Asl: Partito dei (non) Sardi

CAGLIARI – “Sembra il seguito del Romanzo di Stevenson: lo strano caso del dottor Maninchedda e mister Paolo”. Così Marco Tedde, vice- capogruppo di Forza Italia-Sardegna, commenta la sortita dell’assessore ai Lavori Pubblici sull’imminente nomina di Moirano alla guida della ASL unica.

“Il cosiddetto partito dei sardi, che dopo la scelta del manager dovrebbe cambiare nome, è solo un complice rumoroso delle scelte di Pigliaru, perché sprovvisto del coraggio necessario per contrastarle fino in fondo. E’ la vecchia logica della politica di lotta e di governo. L’opzione Moirano, dopo il tramonto dell’ipotesi Zavattaro, conferma che per il presidente della Regione uno dei principali criteri è la non sardità del prescelto. Martedì 27 Settembre, anche se per loro è sempre il 31 Agosto, perché era quella la data ultima prevista per la nomina, sarà certificata la fine della impostura sovranista messa in scena dalla coalizione sub-renzista”.

Nella foto l’assessore regionale e leader del Partito dei Sardi

S.I.