Cagliari chiede più sicurezza

CAGLIARI – “La città di Cagliari chiede più sicurezza. Lo fa con una bella manifestazione civile e pacifica per richiamare l’attenzione di chi pensa di eludere il dibattito. Grazie a Salvatore Sasso Deidda a Paolo Truzzu e agli amici di Fratelli d’Italia per aver acceso una fiaccola di speranza”, cosi il coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci rispetto alla manifestazione di martedi per chiedere più sicurezza a Cagliari. “Grazie ai militanti, ai simpatizzanti, agli amministratori locali di Forza Italia che hanno partecipato, a tutti gli altri movimenti che erano presenti e soprattutto un grande ringraziamento a tutti i cagliaritani, alle famiglie che hanno manifestato con un unico desiderio: quello di mantenere libera, vivibile, a misura di persona la nostra comunità”.

“La sicurezza nella propria città non ha colori, non ha simboli politici. Quindi anziché sprecare il proprio tempo nel travisare ed interpretare i fatti a propria convenienza, inviterei quelle stesse persone ad utilizzare quel tempo per fare una doverosa riflessione sulla manifestazione di ieri e, soprattutto, ad accogliere le richieste dei tanti cittadini che hanno sfilato”, è Maria Grazia Vacca di Fratelli d’Italia, tra le organizzatrici della manifestazione a commentare sempre la fiaccolata di martedi. “Ognuno ha il sacrosanto diritto di chiedere pacificamente al proprio Sindaco più sicurezza, più pulizia, meno degrado nella propria città e ha – altrettanto sacrosanto – il diritto di essere ascoltato. Perché Cagliari è una città bellissima e di una cosa bella ne va presa cura, perché tutti la possano ammirare ed apprezzare”.

Nella foto la manifestazione di martedi

S.I.

Entrate, lo Stato restituisca 3miliardi

CAGLIARI – “Pigliaru la smetta di fare da palo al Governo mentre vengono scippati illegittimamente i soldi dei sardi”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta il vertice “fasullo” e “inconcludente” del presidente della Regione con il ministro Boschi. “Sono oltre 3 miliardi i soldi sottratti alla Sardegna e il presidente chiede timidamente una riduzione di 300 milioni? E lo fa dopo che Governo e maggioranza nazionale hanno perfino prorogato al 2020 gli accantonamenti? Cerchi di essere meno ridicolo – prosegue l’esponente azzurro- e presenti il conto vero a Palazzo Chigi. Ma soprattutto stracci l’accordo da lui firmato nel 2014 con cui ha rinunciato a tutti i ricorsi presentati da noi e con essi anche ai soldi dovuti alla nostra isola. C’era un modo – ricorda Cappellacci- per ottenere il maltolto dal 2012 ad oggi: per esempio, il ricorso presentato dalla mia giunta (n. 160 del 2012)”.

“La Valle d’Aosta ne ha promosso uno uguale, non lo ha ritirato, ha vinto e ora sta ottenendo quanto ingiustamente sottratto dal 2012 ad oggi (non dal 2018). Pigliaru invece lo ha ritirato miseramente dopo aver firmato con Padoan l’accordo fregatura del 2014, che al punto 5 recitava: “La Regione si impegna a ritirare, entro il 16 settembre 2014, tutti i ricorsi contro lo Stato pendenti dinanzi alle diverse giurisdizioni relativi alle impugnative di leggi o atti conseguenziali in materia di finanza pubblica, promossi prima del presente Accordo, o, comunque, a rinunciare per gli anni 2014-17 agli effetti positivi sia in termini di saldo netto da finanziare che in termini di indebitamento netto che dovessero derivare da eventuali pronunce di accoglimento“. Insomma, da veri polli hanno rinunciato non solo ai ricorsi ma perfino agli effetti positivi delle sentenze già vinte. Quando si chiede l’unità, occorre farlo per difendere i sardi dal Governo e non il Governo dai sardi. Pigliaru – ha concluso Cappellacci- scelga da che parte stare”.

Nella foto il coordinatore Cappellacci

S.I.

Entrate, trattativa Stato-Regione

ROMA – Inizia ufficialmente il percorso a Palazzo Chigi per arrivare a un’intesa fra Regione Sardegna e Stato sulla quota di accantonamenti da versare come contributo alla finanza pubblica per il risanamento del debito. Nell’incontro di oggi fra il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore del Bilancio Raffaele Paci con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, il sottosegretario a Economia e Finanze Pier Paolo Baretta e il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa, è stato infatti deciso di avviare il confronto per arrivare alla definizione di una cifra condivisa. Il prossimo incontro è stato già fissato per mercoledì alle 10.30. Nel momento in cui nelle prossime settimane si arriverà a un accordo, verrà inserito con emendamenti nella Legge di stabilità.

“C’è disponibilità del Governo a continuare un confronto già avviato ma che oggi vogliamo rilanciare perché i tempi sono stretti, c’è una Legge di stabilità che sta arrivando e vogliamo che lì si risolva questo problema che stiamo ponendo con grande forza”, dice il presidente Pigliaru. “Nel prossimo incontro si comincerà già a parlare di cifre, confrontandoci su quello che noi consideriamo un contributo equo e proporzionato alla finanza pubblica. Ovviamente le Regioni devono partecipare, ma la cifra che paghiamo adesso, quasi 700 milioni, è decisamente sproporzionata per una regione che ha un Pil come il nostro e paga ancora le conseguenze di una crisi economica devastante. Una volta raggiunta uno schema di accordo, e credo che ci riusciremo, lo porteremo in Consiglio regionale per condividerlo. Con questa intesa – conclude Pigliaru – vogliamo che siamo fissate regole chiare, certe ed eque”.

Quello di oggi è il quarto incontro a Roma sull’argomento, i primi due con Bressa a febbraio e marzo, il terzo con Boschi e i dirigenti del Mef e della Ragioneria dello Stato ad aprile. La Sardegna paga attualmente 684 milioni di euro di accantonamenti, una cifra ormai insostenibile anche alla luce dei nuovi costi, per esempio farmaci innovativi e trasporto disabili, interamente sulle spalle della Regione. Secondo l’ultima sentenza della Corte Costituzionale, pur dovendo le Regioni a Statuto speciale contribuire con gli accantonamenti, è necessaria un’intesa sulla cifra. Inoltre, gli accantonamenti non possono essere considerati un contributo a tempo indeterminato, essendo invece del tutto straordinario.

“C’è disponibilità del Governo ad accettare un confronto in cui lo Stato e la Regione si mettono d’accordo su una cifra, quanto la Sardegna deve contribuire alla finanza pubblica per i prossimi 3 o 5 anni”, spiega l’assessore Paci. “È il metodo già seguito da Trento e Bolzano che si è dimostrato molto solido anche rispetto ai contenziosi e sentenze. Andremo avanti con questa trattativa: si parte da 684 milioni, noi chiediamo almeno un dimezzamento di questa cifra e come in tutte le intese si cercherà di trovare una via mediana. Poi deve essere chiaro che questo contributo non può essere per sempre, altrimenti significherebbe che lo Stato sta unilateralmente modificando il nostro Statuto, e non può farlo. Comunque – conclude Paci – nell’incontro di oggi c’è stata apertura ed è positivo che si entri già dalla prossima settimana in una fase molto operativa”.

Nella foto un precedente tavolo sulle Entrate

S.I.

Regione, le delibere della Giunta

CAGLIARI – La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato la delibera proposta dall’assessore degli Affari generali Filippo Spanu per il trasferimento della funzione del turismo dalle Province alla Regione, e del personale degli ex Ept (Enti provinciali per il turismo) e delle Province che seguiranno la funzione. Al provvedimento previsto dalla L.R. n. 2/2016 sono potenzialmente interessati circa 50 lavoratori, che saranno chiamati a una scelta volontaria (come è già accaduto per la funzione del lavoro) e saranno impiegati nelle sedi di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Olbia e Carbonia. La Giunta ha inoltre preso atto del Rapporto di Gestione 2016 illustrato da Spanu. Il documento, redatto dall’Ufficio interno di gestione, è finalizzato soprattutto a fornire informazioni sull’attività complessivamente svolta dalle strutture dell’Amministrazione regionale in relazione al processo di programmazione e al grado di raggiungimento degli obiettivi.

Su proposta di delibera dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena sono stati riprogrammati 10,7milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) destinati al potenziamento delle strutture residenziali per studenti universitari, che saranno utilizzati per interventi di valorizzazione dei beni culturali, campagne di scavi e restauri (4 milioni), impiantistica sportiva (3milioni), interventi per favorire la qualificazione e l’innovazione dell’offerta formativa degli Istituti Tecnici superiori (1,2 milioni), e infine l’accesso per le scuole sarde ai servizi digitali (2,5milioni).

La Giunta ha inoltre concordato di erogare 16,3 milioni di euro per i musei di ente locale e le aree archeologiche e monumentali. Le risorse serviranno per coprire i costi di gestione di 136 siti, attraverso 70 progetti che danno occupazione a circa 467 operatori. Approvata la delibera con cui viene definito il nuovo catalogo di interventi per collocare circa 220 lavoratori ex Ati-Ifras nei cantieri dei soggetti pubblici che ne hanno fatto richiesta. La Giunta ha dato parere di conformità agli atti aziendali delle aziende sanitarie e ospedaliere.

Nella foto la Regione

S.I.

Multisala, degrado in via Adelasia

SASSARI – “E’ nota in Città la notizia secondo la quale risulta imminente l’apertura della rinnovata sala cinematografica Moderno, dove un coraggioso imprenditore cagliaritano ha deciso di provare a colmare un vuoto importante in Citta, ovvero quello della mancanza di un Cinema”. Cosi il consigliere comunale di Forza Italia-Sassari Manuel Alivesi riguardo l’abbandono della zona della città dove andrà a nascere il cinema multisala.

“Grande è l’attesa e soprattutto grandi sono le aspettative maturate per un Città dove la mancanza di un Cinema ha generato un vuoto culturale, sociologico e perfino politico. I lavori di ripristino ed ammodernamento della struttura abbandonata procedono rapidamente e, sicuramente con grandi investimenti, quindi noi apprezziamo moltissimo gli sforzi posti in campo dal privato.

“Dispiace e preoccupa molto il fatto che, con l’approssimarsi dell’apertura della Multisala, a pochi passi dalla struttura esiste un storica Via cittadina, la nota Via Adelasia, che appare in totale stato di abbandono e ferita da un pesantissimo degrado. Riteniamo opportuno che l’Amministrazione intervenga tempestivamente per restituire decoro e dignità in un angolo importantissimo della Città e soprattutto per una via che presto sarà il vero biglietto da visita per l’apertura di una Multisala che ci auguriamo venga utilizzata non solo dai Sassaresi ma anche e soprattutto dagli abitanti dell’intero territorio di tutta la Provincia”.

Nella foto la zona di via Adelasia

S.I.

La Base, 4 Mori in tutti i collegi

SASSARI – Domenica mattina nella propria sede a Sassari si è riunita la direzione nazionale della Base, un parlamentino composto da quaranta dirigenti provenienti da tutta la Sardegna. All’ordine del giorno la linea politica ed in particolare le prossime elezioni politiche. Dopo una lunga discussione la direzione ha dato mandato al Presidente del movimento Efisio Arbau ed al Consigliere regionale Gaetano Ledda di procedere nel progetto politico di aggregazione della coalizione civica-sardista, coinvolgendo le altre forze identitarie, e soprattutto di sostenere la proposta dell’alleato Partito Sardo D’azione di presentare una lista nazionale con il simbolo dei Quattromori in tutti i collegi delle politiche, anche nel continente, che coinvolga tutte le forze civiche ed identitarie sarde.

“Si tratterebbe di un esperimento politico importante – sostengono Efisio Arbau e Gaetano Ledda – che oltrechè avere buone possibilità di eleggere sia con la legge elettorale attuale che con quella in approvazione, sarebbe il viatico in vista delle elezioni regionali e dell’idea di creare le condizioni per un governo civico e sardista per la Regione Sardegna”.

Nella foto l’incontro de La Base

S.I.

Sicurezza, Sassari maglia nera

CAGLIARI – “Apprendere che in Sardegna la “palma” della peggiore provincia in tema di sicurezza è assegnata a Sassari deve far suonare finalmente il campanello d’allarme”. Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta i dati preoccupanti diffusi oggi dal quotidiano economico Sole 24 Ore. “Pur in un quadro di complessivo miglioramento nell’isola, nel 2016 si sono registrate nel sassarese 16.045 denunce, 4.816 ogni 100.000 abitanti. In provincia di Nuoro le denunce ogni 100.000 abitanti sono state 3.992 per un totale di 6.232, per arrivare a Cagliari con 3.792 e Oristano 2.843 ogni centomila abitanti. Un record che deve far svegliare il Governo regionale e la politica della provincia -denuncia Tedde-.”

Sono dati che devono far riflettere e debbono essere inseriti in un quadro economico depresso per le distrazioni della Giunta Pigliaru che stanno conducendo ad una desertificazione del territorio.” L’avere impedito a Sassari di diventare Città metropolitana, con tutti i vantaggi che ne sarebbero derivati, avere affondato letteralmente l’aeroporto di Alghero e avere tenuto un atteggiamento distratto nei confronti della chimica verde secondo l’ex sindaco si stanno riflettendo sull’economia e sul sociale. “Auspichiamo finalmente un cambiamento di rotta fin dall’approvazione del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che vede Sassari trattata come una “Cenerentola” -chiude Tedde- prima che sia troppo tardi.”

Horus, nuovo visore per operare

CAGLIARI – Si chiama Horus la nuova frontiera della medicina. Un visore per la realtà aumentata che entra in sala operatoria e negli ambulatori dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, al San Giovanni di Dio e al Policlinico. Horus consente ai medici non solo di trasmettere l’intervento e consultare in tempo reale colleghi in tutto il mondo, ma anche di guardare, proiettandoli nelle lenti, esami, radiografie o altri documenti come i protocolli, semplicemente richiamandoli con comandi vocali. La sperimentazione partirà nella Clinica Odontoiatrica, diretta dal professor Vincenzo Piras, in collaborazione con un gruppo di ricercatori di vari paesi guidati dal professor Raffaele Ciavarella (docente e ricercatore della Sorbona di Parigi), ideatore e realizzatore di questo sistema che porta l’Aou di Cagliari a confermarsi leader nell’innovazione in sanità.

«Si tratta di un sistema rivoluzionario – spiega professor Piras – che aiuterà i medici a fare diagnosi sempre più precise: basti pensare all’utilizzo che ne può fare il chirurgo, l’internista o anche l’anatomo-patologo, per non parlare degli studenti che possono osservare direttamente il campo operatorio guardando con gli occhi del chirurgo». I comandi, dice il capo progetto Raffaele Ciavarella, «sono impartibili vocalmente, e questo lascia le mani libere al medico. Il visore ingrandisce quello che sto vedendo fino ad otto volte, consente di filmare, fotografare, evidenziare le differenze tra quello che sto facendo e quello che dovrei fare, semplicemente muovendo gli occhi. Permette di sapere dove passano i vasi sottocutanei, fa vedere in 3D, consente di navigare nella letteratura medica e consultare tutti gli esami clinici eseguiti sui pazienti. Il caschetto permette di lavorare sempre con dei riferimenti colorimetri e ambientali stabili e ottimali, riduce al minimo lo sforzo fisico e della vista (autofocus, autoiris, HDR), svolge per il medico istantaneamente lunghe e complicate ricerche confrontando immagini con migliaia di altre (in librerie) e ne evidenzia le differenze». Per Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, «l’innovazione in medicina è fondamentale. La nostra è un’azienda smart, giovane e attenta alle esigenze dei nostri pazienti: puntare sulla novità consente di garantire ai cittadini cure di qualità e nuove metodologie di intervento».

Con Horus che verrà testato all’Aou di Cagliari, aggiunge il direttore della clinica Odontoiatrica si possono fare tante cose anche dal punto di vista della didattica. «Pensiamo al tutoraggio clinico a distanza – spiega professor Piras – il tutor da qualunque parte del mondo può seguire ciò che sta facendo lo studente, può parlare e indicare sullo schermo, dentro gli occhiali, il punto o la regione da considerare. Per non palare poi della second opinion, del consulto in diretta con un collega o un super esperto che vede esattamente ciò che sta guardando il medico curante». Insomma, una straordinaria evoluzione in medicina che vede l’Aou di Cagliari ancora una volta protagonista.

Nella foto un esempio di Horus

S.I.

Partecipate, Stintino approva Piano

STINTINO – Il consiglio comunale di Stintino approva la ricognizione delle partecipate e delibera di mantenere la presenza del Comune in Abbanoa, nella Sistema della Rete dei porti e nel Sistema turistico locale del Nord Sardegna in fase di liquidazione. Nei giorni scorsi l’assemblea civica ha anche rinnovato la Compagnia barracellare e il suo comandante quindi la variazione del bilancio di 12 mila euro per l’indennità di fine mandato al sindaco per il periodo 2007-2017.

A illustrare l’argomento delle partecipate è stato il sindaco Antonio Diana che ha sottolineato le volontà dell’amministrazione per le partecipazioni in Abbanoa, nella Rete dei porti, per la quale l’ente promuoverà un piano di riassetto, e nel Sistema turistico locale. Per quest’ultima, in fase di liquidazione, la quota di rappresentatività del Comune è pari al 3,36 per cento. Il Comune già dal 2015 non ha versato più alcuna quota associativa e – è stato detto durante la seduta consiliare non esistono debiti o crediti della società consortile nei confronti del Comune. L’amministrazione quindi ha ritenuto di dover mantenere la partecipazione nel Sistema turistico locale Sardegna NordOvest in attesa del completamento della procedura di liquidazione.

Per quanto riguarda, invece, la partecipazione in Abbanoa, è stato fatto notare che il Comune ha una quota di rappresentatività pari allo 0,00982102%. E poiché si tratta di una società rientrante nella definizione dell’articolo 4 Testo unico in materia di società a partecipazione pubbliche che si occupa della “Produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi”, l’amministrazione ha ritenuto di dover mantenere la partecipazione.

Infine, per quanto riguarda la Società Rete porti Sardegna, che vede il Comune con una quota di rappresentatività pari al 10 per cento, è stato spiegato che si ritiene che la società debba essere oggetto di un piano di riassetto finalizzato alla razionalizzazione. «Il Comune di Stintino – ha detto il primo cittadino – considerata l’esigua quota di partecipazione detenuta non è in grado di avviare autonomamente gli interventi di razionalizzazione dei costi, ma si farà promotore di un piano di riassetto nelle opportune sedi. Svolgeremo un’azione di monitoraggio per prevenire situazioni di criticità che possano incidere negativamente sul valore della quota detenuta e sulle risorse investite», ha concluso.

Il consiglio comunale, infine, ha rinnovato la Compagnia barracellare del Comune per il triennio 2017-2019. La compagnia sarà composta di 35 membri, compreso un aspirante barracello, attualmente in attesa del decreto di nomina di agente di pubblica sicurezza da parte della Prefettura di Sassari. L’assemblea quindi, da una terna di nomi scaturita dalla recente assemblea della compagnia, ha nominato capitano Antonio Gavino Depalmas. Per lui si tratta di una conferma, visto che guida la compagnia già da sei anni.

Nella foto il Comune di Stintino

S.I.

La Regione taglia le partecipate

CAGLIARI – La Giunta regionale ha approvato il Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni detenute dalla Regione, passaggio particolarmente significativo per l’innalzamento della qualità istituzionale del sistema Regione, perseguito dall’esecutivo di Francesco Pigliaru fin dall’inizio del suo mandato. “È un lavoro sulla qualità istituzionale che abbiamo iniziato fin da subito, nel 2014 e ora cominciamo a vedere i risultati”, ha detto il presidente Pigliaru. “Stiamo riducendo dell’80% il numero di queste società a cui pigramente la Regione ha partecipato per anni senza che queste erogassero servizi reali per i cittadini. Facciamo ciò che era giusto fare ed è ciò che ogni buon padre di famiglia farebbe: chiudere quello che non è indispensabile e che non ha alcun senso tenerle in piedi. Non stiamo aggredendo posti di lavoro – ha sottolineato -, perché addirittura, paradossalmente, spesso alcune di quelle società non avevano neppure lavoratori. È un’operazione pulizia: liberiamo risorse da dove erano mal collocate, soldi che erano spesi male – ha concluso Francesco Pigliaru -, e che è il momento di recuperare e spendere bene.”

Come previsto dal decreto 100/2017, che integra e modifica il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (Dlgs 165/2016), con il Piano viene infatti effettuata la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute dalla Regione, direttamente o indirettamente, alla data del 23 settembre 2016 (momento dell’entrata in vigore del Testo unico), individuando le società in regola, quelle che devono essere alienate e quelle che saranno oggetto di misure di razionalizzazione. Il Piano è un nuovo tassello nell’opera di semplificazione e trasparenza istituzionale della Giunta, che mira all’efficiente gestione delle partecipazioni societarie e alla riduzione della spesa attraverso la razionalizzazione. Grazie all’attività istruttoria svolta da ogni assessorato competente, è stata redatta una scheda per ogni partecipazione societaria, ricomprendendo anche le società partecipate per il tramite di organismi a controllo pubblico della Regione diversi dalle società (le agenzie regionali Sardegna Ricerche, Laore Sardegna, Agris Sardegna).

Cosa cambia La Regione Sardegna conta attualmente 91 partecipazioni in società, dirette ed indirette. A seguito della razionalizzazione, il complesso delle partecipazioni, dirette e indirette, si ridurrà a 18 partecipazioni: una politica attiva di spending review imponente, compiuta nell’arco degli ultimi tre anni. Complessivamente le società partecipate direttamente dalla Regione si riducono a 10: 4 saranno mantenute senza ulteriori interventi (Sotacarbo, Arst, Geasar e Sogaer – partecipazione Ras), 6 saranno sottoposte al contenimento dei costi (SardegnaIT, Sfirs, Carbosulcis – per la quale è in corso il procedimento di chiusura concordato con l’Unione europea -, Igea, Abbanoa, Insar). Tra quelle partecipate da Enti, Agenzia o Società 8 saranno mantenute senza interventi; 43 saranno cedute o alienate; 16 concluderanno le procedure di liquidazione e 2 verranno fuse o incorporate. I risparmi stimati Ammontano a circa 9 milioni e mezzo di euro. A questi sono da sommare i risparmi amministrativi derivanti dalla cessazione della gestione e ulteriori 3 milioni e mezzo, attesi dalla vendita delle fibre della società Janna.

Nessun licenziamento Le operazioni di liquidazione di Bic Sardegna (l’unica società con personale in forze tra quelle liquidate) non avranno sui livelli occupativi. Il personale passerà infatti a Sfirs. La riorganizzazione prevede la fine delle partecipazioni dirette o indirette in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione (vincolo di scopo). L’Amministrazione può costituire una società a partecipazione pubblica, acquistare una partecipazione in una società già costituita o mantenere una partecipazione già detenuta solo motivando la scelta ed evidenziandone la necessità per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, la convenienza economica e la sostenibilità finanziaria.

La Regione può mantenere partecipazioni in società nei seguenti casi: per la produzione di un servizio di interesse generale; per la progettazione e realizzazione di un’opera pubblica sulla base di un accordo di programma; per la realizzazione e gestione di un’opera pubblica o organizzazione e gestione di un servizio di interesse generale attraverso un contratto di partenariato; nel caso di autoproduzione di beni o servizi strumentali all’Amministrazione regionale o allo svolgimento delle sue funzioni; per servizi di committenza a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici (vincolo di attività). Fuori da questi casi, o quando si tratta di società prive di dipendenti o con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; di società che costituiscono un duplicato, in perdita, con fatturato inferiore a 500.000 euro o che necessitino di un contenimento dei costi di funzionamento o di aggregazione con altre società, scattano le misure di razionalizzazione attraverso la fusione, la messa in liquidazione e il contenimento dei costi di funzionamento.

Le precedenti misure Il Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni si inserisce in un processo avviato dalla giunta Pigliaru fin dal 2014, al fine di razionalizzare le partecipazioni e conseguire risparmi sui connessi costi di funzionamento. Queste le misure approvate: 2014 Il trasferimento dei dipendenti della società BIC Sardegna presso edifici regionali con un risparmio di circa 70.000,00 euro annui. (D.G.R. n. n. 22/13 del 17.6.2014); L’indirizzo per la dismissione delle partecipazioni detenute dalla Regione in Bastogi s.p.a. e Brioschi s.p.a., alienata il 27.3. 2015. (D.G.R. n. 35/6 del 12.9.2014); L’atto di indirizzo per recedere/porre in liquidazione il Consorzio Forgea International, conclusa il 28.10.2015. (D.G.R. n. 37/1 del 26.9.2014);

Gli indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo e direttive per la predisposizione di un disegno di legge di razionalizzazione della materia con l’elenco dettagliato delle società direttamente possedute dalla Regione e la misura della partecipazione (D.G.R. n. 39/17 del 10.10.2014). 2015 L’approvazione del ddl “Disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili” (D.G.R. n. 9/15 del 10.3.2015); La ricognizione degli affitti in essere con le società in house o controllate, al fine di predisporre un piano generale di dismissione degli stessi (D.G.R. n. 11/1 del 24.3.2015);
Il Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie 2015 (versione del 31.3.2015 poi aggiornata al 1.7.2015), elenca e descrive le società partecipate dalla Regione, con l’indicazione sulla dismissione/conservazione delle partecipazioni e delle ulteriori iniziative per razionalizzarle.
L’avvio della dismissione della società interamente partecipata dalla Regione Fase 1 srl e la messa in liquidazione (D.G.R. n. n. 25/9 del 26.5.2015, D.G.R. n. 20/7 del 12.4.2016 e D.G.R. n. 26/9 del 11.5.2016);
Il mandato per la dismissione della partecipazione della Regione in SO.GE.A.OR. s.p.a. in liquidazione, impartendo indirizzi alla SFIRS per l’alienazione delle partecipazioni detenute in SO.GE.A.OR., nel consorzio Prokemia, nella Marina di Villasimius s.r.l. e nella Marine Oristanesi s.r.l. (all’aggiudicazione definitiva dell’asta pubblica per la cessione delle quote SO.GE.A.OR. ha provveduto la Provincia di Oristano, delegata alla vendita) (D.G.R. n. 32/5 del 23.6.2015,); 2016 L’Avvio delle procedure di liquidazione, nomina del liquidatore e dell’organo di controllo e relativi indirizzi della Società BIC Sardegna SpA, messa in liquidazione il 6 luglio 2016. (D.G.R. n. 38/19 del 28.6.2016); Gli indirizzi sulla gestione liquidatoria e l’incarico di liquidatore che obbliga a dar conto dello stato di attuazione, delle cause ostative alla chiusura, delle misure adottate, dei risultati raggiunti, del termine previsto per la fine della liquidazione; dà indirizzi per la revoca dei liquidatori, se nominati a tempo indeterminato e in carica da più di cinque anni nella stessa società (D.G.R. n. 25/9 del 3.5.2016).

Il Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie 2016 che e descrive le società partecipate, indica le iniziative per razionalizzarle e illustra lo stato di attuazione e i risultati conseguiti rispetto alle misure indicate nel Piano di razionalizzazione 2015. 2017. L’elenco delle società detenute dalla Regione e dagli Enti e Agenzie regionali a seguito della ricognizione del 31 dicembre 2016 che definisce il perimetro del c.d. Gruppo Amministrazione Pubblica Regione Sardegna e del Gruppo bilancio consolidato (D.G.R. n.13/12 del 14.3.2017); L’attuale Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni, dirette e indirette, detenute dalla Regione in attuazione dell’art. 24 del Testo unico (D.G.R. n. 45/11 del 27.9.2017).

Nella foto la presentazione degli interventi da parte della Regione

S.I.