Addio Esposito. Bruno più solo

ALGHERO – Raimondo Cacciotto. L’unico assessore della Giunta Bruno che resiste dall’inizio mandato. Ma, c’è da ricordare, che ha perso alcune deleghe importanti e delicate per andarne a gestire altre meno impegnative. L’unico che ancora tiene dopo, come noto, le dimissioni di Gabriella Esposito. Di fatto è stata una strage politica: Lelle Salvatore, Gianni Cherchi, Natacha Lampis, Nina Ansinie Alberto Bamonti. Tutti e tutte hanno lasciato non per un ricambio dovuto ad accordi pre-elettorali o altre azioni concordate, ma semplicemente per disaccordi col sindaco e in particolare con le mancate azioni portate avanti e soprattutto, a quanto emerso, in particolare col “caso Esposito”, con la sua centralità in tutto. [Leggi]

Particolare non di poco conto che è evidente in quasi tutti atti e attività a firma dell’amministrazione Bruno. Tutti i sindaci sono accentratori, ma in questo caso si sta sfiorando qualcosa che va oltre la politica. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Comprese le ultime determinazioni legate alla Meta e al Parco di Porto Conte dove gli incarichi legati a comunicazione e altri ambiti sono chiaramente correlabili ad un bene definito “mondo politico”. Un fil-rouge che, evidentemente, non più sopportabile da molti, tra cui, forse, Gabriella Esposito. Assessora uscente che ha ricevuto molte critiche rispetto alla gestione delle deleghe tra le più importanti del territorio (tra tutte il Turismo e la Fondazione Meta). Ma, a posteriori, a prescindere dalle responsabilità personali, può emergere che il suo recente percorso amministrativo fosse “soffocato” proprio dall’ingombrante presenza di Bruno. Tutto ciò a non troppi mesi dalla fine del mandato e soprattutto dagli esiti delle note vicende giudiziarie cagliaritane che, anch’esse, possono aver influito sulle scelte dell’Esposito.

Una cosa è certa, anche se, come sempre accade, si diffondono nota mielose, un assessore al Turismo non lascia la sua poltrona dopo tre anni di lavoro e con l’estate alle porte dove sarebbe stato possibile, forse, raccogliere qualche consenso dopo mesi di dure critiche. Ciò in vista anche di eventi come Giro e Rally che, seppur non correlabili a scelte dirette del Comune, sono pur sempre gestisti dall’attuale amministrazione. Se parlare di giallo è forse troppo, sicuramente qualcosa non torna in questo (ennesimo) abbandono. Come sempre accade, il tempo sarà galantuomo e forse a breve emergerà la verità. Ma c’è anche un altro aspetto: se si doveva mollare (dal punto di vista politico), questo è il momento migliore. Ovvero prima che la barca affondi definitivamente e magari nell’ottica di ricostruire un nuovo rapporto col Partito Democratico. Di sicuro pesano anche i rapporti personali. Del resto il legame tra Bruno ed Esposito va avanti da diversi anni e si consolida proprio con l’associazione un’Isola di cui l’ex-assessora è stata per diversi anni coordinatrice. Dopo la sua elezione alle elezioni cittadine a sostegno di Stefano Lubrano, periodo in cui ha svolto il ruolo di presidente del Consiglio Comunale. Poi nuovamente eletta, nominata assessore e il recente inaspettato e particolare addio.

Nella foto Mario Bruno

S.I.