Pesca di frodo in Area Marina Protetta, intervengono i barracelli

Nella nottata di ieri il personale della Compagnia barracellare, al Comando del Capitano Paddeu, in attività di pattugliamento terrestre lungo il litorale dell’Area marina protetta Capo Caccia–Isola Piana, ha notato la presenza, nel tratto di specchio acqueo compreso tra la torre del Lazzaretto e polt agra, di fonti luminose.
Appostatisi tra la vegetazione hanno quindi poi colto in flagranza due pescatori di frodo (provenienti dal sud Sardegna) intenti nell’attività di Pesca subacquea notturna muniti di torce e fucili da pesca.
I responsabili, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica in quanto impegnati nella pesca subacquea in un’area protetta, fattispecie vietata e configurante una condotta penalmente rilevante.
E’ stato effettuato anche il sequestro del prodotto prelevato (circa 20 kg di pescato tra cui grossi saraghi, corvine, spigole, polpi, seppie, barracuda e calamari) e delle attrezzature da pesca utilizzate. Oltre ai risvolti di carattere penale, la condotta messa in atto ha portato all’elevazione di sanzioni amministrative.
Il pescato, certificato dai veterinari del servizio igiene degli alimenti dell ats, è stato considerato idoneo al consumo umano e quindi donato dai barraccelli alla locale Caritas per fini benefici.
L”Attività Mette in evidenza la continua crescita e l impegno della Locale compagnia che compie queste operazioni sempre in stretta collaborazione sia con la Locale Guardia Costiera che offre sempre il proprio prezioso e primario Contributo avendone specifica competenza e con le altre forze del territorio.