di garanzia dichiarare la mia decadenza né che vi erano i presupposti per poterla dichiarare”. Lo afferma la presidente della Regione, Alessandra Todde.
“In questi mesi – continua la presidente – mi hanno chiamata decaduta, hanno provato ad affossare il lavoro della Giunta, a screditare il mandato che le cittadine e i cittadini sardi mi hanno affidato. Hanno provato a mettere in discussione la legittimità di un governo democraticamente eletto. Noi, invece, abbiamo scelto un’altra strada: quella della fiducia nella giustizia e nelle istituzioni, della serietà e del lavoro quotidiano. Abbiamo continuato a fare ogni giorno tutto ciò che è necessario per risollevare la Sardegna, ignorando i detrattori. Lo abbiamo fatto con la schiena dritta e con la convinzione che la verità avrebbe parlato da sé”.
“Oggi la Corte Costituzionale si è espressa. E noi continuiamo ad andare avanti, a lavorare a testa alta, con ancor più energia e determinazione con un solo obiettivo in mente: il bene della Sardegna”, conclude Todde.
“No al trasferimento di carcerati ad Alghero”
CAGLIARI – “Il carcere di Alghero, da sempre istituto penitenziario di eccellenza e modello innovativo in termini di reinserimento sociale, paga carissimo la scelta del Ministro Nordio. Dopo il crollo del tetto del carcere romano di Regina Coeli è arrivato un maxi trasferimento di detenuti, nello specifico 100 dalla Penisola alla Sardegna di cui 26 ad Alghero: un’emergenza che mette di nuovo al centro dell’attenzione politica il tema del sovraffollamento carcerario.
I dati parlano chiaro e questo maxi trasferimento nell’istituto algherese crea enormi difficoltà di gestione quotidiana e condizioni di forte squilibrio: in un colpo solo si mettono a rischio sia i diritti fondamentali dei detenuti sia la sicurezza e il lavoro del personale penitenziario”.
«La situazione che il Ministero della Giustizia ha voluto creare nel carcere di Alghero è inaccettabile in un paese che si definisce civile. Non possiamo permettere che questa scelta del Ministro Nordio comprometta la dignità delle persone e la sicurezza della comunità penitenziaria: Alghero e la Sardegna non possono essere una colonia penale dove scaricare gli esuberi» ha dichiarato l’onorevole regionale Valdo Di Nolfo.
«Il carcere di Alghero rappresenta da sempre un modello virtuoso a livello nazionale, con all’attivo tanti progetti per agevolare il reinserimento dei detenuti nella società attraverso lo studio e il lavoro. Per questo è necessario fermare questa scelta del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che mina la dignità della struttura e di tutti gli attori coinvolti: chi ci lavora e chi è detenuto – spiega Di Nolfo-. Chiediamo al Ministero di affrontare con urgenza la questione, prevedendo un piano straordinario di potenziamento del personale, la riduzione del numero dei detenuti e interventi strutturali che rendano una situazione esasperata più umana e vivibile».
«Il carcere di Alghero ha sempre dimostrato le potenzialità di esempio virtuoso di uno spazio di reinserimento e recupero: bisogna lavorare perché resti tale – conclude l’onorevole Di Nolfo- e le istituzioni hanno il dovere di agire sinergicamente perché questo sia possibile».