Salta il Consiglio. Bruno traballa

ALGHERO – Oggi, martedi 10 maggio, si sarebbe dovuta svolgere il Consiglio Comunale. Ma è di pochi minuti fa la notizia che la seduta è stata annullata e rinviata a venerdi 13. Proprio il fatidico numero che ritorna ancora e che oggi Bruno non pare avere dalla sua parte. Sembra che qualcuno manchi per raggiungere la soglia minima per rendere valida la seduta. Insomma una situazione a dir poco imbarazzante che evidenzia ancora una volta l’assenza dei numeri da parte dei bruniani.

In discussione ci sarebbe stata la famigerata riforma degli enti locali con l’avversata rete metropolitana che condannerebbe, se approvata, all’emarginazione il Nord-Ovest della Sardegna e poi anche la ricomposizione delle commissioni vista la definizione dei nuovi assetti. Anche se voci di corridoio dicono che nel mirino ci sia la presidenza della Pulina nella commissione commercio proprio colei che tanto sta lottando per garantire maggiore accoglimento alle proposte del comparto rispetto all’avversato regolamento dei suoli pubblici.

Affinchè la delibera sulla rete metropolitana, presentata dall’amministrazione Bruno in linea i dettami della Giunta Pigliaru, passi ci devono essere i voti positivi di due terzi dell’aula. Questo almeno nelle prime due sedute, mentre dalla terza basta la metà dell’assemblea. Con venerdi saremo al secondo appuntamento e Bruno oltre a non avere i numeri per l’approvazione della delibera sulla rete metropolitana ha anche notevoli difficoltà con la sua maggioranza. Infatti il ritorno dell’Udc non ha portato il giovamento sperato. Almeno non adesso.

Rientra lo Scudo Crociato, ma esce l’Upc. Questa settimana, pare anche per impegni personali, infatti, Alessandro Nasone non sarà in aula, così come (già da tempo) Linda Oggiano. La coperta, dunque, è sempre (più) corta. Da un potenziale numero di 15 esponenti di maggioranza (solo due Udc visto che Monica Pulina non ha seguito gli ordini di scuderia), si ritorna al fatidico 13. Ma dall’altra parte sarebbero in 12 qualora, come pare, Gianni Cherchi decida di chiudere definitivamente la porta ai bruniani. Un quadro sempre molto precario che si protrae da mesi e che, oggettivamente, impedisce di dare quell’accelerata a progettualità fondamentali per la rinascita del territorio.

Nella foto il Consiglio Comunale di Alghero

S.I.