Trasporti locali: biglietto unico

CAGLIARI – Biglietto integrato e agevolazioni tariffarie per la continuità territoriale marittima e per la mobilità familiare. Questi i temi di tre delibere approvate oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu. Dopo l’applicazione nelle aree di Cagliari e di Sassari e nelle province di Nuoro e di Oristano, la tariffazione integrata si estende adesso anche alle città di Alghero, Macomer, Carbonia e Iglesias, dove l’Arst esercita il trasporto urbano. A partire dal 1 gennaio 2018 gli utenti potranno acquistare un unico biglietto o abbonamento che integra i servizi di mobilità automobilistici urbani, extraurbani e ferroviari.

Pertanto, chi per esempio dovrà recarsi ad Alghero da Sassari con il treno Arst e poi proseguire con un mezzo di trasporto in città, potrà avvalersi di un unico titolo di viaggio con un risparmio pari anche al 35 per cento nel caso di abbonamenti mensili impersonali. Concretamente, se una corsa semplice in linea extraurbana, per esempio nella fascia chilometrica fra 0 e 10 chilometri, costa 1,30 euro e se a questa si somma il costo di un’altra corsa semplice però urbana da un euro, si giunge attualmente alla somma di 2,30 euro. Con l’integrazione tariffaria, invece, per coprire lo stesso tragitto extraurbano e urbano, si acquisterà un biglietto unico che costerà complessivamente 1,70 euro risparmiando il 26 per cento sul totale di 2,30. I nuovi titoli integrati si aggiungono e non si sostituiscono a quelli previsti dal sistema tariffario ora in vigore inoltre non è previsto alcun contributo da parte delle Regione ai vettori a copertura dell’eventuale minor introito derivante dall’introduzione del biglietto integrato.

Agevolazioni tariffarie. I provvedimenti varati oggi dall’Esecutivo prevedono l’applicazione di agevolazioni tariffarie a favore delle categorie svantaggiate anche per usufruire dei servizi marittimi in continuità territoriale con le isole di San Pietro e La Maddalena. Chi ha una percentuale di invalidità tra il 50 per cento e il 79 per cento e un reddito Isee inferiore a 18mila euro e i reduci di guerra, avranno diritto a un ticket pari al 10 per cento del costo totale. Chi ha invece una invalidità tra l’80 e il 100 per cento e un reddito Isee inferiore a 25.500 euro, pagherà un biglietto al 5 per cento del totale. Le agevolazioni sommate non dovranno superare il tetto massimo di 270 euro, cumulativo per tutti i servizi di trasporto pubblico locale. Stesse regole possono applicate anche agli accompagnatori degli utenti in categoria svantaggiata. Resta poi confermato il il diritto all’agevolazione per gli accompagnatori dei viaggiatori disabili (ciechi, invalidi e minori) che superino il limite reddituale previsto. La Giunta infine, nell’ottica di incentivare la mobilità familiare, ha stanziato 600mila euro per rimborsare gli studenti di età inferiore ai 18 anni che hanno acquistato abbonamenti annuali o mensili (questi ultimi relativi solo a novembre e a dicembre) nel corso del 2017.

Nella foto un autobus dell’Arst

S.I.

Nodo Finanziaria, Pigliaru rassicura

CAGLIARI – “La fiducia mia e di tutta la Giunta nei confronti dell’assessore Paci è massima, per i contenuti della Finanziaria in discussione e per il metodo collegiale e condiviso con cui si stanno portando avanti i lavori. La Giunta ha da sempre grande attenzione per le politiche sociali e del lavoro, così come per tutte le tematiche cruciali su cui stiamo lavorando duramente per dare le migliori risposte possibili alla Sardegna. Ricordo che sul Reis, il reddito di inclusione sociale, ci sono anche quest’anno 30 milioni di euro, e per gli interventi sul lavoro almeno 70 milioni”. Lo dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru.

“Per quanto riguarda il metodo, la Finanziaria è stata condivisa sin dal primo momento dall’assessore Paci in vari incontri con le parti sociali, sindacali, datoriali e con le forze politiche di maggioranza, per accogliere suggerimenti e cercare di arrivare al miglior risultato possibile per tutti. È stata poi approvata e condivisa da tutta la Giunta. Non solo: oltre ai 40 milioni “liberi” già garantiti, è stata assicurata la ulteriore disponibilità di qualche decina di milioni di euro, che ci siamo impegnati a trovare, la cui destinazione insieme agli altri 40 potrà essere discussa tutti insieme in questi giorni prima dell’Aula individuando urgenze e priorità. Allo stesso tempo abbiamo preso l’impegno, condiviso dal Consiglio, di approvare la manovra entro l’anno in modo che entri in vigore dal primo giorno del prossimo anno per dare ai cittadini le risposte che aspettano. Auspico quindi che la maggioranza lavori con impegno e partecipazione, proponendo miglioramenti se ci possono essere, con spirito costruttivo. Da parte mia, ribadisco la totale fiducia nei confronti dell’assessore Paci e la disponibilità a incontrare la maggioranza in qualunque momento si ritenga necessario”.

Nella foto il presidente Pigliaru

S.I.

Fondi Sviluppo usati per debiti sanità

CAGLIARI – “Ennesimo gioco di prestigio per contrabbandare come virtuoso e positivo un fallimento clamoroso”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta l’approvazione al Senato del disegno di legge, d’iniziativa del Governo per la Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. (Modifica alla disciplina dell’estinzione del reato per condotte riparatorie), che all’articolo 18 quinquies recita: “Ai fini della copertura dei debiti sanitari accertati al 31 dicembre 2016, la regione Sardegna può far richiesta di utilizzo delle risorse generate da economie, riprogrammazioni di sanzioni e riduzioni di interventi finanziati con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui alla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 1/2011 dell’11 gennaio 2011, relativi al territorio della regione medesima”.

“Il Governo, con delibera del CIPE, per gli anni 2018 e 2019, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, provvede alla relativa autorizzazione”. In altre parole per sanare, e soprattutto per nascondere all’opinione pubblica, i debiti della Sanità del 2016, tutti imputabili alle scelte ridicole dei baroni della sinistra, la Giunta Pigliaru romperà quel salvadanaio che contiene soldi destinati allo sviluppo. E’ come se un padre di famiglia – spiega l’esponente azzurro- prendesse i soldi conservati per pagare l’università ai figli per non confessare di aver provocato una situazione economica disastrosa”.

“In tre anni questa Giunta regionale ha rinunciato ai miliardi delle entrate, ha indebitato i sardi con un maxi-mutuo e ora ha l’impudenza di utilizzare i soldi destinati alle politiche per lo sviluppo per risanare la gestione della sanità avvenuta in questi anni? Sul piano politico – evidenzia Cappellacci- l’operazione prova anche la contiguità tra il Governo e la Giunta Pigliaru e la complicità di quest’ultima negli scippi perpetrati a danno dei sardi: questa norma è la prova che si coprono a vicenda. Ecco perché Pigliaru e la sua corte devono andare a casa e si deve compiere un’operazione verità sui soldi della Sardegna e soprattutto – ha concluso Cappellacci- aprire una vertenza entrate 2 per rivendicare fino all’ultimo centesimo”.

S.I.

Mdp, prima assemblea sarda

CAGLIARI – Venerdì 17 novembre si è svolta la prima Assemblea aperta di Articolo1-MDP Cagliari provinciale, nella storica sede di via Emilia della Fondazione Enrico Berlinguer. L’Assemblea ha visto la partecipazione di numerosi amministratori e militanti tra i quali l’assessore di Cagliari Yuri Marcialis (coordinamento regionale MDP) che ha aperto i lavori introducendo il documento programmatico nazionale, i consiglieri comunali di Cagliari Andrea Dettori e Marco Benucci, il vice sindaco di Settimo Lello Concu e il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai che ha concluso i lavori, tutti aderenti a MDP – Articolo 1.

“Vi è stata una grande partecipazione di giovani, MGS (movimento giovanile di sinistra), che riunitasi in anticipo ha discusso dei temi fondanti portati avanti da MDP a livello regionale che nazionale. L’Assemblea provinciale di MDP ha approvato il documento programmatico diffuso da Articolo UNO – Movimento Democratico e Progressista sui territori, ed eletto Andrea Zuddas, Ambra Joyce, Silvia Corongiu e Alessandro Poddi come Delegati all’Assemblea nazionale del Partito tenutasi il 19 novembre a Roma”.

Nella foto Yuri Marcialis

S.I.

Politiche, Fdi punta su Langella

ALGHERO – “Anche il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia AN inizia a muoversi in vista delle prossime scadenze elettorali per il rinnovo del parlamento per il 2018. Dopo aver riunito i tesserati per l’indicazione dei delegati per il Congresso Nazionale che si terrà a Trieste nelle date del 2 e 3 dicembre 2017, dove il Coordinamento di Sassari esprimerà 17 delegati più 6 di diritto, dietro solo al Coordinamento di Cagliari, questo ad indicare il buon lavoro svolto fino ad oggi dalla dirigenza”. Cosi da Fratelli d’Italia riguardo gli aggiornamenti politici in vista delle Elezioni per il rinnovo del Parlamento di inizio anno prossimo.

“L’Assemblea dei tesserati ha voluto esprimere come candidato principale per il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale in Provincia di Sassari e in tutto il Nord Sardegna la candidatura di Gianfranco Langella, in rappresentanza del lavoro svolto dal gruppo costituente del nostro movimento politico e degli interessi di tutti quei Sardi che nel corso degli ultimi 5 anni hanno sperimentato le peggiori conseguenze economiche e sociali di una mala politica fatta nel disinteresse del cittadino negli enti locali e al governo. Il Portavoce provinciale Uccio Sanna, preso atto dell’indicazione dei tesserati per la candidatura di Langella, giunta dopo un confronto politico vivace e partecipato iniziato nel 2014, ha indicato in Gianfranco Langella la sintesi degli obiettivi che il gruppo di Fratelli d’Italia AN si è prefissato di raggiungere per la Sardegna”.

“I valori della destra e il lavoro di rinnovamento ribaditi sin dalla nostra fondazione, non possono essere scambiati con logiche partitiche legate all’arrivismo personale di terzi, amplificando la sfiducia dei cittadini verso la classe politica. Siamo pronti, come Direttivo Provinciale, ad impegnarci in questa sfida attraverso tutte le modalità possibili, compresi i collegi uninominali che al momento rappresentano la volontà diretta dei cittadini verso la politica”.

Nella foto Gianfranco Langella

S.I.

Delibere Regione. Soldi ad Abbanoa

CAGLIARI – La Giunta regionale, riunita questa mattina a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato definitivamente, dopo il passaggio in Commissione Salute del Consiglio regionale, la delibera di programmazione delle risorse 2017 per l’organizzazione e il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza. Per il 2017 la Giunta ha ripartito quasi due milioni di euro: 900 mila euro, come contributo alle attività degli 8 Centri antiviolenza e delle 5 Case di accoglienza, già finanziati negli anni scorsi e con il trasferimento delle risorse in un’unica soluzione per garantire continuità nell’attività svolta. Il 70% delle risorse (pari a 630.000 euro), sono destinate alle Case di accoglienza e il restante 30%, (pari a 270.000 euro) andranno ai Centri antiviolenza, attribuendo lo stesso importo a ogni Centro e prevedendo una maggiorazione del 50% ai Centri titolari di ulteriori sedi operative, per assicurare a tutte le strutture, intese come nodi della rete regionale, adeguate potenzialità di ascolto e di accoglienza. Altre risorse arrivano da stanziamenti statali: circa 515 mila euro sono vincolati all’istituzione di nuovi Centri e nuove Case di accoglienza (il 33%), mentre il 67% (250 mila euro) finanzia le realtà già esistenti e operative. Ci sono poi 384.000 euro del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale di genere, da destinare a quattro linee d’azione: formazione, inserimento lavorativo, interventi di autonomia abitativa, implementazione sistemi informativi.

Ancora su proposta dell’assessore Luigi Arru, è stata approvata la definizione dei criteri di assegnazione del 5% del tetto di spesa per l’acquisto, da parte dell’Azienda per la Tutela della Salute, delle prestazioni sanitarie di assistenza ospedaliera per l’anno 2017, facendo particolare riferimento alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e ai ricoveri presso le strutture private disposti dai Pronto Soccorso ospedalieri e dalle altre Strutture ospedaliere pubbliche. Via libera anche al Programma assistenziale per ragioni umanitarie per l’anno 2017, rivolto a cittadini provenienti da Paesi nei quali non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico-specialistiche e non sono in vigore Accordi di reciprocità relativi all’assistenza sanitaria e cittadini provenienti da Paesi la cui particolare situazione contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari o di altra natura, gli Accordi eventualmente esistenti con il Servizio Sanitario Nazionale per l’assistenza sanitaria.

Cultura. Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e Cultura Giuseppe Dessena sono stati stanziati 950mila euro per attività musicali e popolari. Altri 150mila euro sono destinati alla produzione, diffusione di opere audiovisive di animazione in lingua sarda e di prodotti musicali destinati a bambini e ragazzi a tutela e promozione della lingua sarda, e a scopo didattico: la diffusione avverrà infatti anche nelle scuole. È stato inoltre approvato il Piano di azione nazionale per l’educazione e l’istruzione dalla nascita sino ai sei anni: l’investimento è di 4,5milioni. Per il fitto casa degli studenti universitari, invece, sono stati assegnati 3milioni per l’Anno Accademico 2017/2018, per gli studenti sardi che frequentano un corso di laurea in Sardegna o in altri Atenei fuori dall’isola. Un milione 96mila euro sono destinati agli allestimenti scientifici per il potenziamento e la funzionalità della ricerca dei Dipartimenti del nuovo complesso universitario di Monserrato. Infine, sono stati rafforzati i laboratori didattici linea B2 di Tutti a Iscol@ 2017/2018, con 3milioni 410mila euro.

Lavori Pubblici. A seguito del parere favorevole da parte del Consiglio regionale, è stata approvata in via definitiva, come proposto dell’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, la sottoscrizione da parte della Regione delle azioni relative all’aumento di capitale, deliberata dall’assemblea dei soci di Abbanoa spa per 10 milioni lo scorso 19 ottobre, in misura pari all’attuale percentuale di partecipazione della Regione al capitale sociale, esercitando il diritto di opzione per le azioni inoptate. Ambiente. Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, l’Esecutivo ha deliberato il nulla osta sul Conto consuntivo 2015 dell’agenzia Forestas e sulla variazione al bilancio di previsione 2017 dell’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna.

Nella foto il Consiglio Regionale

S.I.

Mobilità elettrica in 28 Comuni

CAGLIARI – Mobilità elettrica, avanti tutta. Dalla Giunta arriva il via libera a un nuovo tassello per la definizione dei diversi interventi nel settore. L’obiettivo è fare della Sardegna una regione sempre più ‘verde’ e sostenibile, all’avanguardia in campo nazionale ed europeo. Oggi l’esecutivo ha approvato sia le linee guida per l’elaborazione del Piano della Mobilità elettrica che la proposta di Accordo di programma che sarà stipulata con gli Enti locali interessati. Si tratta di un passaggio importante nell’attuazione delle misure predisposte dall’assessorato dell’Industria e che prevedono la spendita di 15 milioni di euro (Fondi FSC 2014-2020), risorse inserite nel Patto per la Sardegna firmato con il Governo.

“È tutto scritto nel Piano Energetico Ambientale e Regionale che abbiamo approvato più di un anno fa e che stiamo attuando con azioni puntuali e un cronoprogramma preciso: la mobilità elettrica è uno dei pilastri del PEARS”, commenta l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. “È ormai chiaro che il futuro è nel motore a trazione elettrica. Noi vogliamo stare al passo con le Regioni e i paesi europei che stanno già attuando queste misure, essere portatori di buone pratiche e far sì che la Sardegna non si faccia trovare impreparata davanti ai grandi cambiamenti in tema di energia. Intanto siamo pronti a firmare l’accordo di programma con gli Enti locali, con i quali ci siamo confrontati in questi ultimi mesi per pianificare gli interventi e spendere al meglio le risorse disponibili. Abbiamo tutti un obiettivo comune: lasciare alle prossime generazioni una Sardegna più ‘green’, attraverso progetti concreti di mobilità sostenibile e azioni mirate per la riduzione delle emissioni di CO2 e la tutela dell’ambiente. Lo stanziamento di 15 milioni è soltanto il primo di una serie di interventi. Le amministrazioni locali potranno cambiare il loro parco auto e acquistare mezzi elettrici. Inoltre saranno costruite le infrastrutture, le colonnine di ricarica lungo le strade principali, nei territori con maggiore densità abitativa e saranno sperimentati progetti pilota nelle isole minori. Come ho sottolineato più volte, la mobilità elettrica rappresenta anche una grande opportunità occupazionale nei settori manifatturiero, impiantistico e dei servizi con un mercato potenziale attuale e futuro enorme, con delle forti ricadute sul territorio. Infine, vogliamo incentivare le imprese di noleggio, di trasporto, di taxi, di spostamento merci ‘dell’ultimo miglio’ e le imprese turistiche a trasformare la propria flotta aziendale sempre più verso l’elettrico”.

L’Accordo di Programma verrà firmato nelle prossime settimane tra Regione, Città metropolitana di Cagliari, Rete metropolitana di Sassari e i Comuni di Olbia, Nuoro e Oristano, e si inserisce appieno nella strategia energetica della Giunta in materia di Smart Grid e Smart City. L’Accordo recherà la firma dei Sindaci dei primi 8 Comuni per numero di abitanti. Si tratta di territori con una popolazione di oltre 865 mila persone e una mobilità ‘generata’ pari al 75% degli spostamenti quotidiani in Sardegna. I Comuni potenzialmente coinvolti sono 28. Saranno acquistati veicoli elettrici e realizzate le colonnine di ricarica. Sono inoltre previste infrastrutture per informatizzare e gestire i punti di ricarica ed erogare i servizi di info-mobilità. Ci sarà una razionalizzazione delle procedure amministrative e i vari iter saranno in capo alla Centrale regionale di Committenza che sarà delegata a espletare i bandi di gara dall’Assessorato dell’Industria, ente coordinatore del programma.

Allegate all’Accordo di Programma ci saranno le Linee Guida per la redazione del Piano della Mobilità, strumento anch’esso previsto dal Piano Energetico Ambientale Regionale. In questo ambito, un ruolo importante lo svolge il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari che fornisce attività di supporto tecnico-scientifico e che, tra le altre cose, ha tracciato nelle Linee Guida la distribuzione preliminare delle colonnine di ricarica nelle aree prioritarie e sulle strade statali 131, 131 DCN e 130. L’Università, inoltre, assisterà gli Enti locali nello sviluppo e nella redazione dei Piani d’Azione Comunale per le Infrastrutture di ricarica che convergeranno nel Piano d’Azione Regionale.

Nella foto un’auto elettrica

S.I.

Elisoccorso, scelte scellerate

CAGLIARI – “Il preliminare ATS-GEASAR per la base dell’elisoccorso di Olbia e quelli in preparazione per Cagliari-Elmas ed Alghero confermano ancora una volta l’impostazione sbagliata di una Giunta che spreca soldi e offre meno servizi ai cittadini”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta la firma dell’atto da parte dell’ATS.

“Anzitutto – evidenzia Cappellacci- ci chiediamo a cosa serva l’Agenzia dell’Emergenza e Urgenza, se gli atti ancora una volta vengono firmati dall’Agenzia Tutela Salute. Ma il fatto più curioso – prosegue l’esponente azzurro- è che, mentre la delibera di istituzione dell’elisoccorso consentirebbe all’AREUS di valutare soluzioni diverse da quella della ubicazione della base all’interno dell’aeroporto, il contratto invece imbriglierebbe il direttore per 4 anni. Perché l’ATS è andata oltre le indicazione della stessa Giunta regionale? Ancora più grave è la vicenda dei costi: il contratto stabilisce un canone annuo di oltre 261 milioni più IVA per quattro anni, ovvero una cifra complessiva che supera abbondantemente il milione di euro. Con meno della metà la Regione avrebbe potuto costruire una base nuova di zecca, di proprietà. Ma non è finita: infatti, risulta escluso il servizio di antincendio durante le operazioni di rifornimento carburante con passeggeri a bordo. Sono escluse, e quindi a carico della Regione, anche tutte le utenze”.

“Insomma, i costi sono notevolmente superiori e sono destinati anche a crescere nel tempo. Considerato che il servizio non partirà prima di Giugno, ma pensiamo anche oltre, quindi perché vincolarsi fin da ora ad un contratto preliminare e a queste condizioni? Se a suo tempo abbiamo segnalato l’errore di scegliere gli aeroporti come basi, perché gli elicotteri dovranno chiedere il via libera per decollare e atterrare e attendere il passaggio degli aerei di linea, le perplessità aumentano alla luce di questo contratto e degli altri che dovessero essere stipulati con le società aeroportuali di Cagliari-Elmas e di Alghero. Possibile che nessuno nelle file della maggioranza si accorga della fondatezza delle nostre obiezioni e che tutti assecondino l’azione scellerata dell’assessore alla Sanità Avio-Arru, del presidente Pigliaru e della giunta regionale, rendendosi corresponsabili di un sistema che costa molto di più per offrire molto di meno ai cittadini e alle comunità?”

Nella foto l’elisoccorso in azione

S.I.

Medici, Regione stoppa indennità

CAGLIARI – “In Sardegna come nel resto del Paese pare che la certezza del diritto nei rapporti fra Stato e cittadini valga a senso unico solo a favore dello Stato. Accade, infatti, che l’Assessorato regionale della Sanità sospenda le indennità a favore dei medici di famiglia e di quelli assegnati al servizio di guardia medica previsti da specifici accordi tra la categoria e la Regione Sardegna”. Così Marco Tedde Vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale commenta l’interrogazione che porta la sua firma presentata oggi a Cagliari insieme al gruppo di Forza Italia.

“Un tempo era sufficiente una stretta di mano per sugellare un accordo. Col tempo si è passati a forme come quella scritta che in modo più solenne sancissero l’effettività e la certezza dei contenuti di un accordo. Oggi l’Assessorato della Sanità guidato da Lugi Arru c’insegna che neanche gli accordi scritti hanno più valore. Carta straccia i cui contenuti possono essere, pertanto, disattesi in qualsiasi momento. Capita ai medici di famiglia e alle guardie mediche sarde cui l’ATS Sardegna ha qualche giorno fa comunicato la sospensione delle indennità previste dall’Accordo Integrativo Regionale 2010 e l’incremento previsto dall’Accordo Ponte del 2013 con la RAS. C’è di peggio. – puntualizza l’ex Sindaco di Alghero – Così come sempre più spesso accade ai pensionati italiani cui l’Inps a distanza di anni chiede indietro somme pagate errore dell’Inps medesimo, anche ai medici sardi la Regione Sardegna potrebbe chiedere la restituzione delle indennità percepite negli anni passati”.

“Una decisione che qualora confermata cagionerebbe pesanti conseguenze alla categoria dei medici di famiglia e delle guardie mediche che più di altre ha negativamente scontato le conseguenze delle riforma del 2016 la quale ha profondamente ridisegnato le loro competenze rendendolo molto più gravose rispetto al passato. Si consumerebbe in questo – prosegue il consigliere regionale algherese – una grave menomazione del principio del legittimo affidamento nei rapporti con la pubblica amministrazione. Più semplicemente si colpirebbe chi in buona fede ha percepito delle somme previste da un accordo firmato anche dalla Regione. La stessa Regione che oggi mette in discussione quell’accordo rimangiandoselo e facendone pagare le conseguenze ai medici sardi”.

“Sulla situazione ho ritenuto di dover chiedere lumi al Presidente Pigliaru con un’interrogazione che faccia chiarezza una volta per tutte circa la posizione al riguardo della Regione Sardegna. Anche perché – conclude l’esponente di Forza Italia in Consiglio Regionale – pare che l’Assessorato regionale della Sanità abbia prima dato rassicurazioni ai sindacati che le indennità non sarebbero state sospese e poi, a distanza di qualche giorno l’ATS, invece, ne ha sospeso il pagamento a partire da novembre 2017. Chiarezza subito, senza ulteriori indugi o “giochi delle tre carte”.”.

Nella foto alcuni i consiglieri regionali Fasolino, Pittalis, Tedde e Zedda

S.I

Portavoce Moirano non è sardo

CAGLIARI – “Perfino il portavoce del ‘vicerè’ della sanità è piemontese”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta la nomina del dott. Massimiliano Abbruzzese come portavoce del direttore dell’Azienda Tutela Salute della Sardegna. “La Sanità isolana – prosegue l’esponente azzurro- è un ‘regno sardo-piemontese’, o forse ‘piemontese-sardo’, che conferma ancora una volta la tendenza del centro-sinistra ad affidare incarichi alla legione straniera”.

“Con Soru – prosegue Cappellacci- abbiamo visto addirittura un assessore piemontese, con Pigliaru buona parte del sottogoverno è affidato a soggetti che provengono, per nascita o profilo professionale, sempre da quelle parti. Non entriamo nel merito del curriculum del prescelto, in cui intravediamo l’esperienza anche al servizio del gruppo del Movimento Cinquestelle della Regione Piemonte oltre a quella con il gruppo “Insieme per Bresso”, ma l’episodio è sintomo che di quel sovranismo di cui si ammantava questa giunta regionale non è rimasto nulla. ATS – ha concluso Cappellacci- non sarà diventato l’acronimo di Azienda Torinese della Salute?”

Nella foto il direttore Moirano

S.I.