Spiagge “liberate” dalla Bolkenstein

ALGHERO – La scadenza per tutte le concessioni demaniali è fissata nel 2020. In quella data dovranno obbligatoriamente essere messe in vendita tramite dei bandi internazionali. Da anni, troppi, si rinvia tale scadenza che, però, oramai pare improrogabilmente fissata tra circa due anni. Ma, nel frattempo, sul tema, che riguarda, ad esempio, anche le concessioni dei pontili nei porti sardi, compreso quello di Alghero su cui c’è da tempo un progetto, sintesi di due proposte, che dovrebbe essere definito entro quella data, altrimenti tutto a bando.

Ma sulle spiagge è arrivata una dichiarazione dello stesso estensore della famigerata legge: Frits Bolkenstein. L’ex Commissario europeo, ospite di un seminario a Monte Citorio, ha confermato “quello che sosteniamo da sempre: le nostre spiagge non dovrebbero essere soggette alla Direttiva Europea che porta il suo nome. Gli stabilimenti sono beni e non servizi”, annuncia il neo-deputato di Fratelli d’Italia cagliaritano, Salvatore Deidda e continua, “quello di ieri è una posizione politica che purtroppo non cambia i pasticci combinati dai vari Governi” I problemi sono nati dall’applicazione della direttiva che non ha precedenti in nessuna parte d’Europa. Colpa di Governi schiavi della commissione Europea e che supinamente non hanno tenuto conto della nostra specialità e della possibilità di interpretare quelle norme e applicare una soluzione specifica per le caratteristiche dell’Italia e più nello specifico dell’unicità della Sardegna”

“Per l’Italia non esiste la reciprocita’ perche’ nessun Paese europeo ha le nostre coste, le nostre piazze dove fioriscono i mercati rionali, il nostro patrimonio artistico e culturale. Ora è responsabilità delle forze politiche, in particolare del prossimo Governo, varare una nuova normativa modificando seguendo le parole del creatore della tanto discussa direttiva, come da tempo Fratelli d’Italia chiede”.

Nella foto uno stabilimento in Sardegna

S.I.