Alghero triste: “alzate le serrande”

ALGHERO – “Si parla da sempre della necessità per una città come Alghero di destagionalizzare i flussi turistici, considerando il fatto che, finito il periodo estivo, la presenza dei turisti cala in maniera fisiologica ma certamente non si azzera, anzi. Il punto è la città non è sufficientemente pronta a proseguire le propria offerta nei periodi di bassa stagione e a garantire ai turisti una varietà di servizi pari a quelli estivi (al netto di tutte le criticità che ogni anno si presentano puntuali ad Alghero nei periodi di massima affluenza, ovviamente)”. Proposta del capogruppo del Pd algherese Mimmo Pirisi per contribuire a contrastare la condizione di generale tristezza che avvolge Alghero nonostante i periodi di festa.

“I problemi relativi alla carenza strutturale dei servizi pubblici sono noti a tutti, residenti e non; basti pensare al trasporto urbano, al decoro e così via. Ma anche il comparto privato ha le sue grane: una di queste è certamente il regolamento del suolo pubblico, a detta delle associazioni di categoria mai del tutto applicato o con pene troppo blande, mancando così di rispetto verso quegli esercizi che invece hanno osservato le seppur controverse e contestate disposizioni entrate in vigore quest’anno. Ma c’è un’altra questione che riguarda gli esercizi commerciali e il loro rapporto con la città e quindi i flussi turistici, ovvero gli orari di chiusura . Il luogo comune che affligge Alghero è che sia una città vivace, frizzante, caotica ma comunque viva d’estate e che invece d’inverno si spenga nonostante, come sappiamo tutti, i turisti( i locali in particolare ) continuino a visitare la Riviera del Corallo soprattutto nei periodi di festa. Essi però trovano una città vuota e malinconica anche per via dei pubblici esercizi chiusi ad orari incomprensibili in special modo per chi viene dall’estero, se pensiamo che in periodi come questo (Natale, mica, per dire, Ognissanti) dopo le 21 le serrande di quasi tutti i negozi e locali sono abbassate. Il problema delle chiusure disinvolte però non ha stagione: per esempio erano infatti molti gli esercizi chiusi questa estate, nella domenica in cui c’è stata al Porto la cerimonia di chiusura e la premiazione del Rally Italia Sardegna, con centinaia di algheresi e di visitatori dall’Italia e dal Mondo riversati per le strade”.

“Ma al di là dei turisti, anche i residenti meritano che il comparto commerciale di questa città non tenga le serrande abbassate: certo, si dirà che c’è crisi, ma questo non deve diventare un alibi se si perdono anche le occasioni in cui possa esserci anche una minima possibilità di fatturare qualcosa in più. L’amministrazione comunale dovrebbe considerare seriamente questo problema che caratterizza Alghero da troppi anni,( tra l’altro siamo in attesa che venga modificato il famigerato regolamento dei tavolini tanto contestato e profondamente sbagliato che ha avuto la sua nascita nel capodanno scorso ), ed intervenire per armonizzare, in concerto con i commercianti, le aperture e le chiusure dei loro esercizi, frenando abusi ed eccessi ed eventualmente premiando chi fa lo sforzo di garantire una apertura tutto l’anno come avviene nelle altre località turistiche europee”.

“Perché anche gli esercizi commerciali svolgono, per natura giuridica” un servizio di pubblica utilità, offrendo beni e servizi alla cittadinanza e ai turisti e svolgendo così una funzione sociale che però viene a mancare se in città c’è un vero e proprio far west non solo di tavolini, ma di serrande”.

Nella foto una via del centron storico

S.I.