Porto Torres ostaggio dei migranti

PORTO TORRES – E’ il Movimentoad individua nell’alto numero di migranti presenti in città e soprattutto nella struttura del Li Lioni “la causa di una serie di problematiche legate all’ordine pubblico, dall’occupazione di tutti gli spazi ove pretendere l’obolo, posteggi, supermercati, farmacie, etc ad episodi sempre piu’ gravi con ferimenti e risse, fino alla protesta di venerdi pomeriggio fino a tarda sera con il blocco della strada 131.
Motivo della protesta è stato quello consueto, che purtroppo si verifica con una certa frequenza in tutte le strutture che ospitano migranti: il cibo non è di loro gradimento, pagamento dei “pocket money” in ritardo, i documenti per poter espatriare che non arrivano”.

“Una situazione che sta sottoponendo i cittadini di Porto Torres a gravi rischi, prigionieri a casa propria, impediti pure di poter circolare liberamente per raggiungere le proprie abitazioni. Noi del Movimento puntiamo il dito sulle presunte responsabilità dell’Amminstrazione che fa solo chiacchiere propagandistiche su questo preoccupante fenomeno, e di fatto supinamente anzi diremmo in maniera sospetta, accetta sempre nuove quote di presunti richiedenti asilo, senza che la città ne tragga un minimo di vantaggio, ma solo le solite, note, associazioni e cooperative”.

“La misura è colma, non ci aspettiamo nessuna presa di posizione da parte di un Sindaco lontano dai veri problemi di questa città, il quale pensa solo a ridicolizzare e mortificare la nostra città e i cittadini con i suoi show . Però , lui per primo, non potra’ non assumersi le proprie responsabilita’ di una situazione ogni giorno piu’ difiicile da gestire. Ci poniamo due domande: quanti sono realmente i richiedenti asilo e quanti sono i clandestini in quella struttura? ma soprattutto da chi saranno gestiti questi migranti una volta finiti i contributi , e allo stesso tempo il business dei buoni Samaritani Turritani?”

Nella foto la protesta dei migranti all’ingresso di Porto Torres

S.I.