Abbanoa, acqua più cara: assurdo

CAGLIARI – “L’anno nuovo regala ai sardi l’ennesimo aumento del costo dell’acqua. Ma continuano nei loro confronti le pratiche vessatorie di Abbanoa.“ Sull’aumento dell’acqua deciso in sordina a fine anno dal Comitato d’Ambito a favore di Abbanoa interviene il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde. “Sono aumenti considerevoli, superiori a quelli del 2017, che nel 2019 faranno lievitare di oltre 10% il prezzo della risorsa idrica rispetto al 2016, che andranno ad incidere negativamente sull’economia delle famiglie e delle imprese. Ne stiamo valutando la legittimità. Ma assieme a questi aumenti attendevamo un deciso intervento della Regione per far cessare le pesanti pratiche vessatorie consumate da Abbanoa nei confronti degli utenti. Invece attendiamo ancora una risposta alla interrogazione con la quale nel giugno dello scorso anno chiedemmo al Presidente Pigliaru chi pagherà la sanzione di 680 mila euro inflitta ad Abbanoa dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette e vessatorie.”

L’ex sindaco di Alghero ancora una volta denuncia che nello scorso mese di giugno il Consiglio di Stato ha condannato Abbanoa a versare all’Antitrust una sanzione di 680 mila euro per pratiche commerciali scorrette. “Si tratta -sottolinea Tedde- di vere e proprie minacce, slacci, e pratiche vessatorie che in tutti questi anni Abbanoa ha praticato nei confronti delle famiglie sarde che per timore di subire slacci spesso hanno pagato somme non dovute. Veri e propri propri soprusi da parte del Gestore Unico.” Su questi soprusi Tedde presentó a giugno una interrogazione a Pigliaru -ad oggi senza risposta- per accertare le pesanti responsabilità e affinché la Giunta si attivi per impedire per il futuro l’attuazione di simili pratiche vessatorie che calpestano i diritti più elementari dei sardi.

“Queste pratiche odiose, pesantemente sanzionate perché ritenute dal Consiglio di Stato del tutto veritiere, certificano la consumazione di atteggiamenti da amministrazione del terzo mondo, aggressivi e scorretti, che sono arrivati fino a non riconoscere al consumatore il proprio diritto di reclamare, tramite la minaccia di sospensione della fornitura. Ciò anche nelle ipotesi di fatture annullate da un provvedimento del giudice. “A ciò deve aggiungersi che fino al gennaio 2013 – sottolinea ancora l’ex Sindaco di Alghero – Abbanoa prevedeva con artifizi che il subentro su utenze gravate da morosità non fosse consentito ancorché il soggetto richiedente non avesse morosità su altre utenze a suo nome”.

“In questi casi l’autorizzazione al subentro era possibile solo a seguito di nulla osta -ovviamente illegittimo- del Direttore generale.” Tedde si dice fiducioso che l’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna abbia inviato alla Procura della Corte dei Conti il provvedimento dell’Antitrust e la sentenza del Consiglio di Stato. E, soprattutto, che il pagamento della sanzione venga messo in carico ai vertici di Abbanoa che hanno disposto in tal senso. “Ma rimaniamo in attesa di atti di Pigliaru che vadano in difesa dei sardi tartassati da Abbanoa. Non è accettabile -chiude Tedde- che il prezzo dell’acqua lieviti e i diritti dei sardi continuino ad essere calpestati da Abbanoa.”

Nella foto gli uffici Abbanoa

S.I.