Trasporto aereo, “La Sardegna è a rischio isolamento, urge nuovo sistema”

La Uiltrasporti Sardegna chiede al Presidente Solinas l’immediata istituzione di un tavolo tecnico per discutere il nuovo assetto del sistema aeroportuale sardo e il nuovo modello di continuità territoriale al fine di scongiurare, in seguito alla dichiarazione dei vettori di non voler più operare le rotte in continuità a partire dal prossimo marzo, l’isolamento della Sardegna. E’ quanto è emerso durante l’attivo nazionale del trasporto aereo che si è svolto oggi presso l’aeroporto di Olbia in cui si è discusso dell’attuale sistema sardo e di tutte le criticità emerse durante la stagione estiva.

“Riteniamo che l’attuale modello presenti forti criticità soprattutto durante il periodo invernale, con una drastica riduzione delle frequenze e il mancato rispetto delle fasce orarie così come previsto degli oneri di servizio”, spiegano il segretario generale William Zonca e la segretaria regionale Elisabetta Manca.

Secondo la Uiltrasporti è necessario che le risorse economiche siano sufficienti a compensare le eventuali perdite dei vettori nel periodo di bassa stagione, stabilendo un tetto massimo alla tariffa dei non residenti così da garantire uguale diritto alla mobilità delle persone e una tariffa scontata che colmi il gap derivato dall’insularità per i residenti. Tali risorse devono essere concentrate maggiormente o esclusivamente nel periodo winter dato che gli alti volumi di traffico del periodo estivo consentono già ampi margini di guadagno ai vettori.

Inoltre, spiegano i vertici della Uiltrasporti, è necessario che la Sardegna si doti di un sistema aeroportuale sardo che possa creare sinergia e sviluppo tra gli scali senza metterli in competizione ma esaltandone le loro peculiarità e specificità per incrementare il flusso dei passeggeri, destagionalizzare, essere maggiormente competitivi nella contrattazione con i vettori e sviluppare  l’economia di tutto il territorio sardo.

Per la Uiltrasporti il comune denominatore di quanto sopra descritto non può che essere la Regione Sardegna, che dovrebbe acquisire delle quote di Sogaer, oggi in possesso della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, per poi costituire una holding con il fondo di investimento F2i Ligantia,  già proprietaria di Geasar e Sogeaal. “Questo – concludono Zonca e Manca – è il presupposto essenziale per una gestione imparziale dei tre aeroporti che solo un ente pubblico regionale può garantire”.

Low cost, Ct e aeroporti: fare rete per sardi e turisti

ALGHERO – Desta preoccupazione la condizione dei trasporti aerei. Non da adesso, certamente. Ma sono anni che, tra tagli dei voli nei mesi non estivi e proroghe della Continuità, non si definisce una volta per tutte un sistema che, mettendo in rete  tre scali, più quelli marittimi, possa garantire un livello costante e buono per la mobilità dei sardi e anche una sufficiente accessibilità all’Isola, durante tutto l’anno, da parte dei turisti.

Facile a dirsi, ma sembra difficile da attuarsi. Ed invece stiamo parlando, insieme alla sanità e alla creazione di occasioni per il lavoro, dei temi principali per la Sardegna. Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde. “A febbraio cesserano i voli in regime di continuità territoriale. Occorre costruire un progetto coraggioso che consenta ai sardi di raggiungere il continente e di non rischiare di dover pagare i voli a prezzi di mercato. Accantoniamo la tariffa unica che ormai non è piu consentita dall’Europa. Magari pensiamo ad una intelligente combinazione fra oneri di servizio e low cost. È bene che la politica alzi la guardia evitando strumentalizzazioni. A tutte le latitudini politiche. Occorre che la Giunta regionale e il Consiglio ci lavorino immediatamente”.

Agricoltura, Coldiretti: la Sardegna ha bisogno di risposte e visione

CAGLIARI – Contingenza e programmazione, impegni seri e leali e misurabili a cui occorrerà dare riscontro alla Sardegna. Lo scrive Coldiretti Sardegna in una lettera aperta indirizzata ai candidati alle elezioni Politiche del 25 settembre aspiranti a rappresentare la Sardegna nel prossimo Parlamento, ma anche a tutto il mondo politico, partiti e movimenti perché si tratta di un argomento trasversale a cui bisognerà lavorare, ognuno secondo il ruolo che andrà ad occupare e nei diversi livelli istituzionali (Europa, Roma e Cagliari), in modo sinergico.

Burocrazia, cambiamenti climatici, caro materie prime ed energetico, acqua, cibo. Sono temi fondamentali per la Sardegna e per l’agricoltura in particolare che, secondo l’ultimo rilevamento rischia di perdere un’azienda su 10 in quanto chiuderà entro la fine dell’anno perché non riesce a fare quadrare i conti.

Gli aumenti incontrollabili delle materie prime e dell’energia hanno aumentato per alcuni settori agricoli i costi anche del 500 per cento (energia + 350%, mangimi +150%, gasolio + 350%, concimi +170%), mandando in tilt un comparto che dall’Europa alla Regione passando per il consiglio dei ministri definiscono strategico per la società.

Servono scelte immediate coraggiose ma anche politiche strategiche lungimiranti che, aldilà di eventi epocali come quelli che stiamo vivendo da due anni a questa parte come Covid e la guerra in Ucraina, riescano a dare un orizzonte al mondo agricolo oggi imbrigliato e soffocato dalle contingenze e da una burocrazia soffocante e assurda che sta prendendo la leadership tra i nemici della buona agricoltura. I problemi insomma vanno risolti a monte all’interno di un orizzonte strategico che dica la direzione verso la quale dobbiamo indirizzare l’agricoltura e di conseguenza sapere anche come investire i finanziamenti destinati al comparto. Purtroppo siamo abituati a ragionare esclusivamente sulle crisi, invece i fondi del Pnrr, per esempio, devono essere destinati agli investimenti attraverso una grande strategia nfrastrutturale.

Il momento che stiamo vivendo non ci permette più ambiguità ma anzitutto idee e unità, aldilà del ruolo: pur nella distinzione delle posizioni politiche e dei ruoli occorre lealtà nei confronti della Sardegna: la battaglia sull’insularità ci insegna che nei momenti cruciali sappiamo marciare nella stessa direzione guardano insieme all’obiettivo.

L’agricoltura è un comparto dalle tante sfaccettature, sicuramente difficile, con tante difficoltà e problematiche storiche ma è allo stesso tempo affascinante, dalle grandi potenzialità. È il comparto per esempio, in controtendenza rispetto agli altri comparti, in cui i giovani occupati a livello nazionale con meno di 34 anni aumentano di ben 19mila unità, rispetto a prima della pandemia (elaborazioni Coldiretti su dati Istat) ed è anche il settore che può dare risposte contro lo spopolamento con il presidio del territorio ed i nuovi servizi garantiti dalla multifunzionalità ed anche nella cura del bosco dove vantiamo uno dei maggiori patrimoni a livello nazionale ed europeo.

Coldiretti Sardegna ha elaborato un documento strategico, una sfida aperta ai diversi contributi ed integrazioni, che necessità di una forte lobby della quale deve far parete l’intero sistema politico sardo, per costruire una agricoltura efficiente. Per questo è necessaria l’apertura del cantiere Sardegna per un progetto green di sovranità alimentare ed energetica, i cui tasselli sono acqua, cibo, energia, burocrazia e trasporti.

TRASPORTI. Necessario un grande piano infrastrutturale che riguardi sia i collegamenti interni oggi basati su gomma per assenza di una efficiente rete ferroviaria e con il resto della Penisola con una vera continuità delle persone e delle merci che oggi rappresenta un forte handicap per le nostre imprese.

BUROCRAZIA.  La sfida si chiama semplificazione. Non è più tollerabile nel 2022, con il livello d’informatizzazione attualmente presente in diverse branche della pubblica amministrazione (SPID, app IO, Sportello Unico della Sardegna, per fare qualche esempio) che le imprese agricole che inoltrano progetti o richieste amministrative, non possano avere contezza e chiarezza dello stato della pratica. Secondo Coldiretti Sardegna si deve avviare il cantiere burocrazia zero con un sistema informatico che permetta di mettere in trasparenza tutto l’iter burocratico: l’utente deve avere la possibilità di tracciare e seguire passo passo il percorso della sua pratica, il nome del funzionario istruttore e conoscere in tempo reale i motivi di eventuali intoppi. Ma consenta anche di creare tutte le sinergie tra Argea, Laore e Agris, in termini di gestione statistica, flusso informativo e metodologie operative.

ENERGIA.  Nel progetto di rigenerazione della Sardegna non può mancare quello sulla transizione energetica, tema caro per l’impatto ambientale, paesaggistico e, visti gli aumenti incontrollati dei costi dell’energia, anche a forte impatto economico. Il progetto denominato “Sardegna green 2030” prevede la costruzione di un’Isola completamente alimentata da energia green con enormi benefici per i sardi che oggi si ritrovano a pagare un costo medio superiore a quello del resto d’Italia a causa dell’assenza di una seria politica energetica, oltre che con importanti risvolti turistici con un’Isola realmente verde e per l’agroalimentare, le due vocazioni naturali dell’Isola.

PRESIDIO DEL TERRITORIO. Le aziende agricole sono presidio del territorio e antidoto allo spopolamento delle zone interne. Una delle azioni da mettere in campo è quello di rivedere e innalzare i limiti di pascolamento nelle superfici forestali che oggi sono molto bassi con sole 3 pecore ad ettaro. Allo stesso tempo occorre una modifica alle Pratiche locali tradizionali (Plt) passando da tara 30 e non 70. Da quando le tare sono aumentate gli animali non hanno più pascolato nelle zone forestali e di conseguenza hanno creato un enorme carico d’incendio sui boschi, oltre ad incentivare l’abbandono da parte delle aziende agricole di quei territori.

RI-COLTIVIAMO LA SARDEGNA. Progetto di sovranità delle materie prime. Oggi in Sardegna si utilizzano poco più del 30 per cento degli ettari infrastrutturati con gli impianti irrigui (oltre 63mila su 195mila). In collaborazione con l’Anbi Sardegna, l’associazione che rappresenta i Consorzi di Bonifica, Coldiretti Sardegna propone di incentivare la coltivazione di 100mila ettari di terra per produrre circa il 40% del fabbisogno interno di mangime da parte dei nostri allevatori, 2,5 milioni di quintali. Ma che consentirebbe anche di produrre proteine Come? Con contratti di filiera tra agricoltori e allevatori attraverso le cooperative garantendo un prezzo equo e sostenibile al produttore e al consumatore.

ACQUA. È una delle più importanti risorse e ricchezze di un popolo che merita interventi strutturali per garantire il futuro non solo dell’agricoltura ma anche della nostra società. La Sardegna è la Regione con il maggior numero di dighe a livello nazionale ma occorre un piano straordinario soprattutto per non sprecare la risorsa idrica: sistemare e rendere efficienti le condotte esistenti, migliorare e ampliare il sistema di raccolta delle acque, eseguire interventi mirati per far arrivare l’acqua dove effettivamente è necessaria. In Italia tratteniamo solo l’11% dell’acqua piovana ed abbiamo una dispersione media del 40% con punte sino al 70 in altre aree. In Sardegna abbiamo 12mila km di condotte idriche datate con 5mila delle quali in cemento amianto che vanno sostituite. Allo stesso tempo occorrono interventi mirati per incrementare e portare l’infrastrutturazione irrigua anche in quei territori dove manca. Attualmente chi non ha acqua produce due terzi in meno rispetto a chi può contare sulla risorsa idrica.

Nasce l’Unione Italiana delle Famiglie Olearie, l’algherese Manca fondatore

ROMA – È stata costituita a Roma l’Unione Italiana delle Famiglie Olearie – UNIFOL – da un primo nucleo di imprese familiari del settore olivicolo-oleario italiano. Una casa comune che ha tra i padri fondatori la Domenico Manca di Alghero, la famiglia Monini di Spoleto, i Farchioni di Gualdo Cattaneo, in provincia di Perugia, e le famiglie Masturzo del Molise, Vacca, Desantis e Pantaleo della Puglia, Forte del Lazio, Conti e Quaglia della Campania. Tutte imprese di rilievo del panorama oleario italiano con numerosi punti di forza condivisi tra cui, appunto, l’avere famiglie al loro timone da generazioni. Oltre a questo comun denominatore, i fondatori di UNIFOL approvano l’incondizionata attenzione all’alta qualità e trasparenza, un codice etico rigoroso, il pieno sostegno al panel test e la cooperazione con il mondo scientifico.
Una nuova e dinamica organizzazione nazionale aperta a quegli operatori del settore che intendono contribuire alla valorizzazione dell’olio extra vergine italiano, tutelare e proteggere la reputazione di affidabilità e serietà della filiera olivicolo-olearia nostrana e promuovere un cambio di passo basato sui valori imprescindibili della qualità del prodotto e la sua difesa. UNIFOL nasce all’insegna di una cultura moderna di mercato, dove il coordinamento di filiera e la collaborazione con le organizzazioni di produttori e le associazioni di categoria è inteso come un asset strategico volto al consolidamento della fiducia dei consumatori e dell’immagine di eccellenza dell’olio extra vergine italiano nel mondo. Gli obiettivi primari dell’associazione saranno il rigido rispetto dei propri standard di qualità e rintracciabilità monitorati attraverso un osservatorio interno e l’ampliamento del proprio network di stakeholder per garantire le migliori condizioni di conservazione della qualità degli extra vergini dal campo alla tavola dei consumatori, con programmi di formazione e qualificazione sia di fornitori che distributori.
La necessità di un’associazione agile, dinamica e orientata a fornire servizi d’avanguardia per sostenere la crescita delle proprie aziende e la promozione dell’olio extra vergine di oliva di qualità è l’elemento che ha convinto questo primo nucleo di famiglie olearie italiane a dare vita ad un nuovo progetto di valorizzazione ed affermazione del prodotto italiano, un nucleo fondatore pronto ad accogliere nuovi operatori della filiera disposti a condividere questa visione e il percorso futuro. Un modus operandi basato su pragmatismo e concretezza, orientato a raggiungere e consolidare risultati tangibili in termini di reputazione e affidabilità, costituirà l’elemento distintivo delle imprese che prenderanno parte al progetto UNIFOL. Valori che l’associazione si appresta a rappresentare e a comunicare agli stakeholder di filiera e ai consumatori a partire dall’imminente campagna olearia.

Zes in Sardegna, ora è realtà: opportunità per imprese e attività

CAGLIARI – La Zes, zona economica speciale, diventa  operativa. Con la comunicazione firmata dal commissario straordinario Aldo Cadau la Regione dà avvio a una delle più importanti misure di sostegno al sistema produttivo sardo, pienamente operativa dalla giornata di ieri.

“Oggi la Sardegna taglia un traguardo importantissimo – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas – insieme a tutti gli altri strumenti messi in campo dalla Regione per arginare la crisi e sostenere la ripresa, oggi possiamo programmare realmente il rilancio dell’economia sarda con uno sguardo fiducioso al futuro, assicurando al sistema produttivo sardo quella fiscalità agevolata attesa da decenni che può essere il vero motore della ripresa economica della nostra Isola”

Le aree individuate, come specificato dal Commissario Aldo Cadau, potranno infatti cogliere le opportunità di crescita insite nello strumento ZES, giovandosi dei benefici indotti dalla politica di sviluppo (credito d’imposta, Sportello Unico digitale ZES, semplificazione del sistema di governance ZES volto a favorire la cantierabilità degli interventi in tempi rapidi nonché l’insediamento di nuove imprese) e coniugando l’incremento economico con quello sociale e urbanistico delle aree coinvolte.

In seguito al percorso di confronto e concertazione con i diversi soggetti interessati e all’ analisi delle verifiche territoriali, è stato completato l’elenco dei comuni interessati, quindi la specifica individuazione di tutti i dati catastali suddivisi per Consorzio Industriale. Il risultato dell’analisi ha confermato le scelte territoriali, in un’ottica di equilibrio, di inquadramento urbanistico, di collegamento economico-funzionale e nel rispetto di una logica di continuità tanto spaziale quanto economico funzionale.

Porto di Alghero verso il meeting di Monaco e salone di Genova: progetti green e ottima stagione |video

ALGHERO – Il Porto di Alghero sarà protagonista della seconda edizione del meeting internazionale nel Principato di Monaco dedicato ai “Smart & Sustainable Marina”. L’evento si terrà il 25 e 26 settembre e vedrà la presenza dei rappresentanti del Porto di Alghero che, in vista di questa importante partecipazione, hanno preso parte ad un conference call con gli organizzatori e altri partner del meeting fissato per fine settembre. In questa occasione, Fabrizio Goldoni (Aquatica Marina – Porto di Alghero), durante la video riunione in lingua inglese, ha descritto quelli che sono i servizi e le progettualità del maggiore approdo della Riviera del Corallo andando nello specifico delle azioni, già attuate e in previsione, legate alla sostenibilità ambientale in linea con quelle che sono le politiche della transazione ecologica ad esempio l’installazione di colonnine elettriche, la spesa e l’utilizzo di prodotti locali e a chilometro zero, da parte dei diportisti, l’utilizzo di auto elettriche e più in generale il contrasto all’inquinamento.

“Interventi che vedono il Porto di Alghero da anni in prima linea, insieme all’Amministrazione Comunale e Regione, per puntare alla configurazione di un’infrastruttura che sia sempre più moderna e green”, ha detto Goldoni che ha continuato “il nostro obiettivo, insieme a tutti i soci del Consorzio, con anche la partecipazione al meeting nel Principato di Monaco, è quello di confrontarci con altre realtà del Mediterraneo e oltre al fine di poter migliorare e far crescere il nostro porto e renderlo sempre più attrattivo e sostenibile”. Prima di Monaco, dal 23 settembre ci sarà il salone di Genova a cui il Porto di Alghero parteciperà sempre al fine di promuovere l’attività e le varie progettualità. Azioni che anche questa stagione hanno prodotto degli ottimi risultati in termini di transiti con un totale della stagione estiva, fino ad oggi, di circa 1000 transiti. “Una cifra importante che ci permette di guardare con sempre maggiore fiducia verso il prossimo futuro e questo grazie al lavoro di tutti i soci del Consorzio con cui si potranno, a breve, definire nuovi progetti che andranno a creare un nuovo volto del Porto di Alghero”, chiude il Presidente Giancarlo Piras.

Park beach bus e Panoramic E-tour, Ecomuseo del Parco di Porto Conte sempre più accessibile

ALGHERO – Ecomuseo del Parco naturale regionale di Porto Conte sempre più accessibile con i nuovi servizi di mobilità. Accordo con Cattogno Bus per un biglietto integrato scontato “Park Beach Bus” che collegherà la città con i principali attrattori dell’Ecomuseo e nuovo servizio di collegamento con navetta elettrica per Punta Giglio “Panoramic E-Tour” gratuito per i bambini sotto i 6 anni, per gli over 80 e per tutte le persone con difficoltà motorie.

Ecomuseo del Parco di Porto Conte sempre più accessibile con nuovi servizi di trasporto e di mobilità elettrica per i visitatori. Crescono le possibilità per poter godere delle bellezze dei siti che compongono l’offerta culturale e ambientale dell’area protetta di Alghero. Casa Gioiosa, Prigionette, Mase, Maps-Punta Giglio, Villa Romana Sant’Imbenia saranno collegati con la città di Alghero tramite i mezzi di Cattogno Bus utilizzando la storica linea assicurata dai “Beach Bus”. Grazie ad un biglietto integrato denominato “Park Beach Bus” (trasporto linea beach bus più biglietto di ingresso all’Ecomuseo) sarà possibile raggiungere gli attrattori del Parco e visitare i siti dell’Ecomuseo ad un prezzo scontato rispetto al costo dei due biglietti separati. La formula proposta del biglietto integrato è quella con validità del trasporto per un giorno, quattro giorni e sette giorni. I biglietti potranno essere acquistati presso i punti vendita di Cattogno Bus o direttamente a bordo dei bus; oppure presso i botteghini dell’Ecomuseo del Parco o attraverso l’App dell’Ecomuseo del Parco scaricabile dal sito www.algheroparks.it.

Ma non solo, infatti, dagli scorsi giorni, grazie ad una collaborazione del Parco con la cooperativa “Il Quinto Elemento” che gestisce il museo ambientale di Punta Giglio (MAPS) è possibile è attivo il nuovo servizio “Panoramic E-Tour”: due navetta elettriche assicureranno giornalmente ai visitatori di Punta Giglio il collegamento, con tragitto panoramico, dall’InfoPoint alla sommità del promontorio per la visita completa al MAPS (e viceversa) negli orari indicati nella grafica allegata al presente comunicato. Costo del biglietto A/R 5 euro, mentre il servizio è gratuito per bambini sotto i 6 anni, per gli over 80 e per tutte le persone con difficoltà motorie. Per usufruire del servizio è necessaria la prenotazione +39 371 420 2359 (preferibilmente via whatsapp). Il biglietto – con decorrenza giornaliera – potrà essere acquistato presso l’InfoPoint del MAPS o scaricando l’App Ufficiale dell’Ecomuseo. Attraverso la stessa App dell’Ecomuseo, sarà possibile non solo prenotare e acquistare on-line il biglietto per il trasporto, ma anche il biglietto per visitare tutti i siti dell’Ecomuseo, biglietto con validità 12 mesi dall’acquisto e quindi utilizzabile in periodo diversi a seconda dei ritmi di fruizione di ciascun visitatore

Il Distretto Rurale di Alghero è realtà, oggi la firma dell’atto costitutivo

ALGHERO – Giorno importante per Alghero e il territorio: il distretto rurale diventa realtà. Un lungo iter iniziato nel marzo 2021 e che oggi arriva a centrare l’obbiettivo della costituzione. A Porta Terra, stamani con il Sindaco Mario Conoci si è svolta la formalizzazione dell’atto di costituzione del Distretto. Una tappa fondamentale e di grande prospettiva per la nascita ad Alghero di uno degli  strumenti più importanti e adeguati per lo sviluppo locale, in linea con la Legge Regionale 16/2014. Il percorso del Distretto Rurale Alghero ha messo insieme in questi mesi tutti gli attori che fanno parte del mondo agricolo, agroalimentare, della ristorazione e della ricettività e delle tante interconnessioni che ad essi sono legate.  Ne fanno parte il Comune di Alghero, ente promotore insieme al Comune di Olmedo, il Parco di Porto Conte, Regione, associazioni di categoria e oltre 200 aziende del territorio. Proprio con la Regione il rapporto è stretto: le azioni di preparazione sono state sostenute, valutate e accompagnate per il raggiungimento della fase di costituzione ufficiale accompagnato con grande capacità da Laore. Da Coldiretti a Sella e Mosca, a Santa Maria la Palma, dall’Oleificio San Giuliano al Consorzio Turistico Riviera del Corallo, alla Camera di Commercio, al consorzio delle imprese della pesca di Alghero, alle imprese del florovivaismo: oggi le firme dell’atto costitutivo redatto dal Notaio Andrea Pinna Vistoso. C’è grande soddisfazione per un traguardo raggiunto.

Oggi è un giorno importante, il Distretto rurale ha gambe e cuore e rappresenta  una importante opportunità per il sistema produttivo.  Sarà una vera Agenzia di Sviluppo che agirà allo scopo di reperire finanziamenti,  perseguire e agevolare la crescita economica, sociale e culturale della comunità, attuare politiche di diversificazione produttiva, promuovere la collaborazione tra tutti i soggetti”, così il Sindaco Mario Conoci oggi, alla firma dell’atto costitutivo.  Il Distretto Rurale di Alghero è una fondazione di partecipazione. Una struttura operativa che l’Amministrazione Conoci ha voluto fortemente, con la guida che verrà assunta dai privati e che rientra nell’ambito delle azioni di programmazione legate ai fondi strutturali europei. La caratteristica preminente del nuovo soggetto è l’operatività concreta, in cui i protagonisti non sono le Amministrazioni pubbliche ma gli operatori del settore e tutti i portatori di interesse con la loro capacità di fare sistema a vantaggio dello sviluppo del territorio. Il Sindaco ringrazia per il raggiungimento di questo risultato la struttura del Comune, dirigenti, funzionari, che si sono prodigati in ogni fase

Confcommercio, Cadeddu confermato fino al 2027

ALGHERO – Si sono recentemente svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali degli organi che compongono Confcommercio Nord Sardegna, per il mandato 2022 – 2027.

Alla guida della Confcommercio algherese è stato confermato Massimo Cadeddu, che verrà affiancato dal nuovo Consiglio Direttivo composto da Alessandro Pesapane, Raffaele Coghene, Romina Chessa, Andrea Oliva, Enrico Piras, Lorenzo Sagrati, Stefano Castaldi, Fabrizio Carboni, Stefano Visconti, Fabio Fois.

Un Consiglio Direttivo che rappresenta i vari comparti, dal turismo al commercio ai servizi, infatti di recente è stato rinnovato anche l’incarico di Stefano Visconti alla presidenza di Federalberghi – Confcommercio e di Fabio Fois alla presidenza del Sindacato Balneari SILB – Confcommercio.

Mentre Alessandro Pesapane (riconfermato coordinatore dei pubblici esercizi algheresi appartenenti alla FIPE Federazione Italiana Pubblici Esercizi insieme a tutto il Consiglio Direttivo cittadino) è stato nominato Vice – Presidente del Consiglio interprovinciale Fipe – Confcommercio guidato da Alberto Fois, insieme a Lorenzo Sagrati e Massimo Macciocu che assumono la carica di consiglieri; ad Andrea Oliva va la carica di Vice – Presidente dell’Associazione agenti di viaggio Confcommercio interprovinciale. Un nuovo ingresso algherese anche nel consiglio provinciale Giovani Imprenditori, che incarica Fabrizio Carboni ad assumere la Vice Presidenza.

EasyJet, parte il collegamento tra Alghero e Nizza

ALGHERO – È atterrato alle 20.55 di giovedì 30 giugno il primo volo easyJet in partenza da Nizza e diretto ad Alghero, che inaugura la nuova rotta della compagnia che sarà operata per tutta la stagione estiva con due frequenze a settimana (giovedì e domenica). Il nuovo collegamento da Nizza conferma la solidità della partnership tra easyJet, compagnia aerea leader in Europa, e l’aeroporto di Alghero e si aggiunge alle rotte che quest’estate collegheranno Alghero con Ginevra con tre voli a settimana (mercoledì, venerdì e domenica), oltre che con Milano Malpensa con fino a due voli al giorno.

I biglietti possono essere acquistati tramite i canali vendita easyJet (www.easyjet.com e app), presso le agenzie di viaggio e presso la biglietteria dell’aeroporto di Alghero. Con 31 rotte da e per la Sardegna – di cui 8 domestiche e 23 internazionali – quest’estate easyJet mette a disposizione per i suoi clienti in partenza da Alghero, Cagliari e Olbia un totale di 1.85 milioni di posti, registrando un incremento del 23% rispetto al 2019. Un pacchetto di destinazioni ampio che tocca ben 5 paesi serviti dal network della compagnia e include alcune delle città europee più gettonate come Londra, Parigi, Berlino e Amsterdam.

I collegamenti da e per la Sardegna si aggiungono alle circa 220 rotte che easyJet opererà questa estate da e verso 19 aeroporti italiani.

Il collegamento Nizza-Alghero avrà una frequenza bisettimanale, giovedì e domenica, dal 30 giugno al 4 settembre, con i seguenti orari:

  ORARIO PARTENZA ORARIO ARRIVO
GIOVEDI’ E DOMENICA    
NCE-AHO 19:50 20:55
AHO-NCE 21:25 22:35