Latitante algherese, braccato si tuffa in mare: caccia all’uomo e arresto

ALGHERO – Condannato in via definitiva lo scorso autunno per il tentato omicidio di un ambulante senegalese contro cui aveva sparato nel giugno 2014, aveva fatto perdere le proprie tracce. Sabato R. V., un algherese di 31 anni già noto alle forze dell’ordine, non ha resistito al richiamo della movida algherese ed è andato a cercare svago in un locale notturno sul lungomare Barcellona, cosi l’Ansa Sardegna sull’episodio di cronaca.

All’uscita è stato sorpreso dai carabinieri della Stazione di Alghero e del Nucleo Operativo e Radiomobile, che gli tenevano il fiato sul collo e che lo avevano individuato dopo avere avvistato l’auto di un suo presunto fiancheggiatore parcheggiata nella zona.

Alla vista dei militari Vacca ha cercato la fuga a piedi, ha raggiunto la battigia e si è tuffato in mare allontanandosi a nuoto. I carabinieri hanno chiesto il supporto della Capitaneria di porto e il latitante è stato rintracciato nascosto tra le acque nere del molo di sottoflutto, stremato e in stato di ipotermia. Il 31enne è stato accompagnato prima al pronto soccorso per verificare le sue condizioni di salute e poi trasferito nel carcere di Bancali, a Sassari, dove dovrà scontare una pena di sei anni.

Aeroporto di Alghero, sbarca con un chilo di cocaina: arrestato

ALGHERO – La sera del 7 luglio, nel corso dei consueti servizi di prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, il personale del Commissariato di P.S. di Alghero e della Squadra Mobile di Sassari, hanno proceduto all’arresto di un corriere sudamericano poiché, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di 1087 grammi di cocaina suddivisi in 70 “ovuli”. Gli Agenti, insospettiti dai recenti frequenti viaggi con brevi soggiorni dello straniero, hanno deciso di monitorarlo da vicino avviando, dalla mattina del 7 luglio, un servizio di osservazione.

Tale servizio ha consentito di raccogliere ulteriori elementi che confermavano gli iniziali sospetti nonostante gli evidenti problemi di natura fisica dell’uomo che deambulava con l’ausilio di due stampelle.
Tuttavia questo aspetto non ha scoraggiato gli investigatori che, a tarda serata, avendo raccolto sufficienti elementi, hanno deciso di effettuare il controllo dell’uomo che ha dato esito positivo.

All’interno del suo borsone da viaggio, infatti, c’era una busta in cellofan che conteneva i 70 “ovuli” che da successive analisi con drop test è risultata essere cocaina per un peso complessivo lordo di grammi 1087. L’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e, ultimati gli adempimenti di rito, trasferito nella Casa Circondariale di Sassari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Incendio tra Sassari e Alghero, sopralluogo del Sindaco Conoci

ALGHERO – Il rogo divampato ieri pomeriggio nel territorio tra Sassari e Alghero ha creato non poche preoccupazioni. Il Sindaco Mario Conoci si è recato nella zona dove le fiamme, alimentate da un vento intenso, hanno lambito la zona industriale di San Marco. “Dopo le prime informazioni ricevute dalla nostra Polizia Locale, mi sono recato sul luogo dove il  Dott. Giancarlo Muntoni, responsabile regionale del Corpo Forestale, mi ha aggiornato sulla situazione e, attualmente, dopo l’intervento di due Canadair, due elicotteri e le squadre a terra, l’incendio è in via di spegnimento, scongiurando il rischio che raggiungesse la zona industriale di San Marco.  I danni subiti certamente da alcune aziende agricole – commenta il Sindaco –  potranno essere valuti nei prossimi giorni, è importante che non si registrino danni alle persone. Ringrazio tutti gli uomini dei corpi di pubblica sicurezza che sono intervenuti per domare le fiamme, mettere in sicurezza l’area e controllare la viabilità in una giornata particolarmente impegnativa”.

Vandali in azione, danneggiate le strutture ricreative nel Calich

ALGHERO – Vandali ancora in azione ad Alghero. Nella notte di mercoledi alcune persone hanno causato diversi danni alle strutture finalizzate alla visita dello stagno del Calich e all’avvistamento dell’avifauna presente nella laguna. Nello specifico sono state sfondate le strutture in legno che fungono da pavimenti negli spazi adibiti ai pic-nic con anche ulteriori danni ai “casotti” e panchine. Oramai registriamo episodi sempre più frequenti che si ripetono soprattutto nelle ore notturne quando  i controlli sono minori e soprattutto ci sono meno persone in giro. “Comprendiamo gli sforzi dei vari corpi di polizia e delle forze dell’ordine, ma  riteniamo che, almeno nei mesi estivi, siano necessario  che si siano più uomini e mezzi e che ci sia un controllo più capillare del territorio anche con mezzi più leggeri in modo da poter controllare meglio le varie zone di Alghero, dal centro alle periferie”, commenta cosi il capogruppo dell’Udc Christian Mulas.

“Porto Torres, una città ostaggio di bande di vandali”

PORTO TORRES  – “Porto Torres una città fuori controllo in ostaggio di una banda di delinquenti. Ennesimo atto di vandalismo nella notte in città. Questa volta a rimetterci l’attività, costruita con anni di sacrifici è Mariella Zidda, titolare della gastronomia del lungomare. Ancora una volta chiediamo, con la massima urgenza, la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alla nostra carissima amica Mariella, tutta la nostra solidarietà”, cosi Bastianino Spanu, capogruppo del Psd’Az nel Consiglio Comunale di Porto Torres.

Yacht in fiamme nella rada di Alghero, tutti salvi

AGHERO – Yacht, un Riva 45, in fiamme nella rada di Alghero. L´incendio si è propagato introno alle 21.00, mentre l’imbarcazione si trovava nelle vicinanza del porto. In fumo un Riva 45 che ormeggiava all´interno del porto di Alghero. Nessuna persona, fortunatamente, è rimasta ferita, infatti le due persone a bordo sono state tratte in salvo, resta da chiarire la dinamica dell’incidente. Immediati i soccorsi che sono stati coordinati dalla Capitaneria di Porto.

Pesca di frodo in Amp, i Barracelli sequestrano un palangaro

Durante la consueta attività di polizia giudiziaria all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana, il personale del Comando Barracelli, coordinato dal Cap. Riccardo Paddeu, ha intercettato un segnale da pesca non regolamentare all’interno della zona “B”, a cui era collegato un palangaro di circa 300 metri. I barracelli, con il supporto del personale dell’Area Marina protetta, hanno proceduto al recupero dell’attrezzo da pesca ancorato al fondo privo di elementi identificativi idonei a far risalire al proprietario e riconducibile presumibilmente alla pesca di frodo. Una volta
recuperato il pescato, composto da essenzialmente orate e saraghi ancora vivi, questi sono stati immediatamente rilasciati in mare.

I barracelli hanno proceduto al sequestro di tutta l’attrezzatura di pesca illecitamente posizionata. L’attività posta in essere si inquadra in una più ampia serie di controlli all’interno dell’Area Marina Protetta, svolti quotidianamente dal personale del Comando Barracelli e proseguirà al fine di tutelare la salute pubblica e la fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca reprimendo eventuali altre attività illecite. A partire dal fine settimana sarà intensificata l’attività di vigilanza sul rispetto delle normative che regolamentano gli ancoraggi e gli ormeggi all’all’interno dell’Area Marina Protetta.

Grossa esplosione davanti ad un ristorante ad Alghero

ALGHERO – Grosso petardo simile ad una bomba carta è stato fatto esplodere davanti al ristorante La Barcaccia sul lungomare Dante. L’ennesimo grave episodio è avvenuto alle prime ore del mattino di martedì scorso. Il boato è stato udito in tutto tra il centro storico e la zona sud di Alghero. Non sono ancora chiare le motivazioni ovvero se si tratta di un gesto vandalico, comunque grave, o di un atto intimidatorio. In entrambi i casi, visto quanto accaduto anche nelle scorse settimane, siamo davanti ad una situazione che resta molto delicata e preoccupante.

Pronto Soccorso più sicuro, arriva un’altra guardia giurata

ALGHERO – Troppi gli episodi di cronaca che riguardano i Pronto Soccorso negli Ospedali di tutta Italia. Alghero, purtroppo, non è esente da questi brutti fatti, come raccontano le recenti notizie. Per fortuna, niente  di grave, ma il tanto affinchè ci fosse un rafforzamento del personale di sicurezza. Ed è proprio il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais a dare la positiva notizia sull’implementazione del servizio.

“All’Ospedale Civile di Alghero arriva un’ulteriore guardia giurata armata fissa, presso i locali del Pronto Soccorso, per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari. Spesso infatti capita che gli operatori sanitari siano oggetto di aggressioni da parte di malintenzionati”, cosi il Presidente Pais.

Da giugno la campagna anticendio, 9.350 unità contro i roghi

CAGLIARI – “L’avvio della campagna antincendio è ormai alle porte e la macchina regionale è pronta per affrontare la stagione 2022 con l’obiettivo di difendere il territorio e il nostro patrimonio ambientale, oltre a garantire la sicurezza dei cittadini messa a repentaglio dalla piaga che da troppo tempo funesta le nostre estati. La Sardegna mette in campo oltre 9.350 unità, tra Corpo forestale, Forestas, Protezione civile, Vigili del fuoco, volontari e barracelli, che potranno contare anche sul prezioso aiuto dei militari, delle forze di polizia e delle associazioni di allevatori, agricoltori e venatorie. I mezzi in campo sono oltre un migliaio, ai quali vanno sommati i 17 mezzi aerei, tra flotta regionale e flotta statale. Una macchina antincendio, esperta e collaudata grazie alla professionalità e all’impegno delle tante persone coinvolte”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, ricordando che il prossimo 1 giugno prenderà il via la Campagna antincendio boschivo 2022.

I numeri nel dettaglio: il personale messo a disposizione dal Corpo forestale è di 1.047 operatori; 1.500 (1.089 addetti e 411 vedette) sono dell’agenzia regionale Forestas; la Protezione civile regionale oltre 50 operatori, insieme a 2.600 volontari delle associazioni; 3.360 (1.960 operatori e 1.400 ausiliari) sono le unità delle Compagnie barracellari; 800 i vigili del fuoco. I mezzi terrestri sono del Corpo forestale (225); di Forestas (224); del volontariato di protezione civile (305); delle Compagnie barracellari (240); dei Vigili del fuoco (100). Inoltre, sono a disposizione 11 elicotteri leggeri da 900 litri, un Super Puma da 4.000 litri della flotta aerea regionale; tre Canadair da 6.000 litri, schierati a Olbia, un elicottero dei Vigili del Fuoco, uno dell’Esercito e uno dell’Aeronautica militare della flotta area statale.
“Anche quest’anno è prevista la stipula della convenzione coi Vigili del fuoco – ha ricordato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla protezione civile – per definire le procedure operative interforze, il coordinamento nelle attività di spegnimento degli incendi boschivi e rurali e il potenziamento delle sedi istituzionali del Corpo. Intanto, nelle scorse settimane, la Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento 2022 delle prescrizioni regionali per contrastare le azioni che possono determinare l’innesco di incendi e per disciplinare l’uso del fuoco. A breve, invece, sarà il turno del Piano regionale e della pianificazione territoriale”.
“Sono stati mesi intensi di confronto a livello nazionale e regionale tra tutte le strutture operative del sistema di protezione civile, soprattutto in considerazione dei devastanti incendi dell’estate 2021 e della modifica apportata lo scorso anno alla Legge quadro in materia di incendi boschivi – ha aggiunto l’assessore Lampis – Per ridurre le cause scatenanti degli incendi e salvaguardare il patrimonio ambientale è necessario il contributo di tutti, perciò, oltre a prevedere una capillare campagna di informazione, di sensibilizzazione e di educazione per favorire le attività di prevenzione, rivolgo un accorato invito affinché vengano costantemente adottati comportamenti responsabili, rispettosi dell’ingente patrimonio boschivo, e vengano seguite scrupolosamente le misure contenute nelle prescrizioni. Certamente non può bastare fare appello alla coscienza ambientale di sardi e turisti, perciò abbiamo anche provveduto all’aggiornamento delle sanzioni amministrative, con un inasprimento e la previsione di un’unica severa sanzione, che può variare da 5.000 a 50.000 euro per le trasgressioni ai divieti