Folla e proteste: Salvini à l’Alguer

ALGHERO – In pochi potevano attendersi la folla che questo pomeriggio ha accolto ad Alghero Matteo Salvini. Per ospitare le tante persone giunte, anche dell’hinterland e Sassari, all’hotel Carlos V, si e’ reso necessario allargare la sala è creare altri due spazi. Per una città e regione governati da neanche due anni dal centrosinistra è un segnale piuttosto importante per le forze e amministratori che governano Alghero e Sardegna.

Ritornando alla cronaca, ad accogliere Salvini anche una manifestazione di gruppi dell’area cosiddetta “antagonista e antifascista”. A controllare la situazione polizia, carabinieri e agenti in borghese. Dopo l’introduzione del coordinatore locale Luca Torturu, regionale Daniele Caruso, ha preso la parola il parlamentare Luca Molteni che dopo “un viva Alghero” ha passato la parola al leader del movimento che ha indossato la maglietta con la scritta “L’Alguer”.

“Prima di tutto – ha detto Salvini – voglio ringraziare i poliziotti e carabinieri presenti che quando governeremo ritorneranno a fare io loro lavoro a inseguire malviventi e spacciatori e non 4 sfigati con la ventura rossa che nel 2016 ancora mettono le magliette di Lenin e Marx”. “Per la Sardegna c’è solo da fermarsi su una parola: lavoro, lavoro e ancora lavoro, qui in Sardegna state subendo una vera aggressione sociale ed economica con tanti giovani o meno costretti ad emigrare”.

Salvini ha poi proseguito elencando quelle che sono le maggiori criticità a livello nazionale legate all’assenza di lavoro e speranza per la popolazione. Rispetto ad Alghero si è soffermato sulla condizione dell’aeroporto e in particolare sulla lontananza della Giunta Regionale e le mancate risposte dell’amministrazione locale. Il suo comizio, interrotto più volte da applausi e grida “bravo, bravo”, è stato visto da molti come l’avvio della campagna elettorale anche in loco.

Nella foto Salvini mentre parla al Carlos V

L’arrivo di Salvini nella sala dell’Hotel Carlos V ad Alghero:

S.I.