ATTUALITÀ
Screening scuola, adesione massiccia: in Sardegna si può ripartire
CAGLIARI– È stata un’adesione massiccia quella registrata sabato e domenica in occasione della campagna di screening per il contrasto alla diffusione del Covid-19 in vista della riapertura delle scuole al termine delle festività natalizie. Un primo dato, ancora parziale, indica 67.979 test antigenici eseguiti su altrettanti studenti: 17.969 nell’Asl di Cagliari, 9.504 nell’Asl Gallura, 1.945 Asl Medio Campidano, 8.958 Asl Nuoro, 1.187 Asl Ogliastra, 6.585 Asl Oristano, 16.264 Asl Sassari, 5.567 Asl Sulcis. Atteso un dato definitivo non lontano dal target ‘sentinella’ fissato come rappresentativo del quadro epidemiologico generale della popolazione scolastica . Il numero dei positivi rilevati dal test antigenico si assesta attualmente attorno al 2%. I soggetti positivi sono stati presi in carico dai Sisp (Servizi di igiene e sanità pubblica) per l’esecuzione del test molecolare che confermerà o meno le infezioni rilevate. Lo screening proseguirà anche in seguito alla ripresa dell’attività didattica in programma per domani.
“Le capacità organizzative e logistiche maturate in occasione della campagna di screening ‘Sardi e sicuri’ ci hanno consentito di approntare in brevissimo tempo un monitoraggio su vasta scala su un’ampia parte della popolazione studentesca. È stata un’operazione non facile, ma grazie alla collaborazione di tutti gli attori in campo, a partire dai sindaci, gli operatori sanitari e i volontari, siamo riusciti anche in questa impresa. Con la loro adesione i nostri giovani e le loro famiglie hanno dato ancora una volta un segnale di grande responsabilità, confermando quanto già registrato nella campagna vaccinale che ci vede tra le regioni con il maggior numero di vaccinati nelle fasce d’età più basse”, dichiara il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.
“È stato fatto un grande sforzo per realizzare un’attività di screening così vasta in breve tempo – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – ma è stato uno sforzo necessario. I dati sui contagi rilevati ci dicono che è possibile riprendere l’attività in presenza, senza escludere il ricorso alla didattica a distanza in tutti quei casi mirati giustificati da un quadro epidemiologico più grave. Ovviamente occorre mantenere la massima prudenza e il rispetto di tutte le misure anti-contagio adottate finora. La situazione continuerà a essere monitorata con la massima attenzione e soprattutto continueremo con forza nella campagna di vaccinazione, che resta la nostra arma più forte contro un virus che rappresenta ancora una minaccia”.
Olmedo, vaccini e screening: lotta alla pandemia
OLMEDO – Sabato 8 gennaio l’Amministrazione comunale ha organizzato lo screening destinato agli studenti e al personale scolastico con oltre 480 tamponi processati che hanno consentito l’individuazione di 19 positivi. Domenica 9, grazie alla collaborazione del personale Ats, sono stati vaccinati circa 600 residenti.
“L’ottimo esito delle iniziative che hanno visto l’ampia partecipazione della comunità, è stato possibile grazie alla disponibilità del personale Ats, dei numerosi volontari, dell’associazione Fratres, della Compagnia Barracellare oltre all’impegno dei dipendenti e amministratori comunali. Certi che a breve supereremo questo difficile momento esprimiamo il più sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto dedicare il proprio tempo per il bene e la salute della comunità”, cosi il Sindaco Faedda.
Scuole, chiuso lo screening: 53 positivi su 2075 test
Screening studenti, ad Alghero solo 24 positivi su 1000 test
Tagli Rai Regionale, “beffa per i sardi”
CAGLIARI – Sparisce il tg della notte in un giorno buio per l’informazione e il servizio pubblico. E come se non bastasse, per molti sardi è impossibile perfino ricevere le altre edizioni del tg regionale. Il Presidente della Regione Christian Solinas interviene ancora una volta per deprecare la scelta della Rai di cancellare dai palinsesti l’edizione del tg della notte, nel nome di un irrisorio risparmio economico che ha come contropartita, dice, la perdita di una parte importante del servizio pubblico che l’Azienda è tenuta a offrire ai cittadini in forza di un contratto di servizio che individua proprio nell’informazione regionale uno dei suoi cardini.
Non si riesce inoltre a comprendere, dice il Presidente Solinas, per quale motivo la sola Provincia Autonoma di Bolzano sia stata risparmiata da questi tagli. Forse la Sardegna, dice il Presidente, vanta un’autonomia e una specialità che la Rai valuta di peso minore? Ma il danno, aggiunge il Presidente Solinas, per i Sardi è doppio. La rimodulazione delle frequenze, infatti, attuata frettolosamente e senza adeguata informazione, sta determinando una diffusa difficoltà per molti cittadini nella ricezione delle altre edizioni del tg della Sardegna, nonché degli spazi di programmazione in lingua sarda. È una situazione gravissima, dice il Presidente Solinas, della quale invito la Rai a farsi immediatamente carico. Ai giornalisti e a tutti i lavoratori della Rai e alle loro rappresentanze sindacali, dice il Presidente, manifesto la mia piena solidarietà.
Black-out ad Alghero, campagne al buio
ALGHERO – Mega black-out ad Alghero. A restare senza energia elettrica dalle 13 di oggi per oltre 5 ore la maggior parte dell’area periurbana e delle campagne a ridosso della Riviera del Corallo. Uno stop improvviso che ha creato gravi problemi ai residenti nelle zone di Salondra, Carrabuffas, Sant’Anna e La Pussetta. Disagi che si ripetono troppo spesso e che sarebbe il caso fossero monitorati visti i tanti problemi causati ai cittadini.
“Alghero strategica per la gestione del Covid”
SASSARI – Crescono i casi Covid e l’Aou di Sassari riorganizza le attività, con una rimodulazione dei posti letto, in particolare, all’ospedale Marino di Alghero. L’Aou, inoltre, è pronta a mettere a disposizione 4 dirigenti medici rianimatori che potranno supportare i colleghi dell’ospedale civile di Alghero. Con l’Asl di Sassari c’è l’accordo che consentirà di aprire la terapia intensiva del nosocomio della città catalana. In questo modo, sarà possibile gestire eventuali peggioramenti dei pazienti ricoverati all’ospedale Marino di Alghero.
«Alghero è strategica per la gestione del Covid nel nord ovest Sardegna – afferma il direttore sanitario dell’Aou, dottor Francesco Bandiera –. Per questo con la Asl di Sassari abbiamo deciso di creare un team di 8 anestesisti-rianimatori, 4 arriveranno dalla nostra azienda e 4 sono già in forze ad Alghero. Questo gruppo potrà gestire una terapia intensiva con casi meno gravi rispetto a quelli che vengono trattati a Sassari. Una soluzione di questo tipo consentirebbe all’hub di Sassari di non attivare come reparto Covid anche la terapia intensiva post operatoria (Tipo) quindi di dover ridurre gli interventi chirurgici complessi, a esempio quelli oncologici che sono numerosi e complessi»
L’ospedale civile algherese, inoltre, con questa soluzione continuerebbe ad avere tra le sue fila ben 11 anestesisti che possono garantire le attività del punto nascita e quelle degli altri reparti chirurgici. «Una scelta che – dice Bandiera – vedrebbe i tre ospedali – Sassari, Alghero Marino e Alghero civile – lavorare in una logica di rete, di hub e spoke».
«Il Covid è un problema comune, di tutti – aggiunge il direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano – e va gestito in maniera sinergica per dare una risposta efficace in termini assistenziali.
«Il fatto di aprire una terapia intensiva Covid ad Alghero – così come peraltro era già stato fatto in un passato recente – potrà risultare ancora una volta vincente. Siamo in un momento di particolare recrudescenza del virus e l’apertura della terapia intensiva algherese servirà per un periodo limitato», conclude Spano.
A Sassari, infatti, sono in fase di completamento i lavori della TI23. Il cronoprogramma prevede la conclusione lavori per i primi giorni di febbraio, così da poterla accreditare non solo per l’assistenza ai pazienti Covid ma anche per tutti gli altri casi. Si avrà, allora, un unico luogo per l’assistenza di tutti i pazienti e che permetterà una gestione ottimale del personale.
Intanto l’Aou di Sassari ha avviato una riorganizzazione delle attività per far fronte al numero crescente di ricoveri che sono stati registrati negli ultimi giorni, anche in considerazione dell’andamento della curva pandemica. Questo fine settimana saranno incrementati i posti letto del reparto Covid al terzo piano dell’ospedale Marino di Alghero che da 30 passeranno a 45. Da mercoledì prossimo, invece, saranno aggiunti ulteriori 45 posti letto Covid al secondo piano della stessa struttura.
Il reparto di sub-intensiva Pneumo-Covid di Sassari vede crescere di 7 posti letto la sua dotazione e passa da 12 a 19, mediante la riduzione di 7 posti letto delle Malattie Infettive. Ai pazienti Covid in pronto soccorso, infine, si conferma la somministrazione di farmaci antivirali oltre agli anticorpi monoclonali che consentono di impedire l’evoluzione della patologia più grave del Covid nei pazienti fragili.
Vale la pena ricordare, a titolo di chiarimento – anche a seguito di articolo di stampa apparso questa mattina sul quotidiano regionale – che i pazienti ricoverati nei reparti e provenienti dal Pronto soccorso vengono sottoposti a tampone molecolare. «È evidente che il paziente trovato positivo in Patologia medica fosse in incubazione e, perciò, non è stato rilevato dal tampone – precisa Francesco Bandiera – ma i 6 pazienti sono sotto controllo e in condizioni cliniche stazionarie, saranno trattati con anticorpi monoclonali e antivirali e per loro si programma il trasferimento all’ospedale Marino di Alghero. Al momento risultano positivi soltanto un Oss e un infermiere che sono già in isolamento domiciliare, così come previsto».
“Apre la terapia intensiva Covid, ma l’Ospedale rischia la paralisi”
Sassari, 170 bambini vaccinati contro il Covid
Sassari 7 gennaio 2022 – Si sono presentati in 170 sui 60 prenotati per le vaccinazioni pediatriche contro il Covid e tutti hanno trovato ad accoglierli un ambiente sereno e festoso. Palloncini, striscioni, tante caramelle e alcuni piccoli gadget che medici e infermieri hanno dato ai piccoli che, con grande coraggio e responsabilità e accompagnati dai loro genitori, si sono sottoposti alla vaccinazione anti Covid-19. «Avevamo prenotazioni fatte attraverso la piattaforma ministeriale per 60 bambini ma – afferma il dottor Antonello Serra che, assieme al professor Paolo Castiglia, coordina le vaccinazioni in Aou – abbiamo accolto tutti quelli che si sono presentati, nei limiti dell’orario e delle dosi che avevamo a disposizione per effettuare poi le seconde somministrazioni. «Abbiamo così deciso di fare uno sforzo per accogliere tutti – prosegue lo specialista – perché il Covid può essere pericoloso anche per i bambini, se pensiamo che a livello nazionale i loro ricoveri sono raddoppiati nell’ultima settimana. Il vaccino è sicuro ed efficace e offre oltre il 90 per cento di protezione contro la malattia. Ecco allora che vaccinare i bambini è un servizio per la comunità, perché riducendo il circolo virale nelle scuole si mette in sicurezza l’ambiente generale». Al centro vaccinale di viale San Pietro era presente anche l’equipe di Vaccinarsinsardegna.org. Gli igienisti, biologi e specializzandi che fanno capo alla struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, diretta dal professor Paolo Castiglia, hanno accolto i piccoli e donato loro i gadget di Vaccinarsi in Sardegna. A tutti i bambini, poi, il personale dell’hub vaccinale ha consegnato l’attestato di coraggio e regalato un piccolo momento di simpatia con l’angolo del selfie, dove i piccoli hanno potuto scattare una foto ricordo della giornata. «Ringraziamo tutti i genitori che hanno accompagnato i loro figli per la vaccinazione. E sottolineiamo che se la giornata di oggi ha rappresentato un successo è stata anche un momento di eccezionalità, perché la vocazione della nostra azienda è quella di vaccinare in primo luogo i soggetti fragili», conclude il dottor Serra. E infatti, martedì 11 gennaio sarà la volta dei bambini “fragili” che saranno vaccinati direttamente nella struttura complessa di Pediatria diretta dal professor Roberto Antonucci, dopo vengono seguiti. Si tratta di bambini, sempre di età compresa tra 5 e 11 anni, che vengono seguiti attraverso anche il Day Hospital pediatrico, e sono affetti da patologie croniche ematologiche, come la Talassemia, oncologiche oppure con malattie rare, nonché bambini immunodepressi a causa di una precedente chemioterapia o di un pregresso trapianto di midollo. Queste categorie di bambini a rischio, e altre come quella dei bambini diabetici, sono candidate a ricevere prioritariamente la vaccinazione anti Covid-19.