Pigliaru ascolti la marineria algherese

ALGHERO – “La Regione non può ignorare le legittime esigenze della marineria algherese”. Lo sostiene il coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi, Alberto Zanetti, secondo il quale l’ente regionale che sovraintende alla attività di pesca deve farsi carico anche delle problematiche locali determinate da situazioni meteo che, spesso, differiscono da una zona all’altra della Sardegna.

“La chiusura della pesca all’aragosta entro il 31 agosto per l’inizio del fermo biologico – sostiene Zanetti – deve tenere necessariamente conto delle giornate nelle quali i pescatori non sono usciti a pescare per le condizioni meteo marine negative. Ad Alghero gli aragostai nell’estate appena trascorsa hanno potuto usufruire di meno del 30 per cento delle giornate di pesca a disposizione. Inoltre la Regione, in particolare l’assessorato all’agricoltura, non ha tenuto conto di questa sosta forzata, peraltro certificata dai registri depositati nella Capitaneria di Porto, e non ha concesso neanche una giornata di proroga. Una manifestazione di assoluta insensibilità nei confronti di una categoria di lavoratori”.

Il coordinatore dei Riformatori Alghero segnala poi di aver chiesto ai propri rappresentanti in seno al consiglio regionale di chiedere conto al Presidente Pigliaru e in particolare all’assessore Pier Luigi Caria, delle ragioni che quest’anno “hanno indotto la Regione e tenere un atteggiamento così rigido, in contrasto con gli anni scorsi quando, alla luce di situazioni oggettivamente provate, per la pesca dell’aragosta veniva concessa la proroga per tutto il mese di settembre”.

Nella foto un pescatore

S.I.