“Nessuno è disposto ad assistere passivamente al declino”

ALGHERO – “Le dimissioni del presidente della Rete Metropolitana, il sindaco di Sassari Nanni Campus,
condiviso con gli altri sette sindaci della Rete, è stato il primo atto forte di un rappresentate delle
istituzioni del nord Sardegna volto a rimarcare che nessuno di noi è disposto ad assistere
passivamente al declino di questo territorio. Altrettanto significativo è stato l’intervento del
commissario della Provincia di Sassari Pietrino Fois, che nei giorni successivi ha ripreso il tema
sottolineando che il disagio riguarda complessivamente il nord dell’isola e oltre, nessuno escluso.
Sia Campus che Fois, interpretando il sentire comune di sindaci, organizzazioni economiche e
sociali e intere comunità indicano la volontà di attivare il confronto, e non lo scontro, sui temi
portanti che stanno determinando gli scompensi interni all’isola che limitano, inoltre, la
competitività rispetto agli altri territori italiani ed europei. Tutti noi siamo convinti che sia
necessario trovare, o ritrovare, unità fra istituzioni locali, regionali e statali per affrontare con
successo i nodi che oggi impediscono un equilibrato sviluppo della Sardegna che non può avere
due velocità, pena una deriva che in tal caso sarebbe inevitabilmente conflittuale e fortemente
negativa per tutti.
I temi sono due, e sono strettamente connessi fra loro. Quello dell’assetto istituzionale e quello
della programmazione e delle risorse.
L’assetto istituzionale vive ormai da troppo tempo in mezzo ad un guado che non si riesce ad
attraversare e sta danneggiando fortemente la stessa credibilità delle istituzioni intermedie, per le
quali da anni ormai non viene esercitato il diritto democratico del voto popolare. La coesistenza
fra Provincia commissariata e, nonostante questo, in grado costruire un rapporto positivo e di
coesione con tutte le realtà istituzionali, economiche e sociali e Rete Metropolitana, invenzione
tutta sarda quasi surreale, senza struttura amministrativa, senza competenze e funzioni reali, con
poche risorse e poi, soprattutto, senza alcuna dignità costituzionale, è la rappresentazione
migliore del pasticcio del quale parliamo. Sappiamo cosa ha portato a questa incredibile e
pericolosa confusione, ma adesso è l’ora di uscire dal guado, di dare gambe alla Città
Metropolitana svolgendo tutti i passaggi indicati, di dare gambe alla Provincia della Gallura, di
restituire, insomma, un normale assetto istituzionale, relativamente agli enti intermedi, non solo al
nord dell’isola ma a tutta la Sardegna. Confidiamo nella definizione dell’assetto istituzionale nella
proposta che conterrà il prossimo collegato alla finanziaria della Regione, come anticipato
dall’assessore Salaris che indicherà il percorso per giungere al risultato che auspichiamo.
Naturalmente si dovrà esprimere il Consiglio Regionale che siamo certi vorrà chiudere una volta
per tutte questa vicenda, sentendo e condividendo col territorio il dettato normativo.
Il secondo tema, quello della programmazione e delle risorse, è naturalmente condizionato da
questa, diciamo così, incertezza istituzionale e ha visto sinora la impossibilità di essere partecipi
della stagione appena avviata del settennato 21/27 dei fondi europei in particolare del PON Metro,
dei fondi del PNRR, entrambi destinati alle città metropolitane. Questo è dunque il tema da
affrontare nell’immediato, ovvero la partecipazione alla programmazione di queste irripetibili
opportunità legate alla programmazione di fondi, perse le quali il divario interno ed esterno di parti
dell’isola rispetto ad altre aumenterà sempre, incrementando quelle “due velocità” così evidenti
già adesso. La Regione col sostegno di tutti gli attori del territorio, istituzionali economici e sociali,
deve vincere la battaglia del riconoscimento da parte dello Stato del nuovo assetto istituzionale
che, seppur non ancora operativo, è stabilito dalla legge regionale, riconosciuta peraltro legittima
dalla Suprema Corte.
In sintesi questi sono i temi sui quali non ci sono e non ci possono essere divisioni. L’unità del
territorio, che va ben oltre i confini del così detto nord Sardegna, si è concretamente consolidata
ormai da tempo, ed è bene citare alcuni momenti nei quali si è anche visivamente realizzata: la
nascita del TIPS, il tavolo delle istituzioni e delle parti sociali; a Nule il 7 dicembre 2021 con la
sottoscrizione del “Patto per lo sviluppo della Provincia di Sassari”; sul tema della chimica verde a
Porto Torres; a Sassari e ad Alghero sulla continuità territoriale e sulla difesa del diritto alla
mobilità; sul disagio sociale e la profonda crisi che investe il Goceano in occasione dell’attentato
subito dal sindaco di Bono Michele Solinas.
Abbiamo una piattaforma condivisa di azioni e progetti che devono essere realizzati che
riguardano il completamento di fondamentali infrastrutture legate ai collegamenti interni, azioni di
rilancio dei territori più svantaggiati ed isolati, interventi infrastrutturali su porto e aeroporto,
definizioni di misure per il rilancio competitivo delle aree industriali. Potremmo continuare ma
avremo modo nei prossimi giorni di entrare sempre di più nel dettaglio.
Per concludere utilizzando quanto dichiarato da Pietrino Fois che richiama giustamente ad unità
ed ad azioni comuni, ….”Sia chiaro, noi non siamo contro la Regione o il Governo. O meglio,
chiediamo a Cagliari conto delle sue responsabilità, siamo al fianco di Cagliari per andare a
Roma, e siamo vicini al governo centrale per le rivendicazioni a livello europeo. Non cerchiamo
contrapposizioni, ma risposte”. Non c’è più tempo per attendere!”

Mario Conoci, Sindaco di Alghero, Vicepresidente Rete Metropolitana

Massimo Mulas Sindaco di Porto Torres, Componente giunta Rete Metropolitana

Agro di Alghero, Pais: 80mila euro dalla Regione per i “canali tombati”

ALGHERO –  “La Giunta regionale ha stanziato circa 80 mila euro per la sicurezza e la manutenzione dei canali tombati nel territorio della Nurra algherese”. Ne da notizia il presidente del Consiglio regionale Michele Pais.  “Questo intervento si aggiunge a quello da 2 milioni di euro per la messa in sicurezza dei canali e il contrasto al dissesto idrogeologico la cui esecuzione è stata affidata al Consorzio di bonifica della Nurra, attività attesa dal mondo delle campagne da decenni” – dichiara Michele Pais – “Anche l’anno scorso ci sono stati allagamenti delle campagne e delle abitazioni di tutta la bonifica della Nurra, nel territorio Algherese. A decenni di assoluta trascuratezza dei canali, ostruiti e mai mantenuti, finalmente si mette rimedio, grazie all’azione concreta della Giunta Solinas”.

“Il nuovo finanziamento ha individuato due linee di intervento: la prima prevede 67.895 euro per la verifica della sicurezza dei canali tombati esistenti, la manutenzione degli alvei,  la gestione dei sedimenti e la ricognizione di dettaglio dei canali tombati” – spiega Pais – “Altri  11.258 euro sono stati stanziati per la redazione di progetti per la manutenzione degli alvei, la cui costante manutenzione costituisce condizione essenziale per garantire la funzionalità idraulica dei territori”

“La manutenzione dei canali dell’agro della Nurra è essenziale per la sicurezza delle aziende agricole e delle famiglie che abitano l’agro” – conclude il presidente Pais –  “Sono opere attese da decenni e che concorrono ad un piano complesso di tutela e manutenzione dell’agro, così come la ripresa dei lavori di pulizia e decespugliamento delle vie dell’agro algherese condotta da Forestas in collaborazione con l’Agenzia Laore e il comune di Alghero che hanno elaborato tutti i progetti e gli atti necessari per accantierare i lavori”.

Ex-CRA intitolato a Simon Mossa: entro 90 giorni il progetto di restyling

Sarà la RTP con capogruppo Euro Project Engineering Consulting Srl, con sede a Brescia, ad occuparsi della progettazione definitiva ed esecutiva, della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza per i lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo dell’ex Centro Residenziale per Anziani di Alghero. Nei giorni scorsi i competenti uffici del Comune di Alghero hanno proceduto all’aggiudicazione della gara ad evidenza europea per un importo di euro 434.636,77 ed un ribasso offerto del 36%. Lo studio di progettazione avrà adesso 90 giorni di tempo dalla firma del contratto per redigere e consegnare il progetto definitivo, che dovrà prevedere l’uso di materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale durante il ciclo di vita dell’opera. “Prosegue con determinazione un iter lungo e articolato che restituirà ai vecchi splendori la storica residenza per anziani di Alghero” dice il sindaco Mario Conoci che ricorda come la riqualificazione della struttura che sarà intitolata al suo illustre progettista, Antoni Simon Mossa, fosse uno degli impegni presi con gli algheresi. L’intervento gode del finanziamento di 7 milioni 900mila euro provenienti dall’Accordo di Programma Quadro relativo al progetto di Sviluppo territoriale della Rete Metropolitana del Nord Sardegna, dotazione finanziaria che permetterà di realizzare per intero il primo lotto funzionale ad accogliere le attività residenziali rivolte agli anziani. “Spazi e struttura saranno concepiti secondo nuovi e moderni standard, studiati per rendere il centro all’avanguardia nell’accoglienza e gestione degli anziani. Un intervento – sottolinea l’assessore alle Opere pubbliche Antonello Peru – che consegnerà alla città un immobile rinnovato ed efficiente, in grado di garantire qualità e comfort, rispettando la storia e l’architettura della città”. Con l’avvio della progettazione definitiva, si attivano parallelamente anche i lavori in assessorato per la predisposizione del nuovo bando per la realizzazione dell’opera, successivo alla consegna degli elaborati ed alla loro definitiva approvazione in Giunta.

Aeroporto, tra crescita e criticità. Appello dell’Ugl alla Regione: “Non ci lasciate soli” |video

ALGHERO – Resta in primo piano la questione dell’Aeroporto di Alghero. E non potrebbe essere altrimenti vista l’importanza che riveste tale infrastruttura per tutto il Nord-Ovest e oltre, figuriamoci per le sorti di Alghero e del suo territorio. Dunque, è doveroso occuparsi e comprendere al meglio quelle che sono le dinamiche che lo accompagnano.

Da una parte per i numeri sempre positivi che sta macinando lo scalo  (in termini di traffico, mentre non sono così positivi rispetto al “no-aviation) e dall’altra per alcune criticità legate alle questioni del personale oltre che all’offerta dei voli che, secondo alcuni, potrebbe essere più corposa e soprattutto dovrebbe prevedere maggiori collegamenti con Paesi quali la Germania e l’Inghilterra. Ma, tant’è.

La Sogeaal, in attesa dell’ultimazione di alcuni interventi, tra cui la nuova zona arrivi e ulteriori parcheggi,  ha presentato la cosi detta “Summer” ovvero il programma di collegamenti per la primavera ed estate. Diverse le mete da e per il Riviera del Corallo che fanno ben sperare per un’altra stagione “record” come quella passata. Resta, come noto, sul tavolo il tema della Continuità Territoriale che, sebbene dipenda da Regione e Governo, vede ovviamente coinvolto lo stesso scalo e dunque il territorio che non possono più rischiare di non avere garantiti, se possibile a costi, orari e tratte adeguati, i voli almeno con Milano e Roma. Matassa che da pochi mesi è sul tavolo del neo-assessore Moro.

Ma, se dal punto di vista dell’attività aerea una decisa ripartenza è dietro l’angolo col classico decollo  marzo e aprile fino a tutta l’estate, restano i problemi connessi con la scelta di attuare delle forme di ammortizzatori sociali nei confronti dei dipendenti i cosi detti “contratti di solidarietà”. Una decisione che ha visto qualcuno dire di no. E in particolare l’Ugl sindacato tra i più importanti e rappresentativi, sia a livello locale che nazionale. Negli scorsi giorni ha risposto negativamente alle scelte aziendali come spiegato dal rappresentate provinciale Maurizio Muretti che, oltre fare un appello ai rappresentanti regionali eletti a Cagliari (visto che la Regione detiene circa il 30% delle quote della Sogeaal) informa di interlocuzioni comunque ancora aperte con Sogeaal nella speranza “che si possano trovare altre soluzioni rispetto all’attivazione di ammortizzatori sociali e questo alla luce di un traffico passeggeri all’Aeroporto di Alghero che necessita, in certi settori,  di un maggiore supporto in termini di unità lavorative”.

 

Anniversario Brigata Sassari, “Orgoglio per la Sardegna”

CAGLIARI  – “Orgoglio ed esempio per la Sardegna e per i sardi. L’impegno che da sempre contraddistingue la Brigata Sassari è oggi la più viva testimonianza dello spirito generoso e altruista di un intero popolo. Le doti dimostrate sul campo, la professionalità e il grande senso del dovere, uniti alla straordinaria capacità di intervenire nei contesti più difficili, fanno della nostra Brigata Sassari un esempio unico, garanzia di libertà e democrazia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas in occasione dell’anniversario della costituzione della Brigata Sassari, esprimendo, anche a nome della Giunta regionale, ammirazione e gratitudine per il lavoro continuo e l’impegno sempre dimostrato nella ricerca della pace e della sicurezza e nella tutela dei diritti.

Il Presidente ha ricevuto a Villa Devoto il Comandante della Brigata, Gen. Giuseppe Bossa.

“Simbolo identitario di un Popolo e di una terra, la Brigata Sassari – prosegue il Presidente Solinas – ha dimostrato nei decenni di essere guida prestigiosa e affidabile anche nei teatri più delicati, distinguendosi in tutte le operazioni svolte per professionalità, umanità e competenza. Prezioso e fondamentale è il contributo dato sia a sostegno delle forze armate impegnate a garantire la sicurezza nel Paese sia all’estero, in ultimo in Qatar in occasione del campionato mondiale di calcio. Ai Dimonios, in particolare nella giornata odierna, va il più sincero e profondo ringraziamento”.

Chiesa del Carmelo, luogo storico e di estremo pregio da riqualificare| foto

ALGHERO – Intemperie, trascorre del tempo e soprattutto non realizzati interventi di manutenzione stanno mettendo a dura prova la resistenza della Chiesa del Carmelo. Non si tratta, almeno in apparenza, di alcun pericolo per l’incolumità delle persone, ma di non più rinviabili interventi di decoro, tra cui la riqualificazione della facciata e sistemazione dell’arcata d’accesso al portone, che merita un luogo di culto, ancora di più se, come in questo caso, rappresenta la storia del centro storico algherese e soprattutto la presenza dell’importante espressione carmelitana in città.

La fondazione della chiesa risale al 12 dicembre 1644 e coincide con quella del vecchio convento e fu opera di due carmelitani catalani, Briòs e Brunacho che, grazie ai lasciti e alle donazioni della gente del posto, acquistarono tre edifici attigui, poi trasformati in un grande spazio religioso comprendente chiesa e convento – quest’ultimo non più esistente a causa di un incendio che lo distrusse nel 1889.

Un edificio che rappresenta la storia di Alghero che, da anni, si trova chiuso, inagibile e in condizioni pessime. Con esso anche l’area attigua compreso il piccolo slargo con fontanella annessa che,  nonostante possa essere molto utile durante le ondate di calore estivo, non è da tempo più in funzione. Ora che ci sono diversi finanziamenti, anche connessi col Pnrr, oltre che regionali, forse si potrebbe imprimere un’accelerata nel ridare dignità, con il non più rinviabile riqualificazione oltre che ad un luogo di culto ad un angolo della Riviera del Corallo, davanti ai bastioni, di estremo pregio e cospicua frequentazione.

 

Aou di Sassari, un ecografo per la Geriatria

SASSARI – Un ecografo di ultima generazione, completo di due sonde, che consente agli operatori sanitari della Geriatria dell’Aou di Sassari di effettuare esami diagnostici direttamente al letto del malato (bed side). Nei giorni scorsi la Fondazione di Sardegna lo ha donato alla struttura al sesto piano, diretta dalla dottoressa Patrizia Tilocca.

«Si tratta di un’apparecchiatura importante per la nostra attività – afferma la direttrice della struttura – perché consente di fornire al paziente un immediato intervento diagnostico senza doverlo trasportare fuori dal reparto, necessariamente con il letto o in barella, con una riduzione del disagio e un risparmio di utilizzo di risorse.

«In questo modo possiamo subito verificare la presenza di un eventuale versamento pleurico o addominale oppure, ancora, un globo vescicale o effettuare un esame in urgenza», aggiunge la dottoressa Tilocca. Nel caso di un necessario approfondimento diagnostico verrà richiesto un ulteriore esame in Radiologia. «Ringraziamo la Fondazione di Sardegna per questa donazione – conclude Patrizia Tilocca – anche perché, in questo modo, possiamo dare ai nostri pazienti una risposta più veloce in relazione ai loro bisogni assistenziali, quindi ci consente di programmare e organizzare al meglio l’attività lavorativa della Geriatria».

“Marino all’Aou, la bozza di Doria è un atto vuoto”

La bozza del protocollo d’intesa tra il Presidente della Regione ed il Rettore dall’Università di Sassari, pubblicata dall’assessore regionale della Sanità Carlo Doria a mezzo stampa, è un atto vuoto. È la legge regionale 24/2020 all’articolo 18 comma 3 a dirci che tale protocollo e le relative convenzioni devono essere redatte “anche ai fini del mantenimento dei requisiti e degli standard necessari al mantenimento del DEA di primo livello in capo al Presidio Ospedaliero Civile di Alghero”. Ma quella bozza, sul punto, elude e rimanda ad un accordo fra le aziende, dopo l’approvazione degli atti aziendali. Atti che sono purtroppo già approvati e che prevedono, per esempio, una sola unità di ortopedia in capo all’AOU. Ciò significa che occorre garantire – per mantenere i requisiti del DEA di primo livello – che la struttura universitaria operi formalmente in ortopedia anche per la Asl, altrimenti la mancanza di questa unità specialistica renderebbe il civile solo un ospedale di base. E la norma non verrebbe attuata. Inoltre, il protocollo, per essere efficace, deve dirci dove prende la copertura finanziaria. Cioè con quali risorse ne assicuri l’attuazione, il mantenimento delle unità organizzative e il fabbisogno del personale, pensiamo per esempio all’anestesia che dovrà essere presente come unità organizzativa sia al Marino e al Civile,  o agli altri reparti. Finora, infatti, ad Alghero, è stata la asl a venire incontro con personale e strutture all’AOU. Le soluzioni ora sono due: o si corregge questa bozza riempiendola di contenuti o si cambia la legge, affidando non al Presidente della Regione ed al Rettore, ma ai direttori generali delle aziende l’onere di rispettare la norma, impegnando la relativa spesa. Ma va fatto in fretta, perché il tempo passa. E noi continueremo a vigilare, perché questo è il compito che ci hanno affidato gli elettori”

Mario Bruno

Marino, “Ravvedimento di Doria gli fa onore”

CAGLIARI – “Molto rumore per nulla”. Così il consigliere regionale Marco Tedde, utilizzando il titolo di una commedia di Shakespeare, commenta l’ultima uscita dell’assessore Doria, che dopo avere replicato su stampa  in modo stizzito e fuori dalle righe ad una interrogazione fatta da Tedde al Presidente Solinas sui ritardi nel completamento del procedimento di trasferimento dell’Ospedale Marino di Alghero all’Azienda Ospedaliera Universitaria e sulla stipula della convenzione fra la Regione e l’Università, ora interviene inviando al Quotidiano Sanità la bozza di convenzione. “Scivolando ancora una volta -commenta Tedde- perché la bozza di convenzione deve essere consegnata preliminarmente al consigliere interrogante e non ai media”. Secondo l’ex sindaco di Alghero questo è un modo improprio di rispondere alle interrogazioni che vengono fatte dai consiglieri regionali in adempimento al loro dovere di sindacato ispettivo. “Prendiamo comunque atto di questo gesto di resipiscenza, seppur bizzarro,  dell’assessore Doria rispetto ad un suo precedente  intervento fuori dalle righe che vogliamo attribuire ad inesperienza. Un ravvedimento che comunque gli fa onore -sottolinea Tedde-.

“Quando lo schema di convenzione ci verrà consegnato in osservanza del dettato normativo, contestualmente alle altre risposte alla interrogazione, sarà nostra cura esprimere giudizi e valutazioni al fine di contribuire a risollevare le sorti dell’Ospedale Marino algherese, che oggi attraversa un momento di grande difficoltà.  Anche affiancando lealmente e sostenendo politicamente  l’assessore Doria, nei confronti del quale nutriamo sincera stima.  Ma  non vogliamo essere annoverati fra gli esponenti politici che plaudono in modo acritico e dannoso alle iniziative del Governo regionale, e che continuano a scaricare le responsabilità su altri. Non fa parte della nostra storia politica e della nostra cultura. E’ vero che i problemi della sanità sono datati, ma è altrettanto vero che noi ci siamo candidati a risolverli -sottolinea l’ex sindaco di Alghero-.   Fin d’ora non possiamo sottacere che  ci pare che lo schema di convenzione, redatto  frettolosamente e nottetempo, non soddisfi le prescrizioni della legge regionale ed appaia fondato su petizioni di principio e su buoni propositi, già contenuti in legge, che occorre riempire di contenuti, soprattutto relativi alle risorse e al mantenimento del 1° livello per Alghero,  nell’interesse della sanità del territorio e dei cittadini che necessitano di cure.   Sempre in adempimento ai nostri doveri di sindacato ispettivo, peraltro tutelati dalle norme  assieme alle prerogative e alle funzioni dei consiglieri regionali che dovranno essere garantiti dal Presidente del Consiglio regionale, continueremo a seguire con attenzione i problemi della sanità sarda e del sassarese, affrontando anche poco utili  idiosincrasie politiche  -chiude Tedde-.”

E’ ora che il Nord-Ovest alzi la testa, “Contro nessuno, ma ora basta”

ALGHERO – Altro che crescita record, aumento delle aziende e attività, la crisi del Nord Ovest Sardegna si taglia a fette ed è rappresentata appieno dai numeri divulgati da Pietro Fois, commissario della Provincia di Sassari che sta incarnando sempre di più le vesti del trascinatore del popolo sardo di questa parte della Sardegna. Residenti che, come noto, soprattutto nei maggiori centri, è evidente che deve uscire dal classico torpore e muoversi, agire, alzare la voce, se ce n’è bisogno. Non contro qualcuno, ma al massimo contro se stessi, per un ritardo che non è più sopportabile e nemmeno plausibile.

“Sia chiaro, noi non siamo contro la Regione o il Governo. O meglio, chiediamo a Cagliari conto delle sue responsabilità, siamo al fianco di Cagliari per andare a Roma, e siamo vicini al governo centrale per le rivendicazioni a livello europeo. Non cerchiamo contrapposizioni, ma risposte”, così Pietro Fois sulla Nuova Sardegna e continua, partendo dai numeri che rappresentano appieno la condizione di estrema criticità in cui si trova il Nord Ovest.

“Su 1 miliardo e 880milioni di fondi destinati all’area di Cagliari 1 miliardo e 330 milioni sono per interventi già progettati e per cantieri già aperti. A Nord su 850 milioni è praticamente tutto fermo. Noi vogliamo sapere perché, quali sono i colli di bottiglia, quali sono le responsabilità. E soprattutto quali sono le soluzioni che si vogliono mettere in campo”. Per ottenere l’obiettivo, Fois chiede e ottiene il sostegno anche di illustri personalità del calibro di Mario Segni, Arturo Parisi, Pietrino Soddu, Massimo Fantola, Angelo Rojch, Beppe Pisanu, Giovanni Meloni.

“Organizzeremo nei prossimi giorni una manifestazione in piazza – spiega Fois – perché le nostre rivendicazioni interessano in maniera profonda e decisiva il futuro dei cittadini. E la convinta unione del nord, che è già saldissima a livello di amministratori come anche l’altro ieri mi ha confermato il sindaco di Olbia Settimo Nizzi, deve essere visibile anche a livello di cittadinanza“, che sia la volta buona che questa parte della Sardegna, potenzialmente ricca (e in passato, in parte, lo fu), la smette di cianciare e si muove come un corpo compatto per ottenere quanto gli spetta e soprattutto quanto ha a disposizione, ogni giorno, ma deve mettere a regime. Inutile fare l’elenco, sarebbe lunghissimo.