Investe miltare e scappa: arrestato

PORTO TORRES – Nella giornata di ieri, a Santa Maria Coghinas, i Carabinieri della Compagnia di Porto Torres hanno arrestato Christian Fresi, di Valledoria, classe 82, con precedenti di polizia per fuga a seguito di investimento, violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Nel corso di un consueto servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire i reati predatori nelle aree di servizio, i carabinieri del Nucleo Operativo di Porto Torres stavano tenendo sotto controllo una piazzola con distributore di carburante ubicata in posizione isolata sulla SP 33, nel comune di Santa Maria Coghinas. Durante l’attività di analisi dello scarso flusso stradale i militari sono stati insospettiti da una manovra insolita fatta repentinamente e proprio subito dopo che l’autista della vettura si era reso conto dell’autovettura di copertura in dotazione ai carabinieri.

Al fine di verificare il perché di questa strana manovra di istantanea inversione del senso di marcia i militari decidevano di pedinare il soggetto ancora sconosciuto che si era addentrato in una strada di penetrazione agraria per poi invertire nuovamente la marcia. A questo punto non vi erano dubbi che il soggetto, dopo aver riconosciuto i militari, stava cercando di evitarli per sottrarsi ad un probabile controllo e per questo i carabinieri decidevano di fermare l’auto per procedere agli accertamenti di rito.

Nonostante l’alt intimato da uno dei militari e il completo sbarramento della carreggiata con l’autovettura di servizio, l’autista dell’altro mezzo, vedendosi spacciato, aumentava in maniera sconsiderata la velocità puntando il militare che in pochi istanti si è visto l’auto piombargli addosso per poi essere sbalzato per circa dieci metri. Solo l’istintivo slancio e la percezione dell’imminente pericolo hanno permesso al carabiniere di non essere colpito in pieno ma solo sul fianco destro.
Nonostante la rovinosa caduta il militare è repentinamente risalito in auto per inseguire lo sconosciuto che, dopo la sconsiderata manovra, ha cercato invano di dileguarsi. L’allarme lanciato via radio ha fatto scattare il piano di operativo di ricerca che si concluso positivamente, infatti il fuggitivo è stato intercettato e catturato dagli stessi carabinieri del Nucleo Operativo di Porto Torres.

I successivi accertamenti hanno permesso di chiarire il perché della fuga di Fresi determinata dal fatto che l’uomo circolava con l’autovettura sprovvista di copertura assicurativa e di revisione. Per il Fresi sono quindi scattate le manette. Davanti al Tribunale di Sassari l’arresto è stato convalidato ed al giovane è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Valledoria.
Il carabiniere ha riportato fortunatamente solo qualche lesione agli arti superiori per il contraccolpo subito a seguito della rovinosa caduta ma nonostante tutto ha ripreso il servizio d’istituto.

Nella foto i carabinieri

P.S.

Aeroporto Alghero: fermati 8 somali

ALGHERO – La Polizia di Frontiera di Alghero – Fertilia, nei giorni scorsi, ha fermato otto cittadini somali, in procinto di imbarcarsi sui voli Alitalia diretti a Roma Fiumicino e Milano Linate. Gli agenti operanti, insospettiti dalla presenza di numerosi passeggeri che, oltre a sembrare giovanissimi, non avevano alcun bagaglio a mano al seguito, procedevano al loro controllo accertando che gli stessi erano di nazionalità somala, sette dei quali minorenni e in possesso di carte di identità italiane false.

I cittadini extracomunitari, successivamente, sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura. Tutti i soggetti sono stati fotosegnalati per identificazione e per ingresso irregolare. A seguito dell’espletamento della procedura di identificazione, i migranti sono stati affidati, a due centri di accoglienza della Provincia. I documenti contraffatti sono stati sottoposti a sequestro ed i cittadini stranieri deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

Cumulo di reati: arrestata rom

ALGHERO – Domenica 10 aprile, nell’ambito di mirati servizi di intensificazione dei controlli, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alghero hanno proceduto al controllo di un caravan condotto da Barbara Adzovic 37 enne di origini rom sulla quale risultava una segnalazione di rintraccio per l’esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica di Latina.

L’arrestata dovrà espiare 5 anni, 5 mesi e 2 giorni di reclusione e 2 mesi di arresto come unificazione di pene concorrenti per i reati di furto aggravato, riciclaggio, evasione, falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale, è stata associata alla casa circondariale di Sassari.

Nella foto il comandante della stazione dei carabinieri di Alghero Leonardo Baldinu

S.I.

Alghero, notte di fuoco: foto e video

ALGHERO – Una notte di fuoco, quella di ieri (giovedi 7 aprile), che desta molta preoccupazione e paura. Ma è già da tempo che si registrano diversi atti incendiari notturni in quartieri anche piuttosto centrali. Questo nonostante i controlli delle forze dell’ordine che però non riescono a fermare la scia di fuoco che palesa una condizione critica da non sottovalutare. Qui si seguito le foto e i video dei luoghi, strutture e veicoli presi di mira dagli incendiari. Azioni placate dall’intervento dei Vigili del Fuoco giunti anche da Sassari.

S.I.

Alghero a ferro e fuoco: cosa accade?

ALGHERO – Forse non ci si rende bene conto della gravità della situazione. Il periodo inedito forse incide anche sul valore reale dei vari episodi e delle notizie che relazionano sui vari accadimenti. Ma ci sono fatti di cronaca che stanno accadendo ad Alghero come mai prima. Non tanto per la gravità dei singoli avvenimenti, ma per la frequenza con cui stanno verificandosi. E ieri sera c’è stato un picco che non può passare inosservato.

Ciò per non trovarci a breve a dover raccontare di qualcosa di ben più drammatico. Non si conoscono le ragioni, ma ieri notte c’è stato un piano per mettere a ferro e fuoco una parte del territorio del centro catalano. In particolare le zone periferiche, meno controllate, e anche forse simboliche per una condizione di degrado sempre diffusa in diverse fasce sociali della comunità locale. Le indagini stanno procedendo però c’è paura e apprensione e, anche in questo caso, è palese lo scollamento di parte della classe dirigente locale rispetto a delle situazioni che da tempo manifestano i propri segnali di allarme.

Questa mattina siamo andati a vedere la condizione dei luoghi presi di mira dagli incendiari: campo nomadi (ancora una bomba ecologica pericolosa e distruttiva per persone e ambiente), Hotel Bellavista (il piano terra completamente distrutto e stamattina gli operai regionali intervenuti giusto per delimitare la zona e verificare il pericolo crolli), nel parcheggio della piscina comunale (una Clio abbandonata mandata in fumo, tra sporcizia ed erbacce) e nelle vicinanze, nonostante siano passate già un paio di settimane, la carcassa di una roulotte data alle fiamme. Insomma un quadro desolante che non può che far riflettere e far prendere delle decisioni alle Istituzioni.

Nella foto la Clio abbandonata date alla fiamme ieri notte nel parcheggio della piscina comunale

S.I.

La Brigata Sassari va in Libano

SASSARI – Il sindaco di Sassari a Cagliari alla cerimonia per i “Dimonios” che partiranno in Libano. «Abbiamo raccolto con grande piacere l’invito della Brigata Sassari per partecipare alla cerimonia di saluto ai “sassarini” che, sino all’autunno, saranno impegnati in una importante operazione di peacekeeping. Siamo vicini ai nostri soldati e alle loro famiglie e siamo sicuri che i nostri militari daranno dimostrazione della professionalità e del loro valore. Li aspettiamo a ottobre al loro rientro a Sassari». Lo ha detto il sindaco di Sassari Nicola Sanna a conclusione della cerimonia che si è svolta questa mattina alla caserma Monfenera di Cagliari.

Gli uomini della Brigata Sassari, da aprile a ottobre, saranno impiegati per la prima volta nell’ambito della missione Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud. Il loro compito sarà garantire il rispetto della risoluzione numero 1701/2006 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il comando dell’operazione, denominata Leonte, sarà affidato al generale Arturo Nitti, comandante della Brigata Sassari, che sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità diverse. Mille i militari italiani, 400 quelli della Brigata Sassari. Alla cerimonia era presente anche una rappresentanza del gremio dei Viandanti.

Nella foto la cerimonia di questa mattina

S.I.

Notte di fuoco ad Alghero: c’è paura

ALGHERO – Tre incendi, si presume dolosi, nella notte. Inutile stare a fare tanti giri di parole: quello che sta accadendo negli ultimi tempi ad Alghero non era mai successo. Auto bruciate, furti nelle case di campagna e ancora fiamme. Ma questa volta in tre luoghi che forse vogliono rappresentare un messaggio: ex-campo nomadi, Hotel Bellavista e zona della piscina comunale a Maria Pia. Che siano stati dei vandali oppure dei malviventi con altre mire, però, poco importa. Resta il fatto che nella Riviera del Corallo c’è un clima di grande preoccupazione anche perchè non tutti gli episodi recenti hanno trovato spesso sfogo sui media. Ma invece la sequela di episodi è molto lunga. Eppure il centro catalano non è una metropoli o comunque una grossa città caratterizzata, almeno in apparenza, da questo tipo di problemi.

Ieri in tarda serata dalle ore 22 circa il suono delle sirene ha squarciato il silenzio e la tranquillità che caratterizza il dopo cena algherese. Primo rogo nell’ex-campo nomadi. Qui a spaventare anche l’esplosione di una bombola a gas a causa dell’alta temperatura raggiunta all’interno del terreno che da anni è di fatto una mega discarica a cielo aperto. Effetti negativi devastanti sulla pineta dell’Arenosu che subisce un’aggressione ambientale assurdo. Entro gennaio, aveva detto l’amministrazione Bruno, si sarebbe dovuti intervenire a bonificare e ripulire la zona, ma ancora niente è stato fatto. Ed ecco l’ennesimo incendio.

I pompieri sono intervenuti subito, ma neanche il tempo di raggiungere l’ex-insediamento rom che è scattato l’allarme anche all’Hotel Bellavista. Struttura ricettiva abbandonata da anni, come del resto altre costruzioni storiche di Fertilia che stanno cadendo a pezzi, che era stata anche occupata da alcune famiglie algheresi che non avevano un tetto. La Magistrura, dopo un esposto, decise di firmare gli atti per lo sgombero e queste persone (di Alghero) finirono nuovamente in mezzo ad una strada. Anche qui duro lavoro dei Vigili del Fuoco che sono dovuti entrare nello stabile dove le fiamme avevano avvolto la tromba delle scale e gli spazi destinati all’ascensore e altre stanze.

Ma non è finita qua. In contemporanea (è ciò fa pensare ad un’azione decisa a tavolino anche se, per adesso, si ignorano i motivi) altro incendio nella zona della piscina comunale di Maria Pia. Alcune auto sarebbero state date alle fiamme. Roghi limitati, anche in questo caso, dal pronto intervento dei pompieri che sono dovuti attivarsi in forze per frenare questa spaventosa notte di fuoco ad Alghero.

Nella foto forze le fordine e Vigili del Fuoco ieri notte a Fertilia

S.I.

Fiamme anche all’Hotel Bellavista

ALGHERO – Non solo l’incendio all’ex-campo rom [Leggi], ma anche fiamme all’Hotel Bellavista. E’ molto probabile, dunque, che si tratti di un’azione di qualcuno che deliberatamente ha voluto scatenare con dei roghi in entrambi i posti. Allarme a Fertilia con la presenza di forza dell’ordine e Vigili del Fuoco che si sono precipitati anche nella struttura ricettiva per domare l’incendio.

Hotel abbandonato da anni che era diventato l’alloggio di diverse famiglie locali che erano rimaste senza casa ed erano andate a vivere proprio al Bellavista. Da qui, però, erano stato sgomberate per la decisione degli organismi preposti e ciò avevano dato vita a diverse polemiche visto che tali persone erano rimaste senza un tetto. Adesso le fiamme e il caos nella borgata giuliana.

Nella foto pochi minuti fa i Vigili del Fuoco a Fertilia

S.I.

Ex-campo rom: grosso incendio

ALGHERO – Fiamme nell’area che per anni ha ospitato il campo nomadi. Il rogo si è scatenato intorno alle 21 e sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, carabinieri e polizia. Il terreno, nonostante la popolazione che vi risiede da tempo abbia trovato altre sistemazioni, tra cui anche in alcuni appartamenti in città, è ancora una discarica a cielo aperto con montagne di rifiuti inquinanti e pericolosi che si trovano ammucchiati dentro la pineta dell’Arenosu.

Oggi, ed era da tempo che non accadeva, un nuovo incendio. Nel tempo gli abitanti dell’agro e Fertilia si erano abituati al fumo e agli odori provenienti dal campo vista l’usanza dei nomadi di bruciare la plastica anche per ricavare il rame. Processo che ha contribuito a causare problemi all’ambiente circostante condizione supportata dalle analisi sui terreni che hanno accertato la presenza di diverso veleni nel terreno. Adesso un nuovo incendio per un’area che, a detta dell’amministrazione comunale, sarebbe già dovuta essere stata bonificata e ripulita dai rifiuti già da tempo.

Nella foto fiamme all’Arenosu

S.I.

Alcol test: aumentano i controlli

SASSARI – Nel corso del fine settimana appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Sassari hanno effettuato una serie di controlli straordinari del territorio al fine di prevenire i reati in genere e, nello stesso tempo, garantire la sicurezza della circolazione stradale. Oltre ai normali servizi in atto, sono stati impiegati ulteriori 16 militari e 7 pattuglie che hanno effettuato mirati posti di controllo nel territorio cittadino e nel comune di Ossi dove, in particolare, era in programma lo svolgimento della manifestazione enogastronomica “assazende e buffende”.

Già nelle prime ore, l’operazione ha consentito di trarre in arresto Pistoletto Giovanna Michelina, 38enne pregiudicata di Porto Torres, sorpresa nel tentativo di rubare – armata di una pinza per rimuovere le placche antitaccheggio – alcuni cosmetici presso l’Upim di viale Italia.

Successivamente, i controlli su strada, effettuati anche con l’ausilio di due etilometri, hanno consentito di identificare complessivamente 77 persone e 48 veicoli. Gli apparati per la misurazione del tasso alcolemico sono stati fortunatamente utilizzati solo per effettuare “prove in bianco” prima di mettersi alla guida, in quanto i cittadini hanno dimostrato di aver ben compreso le norme relative alla sicurezza stradale, soprattutto dopo aver frequentato manifestazioni come quella di Ossi.

Nella foto i carabinieri controllano delle auto

S.I.