Terre e lagune fuori dal Demanio

CAGLIARI – “Ci sono le condizioni perché la nuova organizzazione unitaria che accorpa pesca e agricoltura, con tutto il peso degli occupati dei due settori, possa imporre al dibattito politico la dovuta attenzione per le vostre rivendicazioni”. Lo ha detto a Senorbì l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu nel corso dell’assemblea costituente di FedAgriPesca Sardegna, emanazione della Confcooperative. “Il settore agricolo – ha detto ancora Erriu – ha rappresentato, per il mondo della cooperazione, un traino per tutte le imprese. Tuttavia, dobbiamo mettere le imprese e gli operatori del settore nelle condizioni reali di poter tornare al settore primario e all’industria basata sull’agricoltura, se vogliamo cambiare la tendenza della situazione”.

Usi civici. L’assessore Erriu ha poi parlato di demanio. “La Sardegna non incassa neppure un euro dalle concessioni demaniali. Il gettito va infatti ad alimentare le entrate dello Stato e non quelle della Regione. In Sicilia accade il contrario. Per quanto riguarda le lagune, esiste una norma che consente di dare la priorità alla concessione mineraria – in Sardegna gestita dall’Assessorato dell’Industria – legata alla produzione di sale marino, anche in presenza di situazioni che potrebbero evolvere verso forme virtuose di gestioni imprenditoriali per una pesca sostenibile e controllata. Dobbiamo poi ragionare sulla proposta di considerare le terre e le lagune ad uso civico come sottratte alla disciplina concessoria: è un’idea che può essere girata al nuovo Governo e al Parlamento nazionale. Il mio Assessorato cercherà nel frattempo di organizzare al più presto alcune iniziative sugli aspetti del demanio che vanno ridiscussi”.

Nella foto l’incontro dell’assessore Erriu

S.I.