“Mariotti, lavori finanziati, ma tutto bloccato: Alghero ingessata, basta”

ALGHERO – “Gli estremi ritardi nell’esecuzione dei lavori al campo di calcio del Mariotti rappresentano l’ennesima, grave dimostrazione di una città bloccata, incapace di trasformare risorse disponibili in opere concrete”. Lo denuncia il consigliere comunale della Lega Michele Pais, che ricorda come gli  sull’impianto sportivo siano stati finanziati anche grazie al suo diretto impegno durante la scorsa legislatura regionale.

“Parliamo di lavori programmati e finanziati da anni – prosegue Pais – che colpevolmente non hanno ancora trovato attuazione. La burocrazia non può essere sempre e solo una scusa per giustificare ritardi che ormai caratterizzano tutti i cantieri della città. La vera frustrazione è constatare che i milioni di euro di cui Alghero è stata beneficiaria, soprattutto per le opere pubbliche, non abbiano ancora prodotto alcun risultato tangibile”.

Il campo Mariotti, simbolo dello sport cittadino, resta così incompiuto, con conseguenze pesantissime: “Migliaia di tifosi sono costretti da anni in un campo di fortuna che non consente alla società del Cagliari Calcio di esprimere tutte le proprie potenzialità e che fa fare ad Alghero una pessima figura a livello regionale. Oggi appariamo come l’ultima realtà della Sardegna in tema di impiantistica sportiva. Una vera e propria vergogna che la quinta città dell’Isola non merita”.

Pais annuncia un nuovo intervento in Consiglio comunale: “Mi farò interprete ancora una volta della crescente esasperazione del mondo sportivo per stimolare l’amministrazione ad accelerare i lavori, tagliando la burocrazia e imprimendo quell’urgenza che oggi sembra del tutto assente. Non bastano più dichiarazioni di principio o parole di circostanza: servono i fatti, che ad oggi sono completamente mancanti”.

A pesare, secondo il consigliere leghista, anche le scelte della Regione: “È impossibile non ricordare lo scippo dei 50 milioni di euro operato dalla giunta regionale di sinistra guidata da Todde come primissima delibera, risorse che la precedente legislatura di centrodestra aveva destinato all’impiantistica sportiva del nord ovest della Sardegna, di cui 5 milioni proprio al Mariotti e altrettanti alla piscina comunale. Uno scippo che ho denunciato con forza e che si è consumato nel totale e assordante silenzio dell’amministrazione comunale di centrosinistra-pentastellata, per un ordine di scuderia ingiustificabile. Lo stesso silenzio già visto sul definanziamento del nuovo ospedale di Alghero: stesso metodo, stessa sudditanza politica”.

“Ora – conclude Pais – possiamo e dobbiamo almeno fare in modo che le risorse che avevo fatto destinare ad Alghero tre anni fa vengano finalmente utilizzate. Ridare dignità allo sport cittadino è un dovere, perché oggi quella dignità è completamente assente e finisce per deprimere gli enormi sforzi delle società sportive, che si sentono abbandonate. Alghero non può più permetterselo”

Repùblica: “La Todde non vuole contrastare l’ampliamento di RWM”

CAGLIARI – “Una delegazione di attiviste e attivisti di Repùblica è presente alla
manifestazione di Domusnovas di domenica 14 dicembre 2025 contro
l’ampliamento della RWM. Nell’intervento pubblico Simone Maulu, del
Coordinamento Nazionale di Repùblica ha illustrato i seguenti
concetti.

L’indipendentismo è sempre stato in prima linea nella lotta contro
l’occupazione militare della nazione sarda. Quindici anni fa,
vent’anni fa, quando si parlava di occupazione militare eravamo in
pochi a farlo. La destra non ne parlava per ovvie ragioni mentre
quella che continuiamo a chiamare sinistra, dalla quale ci si aspetta
sempre maggiore sensibilità, non solo non ne parlava ma spesso era
addirittura a favore, perché in nome del lavoro ha sempre giustificato
qualsiasi porcheria, dall’industria militare all’industria chimica.

Adesso finalmente il clima è cambiato e su questi temi c’è molta più
sensibilità, anche e soprattutto tra i giovani e gli studenti. E
questo ci dà speranza.

Dall’altra parte c’è l’autonomismo sardo, la Presidente Todde, che con
un gioco di prestigio, tenta di farci credere di essere contraria ma
costretta ad approvare l’ampliamento della RWM.
Cerca di far passare come decisione tecnica quasi obbligata una scelta
che è, invece, puramente politica.

Se a decidere è la burocrazia la politica a cosa serve? A cosa serve
essere eletta governatrice se poi non puoi governare?
La verità è che il “campo largo” questo ampliamento lo vuole. Perché
come tutte le forze politiche italiane non è qui per fare gli
interessi della Sardegna e rappresentare nelle istituzioni il popolo
sardo. L’autonomismo è lì per fare gli interessi dello Stato italiano
e delle multinazionali.

Questi sono i risultati che si ottengono quando anziché votare un
progetto politico, una visione, un’idea, si cade nella scelta al
ribasso di votare il meno peggio.
Noi non crediamo ai giochi di prestigio e sappiamo bene che Alessandra
Todde, in qualità di Presidente della Sardegna, avrebbe potuto opporsi
con la forza istituzionale e con quella popolare, a costo di aprire
uno scontro con lo Stato italiano.
Invece si preferisce sempre la strada dell’ipocrisia: quella di farsi
fotografare con la bandiera della Palestina e poi dare il via libera,
incolpando la burocrazia, all’ampliamento della fabbrica che produce i
droni kamikaze per Israele e le armi per uccidere i Palestinesi.

E poi si arriva addirittura alla giustificazione da parte della
Presidente di non essere presente alle manifestazioni perché lei è
“una persona seria”. Questa è la sensibilità di chi ci governa.

Se Todde avesse avuto coraggio, se avesse avuto delle idee in cui
credere avrebbe messo lo Stato italiano all’angolo. Avrebbe forzato il
sistema anziché assecondarlo. Avremmo voluto vedere lo Stato che
commissaria la Sardegna e rimuove la Governatrice perché non autorizza
l’ampliamento di una fabbrica di armi.

Almeno si sarebbero visti tutti i limiti dell’autonomia, si sarebbe
visto chi comanda davvero.
Noi siamo a Domusnovas perché non vogliamo essere complici di tutto
questo. Noi siamo a Domusnovas perché crediamo che la Sardegna debba
essere un’Isola di pace e la vogliamo costruire insieme a tutte le
persone che vogliono essere artefici del proprio destino. E dove tutti
coloro che scelgono di vivere in questa terra possano farlo in maniera
dignitosa.
Vogliamo costruire un mondo senza armi, senza modelli universali che
annientano le culture, un mondo che rispetti il diritto
all’autodeterminazione dei popoli.

Viviamo nell’era tecnologica, nell’era dell’intelligenza artificiale.
Oggi grazie all’avanguardia tecnologica potremmo inaugurare una nuova
era dell’umanità dove la tecnologia può essere utilizzata per
migliorare la vita, per permetterci di lavorare meno e lavorare tutti,
andando verso un reddito universale che ci permetta di goderci la
vita, il tempo, le passioni. E non di dover combattere contro questi
barbari. Perché a tecnologia è al servizio della morte, viene
sviluppata per uccidere.

Ci hanno venduto l’idea che in nome di un salario si può accettare
tutto. Ci hanno ridotto in una miseria umana tale che arriviamo a
concepire come eticamente giusto che un operaio per poter sostenere i
propri figli debba costruire ordigni che uccidono i figli di altri.

Noi a questo ricatto non ci siamo mai stati, perché la dignità non si
baratta, la sovranità non si vende. E perché non vogliamo essere
complici della catena della morte.

Perché siamo ancora un popolo e siamo ancora una nazione solidale con
gli altri popoli che lottano per la libertà e per la pace”.

 

Republica

Piano Protezione Civile, aggiornamento e rafforzamento

ALGHERO – L’Amministrazione Comunale di Alghero, guidata dal Sindaco Raimondo Cacciotto, prosegue nel rafforzamento del sistema locale di Protezione Civile attraverso due importanti atti approvati in Giunta nella giornata di ieri. Si tratta dell’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile e dello stanziamento di risorse a favore delle associazioni di volontariato attive nel territorio.

“Le associazioni locali rappresentano un presidio essenziale per la sicurezza e il supporto alla popolazione”, dichiara il Sindaco Raimondo Cacciotto. “Per questo abbiamo destinato loro risorse utili all’acquisto di attrezzature, materiali, DPI, manutenzione dei mezzi e altre necessità operative. Vogliamo sostenerle concretamente e valorizzare il ruolo insostituibile che svolgono ogni giorno a servizio della nostra comunità”.

L’Amministrazione avvierà inoltre l’iter per la stipula delle nuove convenzioni 2026, di cui è stato approvato in Giunta lo schema, così da garantire un quadro stabile di collaborazione con tutte le OdV operanti nel territorio algherese e riconosciute dalla Regione Sardegna. Durante l’ultima seduta di giunta è stato inoltre preso atto dell’aggiornamento del Piano di Protezione Civile del Comune di Alghero, composto da otto modelli di intervento e relative cartografie, uno per ciascun rischio considerato.

“L’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile è uno strumento indispensabile per rendere Alghero più pronta, più reattiva e più sicura” – prosegue il Sindaco Cacciotto -. “Prevenzione, coordinamento e pianificazione sono le chiavi per affrontare eventi improvvisi o calamità che, purtroppo, negli ultimi anni hanno interessato anche la nostra città, non ultimo l’incendio che ha colpito la borgata di Santa Maria La Palma la scorsa estate. La tutela dei cittadini ha la massima priorità e con il nuovo impianto pianificatorio definiamo scenari, procedure operative, ruoli e sistemi di coordinamento, prevedendo un continuo aggiornamento in base all’evoluzione dei rischi e alle nuove esigenze del territorio”.

Il Piano verrà ora affidato alla commissione competente, presieduta da Christian Mulas, per l’approfondimento nel merito. Parallelamente l’Amministrazione comunale avvierà il percorso formativo del COC, il coinvolgimento dei Barracelli e delle OdV e, progressivamente, il percorso di informazione della popolazione.

“Mercato al Porto chiuso, ferita profonda per Alghero”

ALGHERO – “Il Mercato del Primo Pescato non è mai stato una semplice opera pubblica. È nato ed è stato pensato come un presidio fondamentale per la marineria algherese, un luogo funzionale ma anche identitario, capace di unire economia, tradizione e vita cittadina. Proprio per questo la sua attuale chiusura, accompagnata da continui rinvii e da comunicazioni confuse, rappresenta una ferita profonda per Alghero.
Il progetto del mercato del primo pescato venne concepito e portato a compimento nel 2008 dalla Giunta di Centrodestra, con una visione chiara e condivisa. Un’opera strategica realizzata sulla Banchina Millelire, nel cuore del porto, grazie a un investimento di circa 1 milione e mezzo di euro, frutto di un intenso lavoro di coordinamento tra Comune, Capitaneria di Porto, Uffici regionali competenti, Demanio e Autorità ambientali. Un percorso amministrativo complesso ma condotto con serietà, che portò all’acquisizione di tutti i pareri necessari e all’avvio dei lavori in tempi certi.
La struttura fu progettata per ospitare la prima vendita del pescato in spazi adeguati e moderni: oltre 570 metri quadri destinati alla vendita, alle celle frigorifere, ai macchinari per la produzione del ghiaccio e ai servizi, con un’ampia area esterna di oltre 800 metri quadri dedicata alle operazioni di sbarco, alla manutenzione delle reti e delle attrezzature. Un mercato pensato per circa 78 aziende di pesca, con banchine attrezzate e pontili galleggianti per migliorare la sicurezza e la funzionalità delle operazioni. Un vero salto di qualità per il settore, ma anche un luogo aperto alla città, dove cittadini e visitatori potevano osservare da vicino gli interpreti di un mestiere antico, parte integrante della nostra cultura.
Oggi tutto questo viene svilito da una gestione che appare incapace persino di garantire la riapertura puntuale della struttura dopo modesti interventi di manutenzione. Il mercato del primo pescato è chiuso da settimane, con una riapertura annunciata e poi rinviata senza spiegazioni convincenti e senza una nuova data certa. Una situazione che colpisce duramente le famiglie dei pescatori, soprattutto nel periodo natalizio, quando la vendita del pescato locale rappresenta un elemento essenziale di reddito.
È inaccettabile che una struttura così importante, nata con una visione di sviluppo, di tutela delle tradizioni e di sostegno concreto alla marineria, venga oggi trattata con superficialità e improvvisazione. I ritardi non sono solo amministrativi: sono economici, sociali e culturali.
Forza Italia chiede risposte immediate, tempi certi e un cambio di passo deciso. Il mercato del primo pescato merita rispetto, perché rappresenta il lavoro dei pescatori, la storia della città e un patrimonio vivo che non può essere sacrificato sull’altare della disorganizzazione”, lo dichiarano i membri del Gruppo consiliare di Forza Italia Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini

Piano dei Trasporti, “Alghero deve avere un ruolo centrale”

ALGHERO – “La commissione aperta del consiglio comunale sul piano regionale dei trasporti è stata l’occasione propizia per ascoltare la posizione dell’assessorato regionale dei trasporti su un tema vitale per la nostra Isola. Siamo soddisfatti dell’apertura mostrata dall’assessora Barbara Manca sulla proposta di piano che ora andrà completata nei territori e condivisa,  prima della sua approvazione. Gli interventi dei tecnici e delle associazioni locali hanno arricchito il dibattito che ora entra nella fase delle osservazioni e delle progettualità che arrivano dai diversi territori. Il piano merita innanzitutto una visione integrata e coerente sugli aeroporti, non rilevabile dalla prima proposta regionale. Nella pianificazione dei trasporti diventa indispensabile definire le missioni principali per i tre scali (Alghero, Cagliari e Olbia), affinché la loro caratterizzazione rispecchi le peculiarità dei territori nei quali si trovano e contribuisca a evitare sovrapposizioni, competizione interna e dispersione di risorse. In un sistema di gestione caratterizzato dalla presenza di un network privato di gestione dei principali scali è essenziale che la Regione metta regole che tutelino tutti. La Regione non deve gestire scali, lo fanno bene i privati competenti, ma mettere regole si, assicurare politiche e indirizzi chiari. In un certo senso, garantire i cittadini per una diversificazione e complementarietà opportuna di rotte e vettori. Quale strumento più opportuno del Piano regionale dei trasporti?
Alghero, pienamente inserita nella città metropolitana di Sassari, in particolare, è già oggi uno dei centri culturali più rilevanti dell’isola: una città storica di impronta catalana unica nel Mediterraneo, con rilevanti siti archeologici, un equilibrio raro tra mare, cultura e natura e un accesso diretto a un territorio autentico e variegato. È un “prodotto turistico” naturale che necessita però di un sistema di collegamenti capace di ampliare l’esperienza, non solo verso la città ma verso l’intero Nord-Ovest, in una visione di insieme del prodotto-destinazione. Gli sforzi programmatori del territorio devono incontrare quelli della Regione.
Bisogna evidenziare maggiormente le peculiarità e le specificità di un sistema policentrico che per svilupparsi ha necessità di essere interconnesso e gestito in forma unitaria. Il PRT dovrebbe focalizzare sul nord-ovest il concetto che trattandosi di area vasta policentrica, tale area funziona solo se interconnessa in cui tutti si sentono parte di tutto e hanno accesso ai medesimi servizi (pur con le limitazioni geografiche). E ciò vale anche per il porto di Alghero, per il principale polo logistico portuale e passeggeri di Porto Torres, per la necessità di prevedere il collegamento col tram-treno del centro città e i quartieri a sud di Alghero anche con valenza urbana, per la creazione di una navetta diretta verso l’aeroporto. Emerge l’esigenza di riallacciare Alghero alla rete metropolitana Sassari-Porto Torres-Sorso e, tramite l’hub di primo livello di Sassari, alle strutture sovraordinate (ferrovia RFI).
Sono proposte che, insieme ad altre, costituiranno la base della proposta complessiva che il Partito Democratico offrirà all’amministrazione per un piano regionale dei trasporti, da condividere in sede di città metropolitana, che valorizzi a pieno anche il nord ovest della Sardegna. Il fatto che la Regione – a guida centrosinistra – lo stia affrontando con determinazione e autorevolezza, fa davvero ben sperare”

 

Partito Democratico Alghero

Consorzio del Porto, Piras confermato presidente: visione condivisa col Comune

ALGHERO – Si è svolta nella giornata di venerdì l’assemblea del Consorzio del Porto di Alghero che ha provveduto all’elezione del Consiglio di Amministrazione per il quadriennio 2025–2029. L’elezione si è svolta all’unanimità, a conferma della piena condivisione del percorso e degli obiettivi del Consorzio. Il CDA, una volta insediatosi, ha quindi conferito le cariche, confermando Giancarlo Piras Presidente e nominando Luigi Solinas Vicepresidente.

l nuovo Consiglio di Amministrazione risulta così composto: Giancarlo Piras – Presidente, Luigi Solinas – Vicepresidente, Massimo Cadeddu, Carmelo Cano, Pietro Paolo Carta, Antonello Farris, Giovanni Pensé, Stefano Salaris, a cui si aggiunge – da Statuto – il sindaco pro tempore della città di Alghero. 

Ai lavori assembleari hanno preso parte anche il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, e il vicesindaco Francesco Marinaro a testimonianza dell’attenzione e del sostegno dell’Amministrazione comunale verso il ruolo strategico del Consorzio e del sistema portuale cittadino. Il Consorzio del Porto di Alghero riunisce una compagine ampia e rappresentativa del mondo istituzionale, associativo e imprenditoriale del territorio. Tra i soci figurano il Comune di Alghero, associazioni nautiche, circoli sportivi, operatori portuali e realtà economiche legate al mare, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo, la gestione e la valorizzazione del porto e delle attività connesse.

La nuova composizione del Consiglio di Amministrazione, insieme alla conferma del presidente Giancarlo Piras e alla nomina del vicepresidente Luigi Solinas, garantisce continuità amministrativa e una visione condivisa, orientata al rafforzamento del ruolo del porto di Alghero, alla collaborazione tra i soci e alla crescita sostenibile del comparto nautico e turistico. Da parte del presidente e dell’intero direttivo il ringraziamento a tutti i soci per l’impegno e la determinazione dimostrata nel garantire presenza, coerenza e professionalità.

“Entrate, grazie al Governo Meloni si riconosce lo svantaggio dell’insularità”

CAGLIARI – L’accordo sulla vertenza entrate di queste ultime ore segna un passaggio storico. Per la prima volta il Governo ha considerato in automatico il calcolo aggiuntivo legato allo svantaggio dell’insularità, riconoscendo le risorse ulteriori alla Sardegna proprio in forza della norma costituzionale che, come Riformatori, abbiamo fortemente voluto e difeso.

Per anni abbiamo sostenuto che l’insularità non fosse uno slogan, ma una battaglia di dignità, di giustizia e di parità verso il resto del Paese. Oggi quel principio — che molti consideravano astratto — produce risorse vere: 100 milioni di euro all’anno nel 2026 e nel 2027 come compensazione degli extracosti strutturali. È un precedente fondamentale. Da qui in avanti questo criterio dovrà essere applicato sempre, in ogni vertenza, in ogni trattativa, in ogni rapporto tra Regione e Governo.

Non è una concessione: è un diritto costituzionalmente riconosciuto. Questo è solo l’inizio. Il riconoscimento dell’insularità deve ora diventare il principio cardine in tutti i rapporti tra Regione e Governo, non più una concessione, ma un diritto, scolpito nella Costituzione, da applicare in ogni singola interlocuzione istituzionale.

Come segretario regionale dei Riformatori ritengo questa la battaglia più importante degli ultimi cinquant’anni. Una conquista storica che deve aprire una nuova fase per la Sardegna, capace di ripensare il suo futuro, colmare divari e recuperare competitività.

L’insularità riconosciuta dal Governo cambia la prospettiva della programmazione regionale, restituisce dignità economica e sociale ai sardi e inserisce la Sardegna in una nuova dimensione nel Mediterraneo e in Europa. Ma soprattutto non è più una condizione da subire, bensì un parametro riconosciuto e valorizzato.

“Maggioranza allo sbando, falso e farneticante: lavoriamo per Alghero”

ALGHERO – “La ricostruzione della seduta consiliare da parte della minoranza è farneticante e fantasiosa. Vanno respinte con forza le illazioni sull’unità della maggioranza che, mentre la minoranza grida, continua a programmare e a produrre risultati per la città. Anche con i contenuti della variazione di bilancio approvata oggi, con risorse importanti per interventi attesi su diversi fronti. Abbiamo liberato risorse per attuare interventi nelle palestre cittadine del Pala Manchia e Pala Corbia, per lavori di completamento della palestra geodetica di Via XX Settembre, secondo lotto ( 800 mila euro) per consegnare nel 2026 una nuova struttura sportiva alla città. Inoltre 150 mila euro per la progettazione dei due ulteriori lotti del progetto di riqualificazione del quartiere di Sant’Agostino, oltre 400 mila euro per la Società In House per le manutenzioni in città, interventi nelle scuole e impianti sportivi. E ancora il Finanziamento del Piano Strategico e del Piano di Classificazione Acustica. Azioni che hanno un forte impatto sullo soport e sulla scuola, ambiti su cui l’opposizione ha preferito disinteressarsi lasciando l’aula e non partecipando al voto. Crediamo che sia questo il punto focale: il disinteresse dell’opposizione ai temi più importanti, preferendo la puntigliosità e lo scontro fine a se stesso. Lasciamo ai consiglieri di minoranza i provocatori atteggiamenti sulle questioni riguardanti un emendamento che lo stesso proponente (Alessandro Cocco di FdI)si è rifiutato di leggere in aula, a puro scopo vittimistico. All’opposizone non piace destinare alla città risore importanti come quelle decise oggi, e di questo se ne assuma la responsabilità. Non possiamo però non rilevare che dopo aver abbandonato l’aula ha preteso di decidere la fine della seduta ben oltre dopo la sua conclusione del punto all’ordine del giorno e oltre l’orario previsto per la conclusione. Il Consiglio Comunale non è un tram in cui si sale e si scende a piacimento, ad uso e consumo dei consiglieri di minoranza. Vogliamo, con la nostra azione amministrativa quotidiana, lanciare un messaggio politico preciso: questa amministrazione, sin dai primi atti, non governa solo l’emergenza, ma costruisce regole e cornici per orientare lo sviluppo.”

 

“La Maggioranza Cacciotto”

“Maggioranza Cacciotto allo sbando, divisioni e incapacità: Alghero bloccata”

ALGHERO – “Lavori interrotti per mancanza del numero legale e importanti delibere lasciate in sospeso: così si conclude il Consiglio comunale. Un epilogo che certifica l’incapacità amministrativa del Campo Largo algherese e il totale scollamento politico tra consiglieri, Giunta e Sindaco.” A denunciarlo sono i gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, UDC, Lega e Prima Alghero, per voce dei capigruppo Alessandro Cocco, Marco Tedde, Lelle Salvatore, Michele Pais e Massimiliano Fadda.

Il nervosismo che ha portato al naufragio della seduta è esploso durante la discussione sulla ratifica di una variazione di bilancio, segnata da forti critiche interne alla stessa maggioranza. In particolare, l’intervento del consigliere Piras ha evidenziato spese ritenute inutili o prive di strategia: dai 100mila euro per l’aggiornamento del piano strategico, che sarà solo un libro dei sogni, ai 300mila euro alla Fondazione, sintomo di scarsa vigilanza sulla partecipata, specialmente in un anno caratterizzato da aumenti dei biglietti, fino ai oltre 50mila euro all’Ente De Carolis per un evento di una sola serata.

 

A far precipitare la situazione è stato però un emendamento privo del parere del Collegio dei Revisori, che rendeva improcedibile il voto non solo sull’emendamento ma sull’intera delibera. Nonostante ciò, l’Amministrazione ha tentato di forzare il voto, scaricando sui consiglieri la responsabilità di eventuali impugnazioni. Subito dopo, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale, facendo saltare la seduta.

“Il caos era evidente fin dall’inizio – aggiungono i capigruppo – per le numerose assenze. Questo è lo stesso copione che vediamo in Regione: una coalizione divisa, senza guida e senza capacità decisionale. Si va inesorabilmente verso la seconda convocazione, ma Alghero non può permettersi di restare ostaggio di questo fallimento politico.”

“Maggioranza Todde 4 volte senza numero legale, è crisi nera nel Campo Largo?”

CAGLIARI – In qualità di consiglieri regionali del Gruppo di Forza Italia, ci vediamo costretti, con
crescente allarme e amarezza, a denunciare pubblicamente un’anomalia istituzionale che
rischia di diventare prassi abituale e, nella sua pervicacia, svela la fragilità di questa
presunta “maggioranza ampia”.
Oggi mercoledì 10 dicembre 2025, per ben quattro volte consecutive si sono dovuti
sospendere i lavori dell’Aula in Consiglio Regionale causa mancanza del numero legale.
Non sono “incidenti isolati”: un fatto che non si era mai verificato negli ultimi anni, neppure
nella passata legislatura, e che ora, evidentemente, la “nuova” coalizione pare incapace o
indisposta a garantire.
Ricordiamo che il numero legale rappresenta la soglia minima di partecipazione richiesta
dallo Statuto per la validità delle deliberazioni e quando la maggioranza non è in grado, o
non vuole, far convergere un numero sufficiente di suoi componenti, i lavori vengono
bloccati.
A nulla valgono pretesti o rinvii, il risultato è sempre lo stesso.
Questo per noi di Forza Italia non è un “mero problema procedurale”, ma un allarme
democratico e istituzionale, dove le decisioni su temi cruciali, quali leggi regionali, finanziaria
e scelte strategiche, rischiano di restare ferme per chiusura interna, non per ragioni di merito
o responsabilità, ma per inerzia o calcolo politico.
Se la maggioranza non è capace di garantire la semplice presenza in Aula, come potrà
garantire la buona amministrazione e il governo serio della Regione?
Che credibilità potrà avere chi accusa le opposizioni di ostruzionismo, quando poi non è in
grado di assicurare neppure il numero legale?
Chiediamo dunque ai responsabili di porre fine a questi “teatrini” e di assumersi la
responsabilità di convocare e mantenere il numero legale. Oppure, nel caso questo sia un
sintomo di un più grave problema di equilibri e tenuta generale della coalizione che governa
la Sardegna, sollevare definitivamente il sipario e palesare i veri problemi che stanno
tenendo in impasse la nostra regione.
Pertanto, se questa incapacità non deriva da problemi organizzativi o meramente casuali
bensì da un calcolo politico, lo si dica chiaramente agli elettori.
Perché il Consiglio non merita di essere trattato come un palcoscenico per giochi di potere”.

Angelo Cocciu, consigliere regionale Forza  Italia