Inaugurato il Parco Caragol

ALGHERO – “Inaugurazione del nuovo parco urbano Caragol, presenti il Sindaco Raimondo Cacciotto il presidente del consiglio comunale Mimmo Pirisi, il vicesindaco Marinaro e gli assessori Daga, Selva, Sanna, numerosi consiglieri comunali, il comitato di quartiere e la Presidente Michela Pensè, il presidente della soc. House Luca Nurra, la direttrice Sarah Ceccotti, gli ex sindaci Mario Bruno e Mario Conoci”.

“Quello che oggi consegniamo alla comunità è uno spazio verde rinnovato, accessibile e vivo, pensato per rispondere alle esigenze delle persone, coniugando sostenibilità ambientale e qualità nel vivere li spazi pubblici” ha detto il Sindaco Raimondo Cacciotto ricordando l’iter che ha portato all’attesa apertura del polmone verde nel quartiere Caragol.
L’idea nata nei primi mesi del 2018 ha preso forma nel luglio dello stesso anno quando – nell’ambito del bando regionale LavoRAS – Programma integrato plurifondo per il lavoro, e in particolare della Misura “Cantieri di nuova attuazione” (L.R. n. 1/2018, art. 2) – l’amministrazione ha ideato e promosso una proposta che unisse intervento operativo, valorizzazione ambientale e occupazione. L’obiettivo era ambizioso: trasformare un’area storicamente sottoutilizzata in un parco urbano strutturato e multifunzionale, capace di generare valore per l’intero quartiere.
“Oggi il Parco, dopo i lavori svolti ottimamente e con grande professionalità dalla Alghero In House in sinergia con l’Ufficio Manutenzioni, è un nuovo spazio pubblico multifunzionale, un luogo pensato per tutte le età, dove il verde non è solo elemento decorativo, ma strumento
di benessere, inclusione, educazione e sostenibilità”.

“Ma il progetto non finisce qui – ha aggiunto il primo cittadino nel ringraziare i due sindaci che lo hanno preceduto, Mario Bruno e Mario Conoci – questa amministrazione ha stanziato 366 mila euro destinati per realizzare il campo polivalente di quartiere e aumentare la dotazione di giochi”. Lavori che verranno avviati a breve dal Settore Opere Pubbliche e Servizio Manutenzioni senza peraltro interferire con l’utilizzo e la fruizione dell’area. Il parco verrà intitolato a Marta Corbia, la piccola abitante del quartiere scomparsa nel 2022. Lo ha confermato il presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica Mimmo Pirisi. “Abbiamo accolto con favore questa proposta, e l’intenzione della amministrazione – ha assicurato- è di procedere in tal senso”.

 

“Fondazione, le uniche criticità sono quelle ereditate”

ALGHERO – “In riferimento al comunicato diffuso dal Consorzio Turistico Riviera del Corallo sull’introduzione della nuova tariffazione dell’Alghero Ticket, la Fondazione Alghero ritiene necessario chiarire alcuni punti fondamentali per evitare che si diffondano, tramite la stampa, informazioni parziali o fuorvianti.
La decisione di aggiornare le tariffe del biglietto unico non è stata in alcun modo dettata da esigenze di bilancio o da difficoltà gestionali interne alla Fondazione, come erroneamente sostenuto dal Consorzio. Le uniche problematiche economiche riscontrate dal nostro insediamento derivano da una gestione passata, nello specifico dall’organizzazione del Capodanno 2023, che ha lasciato un disavanzo di oltre 600.000 euro per l’annualità 2024. Problemi che la nuova governance si è assunta la responsabilità di affrontare e risolvere con rigore e trasparenza. Dispiace pertanto che soggetti autorevoli come i consorziati, in maniera totalmente irresponsabile, lancino pubblicamente “allarmismi” rischiando di minare la serenità di rapporti consolidati con fornitori e partner commerciali.
Diversamente da quanto dichiarato, il processo di revisione delle tariffe è stato preceduto da un confronto diretto con gli attori principali, ovvero le cooperative che gestiscono i siti coinvolti nell’Alghero Ticket. Proprio loro, per anni, hanno espresso – anche per iscritto – profonde criticità rispetto alla precedente ripartizione dei ricavi. Un dato su tutti: il sito di Anghelu Ruju percepiva €1,13 per visitatore e €2,26 per il biglietto family (fino a cinque persone), mentre il Museo Archeologico riceveva appena 44 centesimi per il biglietto singolo e 88 centesimi per l’ingresso fino a cinque persone con il Family Ticket (18 centesimi a persona). Valori che risultavano non solo insostenibili per garantire la manutenzione e la qualità dei servizi, ma anche offensivi per la dignità dei nostri beni culturali.
Il nuovo assetto tariffario nasce dall’esigenza di adeguare le nostre tariffe su base nazionale/regionale per valorizzare i nostri siti e garantire loro le risorse minime per manutenzione, miglioramento dei servizi e decoro, non certo per “fare cassa”. La precedente impostazione ha purtroppo prodotto l’effetto opposto: siti in stato di abbandono, strutture con infiltrazioni e personale sottodimensionato. È lecito chiedersi se la cultura e il patrimonio debbano continuare a essere trattati come beni marginali o se, finalmente, possano essere riconosciuti come pilastri della nostra identità.
Un altro punto critico del passato riguarda la distribuzione delle risorse. Mentre ai musei spettavano “noccioline”, agli operatori incaricati della vendita delle card veniva riconosciuto fino al 20% del prezzo della card stessa. In termini concreti, se il Museo del Corallo riceveva 44 centesimi, chi vendeva la Card guadagnava almeno 5 euro per biglietto venduto se non il doppio con la Family Card, ovvero il 92% in più. È legittimo chiedersi se questa impostazione fosse realmente funzionale alla promozione della cultura o piuttosto all’interesse di pochi.
Sorprende infine che alcune delle critiche odierne provengano dagli stessi soggetti che nel 2020 contribuirono alla definizione del precedente impianto tariffario, con il medesimo tempismo – fine luglio, a stagione avviata – e senza margini, come loro stessi denunciano, di programmazione per i partner. Oggi, con maggiore senso di responsabilità, abbiamo scelto di ascoltare chi lavora quotidianamente nei siti, chi ne conosce le criticità e i bisogni, e non soltanto chi rappresenta interessi commerciali distanti dalla realtà operativa.

Riteniamo indispensabile costruire un modello turistico partecipato, trasparente e sostenibile. Ma questo può avvenire solo se si ha il coraggio di affrontare le criticità strutturali e di superare una visione autoreferenziale del settore. La Fondazione Alghero è e sarà sempre disponibile al confronto, purché le istanze siano fondate sul rispetto dei ruoli, su dati concreti, ma soprattutto coerenza e senso di responsabilità verso il bene comune”.

Ufficio Comunicazione Fondazione Alghero

“Fondazione, che confusione: siamo molto preoccupati”

ALGHERO – “Non è mio costume farmi trascinare in polemiche e discussioni inutili e di mediocre lignaggio ma nel leggere la nota stampa del “vertice” della fondazione non posso esimermi nel manifestare una forte preoccupazione per le sorti della Fondazione Alghero e della confusione che pervade il suo management e l’amministrazione comunale stessa.

Cercare di mascherare e giustificare un aumento dei prezzi della Grotta di Nettuno (da 14 a 18 euro SIC) e dei musei e siti archeologici (addirittura del 40%) senza nessuna concertazione con gli operatori turistici e in piena stagione turistica con motivazioni e calcoli pseudo aritmetici malamente inventati certamente non danno una buona immagine dell’ente stesso… così come l’ignavia di sindaco e giunta che sposano interamente questa visione lascia ancora più preoccupati sulla mancanza di una qualsiasi visione strategica se non quella di cercare di fare “cassa” sulle spalle degli ospiti della nostra città

Dovrebbe inoltre far riflettere e occorrerebbe trarne delle conseguenze, il fatto di inventarsi un DISAVANZO economico del 2023 a giustificazione dell’aumento delle tariffe a ulteriore dimostrazione dell’incapacità, purtroppo, di leggere un bilancio, Bilancio della Fondazione che da quanto mi consta, a partire dal 2020 ha sempre chiuso in utile e mai in disavanzo, 2024 compreso!

Infine, per completezza … l’Alghero Ticket ha preso avvio nel 2020 (e non nel 2021 come qualche distratto esponente politico ha recentemente affermato), riprendendo un vecchio progetto nato nel 2011 con l’amministrazione a guida Tedde, perché si voleva dare un forte segnale post pandemia, con uno strumento in grado di rilanciare il sistema culturale, gravemente sofferente a causa delle limitazioni imposte a causa del Covid e fu una tariffa di nuova istituzione che, ed è lapalissiano… non poteva essere deliberata prima… per il resto mai si è andato contro il regolamento che prevede che per i servizi a domanda individuale il termine sia del 31 ottobre dell’anno precedente alla loro entrata in vigore”.

Il segretario di Forza Italia

Andrea Delogu

“Alghero, gestione turismo senza alcuna pianificazione”

ALGHERO – “Il Consorzio Turistico Riviera del Corallo, ancora una volta, prende atto che deve apprendere dalla stampa un’informazione fondamentale che riguarda il sistema turistico locale, ovvero la nuova tariffazione e le regole applicative relative all’Alghero Ticket, che entrerà in vigore da oggi, 1° agosto 2025, con la stagione pienamente avviata e impegni già consolidati.

Si apprende dalla stampa locale di un aumento sostanziale del biglietto unico per i principali siti della città, introdotto senza alcun preavviso e senza adeguato confronto con gli operatori del territorio. Un incremento sostanziale che risulta ingiustificato rispetto all’offerta, che invece è rimasta invariata. Si tratta, di fatto, di un aumento delle tariffe motivato da esigenze di bilancio e da difficoltà gestionali interne accumulate nel tempo, che ricadono inevitabilmente sulle imprese e sui visitatori.

Senza voler sminuire il valore delle bellezze naturali e culturali del nostro territorio, il Consorzio, che ha già manifestato la propria contrarietà direttamente al Presidente Graziano Porcu e all’Assessora Ornella Piras, ha chiesto durante un incontro di posticipare l’applicazione di questa decisione alla nuova stagione, in maniera che si possa programmare e informare dell’aumento i partner commerciali in sede di rinnovo dei contratti annuali.

Questa ennesima e inaspettata iniziativa fa presupporre che uno dei comparti più importanti dell’economia della nostra città non faccia una pianificazione di medio-lungo periodo, il che rischia di compromettere la credibilità dell’offerta locale. È inevitabile, inoltre, segnalare la totale assenza di un coinvolgimento preventivo degli operatori, così come la mancanza di una programmazione condivisa e di trasparenza nelle scelte, che continua purtroppo a caratterizzare questo tipo di decisioni.

È fondamentale un cambio di passo: le strategie legate alla gestione dei flussi, ai servizi e alla promozione turistica del territorio devono essere frutto di un confronto costante tra tutti i soggetti coinvolti. Solo attraverso la condivisione si può costruire un modello turistico solido, sostenibile e rispettoso del lavoro di chi ogni giorno contribuisce alla crescita del settore”.

Il Consiglio Direttivo del Consorzio Turistico Riviera del Corallo

“Fertilia, inesorabile declino: non bastano le manifestazioni, urgono azioni concrete e servizi”

ALGHERO – “Era il 6 marzo di quest’anno quando il cedimento parziale della palazzina dell’Egis accese i riflettori sugli immobili storici di Fertilia. Dopo alcuni proclami sul degrado di Fertilia è calato il silenzio. Nessun intervento della Regione Sarda, nessun intervento del Comune di Alghero. Sembra che vedere una città di fondazione cadere a pezzi non susciti sdegno negli attuali amministratori.

Eppure sono pochi i comuni che possono vantare di avere due Centri Storici. Si, due Centri Storici che dovrebbero essere il vanto della nostra comunità mentre rappresentano soltanto l’incuria ed il declino di una città che non sa reagire.

Oggi, chi visita la borgata di Fertilia vede una condizione di degrado ed abbandono degli immobili storici che non può trovare alcuna giustificazione. L’ex Cine-Teatro in stato di abbandono, il Palazzo Doria completamente sventrato, parte della via Cherso chiusa al traffico per pericolo crolli.

Unica luce in fondo al tunnel l’hotel Bellavista che a breve sarà interessato da un intervento di ristrutturazione di un privato molto coraggioso perché per investire in una borgata fatiscente ci vuole molto coraggio.

Da diverso tempo si parla di un recupero della borgata ma alla prova dei fatti la situazione è sempre la stessa o meglio continua ad aggravarsi.

Nel 2014 avevamo presentato una proposta di prolungamento del Lungomare Rovigno che se fosse stata attuata avrebbe dato un forte impulso al recupero della borgata. Tale idea progettuale, che è ancora attuale, prevede il prolungamento del lungomare fino alla spiaggia di Punta Negra dove è prevista la realizzazione di un belvedere.  La nostra proposta di riqualificazione del Lungomare di Fertilia si pone come obiettivo quello di ricucire il tessuto urbano realizzando il prolungamento del Lungomare fino alla spiaggia Di Punta Negra. L’idea di fondo è quella di includere all’interno della borgata di Fertilia l’Hotel Punta Negra, dando la possibilità agli ospiti della struttura di frequentare ed animare la borgata creando, in questo modo, nuove opportunità ed animando Fertilia.

Lo sviluppo urbanistico della borgata ha vissuto, dopo la fondazione, una crescita in termini di volumi ma privo di servizi.

L’ultima fase di sviluppo edilizio, in particolar modo, la costruzione delle cooperative edilizie e dell’ostello della gioventù si presentano come una periferia della borgata.

Si tratta di un fallimento politico, ma anche architettonico. Per restituire un volto a Fertilia è necessario includere le ultime costruzioni dandogli dignità poichè sono anch’esse cuore e anima di Fertilia. Abbiamo un tessuto urbano frammentato, carente di spazi pubblici di qualità, caratterizzato dall’assenza di servizi e di luoghi di aggregazione.

Oggi Fertilia si presenta come una borgata abbandonata e degradata con una economia molto povera, con spazi pubblici inutilizzati e con un territorio circostante mal utilizzato.

Siamo di fronte a un quadro di risorse, problemi ed aspettative che le risposte tradizionali della politica faticano a riconoscere, rendendo necessario un nuovo approccio che sappia dar voce alla partecipazione popolare che quando riesce a fare sintesi spinge i progetti superando le resistenze politico – burocratiche.

L’amministrazione non può rimanere inerte difronte allo stato di abbandono in cui versa la borgata di Fertilia che non è rientrata nei progetti dell’amministrazione che ha utilizzato l’avanzo di bilancio dimenticandosi di Fertilia. Le numerose iniziative del Comitato di Quartiere, del Centro Commerciale Naturale, del Comitato dei festeggiamenti di San Marco e dell’Ecomuseo EGEA testimoniano una voglia di rinascita di Fertilia che non può realizzarsi con incontri ed eventi.

Fertilia può e deve essere recuperata. Parliamo tanto di turismo e di sviluppo ma poi lasciamo il nostro territorio in stato di abbandono. La situazione in cui versa la borgata di Fertilia non è più tollerabile”.

Il Presidente Iniziativa Alghero

Avv. Francesco Sasso

“Aumento dell’Alghero Ticket, scelta sconsiderata: subito un tavolo”

ALGHERO – “Operatori e associazioni hanno sempre garantito collaborazione. Ora si riapra il confronto per tutelare famiglie, imprese e reputazione della città”.  L’annunciato aumento dell’Alghero Ticket – da 25 a 35 euro per il biglietto individuale e da 50 a 70 per quello famiglia – comunicato a stagione turistica già abbondantemente avviata, ha generato comprensibili perplessità e proteste tra operatori e visitatori.
Fratelli d’Italia esprime forte preoccupazione per una decisione assunta in modo unilaterale dalla Fondazione Alghero, guidata dal Presidente Graziano Porcu (M5S), e dall’Amministrazione Cacciotto, senza alcun coinvolgimento degli attori del territorio.
«Una scelta intempestiva, che rischia di compromettere la fiducia e la collaborazione tra pubblico e privato – afferma Pino Cardi, coordinatore cittadino di FdI –. E che appare ancor più grave se si considera che Consorzio Turistico Riviera del Corallo e associazioni di categoria hanno appreso delle nuove tariffe soltanto a mezzo stampa, senza essere minimamente consultati».
Fratelli d’Italia ricorda come l’Alghero Ticket, istituito nel 2021 quando Marco Di Gangi ricopriva la delega al turismo, sia nato proprio per valorizzare l’offerta culturale e naturalistica della città, in stretta sinergia con gli operatori.
«L’obiettivo era duplice: sostenere la promozione turistica e rendere fruibili e accessibili i siti di interesse, grazie anche alla piattaforma Alghero Experience, costruita in collaborazione con il Consorzio – sottolinea Di Gangi –. Una strategia efficace, che nel 2024 ha dato risultati concreti anche grazie all’impegno dell’assessorato al turismo».
Fratelli d’Italia sottolinea che le associazioni del comparto turistico non hanno mai fatto mancare il proprio contributo e la propria disponibilità a lavorare insieme, nell’interesse della città e del territorio. Ma per costruire una governance efficace serve confronto, ascolto, programmazione.
«Aumentare le tariffe nel pieno della stagione, con pacchetti turistici già venduti e contratti in essere, è un errore strategico – prosegue Cardi –. Ma soprattutto è il segnale di una gestione che continua a essere chiusa, poco trasparente e poco rispettosa di chi opera quotidianamente nel settore».
Per Fratelli d’Italia è ancora possibile rimediare:
«Chiediamo che l’aumento venga sospeso per quest’anno e che si convochi subito un tavolo con il Consorzio Turistico e le associazioni di categoria. Il turismo è un bene comune e va governato con metodo e partecipazione, non con decisioni calate dall’alto. È in gioco la credibilità della destinazione Alghero», concludono Cardi e Di Gangi.

“Ex-Cra in abbandono, Cacciotto dica cosa vuole fare”

ALGHERO – “Porre in essere con urgenza ogni atto necessario, amministrativo e tecnico, finalizzato alla ristrutturazione e riqualificazione del Centro Residenziale Anziani in Viale della Resistenza”. E’ il Centrodestra a puntare i riflettori su una struttura di estremo pregio e valore che, per un parziale crollo del tetto, fu chiusa e poi annunciata la sua, ancora irrealizzata, riqualificazione. Questo, nonostante siano stati accantonati diversi milioni di euro per il suo recupero. Gli anziani di Alghero sono stati trasferiti, a fronte di un importante esborso di soldi pubblici, in una porzione del Hotel Green, ma per la residenza ideata da Simon Mossa ancora si attendono delle azioni concrete, oltre le parole.

MOZIONE

Oggetto: Riqualificazione e ristrutturazione del Centro Residenziale Anziani sito in Viale Della Resistenza – impegno dell’Amministrazione Comunale.

Il Consiglio Comunale di Alghero

PREMESSO CHE:

il Centro Residenziale per Anziani (CRA) sito in Viale della Resistenza rappresentava un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza alla popolazione anziana della città di Alghero;

il suddetto centro è stato chiuso nel 2018 a seguito del cedimento di parte del Tetto che ne ha determinato l’inagibilità;

Da allora la struttura è rimasta inutilizzata, con conseguente perdita della struttura che assolveva ad un servizio essenziale per la cittadinanza, in un momento storico in cui la domanda di assistenza agli anziani è in costante crescita;

CONSIDERATO CHE:

la popolazione di Alghero, come quella di molti territori italiani, è soggetta ad progressivo invecchiamento, con un costante aumento del numero di anziani che necessitano di assistenza, cure e servizi dedicati;

La presenza di strutture adeguate per l’accoglienza e l’assistenza degli anziani rappresenta un servizio pubblico fondamentale, anche in un ottica di coesione sociale e di sostegno alle famiglie;

in bilancio sono già stati stanziati euro 8.000.000,00= circa, per il ripristino e la riqualificazione del suddetto Centro Residenziali Anziani;

EVIDENZIATO CHE:

La struttura in oggetto riveste inoltre un indubbio valore storico culturale, essendo stata progettata dal noto architetto Antonio Simon Mossa, figura di spicco dell’architettura e dell’urbanistica sarda del Novecento, autore di importanti opere architettoniche pubbliche e private in Sardegna e non solo;

Tale valore aggiunge un ulteriore motivo di attenzione ed urgenza nella sua riqualificazione, anche in una prospettiva di tutla e valorizzazione del patrimonio architettonico della città;

RITENUTO CHE:

E’ necessario ed urgente procedere con gli atti amministrativi e tecnici utili per dare avvio alla progettazione esecutiva ed all’appalto dei lavori, al fine di restituire alla comunità un struttura essenziale;

Le risorse stanziate sono ingenti e devono essere utilizzate tempestivamente, evitando ritardi o il rischio di de finanziamenti;

IMPEGNA IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE:

A porre in essere con urgenza ogni atto necessario, amministrativo e tecnico, finalizzato alla ristrutturazione e riqualificazione del Centro Residenziale Anziani in Viale della Resistenza;

A riconoscere e valorizzare il pregio architettonico e culturale dell’edificio, nel rispetto del progetto originale di Simon Mossa, coinvolgendo eventualmente gli enti competenti in materia di tutela architettonica e paesaggistica;

A riferire al Consiglio Comunale, con cadenza regolare, sullo stato di avanzamento delle procedure e sull’utilizzo delle risorse stanziate;

A valutare eventuali ulteriori forme di finanziamento complementare, anche tramite bandi regionali, nazionali o fondi europei, per garantire un intervento qualitativamente adeguato e sostenibile”.

UDC_ Patto per Alghero – Raffaele Salvatore

Forza Italia – Marco Tedde

Fratelli d’Italia – Alessandro Cocco

Lega – Michele Pais

Prima Alghero – Massimiliano Fadda

“Forza Italia dimentica di aver governato male”

ALGHERO – “C’è un tratto sempre uguale nella narrazione di Forza Italia: ogni volta che si trova all’opposizione, dimentica di aver governato. Dimentica scelte, fratture, imposizioni. E in un rigurgito moralista, tenta di riscrivere la storia recente come se Alghero non avesse memoria.

Le critiche rivolte in questi giorni al Sindaco Cacciotto e alla Giunta – accusati di mancanza di visione e concretezza – suonano come un atto di autoassoluzione politica da parte di chi ha retto per anni le leve del bilancio, delle partecipate, delle opere pubbliche e delle fondazioni. Una classe dirigente che ha determinato alleanze e sostenuto politiche poi bocciate duramente dagli elettori. Dispiace per Forza Italia, ma la memoria corta non cancella i fatti.

Non cancella nemmeno la scelta di imporre dall’alto una candidatura divisiva, quella di Marco Tedde, che ha prodotto un terremoto politico e ha spaccato il centrodestra. Una parte importante di quella coalizione ha scelto con coraggio di non seguire la via del personalismo e di unirsi a un progetto credibile, concreto, aperto. Ha scelto Raimondo Cacciotto come Sindaco, non perché imposto, ma perché condiviso.

Oggi Forza Italia accusa l’amministrazione di annunciare senza realizzare. Ma chi ha gestito negli ultimi cinque anni opere pubbliche e manutenzioni senza lasciare traccia di pianificazione o risultati? Chi deteneva il bilancio quando Alghero versava in uno stato di abbandono evidente?

Noi, al contrario, abbiamo riportato nel patrimonio pubblico centinaia di ettari tra Punta Giglio e Capo Caccia, sbloccato investimenti, restituito Villa Maria Pia alla città, trasformato spazi abbandonati in luoghi vivi. Abbiamo aperto e riaperto cantieri, avviato riforme, ricostruito relazioni istituzionali credibili. Abbiamo affrontato con coraggio il nodo degli spazi pubblici e sostenuto il percorso che ha portato al riconoscimento UNESCO delle Domus de Janas, un risultato che valorizza l’intero territorio e lo proietta in una dimensione culturale internazionale.

Stiamo portando avanti una visione fondata su innovazione, rigenerazione urbana e inclusione. Una visione che richiede tempo e competenza, non slogan da bar dello sport. Forza Italia dovrebbe ricordare che il ruolo di un’opposizione seria non è quello di lanciare invettive né evocare modelli di leadership paternalistica, ma di proporre alternative. Al momento, di queste non c’è traccia. Noi continuiamo a nuotare. Loro, forse, sono rimasti alla deriva”.

 

Partito Democratico

“Il problema non è il Segretario, ma il perenne galleggiamento”

ALGHERO – “La scena politica algherese è impropriamente dominata dalla notizia del probabile cambio di guardia negli uffici del Segretario generale. Detto che comunque l’attuale garante della legittimità dell’azione amministrativa ha dimostrato serietà e competenza e non sarà semplicissimo sostituirlo, ci pare che le preoccupazioni agostane di alcuni commentatori politici difficilmente collocabili nella geografia politica cittadina, che addossano pesanti responsabilità per la paralisi amministrativa a dirigenti, sbaglino obbiettivo. I problemi di questa amministrazione non sono legati a scarsa capacità o irrequietezza di vertici della macchina amministrativa, ma della totale assenza di un progetto condiviso dell’attuale maggioranza e della mancanza di una guida che sia in grado di dare indirizzi cogenti per la realizzazione del bene pubblico e di controllarne l’attuazione. Le forze che la compongono, del tutto eterogenee e portatrici di valori non collimanti, non sono in grado di fare massa critica. Anche perché prive di un progetto comune. La Giunta è all’evidenza un insieme di assessori, ma difetta dei minimi requisiti di una squadra che avanza all’unisono. E, dulcis in fundo, il Sindaco ha serie difficoltà ad esercitare il suo ruolo in modo autorevole. E a nulla servono gli “stimoli” di alcuni autorevoli e capaci consiglieri di maggioranza, che non vengono ascoltati. Ci sono due modelli di sindaco: quello che galleggia e sta alla finestra a “vedere di nascosto l’effetto che fa”; e quello che invece nuota di buona lena verso traguardi amministrativi di crescita. Se ci sono dirigenti non in linea con le esigenze dei nostri concittadini, è il Sindaco che li deve reindirizzare. Dopo oltre un anno di amministrazione, invece, l’Amministrazione Cacciotto si esprime solo con chiare azioni di galleggiamento, propaganda e frasi ad effetto, che puntano a nascondere la sua complessiva inadeguatezza. Attendiamo chiari segnali della capacità di lavorare in modo efficace ed incisivo per la crescita di Alghero”, lo hanno dichiarato Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo di Forza Italia.

Mariotti, ennesima incompiuta: “Fare lo stadio fuori da centro abitato”

ALGHERO  – “Abbiamo letto e subito condiviso la bellissima iniziativa, riportata sulla stampa,
dell’amico Gianfranco Langella che propone di trasformare l’area vasta del
fatiscente stadio Mariotti in un luogo più funzionale e utile per la Città, trovandosi
peraltro in un luogo inglobato ormai in centro e vicino alla ormai prossima
circonvallazione.
Da molti anni ormai il vecchio stadio è dimenticato, inutilizzato e cadente, mentre
invece potrebbe essere riconvertito in una enorme piazza con tanti posti auto e
soprattutto in un moderno terminal per autobus di linea e turistici da ubicare nel
vicino Campo sportivo don Bosco.
Inoltre, nella nuova piazza, potrebbe essere allocato il “mercatino” del mercoledì,
così da liberare dal traffico e dalle auto in sosta sia Viale Europa che l’Ospedale
Civile e la zona prospicente il lido.
Naturalmente sarebbe utile costruire un nuovo campo sportivo, commisurato alle
esigenze del calcio algherese, in una località votata allo sport come Maria Pia, già
dotata di altre strutture sportive.
In definitiva eliminando il Mariotti cambierebbe il volto di Alghero, rendendolo
più funzionale e moderno, decongestionando il traffico cittadino ormai
insostenibile e creando nuovi posti auto, oltre che una grande piazza, senza
peraltro consumare altro suolo pubblico ma rendendo utilizzabile al meglio
l’esistente.
In sintesi, crediamo fermamente che l’idea proposta da Langella possa benissimo
essere condivisa anche dalla maggioranza del Consiglio comunale, in quanto non
è una questione di destra o sinistra ma di buonsenso ed andrebbe tenuta in grande
considerazione, perché le belle iniziative non hanno colore politico”.

Massimiliano Fadda, Prima Alghero