Cavart 2023, un piccolo grande successo di arte e sostenibilità

MONTELEONE ROCCADORIA – Un piccolo grande successo, coltivato in un antico borgo minerario trasformato in uno splendido teatro naturale capace di ospitare un festival che mette in scena – insieme – arti e la sostenibilità. È accaduto nel fine settimana scorso fra le rocce le viuzze, le campagne, le case e l’ex cava di “Su Giardinu” del paese di Monteleone Rocca Doria.

Un’esperienza possibile, bella e sostenibile: questo è stato CAVART – Extrazioni Culturali. Due intere giornate vissute organizzate da Theatre en vol, Girovagando e Officine culturali in collaborazione con Comune di Monteleone Rocca Doria e Unione dei Comuni del Villanova. Due giornate immaginate e programmate e animate e vissute con l’obiettivo di promuovere, valorizzare, riqualificare e imparare ad avere un approccio ambientale sostenibile con il territorio e il pianeta attraverso l’arte e la scoperta di luoghi, manifatture, sapori e profumi, attraverso il coinvolgimento delle persone.

Due giorni trascorsi fra escursioni e mostre fotografiche (“Ruinas” e il percorso memorialistico multimediale “Ammentos”), le lezioni di arrampicata e quelle di panificazione al Museo del Pane. E ancora stand espositivi, il cerchio di narrazione orale “Raccontami una storia – Vivere la natura il mondo è casa”, il pranzo conviviale a menù tipico e il laboratorio artistico “Legarsi al luogo”. Attese e trascinanti le incursioni teatrali e gli spettacoli di Theatre en vol “Mangiatori di Terra”, partecipata la presentazione del libro “Manifesto per Riabitare l’Italia” come del resto l’incontro istituzionale tra Comune di Monteleone Rocca Doria, presidente e sindaci dell’Unione dei Comuni del Villanova, Associació de Micropobles de Catalunya, Festival Itinera Parlem e Theatre en vol, con tanto di intermezzo musicale del Coro Logudoro di Usini. Non è mancata la musica, la World Music in chiave moderna dei Magasin du Cafè – Shardana e quella tradizionale con l’Orchestra Popolare SArda di Orlando Mascia.

A sera poi, luci accese nella cava de “Su Giardinu” con il jazz del Joan Chamorro Trio, il canto a tenore dei Tenores di Neoneli, l’esibizione del collettivo musicale The Turbans, lo spettacolo di danza verticale della compagnia Lezards Bleus; il Duo Mistral in concerto per clarinetto e pianoforte e, a chiudere la due giorni, ancora l’Orchestra Popolare Sarda.

“Un Amore di Suora”, replica del monologo ad Alghero

ALGHERO – Sabato 10 giugno, ad Alghero, in via Giovanni XXIII n.47, nello spazio teatrale ON STAGE al primo piano del Centro Commerciale Ferroni, andrà in scena per la decima volta, il monologo teatrale a voce femminile “Un amore di Suora”, con Elisabetta Dettori, nella doppia veste di regista e interprete, accompagnata dalle musiche originali di Quirico Solinas (chitarra, armonica, suoni). Il testo dell’opera è del poeta, romanziere e saggista Massimiliano Fois, di ritorno dal Salone Internazionale del libro di Torino e da un ennesimo riconoscimento letterario al Premio Pietro Casu. Un amore di suora è anche un testo pubblicato nella versione bilingue, italiano e catalano algherese, da Edicions de l’Alguer, con la traduzione sempre della Dettori.

Nel monologo, una donna, una suora di clausura in convento da 23 anni, affronta un percorso che attraverso il racconto della sua vita, la porta alla consapevolezza di sé. Un racconto a tappe, quello di Rebecca, nel quale la protagonista passa da un quasi totale buio di coscienza, dove riaffiorano i ricordi di un passato tormentato in cui si riscopre vittima dei condizionamenti dell’anima, alla comparsa del dubbio, fino alla visione della luce in fondo al tunnel.
Le parole di Rebecca sono come delle epifanie che mettono a nudo le sue vere intenzioni nello stesso istante in cui le pronuncia: il passato condizionato dall’abbandono degli uomini della sua vita, determina la scelta di affidarsi all’unica entità maschile incapace di abbandonare e l’incontro con Ismael, un’anima vagante in cerca della sua via smarrita in uno spazio temporale che si ripete all’infinito, le apriranno la strada verso il mondo esterno. Per la prima volta, nel testo in italiano, ci saranno delle incursioni in catalano algherese. L’ingresso è ad offerta. Per info. e prenotazioni: 389 9848807/329 5658813

Cici Peis. La Sardegna, l’Impegno, l’Arte: mostra ad Alghero

ALGHERO – Quattro giorni per ricordare l’uomo e l’artista attraverso alcune delle sue opere più significative che lo hanno fatto conoscere in tutta l’Isola. La mostra, ospitata nella Torre di Sulis, aprirà le porte venerdì 28 aprile alle 18.30 e continuerà sino al 1° maggio con orari dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00. L’esposizione farà da cornice alle testimonianze di coloro che hanno percorso un pezzo di strada insieme.

Venerdì, alle 18.30, l’inaugurazione della mostra a cui seguirà la proiezione del video “Donne e bambine nella miniera di Montevecchio” della sorella Iride. A seguire la testimonianza della Rete delle Donne, con la presidente Speranza Piredda e Graziella Massi che racconteranno il rapporto che legava l’associazione a Cici. La serata si concluderà con le testimonianze del Collettivo di pittori Algheresi, che insieme Cici, ha contribuito ad animare tante serate algheresi.
Sabato 29 aprile – alle 18.30 – L’impegno tra sindacato e politica, con i contributi di alcuni suoi compagni di strada del sindacato e la politica.

La Mostra è organizzata da Bruna, Silvio, Andrea e dalla Fondazione Renzo Laconi con la collaborazione della Rete delle Donne di Alghero e del Partito Democratico di Alghero.

+INFO:
Dove: Alghero | Torre di Sulis
Quando: dal 28 aprile al 1° maggio, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00

“Lo Rei Bo”, la commedia di Pino Piras in Teatro: al via le prevendite

ALGHERO – C’è attesa per la rappresentazione della commedia inedita Lo Rei bo, di Pino Piras, che l’Associazione culturale Cabirol sta preparando per la messa in scena nel Teatro Civico le serate del 3-4-5 maggio prossimi, con il patrocinio della Fondazione Alghero. La commedia viene proposta al pubblico a coronamento di un percorso di riscoperta dei testi del grande autore e commediografo algherese ancora inediti e sempre di grande attualità.

Lo Rei bo (Il Re buono) è l’opera più completa di Pino Piras nonché l’ultimo testo teatrale scritto nel 1985 e mai rappresentato. Considerato da molti il suo capolavoro, scritto all’apice della sua incredibile produzione artistica, “Lo Rei bo” si inserisce nel filone che l’autore/drammaturgo ha iniziato con la creazione del personaggio de Lo Rei Serafí del 1973, quando l’indimenticato autore inizia a criticare il “potere” identificato in una classe dirigente nei cui confronti riversa tutta la sua pungente ironia e quell’acre umorismo con il quale ama raccontare le miserie umane, per suscitare un effetto comico, ma anche una presa di coscienza sugli abusi e le ingiustizie della nostra società.

L’Associazione Cabirol, che nella fase di preparazione della commedia sta contando sul fondamentale contributo dell’Università delle Tre Età, ha messo insieme il cast che vede la presenza degli attori dialettali che stanno improntando la rinnovata stagione del teatro in lingua. Il cast è composto da Gabriela Caria, Nicoletta Bigi, Elisabetta Dettori, Alberto Lai, Antonello Pinna, Tore Nieddu, Berto Calaresu, Carlo Lai, Luigi Meloni, Ignazio Paddeu, i giovanissimi Daniele Bassu e Andrea Bigi. Le musiche sono affidate a Piero Sotgiu, Pietro Ledda e Alessandro Pulina, gli effetti di scena a Luciano Mariani; l’organizzazione e la regia sono di Giovanni Chessa. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Cabirol con l’Obra Cultural, le prevendite avranno luogo a partire da mercoledì 19 aprile in via Ardoino n. 44.

FestivAlguer all’ex-Mercato il coreografo londinese Alexander Whitley

ALGHERO – Un’opera visivamente accattivante che induce a riflettere sull’apprendimento e sulla memoria in relazione alla tecnologia dell’intelligenza artificiale. È “Pattern Regression” l’acclamatissimo lavoro del celebre coreografo londinese Alexander Whitley a caratterizzare la seconda giornata della XX^ edizione di FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro, sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero.  

Un’installazione di luci mobili, realizzata insieme all’artista digitale Memo Akten, che reagisce automaticamente al movimento, circonda una danzatrice e segue e reagisce ai suoi movimenti in tempo reale, stabilendo un dialogo cinetico fra uomo e macchina. Lo spettacolo, ospitato negli spazi dell’ex Mercato civico di via Sassari ad Alghero, coinvolgerà in una danza psichedelica gli spettatori. Il pubblico potrà assistere alla performance – della durata di dieci minuti – e di seguito provare l’emozione di sostituirsi al danzatore e muoversi all’interno dello spazio scenico. Gli spettacoli sono previsti alle 17, alle 18 e alle 19. Anche in questo caso sarà necessario prenotarsi, contattando il numero 349 41 27 271 o inviando una mail all’indirizzo expopteatro@gmail.com.

Alle 18.30 spettacolo all’aperto in piazza San Michele con il teatro fisico e la danza site specific delle coreografe e performers Marianna Moccia e Valeria Nappi della compagnia FUNA. Lo spettacolo “ROOM 22” è un progetto nato dalla convivenza forzata tra le due artiste durante il lockdown del 2020. Due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine grazie alla danza. S’indaga il concetto di comunicazione tra gli individui nel tempo del distanziamento sociale. La volontà è quella di disegnare uno spazio interiore che le due performer costruiscono, rimanendo in equilibrio e in connessione tra loro nonostante la distanza fisica. Solo nel momento in cui i due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine, le due performer riescono ad unirsi in una danza d’insieme, simbolo della più primordiale forma di linguaggio e di comunicazione universale.

La performance terminerà con l’allestimento di una balera dove gli spettatori verranno invitati a ballare. In caso di maltempo lo spettacolo verrà ospitato nei locali dell’ex Mercato Civico.

Contaminabit, nuovo spettacolo di Boboscianel all’Auditorium

SASSARI – Non una ricostruzione storica ma un punto di vista originale per raccontare la peste in Sardegna del 1652 attraverso il gioco buffonesco. “Contaminabit: l’origine del voto alla Madonna”, è il nuovo progetto teatrale dell’associazione culturale Bobòscianèl, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna. Un’opera di prosa originale, in un unico atto, che racconta la peste nera che colpì l’isola a metà del Seicento, e Sassari in particolare, con il suo voto alla Madonna dell’Assunta per liberare la città dalla terribile piaga.

Un omaggio a Sassari e alla sua storia – ogni anno celebrata il 14 agosto con la Festa dei Candelieri, raccontato attraverso la farsa e lo stile buffonesco.

Lo spettacolo, in scena venerdì 16 e sabato 17 dicembre alle 20.30 negli spazi dell’Auditorium provinciale di via Monte Grappa a Sassari, mette in evidenza i limiti e le debolezze degli esseri umani, attraverso il racconto della situazione sociale di allora, la corruzione politica, i limiti della medicina nel tentativo di arginare l’epidemia. Non una ricostruzione fedele del periodo forse più buio della storia di Sassari, ma una personale interpretazione – la sceneggiatura è firmata dall’attore sassarese Daniele Coni – per raccontare una tragedia in pieno stile buffonesco.

Un’ora e quindici di risate amare ma anche di riflessioni profonde, come solo un’opera teatrale è in grado di stimolare, che riesce ad evidenziare le tante analogie con quanto vissuto negli ultimi anni a causa della pandemia, mettendo in luce mancanze politiche, sociali e umane.

Sul palco, ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio nella storia, Laura Calvia, Daniele Coni, Elisa Casula, Maria Elena Cocco, Claudia Casu, Carolina Onnis, Aldo Milia e Alessandro Scaramella. La regia è affidata a Michele Manca attore, autore e regista del gruppo comico “Pino & gli Anticorpi”. Le scene e i costumi sono di Mattia Enna. Contaminabit andrà in scena nelle stesse giornate anche con due matinée dedicate agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. L’inizio dello spettacolo è previsto alle 10.  Info e prenotazioni alla libreria Dessì/Mondadori in largo Cavallotti, 17 a Sassari – TEL 0792012098

FestivAlguer, venerdì la famosa danzatrice Marigia Maggipinto

ALGHERO – Sei formazioni per dieci spettacoli distribuiti nelle tre giornate del 16, 17 e 18 dicembre con performances di danza in loop che coinvolgeranno attivamente il pubblico, vero protagonista degli spettacoli.

Entra nel vivo la XX^ edizione del FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro,sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero.  

Sarà la storica danzatrice di Pina Baush, Marigia Maggipinto, la prima grande protagonista di quest’edizione, interamente dedicata alla danza.

Venerdì 16 dicembre la sala Mosaico del MŪSA, il Museo Archeologico della città catalana, ospiterà lo spettacolo “Miss Lala al Circo Fernando/in a room – un panorama di esperienze”.

Straordinaria danzatrice la Maggipinto, interprete dello spettacolo ideato dalla coreografa Chiara Frigo, e la drammaturgia di Riccardo Torrebruna, riproporrà  la sua danza raccontando l’esperienza vissuta con la Bausch – grande innovatrice con il suo teatro-danza dell’arte puramente coreutica – coinvolgendo attivamente il pubblico.

Come agli albori del Circo, gli spettatori si avventureranno in uno spazio intimo di memorie e aneddoti per vedere da vicino “il diverso”, “il fenomeno”, nello specifico la lunga esperienza di lavoro e di vita di Marigia con Pina Bausch. Verrà offerta una scelta di foto, un archivio vivente dal quale le persone del pubblico potranno attingere. Frammenti, memorie, aneddoti e altre suggestioni. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia comporrà un racconto in tempo reale, in cui a tratti riemergerà la sua danza.

La presenza di Pina Bausch aleggerà lungo tutto il racconto, innescando da lontano la sua danzatrice. Marigia si fa corpo e parola sulle corde sottili della memoria e della passione per il lavoro, una traccia indelebile nella sua esperienza di vita. Marigia comporrà un racconto in tempo reale. Non si tratta di commemorare ma di rivivere ad ogni diversa sollecitazione quel bagaglio di esperienza e artistica e umana.

“Miss Lala al Circo” è la sintesi di un viaggio di un interprete rara e preziosa, tutta da riscoprire, tra danza, teatro e narrazione.

Drammaturgia di Riccardo de Torrebruna, musica di Laura Masotto, progetto curato da Nicoletta Scrivo, produzione Zebra Cultural Zoo.

 

Il primo spettacolo è previsto alle 17 nella sala Mosaico, uno degli spazi più suggestivi del museo, ospitato in uno degli edifici storici della città, in via Carlo Alberto 72. La performance di danza verrà riproposta alle 18 e alle 19.30.

Per assistere allo spettacolo è necessario prenotarsi al numero 349 41 27 271 o all’indirizzo mail expopteatro@gmail.com.

La prima giornata del festival sarà arricchita anche dagli interventi dell’associazione culturale e folklorica “Ittiri Cannedu” che alle 19 in piazza San Michele presenterà uno spaccato dei più famosi balli sardi. Ad accompagnare i danzatori gli strumentisti Totore Chessaall’ organetto e alla fisarmonica, Tore Matzau alla chitarra e Giovannino Marreu alla voce.

In caso di maltempo lo spettacolo all’aperto verrà ospitato nei locali dell’ex Mercato Civico.

Romanzo su Alghero e mostra d’arte, fratelli Morittu a Lo Quarter

ALGHERO – Si terrà martedì 29 novembre, presso Lo Quarter ad Alghero, un doppio evento culturale, ad opera dei fratelli algheresi Antonio e Mauro Morittu.   Alle ore 18:00, presso la Sala Conferenze al terzo piano, ci sarà la presentazione di “Aligvria”, romanzo storico ambientato ad Alghero. All’incontro sul libro, scritto da Antonio Morittu, parteciperanno, oltre allo stesso autore, Federico Mura (revisore dei testi), Giuseppe Tanda (Guida Turistica e Ambientale) e Mauro Morittu (Illustratore). Lo scrittore, guida turistica e appassionato della storia di Alghero e della Sardegna, ha voluto, con questo romanzo, ripercorrere in maniera letteraria le vicende del passato della città catalana, dalle origini genovesi sino al presente.

Alle ore 16:00, invece, presso la Sala Espositiva al piano terra, sarà Mauro Morittu ad inaugurare una mostra artistica dal titolo “Prospettive Nascoste”, visitabile fino alle ore 20:00. L’artista, docente dell’istituto secondario di primo grado “Maria Carta” di Alghero, presenta una selezione di opere in cui le dimensioni della realtà vengono scomposte e stravolte, avvalendosi anche dell’uso di QR code e di collocazioni insolite nello spazio espositivo. La mostra è a cura di Elena Calaresu, con allestimento di Fabiano Alciator.  L’evento gode del patrocinio della Fondazione Alghero ed è organizzato dalla casa editrice algherese Aleguora.

Ritorna Festivalguer, dieci appuntamenti di danza e arte

ALGHERO – Vent’anni in cui ha interpretato lo spettacolo dal vivo e celebrato l’arte performativa e le sue diverse espressioni artistiche. Quest’anno sarà la danza, declinata in forme e generi differenti, a guidare la XX^ edizione del FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro, sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero.  

FestivAlguer è inserito nel cartellone di eventi del Cap d’Any 2022 – 2023 della città di Alghero, realizzato anche grazie al contributo delle cantine Sella & Mosca.

Sei formazioni per dieci spettacoli distribuiti in tre giornateil 16, 17 e 18 dicembre con performances di danza in loop che coinvolgeranno attivamente il pubblico, vero protagonista degli spettacoli.

Si parte con un gruppo folk che presenterà uno spaccato dei più famosi balli sardi, giovedì 16 dicembre alle 17.45 in piazza Pino Piras.

A seguire lo spettacolo “Miss Lala al Circo Fernando/in a room – un panorama di esperienze”, protagonista Marigia Maggipinto, storica interprete della compagnia del Tanztheater di Pina Baush. Straordinaria danzatrice la Maggipinto, ideatrice dello spettacolo insieme alla coreografa Chiara Frigo, riproporrà le diverse coreografie della Bausch – grande innovatrice con il suo teatro-danza dell’arte puramente coreutica – coinvolgendo il pubblico in uno spazio intimo di frammenti, memorie e aneddoti. Lo spettacolo, previsto alle 17.30 al MŪSA, il Museo Archeologico di Alghero, negli spazi della sala Mosaico in via Carlo Alberto 72, verrà riproposto alle 18.30 e alle 19.30.

Venerdì 17 dicembre sarà sempre il MŪSA ad ospitare dalle 17.30 l’acclamatissimo lavoro del coreografo londinese Alexander Whitley. “Pattern Regression”, opera visivamente accattivante, realizzata insieme all’artista digitale Memo Akten, che induce a riflettere sull’apprendimento e sulla memoria in relazione alla tecnologia dell’intelligenza artificiale. Utilizzando un’installazione di luci mobili in grado di tracciare e rispondere in modo intelligente ai ballerini, Pattern Regression coinvolgerà in una danza psichedelica gli spettatori. Lo spettacolo verrà riproposto alle 18 e alle 19.30.

Alle 18.30 appuntamento in piazza San Michele con il teatro fisico e la danza site specific delle coreografe e performers Marianna Moccia e Valeria Nappi della compagnia FUNA. Lo spettacolo “ROOM 22” è un progetto nato dalla convivenza forzata tra le due artiste durante il lockdown del 2020. Due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine grazie alla danza. La performance terminerà con l’allestimento di una balera dove gli spettatori verranno invitati a ballare.

Chiusura del festival domenica 18 dicembre con la conclusione del progetto inedito “Umbratile. Cantica” dell’attrice Monica Serra e del musicista filosofo Fabio Talloru, esperimento partito durante la diciottesima edizione del FestivAlguer come performance urbana ispirata al pensiero dello scrittore Giordano Bruno. Lo spettacolo, in programma alle 17.30 in piazza Pino Piras, coinvolgerà lo spettatore dentro la scena, organizzata nella dimensione rituale della sala da ballo con live set affidato a Sara Cappai.

Alle 18.30 gli spazi de Lo Quarter, allestiti a festa, ospiteranno lo show dedicato al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni: “Dancefloor”, il nuovo concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, il celebre ensemble multietnico, nato nel 2002 nell’ombelico di Roma, omonimo rione della città, da un’idea di Mario Tronco, per raccontare la storia di un’utopia diventata realtà.

Tutti gli spettacoli del FestivAlguer sono gratuiti previa prenotazione al numero 349 41 27 271 o all’indirizzo mail expopteatro@gmail.com. Per il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio l’ingresso è a pagamento. Il costo del biglietto è di 10 euro. Prevendite aperte online sul circuito VivaTicket. In caso di maltempo tutti gli spettacoli all’aperto verranno ospitati nei locali dell’ex Mercato Civico.

Fabio Saiu nel gotha degli artisti italiani contemporanei

ALGHERO – Fabio Saiu nel gotha degli artisti italiani contemporanei. Pittore già noto e apprezzato da tempo a livello nazionale grazie alle sue particolarissime opere d’avanguardia, ora è arrivata per lui anche la consacrazione da parte della prestigiosa Quadriennale di Roma, che lo ha appena inserito nell’elenco del progetto “Panorama”, con la quale la Fondazione che ha il compito di promuovere l’arte contemporanea italiana – e il cui nome deriva dalla cadenza con la quale si svolge, nella capitale, l’esposizione periodica che, appunto ogni quattro anni, registra gli orientamenti più attuali delle arti visive nel nostro Paese – facendogli far visita da un critico (nel caso specifico da Nicolas Martino) che è andato a trovarlo nel suo studio qui in città per poi raccontarne stile e modo di lavorare.

Cosi si legge nell’incipit del racconto dello “studio visit”. Fabio Saiu, pittore, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Attivo sulla scena artistica dalla seconda metà degli anni Novanta, ha deciso di rimanere a vivere e lavorare nella sua città d’origine. Non è un dettaglio, dato che quello sardo è un territorio ricco di talenti ma dove il sistema dell’arte, inteso come rete di gallerie, collezionisti e musei, soffre da sempre di una carenza strutturale. Certo, la generazione di Saiu ha potuto contare, proprio in quelli anni Novanta, sull’esperienza straordinaria del MAN di Nuoro, che diretto ai suoi esordi da Cristiana Collu, ha funzionato da collante tra le esperienze internazionali e la scena emergente del territorio, del lavoro di Marco Magnani, critico d’arte scomparso prematuramente e che molto lavorò proprio sulle generazioni più giovani, e del mecenatismo di Pietrino Soddu, politico da sempre attento alla funzione strategica delle arti contemporanee