Centrosinistra, è alta tensione

ALGHERO – Se c’è una cosa che ha caratterizzato il mandato consiliare di Bruno sono le continue turbolenze. Le opposizioni ricordano anche l’assenza di risposte riguardo le grandi questioni e di aver agito praticamente in regime commissariale giusto per sistemare l’ordinario che spesso viene fatto passare per straordinario. A parte questi aspetti amministrativi, c’è da dire che il Sindaco nonostante una serie di problemi che avrebbero messo in ginocchio, forse, qualsiasi suo avversario, grazie anche al ruolo di Primo Cittadino e inserendosi nelle pieghe di un momento molto particolare e non certo di massima espansione economica del territorio,  è riuscito ad arrivare quasi a fine mandato. 

Alle elezioni mancano pochi mesi (maggio 2019). Intanto domani, mercoledi 19, salvo ulteriori rinvii ci sarà la sentenza per il suo processo riguardante l’uso dei “fondi ai gruppi regionali”. Oltre questo resta, come detto, un tratto distintivo connesso ai continui pasticci derivanti dalle reiterate frizioni politiche. Ultima, in ordine di tempo, quella relativa al Partito dei Sardi. Mentre Bruno ha dichiarato che le due consigliere sono in maggioranza, tra l’altro la stessa Boglioli e Millanta ieri hanno confermato questo in Consiglio, arriva la conferma di quanto anticipato da Algheronews già dalla scorsa settimana: le due consigliere o seguono il partito all’opposizione di Bruno oppure sono fuori dal Pds. E non solo. Maninchedda, presidente del movimento sardista, le ha diffidate di usare il simbolo e nome finchè non sarà fatta chiarezza. 

Insomma un nuovo caso politico che, come detto, palesa il periodo marziano che si sta vivendo da anni e che avrebbe portato ad altri effetti, invece si continua ad andare avanti. Non si sa come e perchè, o forse si sa, ma comunque si prosegue. Anche se, qualcuno, forse stufo di una situazione di questo tipo ha accennato una sorta di presa di posizione differente e anche obbligata in vista delle imminenti elezioni. Infatti negli scorsi giorni della sede del Partito Democratico di Alghero c’è stata una riunione tra il segretario Salis, il consigliere Daga e il segretario cittadino, e assessore uscente del Pds, Gavino Tanchis. Ovviamente bocche chiuse da parte dei protagonisti, ma la notizia è trapelata fino alle orecchie del Sindaco che non l’ha presa bene. Ma, del resto, è evidente che il Partito Democratico non possa non prepararsi al voto e ovviamente non può essere l’unica forza non civica a mantenere in piedi l’attuale maggioranza.

Certo le posizioni in casa dem, come noto e da tempo, non sono tutte simili ed è su questo che chi vuole andare avanti gioca. Ovvero c’è Mimmo Pirisi che, da sempre, è filo-governativo ed è per sostenere l’attuale sindaco e giunta fino alla fine, mentre altre porzioni del Pd, in linea anche con la volontà di altri partiti d’area, sono per ricostruire il Centrosinistra e sarebbero in movimento per mettere un punto e non andare avanti per forza e pensare, oltre che lavorare fattivamente, al “dopo-Bruno”. 

Nella foto (di archivio) rappresentanti del Pd e Sindaco

S.I.

Tributi, Step perde 1° round

Ultime settimane di gran lavoro e studio, quelle appena trascorse, da parte delle Associazioni di Categoria, coadiuvate dai propri tecnici tributaristi e legali di fiducia a causa degli avvisi di accertamento anni 2013-2017 per la Tares/Tari. Bersaglio: le imprese e le famiglie del comprensorio algherese. Lo svolgimento dei fatti, qui riepilogato da Stefano Visconti, albergatore e presidente della Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari e da Marco Di Gangi,  Presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo e dell’associazione Domos del comparto extralberghiero. 

“A partire dal 4 di novembre, le imprese iscritte all’Associazione e al Consorzio – fanno sapere i due Presidenti- , in compagnia di un buon numero di imprese operanti ad Alghero non solo nel comparto turistico, e di un novero molto significativo di nuclei familiari, si sono viste recapitare dalla Step Srl (vincitrice del bando con il quale l’Amministrazione Comunale ha affidato l’accertamento e la riscossione coattiva dei tributi comunali  Tari e Imu) gli avvisi di accertamento per il tributo Tares anno 2013 e Tari 2014-2017.” 

E’ necessario un passo indietro: per l’individuazione delle superfici imponibili ai fini Tares/Tari, imposta istituita per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, si parte dal presupposto che determinate superfici degli edifici o delle aree di sua pertinenza siano atte alla produzione di rifiuti. A livello comunale è un apposito Regolamento licenziato dal Consiglio Comunale  di Alghero che disciplina la materia. “Le maggiori discrepanze tra le superfici accertate dalla Step e quelle dichiarate dal contribuente – proseguono Di Gangi e Visconti- sono derivate da una interpretazione molto estensiva del Regolamento: le maggiori superfici accertate dalla STEP sarebbero perciò  il risultato di una forzata applicazione del Regolamento comunale che ha portato ad individuare come capaci di generare rifiuti anche quelle  superfici che, con una interpretazione storicamente consolidata, ed una lettura rigorosa del regolamento ,  non hanno questa caratteristica. 

Questo vale soprattutto, ma non solo, per le aree scoperte. Infatti negli accertamenti sarebbero state ricomprese superfici esplicitamente escluse dal regolamento come balconi, verande, terrazze, locali tecnici, ecc., ecc..

“Ciò ha portato la STEP ad accertare maggiori superfici che hanno determinato l’emissione di avvisi di accertamento nell’ordine di diverse centinaia di migliaia di euro.” L’insostenibilità di tali importi  che da tale ricalcolo venivano dalla Step presunti,  ha messo le categorie produttive nella scomodissima condizione di dover ricorrere all’Associazione e ai propri legali e tributaristi di fiducia per farsi un quadro chiaro della situazione. “Spinti dagli iscritti, abbiamo chiesto un incontro al Sindaco e agli Assessori competenti – continuano Visconti e Di Gangi- e articolato in quattro incontri, l’ultimo dei quali il 12 dicembre, le motivazioni del nostro dissenso.  L’Amministrazione Comunale, anche intervenendo con il propri Dirigenti di settore, ha recepito da una parte la fondatezza di quanto asserito al tavolo dai rappresentanti delle imprese, dall’altra la complessità e gravità della situazione.” 

Il resto è storia recentissima: da ieri i contribuenti, speriamo tutti, stanno ricevendo per posta elettronica certificata da parte della Step Srl, gli annullamenti in autotutela degli avvisi precedentemente emessi per le annualità 2014-2017. Si attende anche che tale comunicazione venga tempestivamente fatta anche a quei contribuenti non dotati di PEC, come buona parte dei cittadini colpiti.

Relativamente alla TARES   2013, la Step Srl, deve  comunicare al contribuente la possibilità di evitare il contenzioso accedendo all’istituto dell’accertamento con adesione per cercare di definire bonariamente la questione. “La materia tributaristica è molto complessa, pertanto consigliamo ai nostri iscritti di muovere i propri passi guidati da un tecnico tributarista o legale di fiducia- concludono Di Gangi e Visconti- vista la probabilità elevata di incorrere in errori di forma in caso di autogestione della pratica. Senza entrare in  merito alla esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva – va riconosciuta al Sindaco, agli Assessori e ai Dirigenti coinvolti in questa vicenda di aver saputo ascoltare le ragioni delle nostre Associazioni, dei loro rappresentanti e degli iscritti, oltre che delle forze politiche sia di maggioranza , sia di opposizione e di averle sapute trasformare in chiari input alla Step Srl,  ragione  per la quale in queste ultime ore si iniziano a vedere i primi risultati.” 

Nella foto i rappresentanti di categoria

S.I.

Uffici giudicanti, 100 tirocini

CAGLIARI – Siglato stamane, a Villa Devoto, l’accordo di collaborazione tra la Regione e la Corte d’Appello di Cagliari per l’attivazione, presso gli uffici giudicanti del distretto, di tirocini destinati a giovani laureati in materie giuridiche ed economiche. Il presidente Francesco Pigliaru con l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, la Presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, e il direttore dell’Aspal, Massimo Temussi hanno presentato il contenuto dell’accordo: l’attivazione, presso gli 11 uffici giudicanti del distretto, di percorsi formativi di 6 mesi, eventualmente prorogabili per altri 6, destinati a neo laureati in materie giuridiche ed economiche. Si tratta di un’intesa unica, a livello nazionale, per la realizzazione di percorsi formativi nei tribunali di tutta l’Isola, che coinvolgeranno circa 100, tra ragazze e ragazzi.

A gennaio, verrà pubblicato l’avviso per i tirocinanti a cura dell’Aspal. Successivamente verrà effettuata, di concerto con la Corte d’Appello di Cagliari, una prova attitudinale. Il numero dei beneficiari, così individuati, è pari al 10% del personale in organico del Distretto giudiziario. Ai tirocinanti sarà erogata un’indennità mensile di 450 euro, con risorse interamente regionali. Anche le coperture assicurative saranno a carico della Regione.

S.I.

“Show 4 corsie, fallimento di Bruno”

ALGHERO – “Un indefinito, improbabile e per la maggior parte inesistente, gruppetto di sigle  politiche, messe insieme per l’occasione “dall’ufficio propaganda” del sindaco, viene utilizzato per parlare della violenta sceneggiata messa su dal solitario Mario Bruno nell’ex presidio sulla 4 corsie”.  Cosi Forza Italia-Alghero, Lega, Partito Sardo d’Azione, Fratelli d’Italia riguardo la vicenda di questo fine settimana, e relativi risvolti, della quasi rissa a Rudas e relative polemiche sull’agognata strada 4 corsie a commento anche delle dichiarazioni della maggioranza di Centrosinistra. 

“Quello stesso gruppetto di sigle alle quali spesso non si riesce nemmeno ad abbinare delle facce e dei nomi e che non riesce da un paio di anni a garantire i numeri necessari in consiglio comunale e che, allo stesso modo, latita in quel presidio che doveva essere la dimostrazione del nuovo corso di lotta e di governo della fatiscente amministrazione Bruno. Persino il PD, che una parvenza di partito ancora dovrebbe rappresentare, ormai si fa utilizzare dal sindaco, come uno mestolo qualunque, per rimescolare quella pentola ormai scoperchiata della propaganda ad uso personale che Mario Bruno utilizza per ingannare i suoi concittadini”.

“Anche con questo ultimo comunicato insomma siamo alle solite, è proprio lui e solo lui, l’ineffabile Mario Bruno, tramite  il suo fedele plotone  di comunicatori, che gioca tutti i ruoli in tragedia. E naturalmente prova a dire le solite bugie. Non ha nemmeno la decenza di far inviare i comunicati di propaganda politica e di attacco ai partiti avversari da una qualche sigla di partito, ma lo fa utilizzando direttamente gli indirizzi email e le strutture del comune, come fessero cosa sua e non, invece, strutture e persone  pagate da tutti gli algheresi. Ma tant’è, il sindaco evidentemente confonde spesso l’attività istituzionale pagata con soldi pubblici con quella di partito, ed usa ruoli e argomenti di interesse comune per fini propagandistici di parte, esattamente come ha fatto per la 4 corsie”.

 “Ma il fallimento della “operazione 4 corsie” sta proprio nella solitudine del sindaco, nel deserto rappresentato dai container e dalle tende vuote, allestite per una raccolta firme che va sempre peggio, e dalla latitanza di consiglieri di maggioranza, partiti e militanti che avrebbero dovuto tenere vivi quei presidi. Una operazione, questa sulla 4 corsie, che ormai rischia addirittura di danneggiare il completamento dell’opera. Un sindaco con la S maiuscola avrebbe affrontato e risolto il problema sin dall’avvio del proprio mandato, lo avrebbe fatto intervenendo presso la regione ed il governo amico, utilizzando modi tecnicamente appropriati e canali istituzionali già collaudati. E avrebbe portato a casa il risultato, lavorando in silenzio”.

“Il sindaco Bruno invece ha preferito tacere di fronte a qualche protesta di chi quella strada non vuole, mettere la polvere sotto il tappeto,  ed oggi, fuori tempo massimo, prova recuperare la sua smarrita verginità con azioni spettacolari e mistificatorie piuttosto che con la serietà che dovrebbe contraddistinguere il ruolo che ricopre. Altro che battaglia senza bandiere, quel circo mediatico alimentato da Bruno è utilizzato solo ed esclusivamente come bandiera, una bandiera che porta solo il suo nome”.

“Il dramma è che, come per tutto ciò che ha toccato in questi anni, anche per la 4 corsie, che tutti gli algheresi vogliono, il sindaco lascerà il nulla provocato dalla sua inconsistenza amministrativa. Per fortuna saranno gli elettori, e non solo, fra poco a giudicare l’operato del sindaco, persino riguardo al suo decennale operato da consigliere regionale, del quale la città non ha visto traccia alcuna.  Emblema ne è la promessa di un nuovo ospedale e di una sanità di eccellenza che ha alimentato più di una campagna elettorale ed elezione di Bruno,  promesse avvallate dalla indimenticata giunta Soru. Risultato? Nuovo ospedale inesistente e sanità algherese allo sfacelo. Un disastro”.

“Capiamo che ricordare tutto questo infastidisca, innervosisca e, addirittura, renda intollerante Mario Bruno, che non sta certamente attraversando un buon periodo viste le prove politiche e personali che lo attendono, ma noi come opposizione non ci facciamo intimidire e continueremo, esattamente  come abbiamo fatto sinora, a lavorare, con denunce e proposte, perché Alghero esca da questo periodo buio nel quale Mario Bruno l’ha fatta sprofondare”.

Nella foto alcuni rappresentanti dei partiti di Centrodestra firmatari

S.I.

Ufficiale: Pais alle Regionali

ALGHERO – “Da ieri sono ufficialmente candidato alle elezioni regionali qui nella provincia di Sassari per la Lega di Matteo Salvini. Sono frastornato e credo di non avere completamente realizzato la cosa”. E’ lo stesso Michele Pais, consigliere comunale della Lega (il primo in Sardegna ad aderire da consigliere al partito di Salvini) ad annunciare via social che sarà candidato alle regionali di febbraio. Notizia che già circolava ma che adesso è confermata. 

“Naturalmente sono felicissimo ma sento tutto il carico della responsabilità che da oggi mi deriva, dopo un lungo percorso di impegno, spero positivo, tra i banchi del Consiglio comunale di Alghero. Stanotte non ho dormito, lo confesso. Pensavo alle mille cose che mi aspettavano.  Pensavo che da oggi inizia una battaglia molto più grande. Pensavo a tutti questi anni di politica, sacrificanti ma esaltanti che mi hanno portato fino a qui”.

“Pensavo alla mia famiglia, agli amici, alle tante persone che ho incontrato e mi hanno arricchito nel mio lungo percorso.  Ma sopratutto pensavo a mio padre, Angelo Pais, mio più grande sostenitore e che in questo momento non potrà essere al mio fianco. Come sempre ha fatto e oggi mi manca la sua vicinanza fisica.  Però so che, insieme, e con l’aiuto di tutti, faremo grandi cose: per la Sardegna, per la bistrattata provincia di Sassari, per Alghero… per tutti Noi!”

Grazie alla #Lega che ha creduto in me fin dal primo giorno attribuendomi grandi responsabilità e a tutti i vertici regionali e provinciali, tutti parte di una famiglia fantastica. Ma grazie a tutti coloro che mi sono sempre stati vicino e che spero, anche in questa grande sfida, continueranno ad esserlo!”

Nella foto i candidati della Lega: Saiu, Giagoni e Pais

S.I.

Crisi Sanità tra tagli e stipendi d’oro

ALGHERO – “Ancora una volta ho voluto portare all’attenzione della massima assise cittadina, ovvero il Consiglio Comunale, la gravità della situazione che attraversa la Sanità locale a seguito dell’attuazione della Rete Ospedaliera voluta dalla Giunta Pigliaru”. E’ ancora Monica Pulina, consigliere comunale di Centrodestra, che punta i riflettori sulla gravissima condizione della sanità locale: tagli ai servizi che però si scontrano con gli stipendi d’oro dei manager e con un’interzia diffusa di coloro che dovrebbero, invece, difendere il territorio. 

“E, ancora una volta, ho notato distacco per non dire disinteresse, soprattutto in capo a coloro che, pur della stessa parte politica, a partire dal Sindaco, stanno governando Alghero. Ora Bruno dice che non basta un container perchè le decisioni sono in capo alla Regione, come se per la corsie non fossero comunque di altri enti Ma ovviamente a Cagliari oggi, come due anni fa a Roma, siede una compagine governativa di Centrosinistra. Un generale menefreghismo che stiamo già pagando a caro prezzo visti i tagli ai numerosi servizi, dal Civile al Marino fino all’offerta territoriale (vedi Pediatri). La riorganizzazione delle rete ospedaliera ha affossato, impoverito e privato di servizi essenziali per il territorio la Sanità del Nord-Ovest della Sardegna. Un provvedimento della Giunta Regionale, secondo l’Assessore Arru, necessario per ridurre la spesa Sanitaria. Non avendo in Sardegna menti illuminate e capaci di ridefinire l’assetto del servizio ospedaliero si è preferito dare l’incarico ad un super manager arrivato dal Piemonte con uno stipendio da capogiro, l più alto in assoluto rispetto agli altri manager in tutta Italia pari a 240 mila euro. Oltre il danno la beffa: da una parte si spendono cifre da capogiro, in conto dei sardi, dall’altra si tagliano servizi essenziali”.

“Per esempio ad Alghero viene negato il primo livello con la promessa di ottenere tale classificazione entro il 2018. Tale promessa si rivela nei fatti una presa in giro. Succede infatti che con delibera regionale del 4/12/2018 avente per oggetto la riconversione dell’offerta assistenziale degli ospedali pubblici e privati e ripartizione tendenziale dei posti letto tra i presidi ospedalieri afferenti alle aree omogenee Nord-Ovest e Sud-Est. Di fatto, con l’approvazione definitiva, viene sancito il depotenziamento dell’ospedale di Alghero che in pratica resterà Ospedale di base. Infatti, nell’allegato alla delibera compare la distribuzione dei posti letto e vengono azzerati i posti letto del reparto Otorinolaringoiatria (ben dieci), vengono azzerati i posti letto del Day Hospital e del Day Surgery, attività funzionali all’abbattimento delle liste di attesa ai ricoveri impropri e gli accessi in pronto soccorso, la maggior parte dei quali in codice bianco o verde”.

“L’azzeramento dei posti letto di otorino di fatto sancisce il destino dell’ospedale di Alghero a presidio di base, infatti, la specialità chirurgica di ORL è funzionale per i Dea di primo livello. Quello che preoccupa, è il mutismo di certa classe politica che fa finta di distrarsi e di far passare in sordina un simile grave provvedimento. Il diritto alla salute è fondamentale e imprescindibile. I cittadini del nord ovest della Sardegna, i cittadini Algheresi non possono pagare sulla propria pelle simili scelte. Mai si era vista un amministrazione regionale così lontana e incapace di dare risposte su temi così importanti come quello sulla Sanità che vede soccombere il Nord-Ovest della Sardegna. Un sistema che nei fatti impoverisce la sanità pubblica a vantaggio di quella privata. Questo è quello che sta accadendo con il beneplacito dei tanti Consiglieri Regionali del Sassarese. Si, quei consiglieri che fanno parte del Partito Democratico che ha preferito soccombere alle scelte nefaste calate dall’alto anziché tutelare i propri cittadini, saranno questi ultimi, alla prossima tornata elettorale, a ricordare a codesti rappresentanti, tutto il danno che sono riusciti a compiere. Con la salute non si scherza e non è certo con il taglio di servizi essenziali ai cittadini che si risparmia quando certi personaggi lo capiranno, forse sarà già troppo tardi”.

Nella foto Monica Pulina

S.I.

Pediatria, urgono soluzioni

ALGHERO – “A partire dal 15 dicembre centinaia di bambini algheresi si trovano senza l’assistenza di un loro pediatra: 2 su 5 tra quelli finora in servizio sono, infatti,  andati in pensione quest’anno ed il terzo lo farà nel 2019”. Cosi Patricia Petretto di Epi / Azione Alghero riguardo l’ennesima grave situazione relativa ai servizi sanitari offerti al territorio. 

“La situazione è critica – sottolinea Patricia Petretto membro del Direttivo di Energie per l’Italia e di Azione Alghero. Secondo le indicazioni dell’ATS, le mamme algheresi i cui figli sono rimasti senza pediatra dovrebbero chiedere ai  medici di famiglia di farsi carico dei propri  bimbi, anche di  pochissimi mesi,  in quanto gli altri pediatri operativi non sono più in grado di prenderli in carico in quanto hanno già raggiunto il numero massimo consentito di pazienti”.

“Le linee guida nazionali prevedono che un pediatra possa seguire 600 bambini tra 0-6 anni,  senza però tenere conto che si fa carico anche di molti  tra i 6 e i 14 anni, età nelle quali la scelta dei genitori può essere tra pediatra o medico di medicina generale. Il pediatra segue , però,  per determinate patologie croniche o disabilità anche adolescenti sino a 16 anni,  e così il numero di utenti per medico, nella realtà, è  decisamente superiore”. 

“Basti pensare che gli elenchi di pazienti per medico sono praticamente  saturi  e, pertanto, per  molte mamme,  la scelta dei pediatri ormai è tutt’altro che libera. Nella popolazione algherese abbiamo circa 4.000 minori di età compresa tra i 0 e i 14 anni. Con una semplice operazione emerge che ad Alghero dovremmo avere almeno 7 pediatri contro i 3 pediatri attuali che,   peraltro, assistono  anche  bambini dei Comuni limitrofi”.

Di fronte a questa situazione, Patricia Petretto, anche a nome di molte mamme che come lei vivono questo momento con una legittima apprensione si pone alcune domande, cui sarebbe opportuno rispondessero  in maniera chiara l’Assessore Regionale della Sanità ed i responsabili dell’ATS:  “Quali medici dovranno prendere  in carico i bambini che nasceranno a partire  dalle prossime settimane? Chi rilascerà i certificati medici Quali medici di famiglia, privi della necessaria specializzazione,  saranno disposti a prendere in carico i neonati ?”

“Fa eco denuncia di Patricia Petretto i il vice coordinatore regionale di EPI e presidente di Azione Alghero, Marco Di Gangi:  “La nostra è una sanità pubblica sempre più attenta ai numeri che alle persone! Le scelte ragionieristiche che incidono sulla qualità e sulla efficacia del sistema sanitario sono sempre più odiose e inaccettabili.”  

Ribadisce Petretto:  “Questa ulteriore vicenda fa emergere in tutta la sua chiarezza il quadro di una situazione oggigiorno inammissibile: bambini con malattie genetiche, oncologiche o di origine neuropsichiatrica verrebbero privati del diritto di essere assistiti dal proprio pediatra, come pure i   neonati.  É dovere dell’Assessorato Regionale e dei vertici della ATS procedere urgentemente all’assunzione di nuovi pediatri in sostituzione di quelli andati in quiescenza per evitare ulteriori disfunzioni nell’assistenza sanitaria ai bambini, ma anche il sovraffollamento delle strutture ospedaliere,  cosa che potrebbe, ragionevolmente,  accadere a breve.”

“Marco Di Gangi,  tornando sulle recenti scelte ATS,  rincara la dose:  “Risulta difficilmente giustificabile che dall’oggi al domani si sia deciso di dirottare tutta l’attività chirurgica pediatrica, salvo le urgenze, (in particolare oltre 300 interventi su minori di otorinolaringoiatria già programmati)  dal Presidio Ospedaliero di Alghero all’AOU di Sassari. Tutto questo sarebbe riconducibile  alla mancata programmazione ed adozione da parte della Regione delle misure necessarie per garantire gli standard minimi di sicurezza richiesti e al mancato adeguamento degli organici”.  

“Andiamo in direzione diametralmente opposta rispetto  agli impegni assunti a suo tempo dall’assessore Arru, dalla Giunta Regionale e dai vertici ATS per salvaguardare i servizi esistenti, per garantire il conseguimento del primo livello per la nostra  struttura ospedaliera  ed il potenziamento dei servizi  sanitari territoriali. É  insostenibile che questa situazione perduri. Urgono soluzioni immediate.  Solo una forte e determinata reazione dell’intera comunità potrebbe far cessare questo gioco al massacro per il nostro territorio e per i suoi residenti!”

Nella foto i rappresentanti di Epi tra cui Patricia Petretto e Marco di Gangi

S.I.

Più Pediatri, Tedde-Cacciotto uniti

ALGHERO – “Tra qualche mese 2.114 bambini di età compresa tra 0 e 6 anni potranno contare solo su 2 pediatri che ovviamente non saranno sufficienti a garantire l’assistenza a tutti”. Così i consiglieri regionali Marco Tedde di Forza Italia e Raimondo Cacciotto del PD. Un problema, quello della grave carenza di pediatri in libera scelta, sentito in modo trasversale da tutta la città che vede i due consiglieri regionali, che occupano rispettivamente i banchi dell’opposizione e della maggioranza, uniti e concordi sulle soluzioni da adottare. Considerato che 3 dei 5 pediatri attualmente in servizio andranno a breve in pensione, i bambini di Alghero e Olmedo potranno essere curati da due soli pediatri”, hanno precisato i due consiglieri regionali. 

“È impensabile ed impossibile che 2 soli pediatri possano occuparsi dell’assistenza sanitaria di 2.114 tra piccoli bambini e neonati. Questo lo sanno anche all’ATS che, infatti, starebbe pensando di far curare i bambini che rimangono privi di assistenza dai medici di base che però sono privi di competenze specifiche in ambito pediatrico. È una soluzione che non potrebbe soddisfare le esigenze dei piccoli pazienti algheresi – aggiungono i due esponenti politici – Parliamo, infatti, di bambini molto piccoli di età, tra 0 e 6 anni, le cui problematiche sanitarie richiedono una preparazione medica specifica che solo un pediatra può garantire. Assicurare l’assistenza sanitaria attraverso i medici di base comporta gravissimi rischi non soltanto per i bambini ma anche per i medici chiamati ad assumersi enormi responsabilità”.

“Siamo certi – proseguono i due consiglieri regionali algheresi – che Alghero e Olmedo soddisfino le condizioni numeriche per poter procedere all’attivazione delle procedure per le sedi carenti debbano poter contare su almeno 5 o addirittura 6 pediatri in libera scelta. Anche considerato che realtà molto più piccole, come Porto Torres, con soli 22.000 abitanti può contare su 3 pediatri. Per queste ragioni, – chiudono i due Consiglieri Regionali algheresi – abbiamo depositato a Cagliari un’interrogazione con la quale abbiamo sottoposto al Presidente Pigliaru la necessità e l’urgenza di procedere nella direzione da noi auspicata di attivare le procedure per le sedi carenti in sede di Comitato Regionale per la Pediatria e consentire ai bambini di Alghero e Olmedo di essere curati da chi ha studiato e si è specializzato per farlo”.

Aeroporto Alghero, ancora da salvare

ALGHERO – Com’era lecito attendersi e come è stato più volte sottolineato in questi mesi, la presenza di due elezioni, così ravvicinate e cruciali quali sono le regionali di febbraio e le comunali (insieme alle europee) a maggio, non poteva non produrre una lunga, difficile e dura campagna elettorale. Ancora di più se si arriva da anni, volenti o nolenti, in cui le grandi questioni non sono state risolte e anzi, rispetto ad altre zone del territorio nazionale, per non parlare di quello del Vecchio Continente, la Sardegna è rimasta molto indietro con maggiormente alcune aree tra cui quella del Nord-Ovest. 

E’ normale che coloro che hanno governato in questi anni si arrabattano per raccontare un altro film e cercare di trovare le cose positive di uno dei periodi più duri (lo dicono i numeri) dal dopo-guerra ad oggi. Un esempio su tutti, tra i tanti che andremo ad affrontare in questi mesi, è quello dell’Aeroporto. Proprio in queste ore in un intervista in una tv regionale il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha detto, tra le altre cose, che “la sua Giunta ha salvato l’Aeroporto di Alghero”.

Un’affermazione che, come tutte, può essere commentata in modo differente. Ma una cosa è certa. E’ noto a tutti che la società di gestione ha avuto necessità di diverse ricapitalizzazioni ed immissioni di soldi pubblici, ma le scelte della Regione di non perseguire la strada di un aeroporto connesso alle “low-cost” e dunque di investire massicciamente nel settore turistico, com’era invece previsto nei primi anni del 2000, sono complici di questa debacle. Senza considerare i tanti problemi nel processo di privatizzazione e che lo stesso, come anche più volte annunciato, doveva portare tanti e altri vantaggi, ancora lontani dal vedersi realizzati.

Per alcuni, diremmo per molti, o addirittura quasi tutti, la Giunta Pigliaru ha affondato l’Aeroporto. Dunque esattamente l’opposto rispetto a quanto detto dal Governatore uscente. La verità sta, forse, nel mezzo, ma una cosa è certa che, dopo un paio di anni di scelte totalmente in capo all’attuale compagine governativa regionale, e anche locale, ovvero il Centrosinistra, l’Aeroporto di Alghero è ridotto ai minimi termini. E’ passato da riferimento isolano e non solo per la Ryanari a cenerentola del vettore irlandese. 

Il ritrovato smalto come faro del turismo regionale tra fine anni ’90 e primi anni del 2000, si è poi piano piano affievolito fino ad un pauroso salto indietro di questi ultimi anni dove anche il mese di agosto ha registrato un segno meno, per non parlare della destagionalizzazione. Vero e grave fallimento del Governo Regionale (Cagliari registra 35 rotte, Alghero 5 o 6). A partire dal bando dell’assessora Argiolas. Tutto pronto, con anche tratte e compagnie e scali, ma ancora, a dicembre, non è decollato. E questo, come noto, ha pesato tantissimo sull’aggravio dei problemi degli aeroporti e in particolare di quello di Alghero. 

Per questo, al presidente uscente, già professore e presto lo sarà di nuovo, come lui stesso ha detto, converrebbe suggerire prudenza nelle sue esternazioni (come l’altro eccesso nell’aver detto che la crisi è finita). E’ vero, siamo in campagna elettorale e forse una delle più dure, ma questo anche perchè la nostra Isola è ferma, inchiodata e anzi, per certi versi, arretrata rispetto a quelle che sono gli altri territori concorrenti nazionali e del mediterraneo. Per questo ci permettiamo di suggerire a chiunque voglia candidarsi nei prossimi mesi di uscire dalla propria città e regione e guardare cosa sta accadendo nel resto del Mondo, forse, comprenderà che amministrare in questo momento non fa per lui o, magari, nella migliore delle ipotesi comprenderà che la Sardegna e ancora di più Alghero sono luoghi dalle potenzialità enormi che possono dare benessere e persino ricchezza ai suoi abitanti e oltre e non essere luogo per perpetrare modelli sociali, economici e politici Medioevali. 

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

Consiglio per fermare Step

ALGHERO – “La Lega ha presentato presentato una mozione  per l’annullamento di tutti gli avvisi di accertamento notificati, e per la risoluzione del contratto tra il Comune di Alghero e la Step”. E’ quanto dichiara il consigliere comunale della Lega Michele Pais, secondo il quale “i gravi inadempienti e le  irregolarità degli atti notificati dalla Step ai cittadini algheresi, non solo evidenziano l’inadeguatezza di tale società a svolgere il servizio ma sopratutto la necessità che la gestione tributaria torni nel totale  controllo del Comune”.

Pais aggiunge che “l’amministrazione sta pericolosamente giocando sulla pelle dei cittadini, sopratutto di quelli che non hanno strumenti per verificare la correttezza delle pretese tributarie, come ad esempio gli anziani. Per questo urge un immediato ripensamento della scelta e l’annullamento di tutta la procedura”. Il Consigliere della Lega, inoltre, fa sapere che a nome dell’intera opposizione chiederà la convocazione di un urgente Consiglio comunale urgente per la discussione di tale problema prima delle festività natalizie “in modo da non far vivere le feste agli algheresi nell’angoscia di dover pagare tributi ingiusti e salati”.

Nella foto il Consiglio

S.I.