ATTUALITÀ
“Punta Giglio, inaugurazione in camicia nera?”
ALGHERO – “Nella giornata di domenica con mesi di ritardo rispetto a quanto previsto, è stato riaperto al pubblico l’accesso al parco di Porto Conte ed al cosiddetto “Rifugio di mare”, ottenuto dalla trasformazione della casermetta dell’ex artiglieria presente a Punta Giglio in struttura ricettiva. A partire dalla nostra iniziativa realizzata a Porto Ferro nello scorso mese di marzo e dalla nascita del comitato Punta Giglio Libera a cui partecipiamo, non abbiamo mai smesso di denunciare quello che stava accadendo. Abbiamo segnalato ripetutamente l’assurdità della messa a bando di un immobile dentro un’area Sic e ZPS e la pericolosità insita in un intervento di quel tipo, che introduce l’idea che se si possano fare certe cose in zone protette, figuriamoci cosa si può fare altrove.
Ed abbiamo denunciato anche che un filo conduttore lega una serie di interventi avvenuti o in programma nelle coste del Nord Sardegna (Capo Caccia, Punta Giglio, Calabona, Porto Ferro ed ora anche Porticciolo) e che ciò non sia per nulla casuale ma sia il risultato della disattenzione, incuria, cattiva gestione che da decenni contraddistingue chi governa a tutti i livelli il territorio.
Territorio che oramai viene considerato non nell’insieme dei suoi elementi naturali, culturali, economici e sociali, simbolo di identità individuale e collettiva, ma solo un pezzo di terra da servire su un piatto d’argento per accontentare la fame di costruttori o amici di partito, costituitisi magari in apposite cooperative, dentro e fuori l’isola e sempre in nome di sviluppo e posti di lavoro che, secondo i classici concetti coloniali, i Sardi non sono in grado di creare.
Questo è quello che è successo ad Alghero creando un gravissimo precedente, nel silenzio se non nella complicità della quasi totalità delle forze politiche ed amministrative comunali e sarde in generale. Aggiungiamo anche un malcelato attacco esercitato nei confronti del comitato che si è opposto al progetto con raccolte firme, sit in, manifestazioni, e con denunce penali e ricorsi, compreso l’ultimo in ordine di tempo indirizzato all’Unione Europea, in quanto non si deve mai disturbare il manovratore! In attesa di questi esiti e con i lavori non ancora conclusi definitivamente, siamo arrivati all’apertura della domenica appena trascorsa e ci siamo ritrovati, a giudicare dalle foto apparse pubblicamente, davanti ad un locale che definire brutto e per niente green, è dire poco.
Ma il peggio appare essere la parte storica della ristrutturazione, che anziché dare l’idea di essere dentro un’area museale potrebbe essere scambiata con un posto di ritrovo per nostalgici, con tanto di bar e ristorante in cui campeggiano scritte come “Credere Obbedire Combattere” e “Vincere e Vinceremo”. Giusto per puntualizzare, anche in altre parti d’Europa si fa turismo museale, ma non entrerete mai in un ristorante tedesco con tanto di svastiche o “Heil Hitler” scritto sui muri”.
Tutto si può dire, meno che sia un restauro conservativo e storico. A meno che non sia proprio quella la memoria che si vuole tramandare ai posteri. Ancora peggio se il tutto è stato fatto dietro indicazione della Soprintendenza, così come appare sulla stampa di oggi, sia dal punto di vista storico che dal punto di vista della scelta di arredi. Non si sa come e quando finirà questa vicenda, ma noi sappiamo con certezza che non è questo che vogliamo per la nostra terra. Quello che vogliamo sono politiche di salvaguardia e di conservazione di bellezze naturali che già di per sè costituiscono valore aggiunto, e ribadiamo con forza che non possiamo consegnare i beni pubblici a privati e che non tutto si può mettere a profitto. Contrasteremo sempre e ovunque le tendenza alla privatizzazione dei beni comuni del popolo sardo. Sa gherra sighit”
Liberu – Lìberos Rispetados Uguales
“Bando scuola, la Giunta Conoci perde ancora soldi”
Vaccini Alghero, apre la terza dose per over 60
ALGHERO – Da oggi è aperta l’ulteriore possibilità per le somministrazioni dei vaccini, disponibili per i cittadini over 60, come da comunicazione delle autorità sanitarie. Anche per questa categoria di persone, il procedimento di prenotazione è disponibile attraverso il sistema Poste ( n. verde 800009966 dalle 8:00 alle 20:00).
Già in corso la somministrazione della terza dose di vaccino per gli ultraottantenni e fragili con prenotazione attraverso lo stesso sistema poste.
Da oggi la prenotazione delle cosiddette dosi “booster” sarà possibile con le medesime modalità anche per esercenti delle professioni sanitarie ed operatori sanitari che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie sociosanitarie e socio assistenziali, sia pubbliche che private.
L’Hub Mariotti con apertura dal lunedì al venerdì con orario dalle 9:00 alle 14:00 continua la campagna di vaccinazione anche per chi deve ancora provvedere ad eseguire la prima somministrazione. Eventuali informazioni possono essere richieste presso l’Hub vaccinale dalle ore 09:00 alle 14:00.
Nella prima giornata di ieri, lunedì 18 ottobre, sono state somministrate le terze dosi agli ultraottantenni, circa 20, mentre le nuove vaccinazioni, quelle effettuate su soggetti che non avevano mai chiesto il vaccino, sono state più di ottanta. Procede regolarmente con l’efficacia che ne ha contraddistinto il percorso fin qui svolto dall’Hub del Mariotti, il ciclo di somministrazione dei richiami.
Anpi: “cancellare le scritte fasciste a Punta Giglio”
ALGHERO – “Ieri, 17 ottobre 2021, nella pagina di Alghero de “La Nuova Sardegna”, una foto evidenziava alcune scritte fasciste poste all’interno del bar ristorante appena aperto nella ex caserma di Punta Giglio. Il giorno precedente, a Roma, un imponente manifestazione dei sindacati italiani chiedeva a gran voce lo scioglimento dei gruppi fascisti presenti nel nostro Paese.
La XII disposizione transitoria della nostra Costituzione dispone:
“È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”.
Una legge del 1952, la N° 645, all’articolo 1. (Riorganizzazione del disciolto partito fascista), statuisce: “Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.
L’art. 4 della suddetta legge, stabilisce che:
“Chiunque, fuori del caso preveduto dall’articolo 1, pubblicamente esalta esponenti, principii, fatti o metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a lire 500.000. La pena è aumentata se il fatto è commesso a mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione o di propaganda”. Quale ragione può avere spinto coloro che hanno realizzato il punto di ristoro nella ex caserma di Punta Giglio a evidenziare – anziché cancellarle – le scritte fasciste? Erano, costoro, a conoscenza delle disposizioni di legge che vietano le manifestazioni, i riferimenti e la propaganda al regime dittatoriale fascista? Chiediamo alle autorità preposte all’osservanza delle leggi della Repubblica, di ordinare la cancellazione delle infamanti scritte all’interno del punto di ristoro in località Punta Giglio nel Comune di Alghero”.
Il Comitato Provinciale ANPI Sassari Piero Cossu
Sezione Alghero Antonio Budruni
Ecostello, ancora dubbi dall’agro: incontro Comitati
ALGHERO – “Sono apparse in questi giorni negli organi di stampa locale notizie di una ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso di un bene pubblico (caseggiato vicino Porticciolo), ricadente nell’area di bonifica e ai margini del Parco di Porto Conte, bene nella disponibilità dell’Ente Parco. Premesso che siamo favorevoli alla ristrutturazione, specialmente quando questa avviene con finanziamenti che non gravano sulla comunità locale, quella che non ci convince è l’utilizzo che se ne vuole fare e le finalità in tal senso. Crediamo con ferma convinzione che tali decisioni debbano passare da un ragionamento che coinvolga l’intero territorio e i suoi abitanti. Per tali ragioni nei prossimi giorni concorderemo un’incontro con gli altri Comitati di Borgata, aprendo anche una discussione con gli abitanti dell’agro per formulare una proposta operativa da presentare agli Amministratori cittadini sull’utilizzo di tale struttura,
mantenendo comunque scopi sociali e di promozione turistica finalizzati alla crescita del territorio”.
Per il Comitato Tanca Farrà
Il Presidente Antonio Zidda
“Basta posti letto nel Parco di Porto Conte”
Continuità, obiettivo centrato: mobilità garantita
CAGLIARI – Una corsa contro il tempo, resa più ardua da errori commessi da altri, che la Regione ha vinto. Abbiamo garantito ai sardi la prosecuzione del servizio di continuità territoriale senza interruzione e senza aggiungere altri disagi a quelli determinati dall’incertezza e dal prolungarsi di una procedura che i nostri uffici sono riusciti a rendere il piu’ rapida possibile, stringendo i tempi in modo inedito, encomiabile.
Così il Presidente della Regione Christian Solinas commenta l’esito dell’affidamento del servizio di continuità territoriale, perfezionato dalla messa in vendita dei biglietti su tutte le rotte. Risultano ancora, anche grazie alle segnalazioni degli utenti, alcune anomalie nei passaggi informatici degli acquisti on line, che sono tuttavia in fase di risoluzione, dice il Presidente.
Ciò che conta è che il servizio prosegua senza interruzione. Le tante Cassandre che nei giorni scorsi vaticinavano il disastro sono state ancora una volta smentite. Sia chiaro, dice ancora il Presidente Solinas: questo è solo un punto di partenza, una tappa intermedia di durata relativamente breve.
Il nostro obiettivo è quello di garantire un sistema stabile e duraturo che garantisca ai sardi il diritto alla piena mobilità, e siamo già al lavoro per predisporre un nuovo bando ed un nuovo regime di continuità, senza trascurare, conclude il Presidente, alcuna delle ipotesi in campo, ampliando l’offerta e le opportunità per i cittadini sardi e per tutti i viaggiatori.
Servizi Sociali ad Alghero, 10.870 utenti: condizione critica |video
ALGHERO – “La parola d’ordine” di questo periodo è “ripartenza”. Ed è normale che, dopo il periodo difficile e buio, ancora non totalmente superato, sia questo il termine più adatto per indicare la strada da percorrere. Ma, nonostante un diffuso ottimismo, basato anche sui dati (a partire da un Pil nazionale mai visto cosi alto) e una stagione estiva più che effervescente, restano intatte e anzi si sono ancora più acuite le difficoltà di singoli, famiglie e imprese. Un numero imponente di “utenze” che si rivolgono ai Servizi Sociali del Comune di Alghero, ad esempio, manifesta questa estremamente delicata situazione.
Ripartenza, dicevamo. E’ proprio questo lo snodo: senza la creazione di “nuove economie” che possano garantire la possibilità di creare occupazione e posti di lavoro, la condizione, già difficile per crisi e pandemia, sarà difficilmente superabile. D’altronde sono presenti problematiche sempre più gravi anche nei rapporti interpersonali e familiari che, è evidente, stanno pesando nella vita delle persone. Sono le parole dell’assessore Maria Grazia Salaris a cristallizzare al meglio tale preoccupante condizione: “le richieste ai Servizi Sociali, dal 2019 al 2020, sono triplicate, i nostri uffici sono stracarichi di lavoro, le questioni più delicate riguardano il lavoro, la casa e le condizioni famigliari”. Una condizione piuttosto emergenziale.