4 Corsie, Ppr non ostativo: le carte

ALGHERO – “Alla luce di quanto esposto e, in particolare con riferimento al corretto inquadramento dei presupposti di fatto e amministrativi dell’intervento in oggetto, si ritiene che lo stesso sia ammissibile rispetto alla disciplina del Ppr”. Parole chiare e messe nere su bianco dalla corposa relazione tecnica, pubblicate sul sito del Ministero, che l’assessorato regionale agli Enti Locali aveva inviato in data 17 maggio al Ministero delle Infrastrutture, Ambiente e all’Anas ciò al fine di permettere che si potesse andare avanti col progetto della “Quattro Corsie” tra Alghero e Sassari. Ovvero l’ultimazione del lotto da Rudas al centro catalano. [La relazione della Regione Sardegna]

Dunque, come emerge dalle carte, la Regione aveva fatto il suo andando oltre il famigerato Ppr di Soru che in generale prevede che lungo la fascia costiera non via siano nuove strade a quattro corsie. Ma, come evidenziato dalla Regione, con la relazione di quest’anno, la strada non è da considerarsi “nuova” infatti il progetto addirittura è degli anni ’80 con già un primo Via del 2003. Certo, a quanto pare, pesano anche ulteriori modifiche attuate in una seconda fase che, appunto, hanno richiesto un secondo “Via” e per questo i Minsteri, probabilmente, hanno deciso per lo stop al progetto.

Perciò, resta agli atti un interpretazione da parte dei Ministeri che ribadiscono un pensiero, forse già noto, di non dare il via libera definitivo ad un progetto che invece deve andare avanti e che non può essere fermato per indicazioni errate, modifiche inutili al tracciato che soprattutto vanno pure oltre quelle che erano le intenzioni di esagerata e spesso fuori contesto del Ppr. Certo, da Roma, non possono non tenere conto di un atto che, è evidente, sovraordina tutti gli aspetti urbanisti regionali e che forse, come ritengono quasi tutti, ha causato più danni che benefici.

Nella foto il documento della Regione sulla 4 Corsie

S.I.