Consegnate le Borse di Studio a giovani studenti di etnia rom

ALGHERO – Si è svolta a fine mattinata, oggi lunedì 13 dicembre nell’Auditorium dell’IPIA in via Luigi Nono ad Alghero, la consegna delle Borse di Studio a giovani studenti di etnia rom a cura della Fondazione “Anna Ruggiu”. La XVIII° edizione del premio si è svolta nell’Istituto frequentato con profitto da due dei ragazzi premiati, in modalità rispettosa delle norme di prevenzione COVID. L’ iniziativa, supportata ad Alghero dalla odv ASCE, è finalizzata ad incentivare e sostenere dal punto di vista economico la scolarizzazione dei ragazzi e delle ragazze rom, perché possano raggiungere elevati livelli di istruzione, fino alla conclusione del loro percorso di studio. Come lo scorso anno, nonostante le difficoltà conseguenti la pandemia, tra cui lo studio tramite didattica a distanza, su dieci premiati a livello regionale ben cinque ragazze e ragazzi residenti ad Alghero hanno ottenuto il riconoscimento. Questo è dovuto, in tempi non semplici per nessuno, ma in particolare per gli adolescenti, all’impegno e alla tenacia di questi ragazzi e ragazze e delle loro famiglie, ma anche alla professionalità dei loro insegnanti e alla “buona scuola” che vede gli Istituti Scolastici di Alghero operare a tutto campo con grande costanza e dedizione.

Letizia Adzovic, la maggiore dei premiati di questa edizione, ha ricordato nel suo intervento come lo studio e il conseguimento di buoni risultati abbia rappresentato per lei un vero e proprio riscatto da una condizione iniziale di emarginazione e di pregiudizio sociale. Il prof. Gianni Loy, presidente della Fondazione “Anna Ruggiu” ha ricordato come anche per i figli dei pastori sardi si è verificata in un passato anche recente lo stesso tipo di discriminazione, salvo poi vederli raggiungere risultati ragguardevoli in diversi campi. I bambini ed adolescenti inseriti nelle scuole di Alghero sono oggi 64; nel 2016, a un anno di chiusura dal campo dell’Arenousu erano 34. Il processo di inclusione sociale, che non significa perdere i propri valori e la propria cultura, ma anzi arricchirsi con lo studio ed il confronto reciproco, è solo iniziato.