SASSARI – La rassegna “AbbaBIT – Electronic Way” torna per la terza volta in città, parla la lingua dell’elettronica, apre alla sperimentazione, all’innovazione nella tradizione e alla scena internazionale. Quattro proposte, dai libanesi Rust al progetto colombiano Natura Morta passando per le radici isolane irrorate delle innovative intuizioni di Ilienses e Serrados a muru. Una intera serata di suoni e suggestioni, in programma a Sassari domani a partire dalle ore 19 all’ex Colonia Campestre in via Savoia numero 18.
La costola elettronica del festival Abbabula si prepara ad abitare e animare uno spazio nuovo e rinnovato, affidando il suo racconto ad artisti che spaziano dal suono ancestrale e quello Mediterraneo intriso di synth e distorsioni, mescolanze di culture e vibes frutto di ricerche stilistiche ancorate al passato ma proiettata al futuro.
Nella scia dei grandi festival internazionali di elettronica, “AbbaBIT – Electronic Way” diversifica e guarda lontano, arrivando sino al Libano, a Beirut, pescando nella scena underground libanese un progetto chicca incastonato tra noise, glitch e techno post-industriale: RUST. Il loro sound è abrasivo e cinematografico, la distorsione è un racconto di per sé. Da oltre confine, addirittura da oltre oceano, arriva invece Natura Morta – progetto della colombiana Maria Mallol Moya – che unisce spirito onirico e intimismo elettronico, field recordings, e visioni lo-fi in un flusso emotivo costantemente sospeso tra ricordo e trance.
Dal profondo della Sardegna, quello in cui pulsano le memorie più antiche, sgorga il progetto Ilienses di Mauro Medde e Natascia Talloru, disegno che ri-disegna l’Isola ricalibrandola sui nuove coordinate sonore, mostrando all’ascolto paesaggi sonori ancorati alla tradizione sarda colorati di impulsi di purissima elettronica. E sempre l’Isola è casa madre e ispiratrice di Serrados a Muru (Simone Azzu, Martino Corrias e il concordu “Viadore” Michele Sai, Michele Satta, Salvatore Careddu, Paolo D’Ascanio), performance visionaria tra spoken word, sperimentazione e ritualità in cui voce, elettronica e concordu forgiano in un set ibrido intriso di denuncia e poesia, che avvolge il corpo e detta il ritmo. Una riflessione sull’identità sarda contemporanea fatta di movimento, spostamenti e relazioni — mai statica – a richiamare nel titolo confini e limiti da superare grazie alla forza dell’arte e dell’espressività.
Ingresso a pagamento, botteghino Ex Colonia Campestre aperto a partire dalle ore 18.30. Info & infoline Ragazze Terribili, sede via Roma nr 144 (Sassari), 079278275.
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Bio Artisti AbbaBit 2024
RUST (Beirut, Libano)
Dalla scena underground di Beirut arriva uno dei progetti più radicali e affascinanti dell’elettronica contemporanea. RUST è un trio che mescola field recordings, rumorismo analogico e atmosfere cinematiche per costruire una geografia sonora fatta di fratture, memoria e paesaggi post-industriali.
Il loro suono è viscerale, politico, stratificato: un viaggio tra macerie e rinascite, dove il confine tra performance e installazione si dissolve. Un’esperienza ipnotica che parla la lingua della resistenza, della trasformazione e della materia viva del suono.
Natura Morta (Colombia)
Progetto solista della musicista e illustratrice colombiana María Mallol Moya. La sua musica è un intreccio intimo di cumbia oscura, flamenco, field recordings amazzonici e riverberi onirici, con influenze che spaziano dai Cocteau Twins a Księżyc. Dopo l’album Diotima (Chierichetti Records), torna con Un Pensiero Intrusivo – registrato dal vivo a Cagliari e pubblicato da Disques de la Spirale – un nuovo viaggio sonoro tra visioni acustiche e sperimentazioni vocali, accompagnato dalle sue illustrazioni.
Ilienses
Dal profondo della civiltà nuragica al nord Europa, dalla Barbagia al folk. Una combinazione sperimentale di strumenti contemporanei e arcaici della Sardegna, attualmente ancora utilizzati in rituali esoterici come il Carnevale sardo e numerosi eventi e feste tradizionali. Il passato è il campo di ricerca degli Ilienses, che traggono ispirazione dalla storia, dai suoni della tradizion e, d alla lingua locale, dai poeti sardi e dalla saggezza degli anziani, noti per l’essere appartenenti a un’Isola di centenari tra le più longeve al mondo. A febbraio 2020 esce il primo album (“Civita Barbarie”). A settembre 2021 fuori il singolo “Tzònca”, poi a seguire “Abèschet”, “Eròes”, “Animas” e “Ili iur in nurac sessar”. Il secondo album è del 2024: “Jae” (Masked dead records).
Serrados a muru di e con Simone Azzu e Martino Corrias + Viadore
Un progetto che nasce dall’incontro tra due traiettorie artistiche libere, mobili, inquiete. Simone Azzu, performer, regista e compositore nato a Sassari nel 1994, porta in scena una drammaturgia densa di memoria e visione politica, nutrita dal canto rituale sardo e da una solida esperienza nei contesti teatrali internazionali. Martino Corrias, classe 1999, è un compositore sardo di base a Bologna che fonde paesaggi sonori naturali e sintesi elettronica, dando forma a una scrittura musicale ipnotica e stratificata. I due collaborano dal 2021, con all’attivo progetti come Petter: Prigioniero Politico (Premio Museo Cervi 2024) e Il Pubblico Bene. Il loro lavoro è stato ospitato in teatri, festival e istituzioni culturali tra Italia, Spagna e Francia.