Crisi Sanità tra tagli e stipendi d’oro

ALGHERO – “Ancora una volta ho voluto portare all’attenzione della massima assise cittadina, ovvero il Consiglio Comunale, la gravità della situazione che attraversa la Sanità locale a seguito dell’attuazione della Rete Ospedaliera voluta dalla Giunta Pigliaru”. E’ ancora Monica Pulina, consigliere comunale di Centrodestra, che punta i riflettori sulla gravissima condizione della sanità locale: tagli ai servizi che però si scontrano con gli stipendi d’oro dei manager e con un’interzia diffusa di coloro che dovrebbero, invece, difendere il territorio. 

“E, ancora una volta, ho notato distacco per non dire disinteresse, soprattutto in capo a coloro che, pur della stessa parte politica, a partire dal Sindaco, stanno governando Alghero. Ora Bruno dice che non basta un container perchè le decisioni sono in capo alla Regione, come se per la corsie non fossero comunque di altri enti Ma ovviamente a Cagliari oggi, come due anni fa a Roma, siede una compagine governativa di Centrosinistra. Un generale menefreghismo che stiamo già pagando a caro prezzo visti i tagli ai numerosi servizi, dal Civile al Marino fino all’offerta territoriale (vedi Pediatri). La riorganizzazione delle rete ospedaliera ha affossato, impoverito e privato di servizi essenziali per il territorio la Sanità del Nord-Ovest della Sardegna. Un provvedimento della Giunta Regionale, secondo l’Assessore Arru, necessario per ridurre la spesa Sanitaria. Non avendo in Sardegna menti illuminate e capaci di ridefinire l’assetto del servizio ospedaliero si è preferito dare l’incarico ad un super manager arrivato dal Piemonte con uno stipendio da capogiro, l più alto in assoluto rispetto agli altri manager in tutta Italia pari a 240 mila euro. Oltre il danno la beffa: da una parte si spendono cifre da capogiro, in conto dei sardi, dall’altra si tagliano servizi essenziali”.

“Per esempio ad Alghero viene negato il primo livello con la promessa di ottenere tale classificazione entro il 2018. Tale promessa si rivela nei fatti una presa in giro. Succede infatti che con delibera regionale del 4/12/2018 avente per oggetto la riconversione dell’offerta assistenziale degli ospedali pubblici e privati e ripartizione tendenziale dei posti letto tra i presidi ospedalieri afferenti alle aree omogenee Nord-Ovest e Sud-Est. Di fatto, con l’approvazione definitiva, viene sancito il depotenziamento dell’ospedale di Alghero che in pratica resterà Ospedale di base. Infatti, nell’allegato alla delibera compare la distribuzione dei posti letto e vengono azzerati i posti letto del reparto Otorinolaringoiatria (ben dieci), vengono azzerati i posti letto del Day Hospital e del Day Surgery, attività funzionali all’abbattimento delle liste di attesa ai ricoveri impropri e gli accessi in pronto soccorso, la maggior parte dei quali in codice bianco o verde”.

“L’azzeramento dei posti letto di otorino di fatto sancisce il destino dell’ospedale di Alghero a presidio di base, infatti, la specialità chirurgica di ORL è funzionale per i Dea di primo livello. Quello che preoccupa, è il mutismo di certa classe politica che fa finta di distrarsi e di far passare in sordina un simile grave provvedimento. Il diritto alla salute è fondamentale e imprescindibile. I cittadini del nord ovest della Sardegna, i cittadini Algheresi non possono pagare sulla propria pelle simili scelte. Mai si era vista un amministrazione regionale così lontana e incapace di dare risposte su temi così importanti come quello sulla Sanità che vede soccombere il Nord-Ovest della Sardegna. Un sistema che nei fatti impoverisce la sanità pubblica a vantaggio di quella privata. Questo è quello che sta accadendo con il beneplacito dei tanti Consiglieri Regionali del Sassarese. Si, quei consiglieri che fanno parte del Partito Democratico che ha preferito soccombere alle scelte nefaste calate dall’alto anziché tutelare i propri cittadini, saranno questi ultimi, alla prossima tornata elettorale, a ricordare a codesti rappresentanti, tutto il danno che sono riusciti a compiere. Con la salute non si scherza e non è certo con il taglio di servizi essenziali ai cittadini che si risparmia quando certi personaggi lo capiranno, forse sarà già troppo tardi”.

Nella foto Monica Pulina

S.I.