“Bruno e media: intreccio pericoloso”

ALGHERO – “Chiunque ricopre un ruolo pubblico è soggetto a lodi e critiche. Ancora di più, visto il periodo certamente non facile, colui che si candida a svolgere il ruolo di amministratore. Questo perchè, al netto della libertà di parola che ogni cittadino possiede, c’è la stampa o meglio, viste le varie piattaforme, i media che svolgono un lavoro prezioso di amplificazione e controllo rispetto agli organismi governativi e in generale alla politica tutta”. Così Lina Bardino, del Circolo Popolare Europeo, che interviene sul rapporto tra il sindaco Bruno e i mezzi d’informazione.

“Impossibile trovare delle realtà informative totalmente imparziali del resto ognuno di essi rispecchia la linea del proprio editore oppure il sentimento del proprio direttore o le idee del giornalista che volta per volta confeziona gli articoli. Anche in questo settore, così come per quasi tutti gli altri del tessuto sociale di Alghero, vediamo, o meglio subiamo, il comportamento nervoso del sindaco il quale mal digerisce le critiche. Un’insofferenza che ha radici lontane. Del resto Bruno è sempre stato abituato ad avere un corteo di “signor si” partendo dal ruolo ovattato di consigliere regionale in cui il suo compito era più quello di postino di Soru che di garante dei bisogni degli algheresi”.

“Arrivando da un mondo lontano dalla realtà e dai veri e quotidiani problemi degli algheresi, è facile per lui inquadrare come attacchi personali ogni voce non conforme al pensiero unico che cerca di inculcare nelle menti degli algheresi. E per questo non sfuggirà che con il suo avvento a Sant’Anna si è creato un precedente piuttosto pericoloso e allarmante nei collegamenti tra potere politico e media. Mai, infatti, si era visto un legame così stretto e vincolante tra un sindaco e una testata giornalistica, fatto di parentele e di rapporti di subordinazione lavorativa con la (le) proprietà. Insomma un intreccio molto pericoloso e preoccupante tanto più che lo stesso sindaco, vista anche la sua esperienza in ambito, ha un trattamento benevolo da quasi tutto il panorama della comunicazione locale e regionale. Ma non sazio dalla continua cortina di fumo che quotidianamente sparge attraverso il suo bollettino di notizie spesso fantasiose e cariche unicamente di annunci, cerca di mettere il bavaglio alle poche voci contrarie che ci sono sia tra i cittadini, che si esprimono tramite i social, che tra i pochi media e giornalisti che, non con difficoltà, provano a far vedere l’altra metà della Luna raccontando fatti e accadimenti che la voce di regime tiene scientificamente lontano dalla luce dei riflettori. Anche questo atteggiamento della peggiore Prima Repubblica, antidemocratico e disonorevole non fa altro che confermare quanto Mario Bruno sia non adatto a svolgere il ruolo di sindaco”.

“La critica, caro Bruno, è il sale della politica. Per anni, quando a Sant’Anna, sedeva Marco Tedde le ricordiamo che il suo media di riferimento aveva addirittura sospeso di trasmettere i comunicati stampa del Comune di Alghero. Un fatto di una gravità inaudita. Ed oggi, davanti a qualche voce contrastante che svolge in maniera puntuale e precisa il suo lavoro, offrendo anche una visione diversa da quella propagandistica diffusa da Sant’Anna e dal sito familiare, il sindaco va su tutte le furie, si agita e fa sentire privatamente la sua voce in maniera minacciosa manifestando un nervosismo fuori dal comune che lo qualifica come il peggior sindaco che Alghero potesse avere. Ma non solo per la sua inettitudine amministrativa e politica, anche nella sua totale incapacità di relazionarsi con la società algherese se non tramite la protezione della corazza mediatica con cerca di creare una realtà virtuale a cui oramai non crede più nessuno, nemmeno coloro che (loro malgrado) la diffondono”.

Nella foto il sindaco Bruno

S.I.