Approvazione Peba, grande soddisfazione dai 5 Stelle

ALGHERO – Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), strumento fondamentale per rendere la città più inclusiva e accessibile a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche.

Il PEBA, introdotto dalla legge 41/86 e ampliato dalla legge 104/92, rappresenta lo strumento normativo attraverso cui monitorare e superare le barriere architettoniche presenti sul territorio comunale, con l’obiettivo di realizzare un sistema urbano integrato e accessibile nel suo complesso.

Lo studio approvato ha preso in esame 29 percorsi pedonali distribuiti in altrettante zone della città e ha effettuato una valutazione di 20 edifici comunali, ponendo le basi per futuri interventi mirati all’eliminazione degli ostacoli alla mobilità.

“Come Movimento 5 Stelle ci auguriamo che l’approvazione in Consiglio comunale non sia la chiusura di un procedimento ma che sia la certificazione di un impegno per l’inclusione. Abbiamo chiesto in Consiglio Comunale un ulteriore sforzo, per attivare un sistema di monitoraggio e valutazione affinché l’impegno della città nei confronti dell’accessibilità sia evidente. Misurare i progressi nel tempo è importante per incentivare i lavoratori della pubblica amministrazione a dare la priorità all’accessibilità”.

Siamo certi che il PEBA andrà nel tempo per fasi successive continuerà a interessare l’intero territorio algherese,” ha dichiarato la consigliera Giusy Piccone.

“Sarebbe cosa buona e utile estendere l’area di intervento con un programma pluriennale,” ha aggiunto Piccone. “Sarebbe inoltre auspicabile che l’abaco, con gli interventi standard per strade e marciapiedi, diventi linee guida per la società In-House che si occupa degli interventi.”

Una città accessibile non è solo una città con marciapiedi adeguati, rampe non troppo pendenti, porte sufficientemente larghe e servizi igienici accessibili, ma è anche una città dove l’informazione è disponibile in formati diversi, compresi segnalazioni luminose, sonore e in braille. Come previsto dal piano.

L’impegno dell’amministrazione comunale è orientato a integrare le esigenze di accessibilità in tutti i progetti urbani in corso, con la consapevolezza che soluzioni funzionali per le persone con disabilità rappresentano un miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini”

Giusy Piccone
Consigliera Comunae 5 Stelle

Regolamento della Polizia Urbana, efficientamento e sicurezza: la Giunta approva il nuovo testo

ALGHERO – Dalla convivenza civile alla sicurezza urbana, alla pubblica incolumità, al decoro urbano, alla migliore fruibilità dei beni di interesse artistico, storico, culturale e ambientale, le misure contenute nel regolamento della Polizia Urbana approvato ieri dalla Giunta del Sindaco Raimondo Cacciotto contengono specifiche norme che disciplinano diversi ambiti. In particolare viene ridefinita la materia dei divieti su aree pubbliche e ad uso pubblico, la manutenzione e il decoro di edifici, l’arredo urbano e i murales, la tutela ambientale, la pulizia delle aree prospicenti i pubblici esercizi, la conduzione animali e animali di affezione. E inoltre, il regolamento interviene sui divieti generali ( bevande, assunzione stupefacenti, attendamenti, camper, roulotte) e sulle sanzioni. Il Comune di Alghero finora non si è dotato di una disciplina organica in materia di Polizia Urbana e l’adozione del regolamento va nella direzione intrapresa dall’Amministrazione per l’efficientamento del Comando di Polizia Locale voluta dal Sindaco Raimondo Cacciotto, ritenuto elemento fondamentale “per garantire – spiega – una continua crescita qualitativa dei servizi al cittadino, nella prospettiva di consolidamento delle attività di contrasto a tutte le forme di insicurezza e degrado urbano”.

“I 27 articoli del nuovo regolamento – specifica il Comandante della Polizia Locale Salvatore Masala – ridefiniscono i modelli organizzativi così da permettere una maggiore efficacia nell’attività di controllo, prevenzione e repressione in materia di sicurezza ai cittadini. Particolare attenzione è stata riposta nell’art. 9 bis del regolamento: “Disciplina dei provvedimenti accessori in materia di indebita occupazioni di suolo pubblico ai fini di commercio”. Nel caso di occupazioni di suolo pubblico commerciale in modo difforme o in assenza di titolo, infatti, i provvedimenti volti all’interruzione dell’esercizio dell’attività saranno più stringenti, fino alla revoca della concessione in caso di quattro infrazioni commesse nell’arco di cinque anni dalla prima sanzione. La chiusura per cinque giorni avverrà alla seconda infrazione commessa; la chiusura per 10 giorni è prevista per la terza infrazione. Il Regolamento della Polizia Urbana verrà portato ora all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale per l’approvazione.

Alghero, “Approvato il Peba grazie alla Lega”

ALGHERO – “Il consiglio comunale di Alghero ha approvato il piano eliminazione barriere architettoniche, grazie all’impulso e al finanziamento arrivato dal Governo su volontà del Ministro per le Disabilità della Lega, Alessandra Locatelli”. A dichiararlo Michele Pais consigliere comunale di Alghero ed esponente di spicco della Lega.
“Il piano infatti è stato finanziato dalla Regione Sardegna nel 2023 sulla base di un finanziamento di circa 320 mila dal Ministro Locatelli, che dà finalmente attuazione una legge del 1986. Un ringraziamento particolare va alle redattrici, gli architetti Giovannangela Floris e Costanza Cartamantiglia che, nonostante l’esiguità delle risorse a loro disposizione, hanno fatto un lavoro particolareggiato ed eccelso” continua Pais.

“Ora, però, è necessario che l’Amministrazione allochi le risorse per l’attivazione di tale piano, se non si vuole che rimanga solo sulla carta. E il primo tavolo di prova saranno le prossime variazioni di bilancio, in cui mi aspetto l’individuazione di risorse adeguate” avverte Pais.
“Il governo nazionale, peraltro, ha istituito un tavolo interministeriale per le disabilità tra il Ministero delle Infrastrutture e quello delle disabilità, proprio per accelerare su interventi che rendano davvero accessibili le città, che ancora ad oggi risultano disseminate di barriere ed ostacoli’ continua Pais.
“Peraltro, sempre in tema di disabilità, una nostra concittadina, la dott.ssa Laura Giorico, è stata nominata dal Ministro Locatelli nel tavolo nazionale per la sperimentazione della riforma delle disabilità, che ben potrà rappresentare la specificità del nostro territorio, storicamente poco considerato. È certamente un cambio di paradigma e di attenzione che meritavamo” conclude Pais.

Campo boe: “Limitare le boe all’Amp, all’esterno ormeggi per grandi imbarcazioni” | video

ALGHERO – Nella giornata di oggi, salvo sorprese, la questione dovrebbe tenere banco anche in Consiglio Comunale. Dopo i passaggi in commissione ambiente degli scorsi giorni e di oggi, il “Campo boe” verrà discusso dalla massima assise cittadina. Questo attraverso una richiesta che contiene proposte avanzate, prese in esame e condivise dalla maggioranza con a capo il presidente di commissione Mulas, gli assessori Marinaro, Corbia e Selva e ovviamente il presidente del Parco e Amp Orrù, del consiglio Pirisi e il sindaco Cacciotto, tutto, com’è evidente, in linea con quanto esposto e rappresentato dal direttore Mariani.

La via d’uscita potrebbe essere, come anticipato anche da Algheronews, quella di vedere la disposizione delle nuove boe solamente dentro l’area di riserva marina e non oltre. Oppure, come chiesto anche da porzioni della politica algherese, tra cui l’ex-presidente Pais e il consigliere del PD Madau, di sospendere il progetto e, come indicato dall’Amministrazione Cacciotto, addivenire a delle modifiche e rimodulazioni che possano andare incontro alle varie esigenze, in primis quelle della nautica, oltre che quelle della tutela ambientale dei nostri fondali e coste.

Sull’argomento abbiamo sentito il presidente del Consorzio del Porto di Alghero che, oltre ad essere d’accordo su una rimodulazione, evidenzia la necessità, come emerso da più parti, di porre nel golfo di Alghero degli ormeggi per le grosse imbarcazioni al fine di permettere un ancoraggio meno invasivo possibile e agevolare l’arrivo in rada di barche di grande rilevanza.

ECCO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL CONSORZIO DEL PORTO GIANCARLO PIRAS

Nota boe in AMP

Dramma siccità, Consorzio Bonifica: “L’acqua è poca decidiamo insieme come usarla”

ALGHERO – Lacrime e sangue nelle campagne della Nurra che per questa stagione irrigua dovranno andare avanti con i pochi milioni di metri cubi disponibili, attingendo dai reflui di Sassari e Alghero e da alcuni pozzi (Tottubella, Bonassai, Sella & Mosca).

Fatti i conti si potrà arrivare ad avere una disponibilità di circa 5 milioni di metri cubi, a fronte di un fabbisogno di 30 milioni di metri cubi per i cinquemila ettari da irrigare nel Nord Ovest della Sardegna. Un disastro.
Il Consorzio di bonifica della Nurra, insieme alle organizzazioni professionali di categoria, questa mattina ha chiamato a raccolta gli agricoltori nel salone di Guardia Grande. Il presidente di Anbi Sardegna Gavino Zirattu ha voluto coinvolgere anche gli assessori regionali ai Lavori Pubblici e all’Agricoltura, Antonio Piu e Gian Franco Satta. A loro, infatti, aveva chiesto la possibilità di liberare ulteriori 5 milioni di acqua dalle dighe, in via eccezionale, per salvare il salvabile. Istanza che purtroppo non è stata accettata. , ha detto amareggiato il presidente Gavino Zirattu alla numerosa platea di imprenditori agricoli intervenuti alla riunione. C’erano anche, tra gli altri, il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, l’assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Raniero Selva, il commissario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru.

. Proprio per questo nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore vertice con le organizzazioni di categoria e l’assemblea dei delegati, , ha confermato Gavino Zirattu. Entrambi gli assessori regionali, da parte loro, hanno convenuto che il problema debba essere affrontato con l’aiuto di tutti, senza contrapposizioni, assicurando che quando saranno terminati i lavori nel Coghinas l’emergenza potrà finalmente dirsi cessata. Si parla però del marzo 2026. Nel frattempo gli agricoltori rimasti senz’acqua chiedono almeno il diritto agli aiuti economici per il mancato reddito.

“Stop a Maestrale, utilizzo disinvolto cosa pubblica”

ALGHERO – “Bene Cacciotto e Pirisi sull’utilizzo indebito di Villa Maria Pia. Ma, chi ne ha concesso l’uso alla associazione di Mario Bruno?-
Secondo il Gruppo consiliare di Forza Italia “lo stop imposto dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio all’utilizzo di Villa Maria Pia all’Associazione Maestrale di Mario Bruno per un incontro politico, la dice lunga su un utilizzo disinvolto della cosa pubblica da parte di frange dell’Amministrazione. Frange che da mesi tentano di affidare beni pubblici senza passare attraverso le procedure di legge. Opponendosi, invece, alla proposta di Forza Italia di realizzare a Villa Maria Pia il Centro Diurno di cui ad Alghero si sente un gran bisogno.”

Secondo i Consiglieri azzurri si tratta di “un sonoro ceffone, ben assestato, che fa seguito alle segnalazioni della opposizione, anche ieri in aula consiliare. Il tentativo di fare utilizzare la nuova sala consiliare ai propri sodali politici, senza averla prima affidata al Consiglio Comunale, rischiava di svillaneggiare la massima assise cittadina che da tempo attende di potere lavorare in uno spazio adeguato. Sullo sfondo rimane la manina nascosta che ha dato l’assenso all’uso improprio della Associazione Maestrale, saltando a piè pari tutte le procedure di legge e valicando in modo barbaro le competenze del Sindaco e del Presidente del Consiglio. Manina della quale ora occorre individuare il titolare per evitare altri tentativi di abuso in danno della comunità algherese -chiudono Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini-“.

Treno a idrogeno e non solo, “mortificazione della democrazia partecipativa”

ALGHERO – Un anno fa, circa, è stato affidato l’appalto. Il tempo, dunque, per attuare delle modifiche c’era tutto. Soprattutto dopo le reiterate e forti proteste da parte dell’agro a nord di Alghero e in particolare dei residenti a Sa Segada.

Nel febbraio del 2024 veniva data comunicazione, dalle fonti di settore, che la ‘IRD Engineering era l’aggiudicataria del bando di gara indetto da A.R.S.T. S.p.A. – Trasporti regionali della Sardegna, nell’ambito del Piano nazionale degli investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per l’affidamento dell’appalto relativo alla progettazione definitiva – esecutiva, forniture e lavori occorrenti per la realizzazione del “Collegamento Ferroviario Alghero centro – Alghero aeroporto, con impianto di produzione a idrogeno”.

Da quel momento in avanti, ma in particolare dall’arrivo dall’Amministrazione Caccciotto, si sono sollevati diffusi dubbi sul progetto che hanno visto in prima fila i seguenti soggetti Comitato di borgata Sa Segada – Tanca Farrà, Comitato di borgata Santa Maria La Palma, Comitato di borgata Guardia Grande – Corea, Comitato di borgata Maristella, Comitato Zonale Nurra r Comitato Metrotranvia Sassari Alghero Sorso e questo e ciò che scrivevano i primi di dicembre del 2024: “L’importante infrastruttura se realizzata con le modalità proposte nel progetto, ora in fase di autorizzazione, avrà un preoccupante impatto dal punto di vista sia ambientale che paesaggistico oltre che sulle aziende agricole e proprietà che verranno interessate”.

Ebbene, nonostante incontri organizzati dal presidente del Consiglio Pirisi, dai vari presidenti di commissione e dall’ex-sindaco Bruno, la questione, che ha visto più volte l’attuale Primo Cittadino Cacciotto dire che “bisognava ascoltare i residenti e dunque modificare il tracciato per evitare danni alle proprietà e attività presenti nell’agro e non solo”, sembra che non ci sia niente da fare e che, come appreso dalla commissione speciale presieduta da Moro e divulgato dall’ex-presidente del consiglio regionale Pais, “il progetto del treno a idrogeno si farà, con buona pace di chi ha chiesto a gran voce di fermarlo e di attuare dei cambiamenti – e ancora – ci si è riempiti la bocca di condivisione, dialogo, collaborazione, scelte condivise e poi in questi giorni è andata in scena la mortificazione della democrazia. Siamo fortemente delusi, amareggiati e anche fortemente contrariati”, chiudono dai comitati.

Nella foto un parte dell’agro a nord di Alghero

Treno a idrogeno. “Algheresi presi in giro da Cacciotto e sua Maggioranza”

ALGHERO – “Nella seduta di oggi della commissione consiliare speciale per il “Treno ad Idrogeno” i cittadini e i rappresentanti dei comitati presenti hanno abbandonato l’audizione di ARST in segno di protesta. Siamo basiti di come con quanta superficialità è stata affrontata la discussione sia da parte dei componenti della commissione (forse per poca conoscenza dei fatti) sia da parte del Funzionario dell’ARST che ha sempre teso a banalizzare qualsiasi richiesta di chiarimento. Audizione nella quale abbiamo avuto la certezza che la conferenza decisoria è stata chiusa con esito positivo e che il Comune di Alghero non ha posto nessuna questione se non osservazioni inutili e poco efficaci sia per l’ambiente che per il paesaggio. Cosa ha fatto il Sindaco Cacciotto insieme alla sua maggioranza se non prenderci in giro e far finta di accettare il dialogo per poi neppure mettere paletti seri ad una Amministrazione Regionale che sceglie di passare sopra la testa della propria gente?
Ci si è riempiti la bocca di condivisione, dialogo, collaborazione, scelte condivise e poi in questi giorni è andata in scena la mortificazione della democrazia. Siamo fortemente delusi, amareggiati e anche fortemente contrariati che la città di Alghero, per bocca dei suoi rappresentanti, abbia per l’ennesima volta scelto di essere depauperata dei propri diritti e usata come straccietto per lavare la coscienza di quei taluni che in Regione fanno beffe del territorio algherese”

I cittadini algheresi lesi dei propri diritti

Suoli pubblici, ecco tutte le novità del nuovo regolamento

ALGHERO – Approvato alle prime ore del giorno di oggi, al termine di una seduta iniziata alle 16 di ieri, il regolamento per le concessioni di suoli pubblici per attività di somministrazione di cibo e bevande. Una lunga sessione del Consiglio Comunale conclusasi con il voto favorevole della maggioranza e con due voti contrari ha chiuso un percorso iniziato nell’autunno scorso con gli incontri ripetuti con Associazioni di categoria e comitati di quartiere e portatori di interesse.

“Una città più bella, pulita e accogliente, obbiettivo di mandato, si raggiunge con il miglioramento del decoro urbano, con nuovi spazi per la città, con manutenzioni efficaci, con il nuovo appalto di gestione dell’igiene urbana e con regole certe per i suoli pubblici, che consentono da un innalzamento dei livelli dei servizi – spiega il Sindaco Raimondo Cacciotto – ed è quello che stiamo facendo con impegno e con la partecipazione della collettività, con la consapevolezza che gli spazi pubblici sono un patrimonio della intera comunità”. Il lavoro di cucitura delle diverse aspettative ha trovato sintesi nel lavoro delle Commissioni consiliari e degli Assessorati allo Sviluppo Economico e Demanio, guidati da Ornella Piras e Enrico Daga. Si è percorsa una linea di pensiero condivisa: spesso sono stati gli abusi e l’inosservanza delle prescrizioni a provocare quel senso di caotico disordine rilevato dai cittadini.

Il lavoro è stato quindi orientato verso alcune poche ma significative modifiche atte a ristabilire ordine nelle concessioni, interventi efficaci dei controlli, rispetto delle regole e rigorosità delle verifiche. Le novità più importanti riguardano lo stop agli immobili non contigui all’esercizio che partecipano al calcolo delle superfici. Una deformazione che ha determinato negli anni situazioni di sproporzione tra locali di esercizio e suolo concesso. E inoltre: il sistema delle premialità, ovvero delle quote di metri quadri ulteriori concesse in base a una serie di adempimenti da parte delle attività, viene rivisto con norme più rigide, ovvero con la certificazione asseverata da un tecnico che dimostri l’apertura per almeno dieci mesi, e con almeno tre dipendenti per i bar e cinque dipendenti per i ristoranti, assunti per lo stesso periodo. Inoltre: si amplia il raggio delle zone non concedibili, aggiungendo alla lista anche le scalinate del Lungomare Dante e dei Bastioni Marco Polo. Ridotta anche la possibilità di concessione del suolo alle attività che “vedono” l’ingresso all’esercizio: si passa da 30 a 25 metri.

“L’obiettivo è quello di contemperare al meglio la condivisione dello spazio pubblico tra esigenze delle imprese e diritti dei cittadini – afferma l’Assessore al demanio Enrico Daga – abbiamo costruito un riordino delle norme chiaro e omogeneo nel rispetto delle regole, che garantisce ai cittadini di sentirsi al centro delle scelte. Ringrazio gli uffici comunali che hanno lavorato con impegno e dedizione per la definizione dell’elaborato. Siamo convinti che questo possa avvantaggiare imprese, residenti, visitatori”. Per quanto riguarda le attività titolari di suoli pubblici adiacenti alle aiuole, dovranno impegnarsi alla loro cura e manutenzione attraverso l’utilizzo di piante ornamentali ed eventuali arredi preliminarmente concordati con gli uffici competenti. Ci sarà, soprattutto, una specifica e costante azione di verifica tra le superfici concesse e quelle utilizzate, con la messa in atto della sanzione accessoria della chiusura per cinque giorni in caso di riscontro dell’inadempienza, a tutela degli spazi di vivibilità dei cittadini, e del rispetto di una leale concorrenza tra le imprese.

“Il risultato raggiunto – aggiunge l’Assessora alle Attività produttive Ornella Piras – ci consente di guardare alla prossima stagione con la certezza delle regole e la consapevolezza dei controlli. Questo è solo un primo passo, siamo aperti al dialogo costruttivo in cui tutti devono sentirsi coinvolti e protagonisti”. Occhi puntati sul decoro, soprattutto: i controlli saranno focalizzati sulle concessioni deposito che, nella stagione invernale, si trasformano in ripostigli per ogni genere di suppellettili. Per questo motivo si è deciso di far produrre dichiarazioni apposite su inizio e fine del periodo di chiusura invernale.

“Treno a idrogeno, basta tentennare: Cacciotto decida”

ALGHERO – “Ancora una volta viene messo in discussione la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Sassari – Aeroporto – Alghero centro.

Una infrastruttura che, con tutte le modifiche necessarie così come suggerito dai comitati e abitanti dell’agro di Alghero maggiormente interessati dal passaggio del tracciato, permette di collegare centri ed infrastrutture dell’intero nord Sardegna, oggi decisamente in ritardo in termini di infrastrutturazione.
Peraltro si tratta di una infrastruttura che permetterebbe, sia nel caso di motrice elettrica che ad idrogeno, di trovare una soluzione al problema delle emissioni generate dal settore trasporti sfruttando energia pulita e a impatto zero”. Ad intervenire il direttivo cittadino della Lega con la segretaria Monica Chessa e il dirigente Salvatore Carta.
“Peraltro la realizzazione dell’opera potrebbe risultare di grande importanza, con l’utilizzo dell’acqua dei reflui riversata nello stagno del Calich non utilizzati per scopi irrigui, sfruttando quindi quello che è sempre stato un problema , per la produzione di energia pulita e proteggendo la salute della laguna”.
“Pare quindi ingiustificata questa contrapposizione a prescindere. Un progetto che può ben essere migliorato con il dialogo e confronto ragionando in termini di servizio per la comunità. Ma occorre assumere con chiarezza una decisione che, fino ad oggi, l’Amministrazione comunale ha evitato di assumere, per equilibrismi elettorali, che mettono in secondo piano l’interesse dell’intera città e dei cittadini di tutta l’area vasta.” concludono i dirigenti della Lega.