Concorso Alghero In House, protesta dei giardinieri

ALGHERO – “Siamo un gruppo di precari giardinieri algheresi e con la presente vogliamo rendere
pubblica la nostra situazione, dopo aver tentato inutilmente di sensibilizzare alcuni
consiglieri comunali, senza tuttavia aver ottenuto risultati concreti.
L’oggetto della presente lettera concerne l’avviso di selezione pubblica per titoli ed esami
finalizzata all’assunzione di n. 12 giardinieri specializzati, unitamente al bando di concorso
riguardante l’assunzione di n. 2 capisquadra giardinieri.
In primo luogo, quest’ultimo bando prevede, tra i requisiti specifici, l’accesso alla
candidatura con il solo possesso della licenza di scuola media inferiore; a nostro avviso,
stante l’importanza del ruolo e la complessità della gestione del verde pubblico cittadino,
sarebbe auspicabile il possesso di un adeguato titolo di studio, come un diploma di scuola
superiore ad indirizzo agrario per la figura del caposquadra.
Inoltre, il bando finalizzato all’assunzione di n.12 giardinieri specializzati prevede, tra le
altre cose, l’abilitazione all’utilizzo di macchine per movimento terra (escavatori e/o terne),
le quali richiedono qualifiche professionali al pari di operai specializzati in opere edili.
Questa prescrizione elimina dalla selezione pubblica numerosi giardinieri in possesso di
tutti gli altri requisiti, rendendo il bando altamente discriminatorio nei nostri confronti.
Infine, per la valutazione dei titoli, il lavoro svolto presso aziende pubbliche o private viene
valutato 5 punti per ciascun anno di servizio, per un punteggio massimo di 15 punti;
questa attribuzione avvantaggia fortemente i lavoratori attualmente sotto contratto presso
la società Alghero In House, costituendo un ostacolo per tutti gli altri aspiranti.
Alla luce di quanto finora esposto, i sottoscritti firmatari della presente lettera chiedono che
i suddetti bandi vengano cautelativamente sospesi, per venire successivamente riformulati
al fine di favorire la massima partecipazione e consentire ad una platea più ampia e
qualificata una trasparente candidatura al bando”.

Riqualificazione scuola via Tarragona, lavori

ALGHERO – Prende corpo la fase due dell’ambizioso progetto di riqualificazione della scuola di Via Tarragona, con la realizzazione dell’Auditorium e delle due aule speciali: una biblioteca e un’aula per la musica. Dopo la conclusione della prima parte dell’opera, ossia il Volume Scuola, oggetto di un intervento di ampliamento e sopraelevazione (all’esistente piano terra sono stati aggiunti un piano primo ed un secondo) destinato ad ospitare le aule didattiche e i laboratori, la cui consegna è prevista per l’inizio dell’attività scolastica, il programma procede con il secondo step. Ora inizia la demolizione e ricostruzione del corpo di fabbrica originario degli anni ’60, denominato “ala nord”, per creare un volume polifunzionale che ospita l’Auditorium della capienza di 200 posti, i laboratori musicali e la biblioteca/ mediateca. E inoltre, la realizzazione di uno svettante portico, antistante l’ingresso all’Auditorium, sia come elemento unificante i due volumi sia come elemento iconico e di congiunzione tra la scuola e la città. E ancora, la fase due delle opere prevede la riqualificazione del volume ospitante la palestra, mediante interventi di manutenzione che riguardano la sostituzione della copertura sia del volume della palestra che degli annessi. Per la costruzione dell’auditorium e delle aule speciali si renderà necessario abbattere i vecchi corpi di fabbrica sulla via Tarragona, motivo per il quale è stata emessa un’ordinanza di modifica alla viabilità dal 26 al 30 Agosto, con chiusura al traffico della Via Tarragona, nel tratto compreso tra il civico 8 e la Via Verdi, in Via Roth, con la sospensione del senso unico di circolazione e l’istituzione del divieto di sosta per un’estensione di mt. 20.

Le opere previste sono quelle del Progetto Iscol@, al quale l’Amministrazione ha partecipato nel 2018 ottenendo 3,7 milioni per l’Asse I del programma, che ha visto Alghero protagonista con il progetto pilota La Scuola del Nuovo Millennio. Nelle scuole medie di via Tarragona si sta infatti realizzando un programma di riqualificazione che prevede, quale punto qualificante, un moderno e funzionale auditorium per sostenere la vocazione musicale che l’istituto comprensivo ha sviluppato con ottimi risultati. Un progetto innovativo che va verso la fase di completamento, nel segno della modernità, con una scuola sicura ed accogliente, aperta alla comunità con attività extra scolastiche di formazione, culturali e ludiche. La previsione della tempistica per questa seconda fase è di un anno circa di lavori. La realizzazione del programma di interventi è stata affidata nell’agosto del 2021, dopo una fase di criticità dovute alle inadempienze da parte prima impresa aggiudicataria dei lavori e la conseguente risoluzione del contratto disposta dall’Amministrazione. I lavori sono stati affidati quindi all’impresa risultata seconda classificata alla gara d’appalto.

Ospedale Civile, inesorabile declino. Fadda: “Ecco le principali criticità, urge intervenire”

ALGHERO – “Ormai assistiamo ogni giorno, con frustrazione ed impotenza, a ricorrenti “bollettini di guerra” che giungono dai Reparti al collasso della Sanità Sarda. Chiusura di Pronto Soccorso per mancanza di personale ed altri subissati all’inverosimile da richieste di assistenza.

Non fa eccezione l’ospedale civile di Alghero che, da anni, si trascina stancamente verso un inesorabile declino che dobbiamo scongiurare. Al riguardo, nel corso della Commissione Consiliare Sanità del 2 agosto scorso, abbiamo illustrato le criticità in ambito sanitario presenti nel nostro territorio dando mandato al Sindaco di farsi portavoce presso la Regione Sardegna di tali problematiche, non più rinviabili. Da parte nostra, come Movimento “PRIMA ALGHERO ” vogliamo ricordare le difficoltà principali in cui versano molti Reparti ospedalieri della nostra città, decisamente al collasso:

– la Cardiologia dal luglio 2023 annovera soltanto 5 specialisti che possono garantire il servizio dalle 08,00 alle 20,00;

– la Medicina ha enormi difficoltà a gestire le numerose richieste di assistenza, sempre a causa del poco personale a disposizione;

– la Pediatria, da novembre 2023 lavora h 12, dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato, senza poter garantire l’assistenza ai bambini nelle ore notturne. Nonostante questo, i nostri pochi pediatri fanno un lavoro encomiabile, garantendo un elevato numero di prestazioni;

– il Punto Nascita, dal novembre 2023 è stato chiuso, sempre per carenza di pediatri, costringendo le partorienti a ricoverarsi a Sassari, con i disagi conseguenti per loro e le famiglie;

– il Pronto Soccorso, subissato ogni giorno ed a qualsiasi ora, dalle richieste del territorio e dalla moltitudine di turisti.

Tutto questo è dovuto alla mancanza di programmazione che parte da lontano e chissà se e quando verrà risolta.

Per fortuna c’è anche una buona notizia, la recente nomina del direttore di Chirurgia Pediatrica che porterà alla riapertura della Scuola di specializzazione, dopo anni di chiusura.

In merito alle lunghe liste di attesa per interventi ed esami , alle quali ormai siamo abituati e non fanno più notizia, sono un problema atavico che difficilmente troverà una soluzione in tempi rapidi.

Infine la stucchevole ed infinita diatriba sulla ubicazione del nuovo Ospedale che si ripropone in occasione delle elezioni.

Si potrebbe continuare a lungo ma riteniamo che basti ed avanzi. Oggi chiediamo all’Amministrazione Regionale di “battere un colpo” e di cominciare ad impostare la soluzione almeno delle emergenze, come avevano detto in Campagna Elettorale.

Come “PRIMA ALGHERO” continueremo la nostra opera di monitoraggio e denuncia, al fianco degli algheresi”

Massimiliano Fadda, consigliere comunale di “PRIMA ALGHERO ” e vice presidente della Commissione Sanità.

“Climatizzazione insufficiente, condizione critica al Civile”

“Il caldo insopportabile di questi giorni sta mettendo a dura prova chi è costretto a rimanere inospedale, con particolare gravità nel reparto di Medicina dell’Ospedale Civile di Alghero. I pazienti,
già provati dall’età e dalle patologie, devono ora affrontare anche il disagio causato dalla mancanza
di un adeguato sistema di climatizzazione, aggravando ulteriormente le loro condizioni. “È una sofferenza indescrivibile”;, racconta la figlia di un paziente, riferendosi alla situazione all’interno del reparto. Oltre alla carenza di personale, che costringe medici e infermieri a turni
estenuanti, si aggiunge ora l’assenza di aria condizionata, rendendo l’emergenza ancora più critica.
L’unica aria fresca disponibile proviene dai pochi “pinguini” collocati nei corridoi del reparto, mentre altre soluzioni, come tenere le tapparelle semichiuse, non sono sufficienti a garantire un’adeguata ventilazione. Alcuni pazienti sono costretti a ricorrere a ventagli per trovare un minimo sollievo.
“Una situazione insostenibile ed emergenziale”, afferma il presidente della Commissione Consiliare alla Sanità, Christian Mulas, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione urgente per affrontare questo grave problema. Le temperature di questi giorni costituiscono una vera emergenza sanitaria, aumentando il rischio di gravi complicanze per i pazienti ricoverati con gravi patologie”

Il presidente della Commissione Consiliare alla Sanità,
Christian Mulas

Rigenerare il centro storico col suo ripopolamento, delibera della Giunta Mascia

SASSARI – Far sì che il centro storico torni a popolarsi come premessa per favorire la sua
rigenerazione socio-economica e la sua riqualificazione urbanistica. La rinascita della
città vecchia anche attraverso il rilancio della sua funzione abitativa è l’obiettivo che il
Comune di Sassari affida a diverse iniziative ispirate dal Pinqua, il Programma
innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
Palazzo Ducale punta a riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale,
rendendo gli spazi e gli immobili pubblici accessibili e funzionali, così da migliorare la
coesione sociale e la qualità della vita nella parte più antica della città. Il primo passo in
questa direzione è stato compiuto nel corso dell’ultima seduta della giunta comunale,
che ha accolto la proposta del sindaco Giuseppe Mascia – condivisa dall’assessora
delle Politiche della casa, Patrizia Mercuri – di affidare agli uffici la rimodulazione dei
criteri per l’assegnazione di sette unità abitative in corso Vittorio Emanuele.
Acquisiti grazie a un cofinanziamento regionale da 1 milione di euro, gli appartamenti
sono pronti per essere assegnati attraverso il bando che sarà redatto e pubblicato dal
settore competente. I parametri ipotizzati dovranno segnare una precisa linea politica,
in difformità rispetto al percorso seguito nel recente passato senza ottenere i risultati
sperati. Per favorire effettivamente il ripopolamento, gli uffici hanno il mandato di
individuare un sistema premiale che favorisca l’assegnazione a chi non risiede già al
centro storico. Si tratterà di nuclei familiari con caratteristiche socioeconomiche tali da
avviare un graduale processo di inclusione sociale nel centro cittadino, favorendo tra
l’altro l’insediamento e lo sviluppo di nuove attività commerciali di prossimità, in
coerenza con quanto previsto dal programma Pinqua in tema di rigenerazione urbana.

«Abbiamo ritenuto opportuno valorizzare il processo avviato dal Pinqua per
innescare quei meccanismi virtuosi funzionali al superamento delle criticità del centro
storico», spiega il sindaco Mascia. «È volontà dell’amministrazione incrementare ed
estendere l’offerta abitativa per intercettare la fascia di domanda rappresentata da
chi ha un reddito troppo basso per accedere al mercato libero, ma superiore a quello
mediamente previsto per beneficiare dell’edilizia residenziale popolare», prosegue.
«Il bando precedente era troppo restrittivo, perciò abbiamo deciso di allargare la
platea degli aventi diritto senza limitarci a precise categorie lavorative – aggiunge
Mascia – così da intraprendere un percorso che consideriamo necessario per il
rilancio del centro storico e di tutta la città».

Come spiega l’assessora Patrizia Mercuri, «attualmente nel centro storico cittadino si
registra un’alta percentuale di famiglie in condizione di disagio o di povertà assoluta,
oltre a diffuse situazioni di disoccupazione, microcriminalità ed emarginazione». Un
contesto, sottolinea Mercuri, «reso ancora più problematico dallo spopolamento e
dalla carenza di servizi». Da qui l’idea di incentivare cittadine e cittadini a tornare al
centro storico. «Puntiamo a facilitare l’accesso al mercato della locazione ai giovani,
alle famiglie e alle giovani coppie, per rigenerare un tessuto sociale residenziale vivo
e coeso – conclude – favorendo il legame di studenti, famiglie e giovani con questa
parte della città».

Decennale Rete delle Donne, Mostra Feminas

ALGHERO – Il secondo evento programmato per celebrare il decennale della Rete delle Donne è la Mostra Feminas. La collettiva di pittura e scultura, che sarà inaugurata presso la Torre di Sulis il 9 agosto alle 19:30, vede coinvolti 14 artisti e ha un unico filo conduttore, un unico tema: la donna.
Attraverso la creatività e il talento riposto nelle opere esposte si vuole attirare l’ attenzione su una problematica che nonostante gli sforzi continua a mietere vittime tra le donne, il femminicidio.
I tratti e i colori come tracce di sofferenze e angosce, ma anche come segni di riscatto, di conquista e di libertà.
Questi gli artisti che hanno messo a disposizione le loro opere: Antonello Alloro, Valeria Boncoraglio, Gloria Delitala, Luisa Lamberti, Gianni Mattu, Andrea Moro, Mario Nieddu, Salvatore Puggioni, Stefania Puggioni, Gatto Solinas, Daniela Squintu, Nina Trudu, Ugo Zoboli. Feminas vedrà esposti i quadri di Cici Peis, grande amico della Rete delle Donne. Infine le opere di Maria Filomena Mura curatrice dell’esposizione.
L’evento sarà impreziosito, ogni sera, da un momento di lettura di poesie dedicate alle donne che hanno sofferto e a quelle che vanno avanti con speranza ed equilibrio
La mostra Feminas, ingresso libero alla Torre di Sulis dal 9 al 16 agosto dalle 19:30 alle 22:30.

Ad Alghero le Farmacie Family Friendly

ALGHERO – “Si arricchisce e consolida il progetto che ad Alghero mette in campo una serie di azioni politiche trasversali che mirano al sostegno dei nuclei familiari, della natalità e delle fasce più deboli della società. Un lavoro partecipato, che in questi anni ha raggiunto importanti risultati, sul quale l’Amministrazione continuerà ad investire con determinazione, nella convinzione che una città turistica è tanto più accogliente quanto più attenta al benessere di chi la vive e visita”. Parole del sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, che insieme all’assessora allo Sviluppo Economico, Ornella Piras e all’assessora al Benessere delle Famiglie, Maria Grazia Salaris, alla presenza del funzionario Vanni Martinez e dei responsabili dell’Ufficio Politiche Familiari che coordina il progetto “Alghero Family”, nei giorni scorsi ha consegnato la certificazione alle farmacie Cabras, Cargiaghe, Ciriolo, Mannazzu, Rosario e Santa Maria la Palma.

Il marchio di attenzione che in Riviera del Corallo identifica gli operatori pubblici e privati appartenenti a diversi ambiti di attività che mettono in campo servizi e iniziative finalizzati a sostenere il benessere familiare, si arricchisce così di una nuova e preziosa categoria: le Farmacie. Spazio cambio pannolino e spazio allattamento; bilancia pesa neonati; misurazione pressione per bimbi; tempi di attesa in cassa ridotti in presenza di bambini 0-3 anni; servizio igienico a disposizione per 0-6 anni; family box con materiale di intrattenimento dei bambini durante la permanenza nel locale. Sono alcuni dei servizi offerti dalle Farmacie Family Friendly di Alghero che si aggiungono alle oltre 50 attività già certificate in città. Ristoranti, alberghi, B&B, locazioni turistiche, affittacamere, case vacanze, stabilimenti balneari, società sportive, agriturismi e campeggi insieme ai Musei Archeologico, del Corallo e Casa Gioiosa, che hanno orientato la loro offerta verso servizi che rispondono alle esigenze e alle aspettative espresse dalle famiglie del territorio e a quelle ospiti. Un progetto che vuole rendere Alghero una città sempre più a misura di famiglia, già premiato a Bruxelles come buona pratica.

Ambito 1.5 del Distretto di Sassari: nuovi orari degli ambulatori

SASSARI – Il Distretto di Sassari comunica alla popolazione la riorganizzazione delle aperture degli ambulatori dell’Ascot nell’ambito 1.5: da questa settimana verrà chiuso l’ambulatorio del comune di Perfugas.

Dall’ analisi dei dati relativi alla situazione sanitaria del Comune di Perfugas, risulta infatti che siano 199 gli utenti privi di Medico di Medicina Generale, i quali possono venire presi in carico dal medico titolare dell’incarico di Assistenza Primaria, il dottor Fabio Fina’, che può accogliere circa 250 assistibili. A fronte di queste valutazioni, nell’intento di favorire la scelta del medico di fiducia e nel rispetto della normativa in vigore che prevede l’apertura degli Ascot nelle zone in cui esiste una carenza grave e cronica di medici di medicina generale, da questa settimana l’attività Ascot nel comune di Perfugas verrà interrotta.

Nello stesso ambito territoriale resteranno attivi i seguenti ambulatori:
• ASCoT Laerru: il mercoledì, dalle ore 08.30 alle 11.30
• ASCoT Erula: il giovedì, dalle ore 08.00 alle 16.00
• ASCoT Martis: il mercoledì, dalle ore 10.00 alle 12.00
• ASCoT Chiaramonti: il lunedì, dalle ore 15.30 alle 19.30

Poste Italiane, spazio ai servizi della pubblica amministrazione

ALGHERO – L’ufficio sarà completamente rinnovato con una riorganizzazione degli spazi, nuovi arredi più moderni e funzionali, miglioramento del confort ambientale. Alla riapertura saranno disponibili a sportello tre servizi INPS: cedolino pensione, certificazione unica e modello OBIS M. Durante il periodo dei lavori, a partire da venerdì 9 agosto, la continuità dei servizi garantita da un prefabbricato modulare a uso ufficio con sportelli polifunzionali e un ATM Postamat.

Sassari, 5 agosto 2024 – Poste Italiane comunica che l’ufficio postale di Ittiri, in via Funtanedda, è interessato dagli interventi previsti da “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, il progetto aziendale per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.
In particolare, i lavori presso l’ufficio postale di Ittiri, comprendono la completa ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi, il miglioramento del confort ambientale, l’inserimento di nuovi arredi progettati per facilitare l’accesso ai servizi e le operazioni e altri importanti miglioramenti in ottica di ottimizzazione del confort ambientale.
Inoltre, alla riapertura sarà possibile richiedere i primi tre “certificati” INPS direttamente a sportello: il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”, che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico.

Poste Italiane comunica inoltre che, durante il periodo dei lavori e a partire da venerdì 9 agosto, la continuità dei servizi garantita da un prefabbricato modulare a uso ufficio ubicato nello spazio antistante la sede e operativo secondo i consueti orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.35 e il sabato fino alle ore 12.35.
Presso la nuova sede temporanea saranno attivati due sportelli polifunzionali abilitati a tutti i servizi postali e finanziari, compresi quelli “radicati” come le operazioni sui libretti di risparmio e sui conti Bancoposta e il ritiro della corrispondenza non consegnata per assenza del destinatario. La sede, che occupa una superficie di circa 40 m², sarà inoltre dotata di una sala d’attesa con sedute a disposizione della clientela, di un ATM Postamat per il prelievo di denaro contante e tutte le operazioni disponibili e di una sala consulenza.
L’ufficio postale di Ittiri riaprirà nella rinnovata sede al termine degli interventi.

“Il mistero delle pensiline”, traffico, parcheggi: annosi problemi da risolvere

ALGHERO – “Il problema di Palermo è il traffico”. Così nel noto film di Benigni, “Johnny Stecchino”. Ovviamente il problema del capoluogo siciliano non era (solo) quello, ma ben altro. Di più grave. Mentre, duole dirlo, per Alghero è differente. Sono oramai anni che, per un paio di evidenti criticità, si creano lunghe file di auto.

Autobus e mezzi dei rifiuti. Sono queste due tipologie di veicoli che, mentre percorrono le strade cittadine, creano, loro malgrado, dei tappi alla viabilità. Non è certo colpa dei lavoratori, autisti e operatori ecologici, ma di due chiare evidenze: carreggiate troppo strette e, in alcuni casi, marciapiedi inutilmente ampi.

Il caso esemplare è quello della Pietraia. Da qui, dove c’è una delle fermata degli autobus, molto usata in estate per la diffusa presenza di strutture ricettive, si crea una lunga coda che arriva, a volte, addirittura fino a via XX Settembre. Una breve interruzione nella bretella del Carmine e poi ancora auto in fila via Vittorio Emanuele fino almeno a oltre la chiesa del Rosario. Certo, è normale che in estate tali criticità emergano in maniera più preponderante, ma per la verità sono problematiche che, in tono minore, i residenti vivono quotidianamente.

Stessa situazione si crea anche davanti alla pineta di Maria Pia dove, dalle fermate più utilizzate, nei pressi della Palafitta e Conchiglia, si creano lunghi “serpentoni” che non sono certo un inno alla sicurezza, figuriamoci alla modernità dei servizi.

Tutto questo, oltre per la crescita dell’uso delle auto (con quasi tutti i turisti che noleggiano veicoli, proprio a causa della insufficiente rete di trasporti pubblici), a causa dell’ampiezza delle carreggiate che impediscono ai bus e altri grandi mezzi di potersi fermare e allo stesso tempo permettere agli altri di poterli superare. “Non dico che si possa risolvere domattina, ma quasi – dice un algherese – basterebbe allargare l’asse stradale restringendo, dove è necessario anche il marciapiede, almeno in coincidenza delle fermate, e con un paio di interventi si risolverebbe gran parte del problema del traffico estivo”.

“Il mistero delle pensiline”. Anche in questo caso, sempre collegato al sistema del trasporto pubblico locale, sono oramai anni che non si riesce a far posizionare una ventina di pensiline per evitare che, residenti e turisti, attendano ore e ore al sole, se non, quando capita, sotto la pioggia,  l’arrivo dei mezzi pubblici. Per non parlare della mancanza di informazioni: quasi tutte le fermate non hanno alcuna indicazione. Nessuna. In certi casi neanche la cartellonistica. Sul problema, nella scorsa consigliatura, si era interessato l’assessore Piras che riuscì a farne posizionare un paio, di pensiline, ma poi, per le restanti, iniziò il braccio di ferro con l’Arst che non cedette neanche dopo le reiterate segnalazioni dei consiglieri Mulas e Bamonti. E dunque, niente da fare: passano anni, governi e stagioni e registriamo, come segnalato da tanti cittadini e villeggianti, condizioni del “tpl” da paesi poco progrediti. Senza considerare l’uso, ancora nel 2023, di pullman immensi e troppo ingombranti a fronte di due (grande conquista) mezzi elettrici e tralasciando, per adesso, l’altro “vulnus” ovvero la cronica assenza di parcheggi. Come dicono in Sardegna, “Su progressu”. 

Nella foto di Andrea Manca la fila alla Pietraia sotto il sole per prendere il mega-autobus dell’Arst