Sversamenti in mare, tema irrisolto |foto

ALGHERO – Vasche non vasche. Progetto Alghero o meno. Tavoli con Abbanoa, comunicati, selfie e incontri. Bastano un paio d’ore di piogge e Alghero si allaga, ma non solo. Le fogne, come sotto i bastioni nel lungomare del centro storico, sversano in mare. E non a chilometri di distanza dal centro e dunque dalle residenze, attività, negozi, ristoranti, gelaterie, strutture sanitarie, etc, ma proprio a pochi metri da questi luoghi. Senza considerare il grave danno per gli stabilimenti balneari che vedono lo specchio acqueo compromesso da tali fuoriuscite di liquami.

Non sempre si tratta di situazioni di grave allarme ambientale e sanitario. Infatti, come nel caso del Canalone di San Giovanni si tratta delle acque piovane più sicuramente allacci abusivi di acque bianche. Però, ovviamente, siamo sempre nel campo della totale illegalità e problematicità nella del sistema idrico di Alghero. Un tema che ha visto, come detto, una serie quasi infinita di prese di posizione e presunte azioni da parte degli enti preposti, Amministrazione Comunale in carica in primis, ma è sufficiente qualche ora di pioggia per assistere ad uno scenario non certo da cartolina di località turistica come si vede chiaramente nella foto dell’articolo.

Nel caso del Canalone di San Giovanni si poteva, già da tempo, chiudere lo sbocco in mare e creare un collegamento con le altre condotte oppure realizzarne una ex-novo che arrivasse a sversare in mare aperto e non dentro il golfo in cui le barche sostano e i bagnanti trovano ristoro. Anche su questo campo, purtroppo, pare che ci sia tanto, troppo, da fare e con l’arrivo delle pericolose piogge di fine estate bisogna attivarsi al più presto per scongiurare anche problemi di maggiore gravità pure per le persone, oltre che per l’estetica e il decoro, comunque essenziali per la Riviera del Corallo.

Nella foto di questo pomeriggio lo sversamento dal Canalone di San Giovanni verso il mare di Alghero

S.I.