“Vertice Metropolitano, tutti fanno proposte, tranne Alghero: Marinaro muto”

ALGHERO – “Nel corso della seduta del Consiglio Metropolitano della Città di Sassari, svoltasi il 15 dicembre, si è tenuto un incontro di particolare rilievo istituzionale con la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde. Un confronto diretto e significativo tra la Regione e i sindaci del territorio metropolitano, che hanno avuto l’opportunità di rappresentare in modo puntuale esigenze, criticità e priorità strategiche delle rispettive comunità.

I sindaci di Sassari, Sennori, Santa Maria Coghinas, Padria e Ossi sono intervenuti con forza e chiarezza, portando all’attenzione della Presidente questioni concrete e istanze motivate. La Presidente Todde, dal canto suo, ha illustrato le linee di indirizzo e le intenzioni programmatiche della Regione, manifestando disponibilità e attenzione sui temi cruciali per lo sviluppo del territorio.

Dopo aver ascoltato numerosi interventi, la Presidente ha assicurato massimo impegno su questioni fondamentali quali infrastrutture, viabilità, mobilità, servizi scolastici, sanità e sostegno al tessuto economico, ribadendo la volontà della Regione di operare in sinergia con gli enti locali attraverso un dialogo costante e costruttivo.

A fronte di questo quadro, con forte rammarico e profonda preoccupazione, abbiamo dovuto registrare l’atteggiamento totalmente passivo del vicesindaco di Alghero, presente in rappresentanza dell’Amministrazione comunale della seconda città della Città Metropolitana e principale destinazione turistica della Sardegna, che non ha preso la parola né avanzato alcuna proposta nel corso del dibattito.

Un’assenza politica grave e incomprensibile, soprattutto in un contesto di tale rilevanza istituzionale. Da Alghero ci saremmo aspettati interventi chiari e determinati su temi strategici come il porto, l’aeroporto, il nuovo ospedale, le politiche abitative e la sanità territoriale. Invece, nulla. Nessuna istanza, nessuna visione, nessuna proposta.

Un silenzio che pesa e che rischia di relegare Alghero ai margini delle scelte strategiche regionali, proprio mentre altri territori hanno saputo far valere con decisione le proprie esigenze.

L’auspicio è che nei prossimi appuntamenti della Città Metropolitana l’Amministrazione comunale di Alghero abbandoni l’atteggiamento rinunciatario, assuma finalmente un ruolo attivo e autorevole e colga le occasioni di confronto istituzionale nell’interesse esclusivo della città e degli algheresi”, così Tedde, Ansini, Caria, Peru e Bardino del Gruppo consiliare di Forza Italia.

Continuità, Alghero penalizzata: “Confidiamo nel nuovo avviso”

ALGHERO – “L’aeroporto di Alghero dimostra numeri in crescita, con il superamento della soglia dei 1,7 milioni di passeggeri nel 2025 non ancora concluso. È un dato che ci fa ben sperare e che ci induce a considerare l’esito delle assegnazioni delle rotte in regime di continuità come un dato non ancora definito. Fiduciosi, seguiamo con  la dovuta attenzione e la giusta preoccupazione l’evolversi delle decisioni della Regione, che dovrà formulare un nuovo avviso rendendo più appetibile la tratta Alghero Milano”. Così il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto nel commentare il risultato dell’apertura delle offerte della prossima Continuità Territoriale che assegna per ora solo la rotta Alghero Roma ad Aeroitalia, lasciando alla prossima fase il completamento della casella mancante per lo scalo Riviera del Corallo.   “Intanto la continuità prosegue con il servizio garantito in proroga finché la tratta non sarà coperta – spiega il Sindaco  –  e attendiamo il nuovo avviso che riassegnerà l’Alghero – Milano consapevoli che non tutto è ancora deciso e ci sono i margini per la copertura della tratta”.

“Continuità Aerea, Sardegna e Alghero pagano l’incompetenza di 5 Stelle e Sinistra”

ALGHERO – “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. E sulla continuità aerea la sinistra e il Movimento 5 Stelle dimostrano di non aver imparato nulla”. Così Fratelli d’Italia Alghero commenta l’esito del nuovo bando per la continuità territoriale aerea che, ancora una volta, penalizza Alghero, lasciando scoperta la tratta Alghero–Linate.

“È inaccettabile – dichiara Pino Cardi, coordinatore cittadino di FdI – che il Nord-Ovest della Sardegna continui a essere trattato come una periferia. Alghero ha un bacino di passeggeri che copre tutto il territorio. Il fatto che il bando non dia risposte ai cittadini né incentivi ai vettori dimostra l’inefficienza di una politica regionale incapace di correggere errori già evidenti nei bandi precedenti. Anche su questo, come su altri temi, il consigliere regionale del territorio, Di Nolfo, resta in silenzio, abbandonando Alghero.”

Per Alessandro Cocco, capogruppo consiliare, il tema è anche fiscale e competitivo: “Se si vuole rendere attrattivo lo scalo di Alghero, serve una scelta immediata e concreta: la Regione deve ridurre le tasse aeroportuali per tutto l’anno. È una misura che incentiva i vettori a investire, come dimostrano altre regioni italiane. Continuare a caricare costi su passeggeri e compagnie significa condannare Alghero a restare indietro.”

Sul modello di continuità interviene Marco Di Gangi, responsabile regionale del Dipartimento Turismo di FdI: “Occorre cambiare paradigma. Il modello attuale non funziona per Alghero. Bisogna guardare a esempi più efficienti, come quello delle Baleari, che garantisce prezzi medi sostenibili per i passeggeri, flessibilità stagionale e convenienza anche per i vettori. Inoltre, la continuità deve puntare a nuovi collegamenti verso città con una forte presenza di comunità sarde: Torino, Verona, Trieste. È lì che esiste una domanda reale e stabile.”

Fratelli d’Italia Alghero conclude: “Servono nuove politiche, non gli stessi errori ripetuti. La Regione cambi rotta subito: Alghero non può continuare a pagare l’incompetenza del Campo Largo.”

Di Nolfo su Rwm a Dosmunovas, “No all’ampliamento”

ALGHERO – Il dibattito sull’ipotesi di ampliamento dello stabilimento RWM di Domusnovas, controllato dal gruppo tedesco Rheinmetall, riporta al centro dell’agenda politica regionale il tema del ruolo della Sardegna nel contesto del riarmo europeo, dell’aumento delle spese militari e del modello di sviluppo imposto ai territori più fragili dell’Isola. Una discussione che si intreccia con le tensioni internazionali in corso e con la crescente normalizzazione dell’economia di guerra.

Su questo tema interviene il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, che esprime una netta contrarietà all’ampliamento della fabbrica di armamenti: «Sono contrario all’ampliamento della RWM a Domusnovas ed è importante dirlo ad alta voce: la Sardegna non può continuare a sostenere, direttamente o indirettamente, un modello di sviluppo fondato sulla produzione di strumenti di morte. Nel quadro storico attuale non possiamo ignorare che la tedesca Rheinmetall fornisce a Israele munizioni di precisione ampiamente utilizzate negli attacchi a Gaza. La Regione Sardegna ha già espresso la sua posizione mesi fa sul genocidio in corso in Palestina, sospendendo i rapporti con Israele: autorizzare l’ampliamento della fabbrica di Domusnovas dando il via libera a dei più grandi produttori tedeschi di armi sarebbe un ossimoro».

Il tema è di più ampio respiro: secondo il consigliere, la scelta di puntare ancora sull’industria bellica rappresenta una risposta sbagliata.

«Viviamo una fase storica in cui la guerra è normalizzata e le spese militari aumentano, mentre vengono compressi diritti sociali, servizi pubblici e investimenti per la pace. In questo contesto, legare il futuro di un territorio già segnato da crisi industriali all’industria delle armi significa accettare un’economia di guerra che non costruisce sviluppo, ma dipendenza e precarietà. Ma la responsabilità non è dei lavoratori, che non possono essere lasciati soli di fronte a scelte industriali e geopolitiche sbagliate. È compito delle istituzioni garantire alternative concrete, investendo in riconversione produttiva, innovazione, tutela ambientale e lavoro dignitoso».

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Di Nolfo richiama inoltre il carico militare che da decenni grava sulla Sardegna: «La nostra Isola sostiene già un peso sproporzionato in termini di servitù militari, poligoni e basi. Riproporre oggi l’espansione della produzione bellica significa reiterare un modello che consuma territorio, divide le comunità e ripropone il ricatto del lavoro in cambio di attività invasive che avvelenano i nostri territori».

«La Sardegna deve scegliere da che parte stare – conclude Di Nolfo – e noi non abbiamo alcun dubbio: dalla parte della pace, dei diritti e delle comunità. Non saremo la retrovia di un’economia di guerra».

“Continuità Aerea, siamo preoccupati: servono più risorse”

ALGHERO – La Camera di Commercio di Sassari esprime forte preoccupazione in merito all’esito del bando per la Continuità Territoriale aerea che dovrebbe garantire i collegamenti essenziali della Sardegna a partire dalla prossima primavera 2026. L’assenza di offerte per alcune tratte vitali, come la rotta Alghero-Milano, evidenzia criticità strutturali che necessitano di una risposta più incisiva da parte della Regione Sardegna.

Per il presidente della Camera di Commercio, Stefano Visconti:”Il diritto alla mobilità dei sardi, che è un presupposto inequivocabile, non può essere subordinato alle sole logiche di mercato, soprattutto quando si parla di un’isola. La mancata risposta dei vettori su tratte strategiche ci impone una riflessione profonda.”

La posizione camerale è chiara: il modello attuale, pur con gli sforzi regionali, mostra evidenti segni di cedimento laddove l’attrattività commerciale per i vettori si riduce. La continuità aerea non è solo una misura sociale, ma il fondamento della competitività del Nord Sardegna, il cui tessuto economico dipende in modo cruciale da connessioni rapide e accessibili.

“Per il nostro territorio, in particolare per l’area di Alghero, non avere garantita una rotta essenziale come Milano-Linate significa isolamento e un freno allo sviluppo. Non possiamo accettare che la possibilità di muoversi sia un lusso o una costante incertezza per residenti, studenti, lavoratori e imprenditori.” sottolinea il presidente Visconti.

Per garantire un servizio essenziale, in un panorama del trasporto aereo in continua e rapida evoluzione, è probabile che la Regione Sardegna debba riconsiderare e aumentare significativamente l’investimento in termini di risorse destinate alla Continuità territoriale. “Le dinamiche del trasporto aereo evolvono, i costi operativi aumentano e l’attrattività di certe rotte in bassa stagione non è sufficiente. Si deve essere pronti a investire di più per salvaguardare la mobilità e l’economia dell’Isola.” Conclude il presidente dell’ente camerale.

La Camera di Commercio di Sassari ribadisce l’importanza di un sistema aeroportuale del Nord Sardegna integrato e potenziato, e si rende disponibile a collaborare con la Regione per definire un modello di continuità territoriale che sia realmente efficace, stabile e che risponda alle esigenze di sviluppo e connessione di tutta l’Isola.

Marino all’Asl, “Passaggio senza traumi, piena operatività”

ALGHERO – “Questa mattina ho incontrato all’ospedale Marino i commissari Palermo e Tauro per fare il punto sul passaggio di gestione da AOU ad ASL. Insieme a me il consigliere regionale Valdo di Nolfo, l’assessora al Benessere della persona, delle famiglie e della comunità Maria Grazia Salaris e il presidente della V Commissione consiliare Christian Mulas.

L’obiettivo dell’incontro è stato innanzitutto rassicurare il personale ospedaliero: il percorso di transizione è stato impostato per garantire piena continuità a tutti gli interventi e alle prestazioni programmate.

La preoccupazione che abbiamo sempre manifestato come Amministrazione è che questo passaggio fosse gestito con attenzione, responsabilità e senza interruzioni, mettendo al centro i pazienti e il lavoro quotidiano dei professionisti sanitari.

Il sopralluogo di oggi è servito proprio a questo: verificare lo stato delle cose, fare il punto operativo e rassicurare il personale e la città. Un confronto importante, che conferma l’attenzione costante delle istituzioni verso la sanità pubblica e i nostri due presidi sanitari, fondamentali per Alghero e per il territorio.

Continueremo a seguire con la massima attenzione ogni fase del percorso, nell’interesse di tutte e tutti”

Raimondo Cacciotto, sindaco di Alghero

Discarica di plastica al Palacongressi, “sconcerto e preoccupazione per la scelta di Cacciotto”

ALGHERO  – Tedde, Caria Peru, Bardino e Ansini, del gruppo consiliare di Forza Italia, esprimono profonda preoccupazione sulla recente decisione del sindaco Cacciotto relativa all’ammasso dei rifiuti di plastica prodotti in città a causa della fermata degli impianti di riciclo della plastica.

“Pur comprendendo che la gestione dei rifiuti sia un tema delicato e complesso, riteniamo che la scelta di ammassare i rifiuti di plastica per sei mesi a ridosso del Palazzo dei Congressi, in un’area situata in Area Parco naturale di Porto Conte, in una zona di grande valenza ambientale e turistica, possa sollevare serie criticità.

In astratto, la decisione di affrontare con urgenza la raccolta e lo stoccaggio della plastica può essere condivisibile. In concreto, però, la collocazione proposta rischia di risultare illegittima per eccesso di potere, in quanto può violare principi fondamentali quali la proporzionalità, la ragionevolezza e la tutela ambientale.”

Secondo i consiglieri Azzurri l’individuazione di aree per il temporaneo stoccaggio dei rifiuti deve sempre essere motivata da impossibilità oggettiva di utilizzare zone alternative, nel rispetto della normativa ambientale e della sicurezza dei cittadini e dei turisti. “Purtroppo, anche da una superficiale lettura dell’ordinanza non emerge che il Sindaco abbia fatto una comparazione fra vari siti astrattamente idonei a raccogliere i rifiuti di plastica. O a chiedere la disponibilità di aree idonee a Laore o alla Regione. Carenza che rischia di viziare pesantemente l’atto amministrativo e di danneggiare l’immagine di un’area di immenso valore ambientale e turistico promovendo negativamente il territorio e la destinazione turistica. Il nostro gruppo continuerà a monitorare la questione e a sollecitare scelte che coniughino efficacemente urgenza, legalità e tutela del territorio e dell’ambiente, nell’ interesse della città e di chi la visita”, cosi chiudono da Forza Italia.

 

Nell foto l’ammasso di plastica all’interno dell’area del Palacongressi

“Mariotti, lavori finanziati, ma tutto bloccato: Alghero ingessata, basta”

ALGHERO – “Gli estremi ritardi nell’esecuzione dei lavori al campo di calcio del Mariotti rappresentano l’ennesima, grave dimostrazione di una città bloccata, incapace di trasformare risorse disponibili in opere concrete”. Lo denuncia il consigliere comunale della Lega Michele Pais, che ricorda come gli  sull’impianto sportivo siano stati finanziati anche grazie al suo diretto impegno durante la scorsa legislatura regionale.

“Parliamo di lavori programmati e finanziati da anni – prosegue Pais – che colpevolmente non hanno ancora trovato attuazione. La burocrazia non può essere sempre e solo una scusa per giustificare ritardi che ormai caratterizzano tutti i cantieri della città. La vera frustrazione è constatare che i milioni di euro di cui Alghero è stata beneficiaria, soprattutto per le opere pubbliche, non abbiano ancora prodotto alcun risultato tangibile”.

Il campo Mariotti, simbolo dello sport cittadino, resta così incompiuto, con conseguenze pesantissime: “Migliaia di tifosi sono costretti da anni in un campo di fortuna che non consente alla società del Cagliari Calcio di esprimere tutte le proprie potenzialità e che fa fare ad Alghero una pessima figura a livello regionale. Oggi appariamo come l’ultima realtà della Sardegna in tema di impiantistica sportiva. Una vera e propria vergogna che la quinta città dell’Isola non merita”.

Pais annuncia un nuovo intervento in Consiglio comunale: “Mi farò interprete ancora una volta della crescente esasperazione del mondo sportivo per stimolare l’amministrazione ad accelerare i lavori, tagliando la burocrazia e imprimendo quell’urgenza che oggi sembra del tutto assente. Non bastano più dichiarazioni di principio o parole di circostanza: servono i fatti, che ad oggi sono completamente mancanti”.

A pesare, secondo il consigliere leghista, anche le scelte della Regione: “È impossibile non ricordare lo scippo dei 50 milioni di euro operato dalla giunta regionale di sinistra guidata da Todde come primissima delibera, risorse che la precedente legislatura di centrodestra aveva destinato all’impiantistica sportiva del nord ovest della Sardegna, di cui 5 milioni proprio al Mariotti e altrettanti alla piscina comunale. Uno scippo che ho denunciato con forza e che si è consumato nel totale e assordante silenzio dell’amministrazione comunale di centrosinistra-pentastellata, per un ordine di scuderia ingiustificabile. Lo stesso silenzio già visto sul definanziamento del nuovo ospedale di Alghero: stesso metodo, stessa sudditanza politica”.

“Ora – conclude Pais – possiamo e dobbiamo almeno fare in modo che le risorse che avevo fatto destinare ad Alghero tre anni fa vengano finalmente utilizzate. Ridare dignità allo sport cittadino è un dovere, perché oggi quella dignità è completamente assente e finisce per deprimere gli enormi sforzi delle società sportive, che si sentono abbandonate. Alghero non può più permetterselo”

Repùblica: “La Todde non vuole contrastare l’ampliamento di RWM”

CAGLIARI – “Una delegazione di attiviste e attivisti di Repùblica è presente alla
manifestazione di Domusnovas di domenica 14 dicembre 2025 contro
l’ampliamento della RWM. Nell’intervento pubblico Simone Maulu, del
Coordinamento Nazionale di Repùblica ha illustrato i seguenti
concetti.

L’indipendentismo è sempre stato in prima linea nella lotta contro
l’occupazione militare della nazione sarda. Quindici anni fa,
vent’anni fa, quando si parlava di occupazione militare eravamo in
pochi a farlo. La destra non ne parlava per ovvie ragioni mentre
quella che continuiamo a chiamare sinistra, dalla quale ci si aspetta
sempre maggiore sensibilità, non solo non ne parlava ma spesso era
addirittura a favore, perché in nome del lavoro ha sempre giustificato
qualsiasi porcheria, dall’industria militare all’industria chimica.

Adesso finalmente il clima è cambiato e su questi temi c’è molta più
sensibilità, anche e soprattutto tra i giovani e gli studenti. E
questo ci dà speranza.

Dall’altra parte c’è l’autonomismo sardo, la Presidente Todde, che con
un gioco di prestigio, tenta di farci credere di essere contraria ma
costretta ad approvare l’ampliamento della RWM.
Cerca di far passare come decisione tecnica quasi obbligata una scelta
che è, invece, puramente politica.

Se a decidere è la burocrazia la politica a cosa serve? A cosa serve
essere eletta governatrice se poi non puoi governare?
La verità è che il “campo largo” questo ampliamento lo vuole. Perché
come tutte le forze politiche italiane non è qui per fare gli
interessi della Sardegna e rappresentare nelle istituzioni il popolo
sardo. L’autonomismo è lì per fare gli interessi dello Stato italiano
e delle multinazionali.

Questi sono i risultati che si ottengono quando anziché votare un
progetto politico, una visione, un’idea, si cade nella scelta al
ribasso di votare il meno peggio.
Noi non crediamo ai giochi di prestigio e sappiamo bene che Alessandra
Todde, in qualità di Presidente della Sardegna, avrebbe potuto opporsi
con la forza istituzionale e con quella popolare, a costo di aprire
uno scontro con lo Stato italiano.
Invece si preferisce sempre la strada dell’ipocrisia: quella di farsi
fotografare con la bandiera della Palestina e poi dare il via libera,
incolpando la burocrazia, all’ampliamento della fabbrica che produce i
droni kamikaze per Israele e le armi per uccidere i Palestinesi.

E poi si arriva addirittura alla giustificazione da parte della
Presidente di non essere presente alle manifestazioni perché lei è
“una persona seria”. Questa è la sensibilità di chi ci governa.

Se Todde avesse avuto coraggio, se avesse avuto delle idee in cui
credere avrebbe messo lo Stato italiano all’angolo. Avrebbe forzato il
sistema anziché assecondarlo. Avremmo voluto vedere lo Stato che
commissaria la Sardegna e rimuove la Governatrice perché non autorizza
l’ampliamento di una fabbrica di armi.

Almeno si sarebbero visti tutti i limiti dell’autonomia, si sarebbe
visto chi comanda davvero.
Noi siamo a Domusnovas perché non vogliamo essere complici di tutto
questo. Noi siamo a Domusnovas perché crediamo che la Sardegna debba
essere un’Isola di pace e la vogliamo costruire insieme a tutte le
persone che vogliono essere artefici del proprio destino. E dove tutti
coloro che scelgono di vivere in questa terra possano farlo in maniera
dignitosa.
Vogliamo costruire un mondo senza armi, senza modelli universali che
annientano le culture, un mondo che rispetti il diritto
all’autodeterminazione dei popoli.

Viviamo nell’era tecnologica, nell’era dell’intelligenza artificiale.
Oggi grazie all’avanguardia tecnologica potremmo inaugurare una nuova
era dell’umanità dove la tecnologia può essere utilizzata per
migliorare la vita, per permetterci di lavorare meno e lavorare tutti,
andando verso un reddito universale che ci permetta di goderci la
vita, il tempo, le passioni. E non di dover combattere contro questi
barbari. Perché a tecnologia è al servizio della morte, viene
sviluppata per uccidere.

Ci hanno venduto l’idea che in nome di un salario si può accettare
tutto. Ci hanno ridotto in una miseria umana tale che arriviamo a
concepire come eticamente giusto che un operaio per poter sostenere i
propri figli debba costruire ordigni che uccidono i figli di altri.

Noi a questo ricatto non ci siamo mai stati, perché la dignità non si
baratta, la sovranità non si vende. E perché non vogliamo essere
complici della catena della morte.

Perché siamo ancora un popolo e siamo ancora una nazione solidale con
gli altri popoli che lottano per la libertà e per la pace”.

 

Republica

Piano Protezione Civile, aggiornamento e rafforzamento

ALGHERO – L’Amministrazione Comunale di Alghero, guidata dal Sindaco Raimondo Cacciotto, prosegue nel rafforzamento del sistema locale di Protezione Civile attraverso due importanti atti approvati in Giunta nella giornata di ieri. Si tratta dell’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile e dello stanziamento di risorse a favore delle associazioni di volontariato attive nel territorio.

“Le associazioni locali rappresentano un presidio essenziale per la sicurezza e il supporto alla popolazione”, dichiara il Sindaco Raimondo Cacciotto. “Per questo abbiamo destinato loro risorse utili all’acquisto di attrezzature, materiali, DPI, manutenzione dei mezzi e altre necessità operative. Vogliamo sostenerle concretamente e valorizzare il ruolo insostituibile che svolgono ogni giorno a servizio della nostra comunità”.

L’Amministrazione avvierà inoltre l’iter per la stipula delle nuove convenzioni 2026, di cui è stato approvato in Giunta lo schema, così da garantire un quadro stabile di collaborazione con tutte le OdV operanti nel territorio algherese e riconosciute dalla Regione Sardegna. Durante l’ultima seduta di giunta è stato inoltre preso atto dell’aggiornamento del Piano di Protezione Civile del Comune di Alghero, composto da otto modelli di intervento e relative cartografie, uno per ciascun rischio considerato.

“L’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile è uno strumento indispensabile per rendere Alghero più pronta, più reattiva e più sicura” – prosegue il Sindaco Cacciotto -. “Prevenzione, coordinamento e pianificazione sono le chiavi per affrontare eventi improvvisi o calamità che, purtroppo, negli ultimi anni hanno interessato anche la nostra città, non ultimo l’incendio che ha colpito la borgata di Santa Maria La Palma la scorsa estate. La tutela dei cittadini ha la massima priorità e con il nuovo impianto pianificatorio definiamo scenari, procedure operative, ruoli e sistemi di coordinamento, prevedendo un continuo aggiornamento in base all’evoluzione dei rischi e alle nuove esigenze del territorio”.

Il Piano verrà ora affidato alla commissione competente, presieduta da Christian Mulas, per l’approfondimento nel merito. Parallelamente l’Amministrazione comunale avvierà il percorso formativo del COC, il coinvolgimento dei Barracelli e delle OdV e, progressivamente, il percorso di informazione della popolazione.