L’entrada és lliure i gratuïta.
Torna a l’Alguer el Cicle Gaudí, quatre film a sala de Lo Quarter
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ALGHERO – La sottile relazione tra complessità e instabilità, alla base di molti processi chimico-fisici che regolano la natura, è stata al centro della IX Summer School dell’International Sol-Gel Society (ISGS), ospitata dal 24 al 26 agosto al Parco scientifico di Porto Conte Ricerche.
L’evento formativo ha riunito 15 studenti internazionali (da Brasile, Cina, Pakistan, India,
Spagna, Portogallo, Francia e Italia), e 10 docenti provenienti da Italia, Giappone, Francia, Spagna e Argentina, impegnati in lezioni e gruppi di lavoro e presentazioni individuali per esplorare i meccanismi che governano le transizioni di stato e i processi instabili della materia. In particolare, la scuola ha cercato di fare luce sulla complessità delle trasformazioni in fase liquida che controllano i fenomeni metastabili alla base di una consolidata tecnica per sintetizzare nanomateriali, chiamata processo sol-gel.
Organizzata dai professori Plinio Innocenzi e Luca Malfatti del nuovo Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Sassari (UNISS), la scuola internazionale è stata sostenuta anche dal progetto PNRR e.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia (Spoke 05 – Aerospace Science and Technology).
“L’instabilità regola fenomeni apparentemente semplici come l’evaporazione di una goccia d’acqua, la formazione di una macchia di caffè o le transizioni di fase in assenza di gravità – spiega il professor Malfatti –. Comprendere questi processi ci permette di controllare la materia su scala nanometrica.”
Grazie al fenomeno detto della “macchia di caffè”, per esempio, possiamo dare il comando a delle particelle più piccole di un globulo rosso di organizzarsi in cerchio e di modo regolare e ordinato. Tecniche come queste sono fondamentali per realizzare materiali e superfici con proprietà specifiche progettate su richiesta. Si possono rendere le superfici di un vetro anti-riflesso autopulenti, super-idrofiliche o idrofobiche (in grado, cioè, di catturare o respingere le gocce d’acqua). Un’occasione preziosa, come sottolinea anche il professor Innocenzi: “La Summer School è un momento di alta formazione e di scambio scientifico, che rafforza la dimensione internazionale dell’Università di Sassari nel campo dei nanomateriali avanzati e delle tecnologie aerospaziali.”
ALGHERO – “L’Alguer si conferma un ponte culturale che ha da sempre guardato alla Catalogna, alla lingua catalana ed alle loro tradizioni. Il nuovo Sant Miquel Festival ne è la manifestazione e dimostrazione più viva: i Giganti catalani, i Castelleres, le danze e la musica in piazza, la lingua algherese, tutti elementi che ci ricordano chi siamo e rafforzano questo indissolubile legame. La festa è stata un’occasione importante di incontro e promozione: giovani, anziani, famiglie, turisti, residenti, chi vive qui tutto l’anno e chi per qualche giorno”. Parole di Graziano Porcu, presidente della Fondazione Alghero, dal palco di Piazza Sulis in occasione dei concerti di Gionta I Riccardo, Arbre del Peix e Les Catarres. Straordinaria la partecipazione tra le vie del centro in occasione della sfilata di sabato.
“E’ con questa convinzione che Alghero continuerà ad investire nelle tradizioni, valorizzando sempre più gli artisti e le loro tradizioni culturali. Questa festa è anche una nuova opportunità – sottolinea il presidente – si chiude una stagione estiva straordinaria per la Riviera del Corallo ma le celebrazioni di Sant Miquel attirano nuovi visitatori, curiosi, appassionati. Offrono l’occasione di mostrare il volto migliore di Alghero: la sua bellezza paesaggistica, il suo patrimonio storico, la sua cucina, l’ospitalità della gente”. Graziano Porcu ringrazia coloro che hanno lavorato perché tutto questo fosse possibile: il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione, le autorità religiose, le associazioni culturali, gli artisti locali e quelli catalani, gli operatori, le famiglie, le assessore al Turismo ed alla Cultura, Ornella Piras e Raffaella Sanna, per aver creduto nella svolta e sostenuto il percorso, l’Amministrazione comunale e lo staff della Fondazione, che hanno dimostrato quanto il lavorare insieme possa davvero fare la differenza, tutti i cittadini di Alghero, perché è proprio l’amore per la città che fa vivere questa festa.
Oggi – 29 settembre – le celebrazioni religiose. Dopo i riti della mattina in Cattedrale, alle 18.30 la Messa Solenne concelebrata e presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Mauro Maria Morfino nella chiesa del Santo Patrono, San Michele, eccezionalmente aperta al pubblico, a seguire la processione nel centro storico accompagnata dalla Banda Musicale A. Dalerci ed alle ore 20.30 il gran Concerto in onore di San Michele (L.go Lo Quarter). Il Sant Miquel Festival 2025 è finanziato dalla Regione Sardegna – Ass.to Turismo a valere sulla L.R. 21 aprile 1955 n. 7 (“Provvedimenti per manifestazioni, propaganda e opere turistiche”), Art.2/C – Cartellone delle manifestazioni dello spettacolo e dal Programma Salude & Trigu promosso dalla Camera di Commercio di Sassari ed è realizzato in collaborazione con numerose organizzazioni e associazioni locali.
Come tradizione i festeggiamenti si caratterizzano per una ricca programmazione culturale e musicale, che include le esibizioni nel caratteristico centro storico delle emozionanti note dei Cantori della Resurrezione, con i “Percorsi Polifonici” della rassegna Estudi Polifóni (19 settembre), la 32esima edizione a cura della Akademia Cantus et Fidis della Rassegna Musicale Note di Fine Estate (26, 27 e 28 settembre); i canti algheresi di Angelo Maresca (2 ottobre); spettacoli di danza e teatrali.
Per le giornate clou, in programma venerdì 26 settembre l’attività congiunta nel cuore storico della città della Colla Castellera Los Mataresos de l’Alguer e i Xics de Granollers, mentre sabato 27 settembre c’è la grande sfilata con Los Mataresos de l’Alguer, Xics de Granollers, Gegants de Peralada, Colla Gegantera del Bisbalet, el Ball de Pastorets d’Igualada che dal porto attraverserà il Lungomare Barcellona per entrare in Piazza Civica, percorrere Via Carlo Alberto fino a Piazza Sulis. Giornata che si concluderà con la prima Diada Castellera (esibizione delle colles algheresi e ospiti) e gli emozionanti balli dei Giganti catalani. Domenica 28 settembre è dedicata allo scambio culturale musicale con i concerti in Piazza Sulis firmati dagli algheresi Gionta I Riccardo e Arbre del Peix, vincitori del concorso promosso dalla Plataforma de La Llegua Cantalguer, che apriranno il concerto del gruppo proveniente da Barcellona Els Catarres, band tra le più amate della musica moderna catalana. Gruppo simbolo del pop festivo, del quale ne hanno rilanciato il genere diventando un riferimento imprescindibile: un Disco d’Oro, 13 Premi Enderrock, 4 Premi ARC e 2 riconoscimenti di Disco Catalano dell’anno ne testimoniano il successo. Lunedì 29 settembre, il tradizionale grande concerto sul palco del Quarter con la Banda Musicale A. Dalerci e la partecipazione dell’Associazione Il Mio Amico Speciale.
ALGHERO – Un pubblico numeroso ha gremito sabato scorso il piazzale del campanile della Parrocchia della Mercede di Alghero per il dialogo tra Antonio Spadaro e Michelangelo Pistoletto, condotto dal giornalista Gianni Garrucciu e arricchito dagli interventi del pubblico. L’occasione è stata offerta dal libro “Spiritualità” (Marsilio), firmato dallo stesso Spadaro insieme al celebre artista biellese.
Padre Antonio Spadaro, gesuita, sottosegretario del Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione, già direttore de La Civiltà Cattolica e editorialista di Radio1, Repubblica e Il Fatto Quotidiano, era presente ad Alghero accanto a Garrucciu, in un salotto allestito nello spazio suggestivo accanto alla chiesa. Dal maxischermo è intervenuto invece il maestro Michelangelo Pistoletto, artista di fama internazionale, protagonista dell’arte povera e candidato al Nobel per la Pace 2025.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Maestrale, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e la collaborazione della Parrocchia della Mercede, della Libreria Cyrano e dell’Ambasciata del Terzo Paradiso guidata da Maria Gabriella Lay, con il patrocinio del Comune di Alghero.
Dopo i saluti di padre Pasquale Agostino, parroco mercedario, il sindaco Raimondo Cacciotto ha ricordato l’impegno della città nel percorso “Alghero Città della Pace”, sottolineando che “la pace non è semplicemente il contrario della guerra, ma una cultura del dialogo e dell’ascolto, da costruire giorno dopo giorno”. La città, infatti, ha aderito al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ed è tra i promotori della prossima Marcia PerugiAssisi.
È seguito l’intervento della sindaca di Fonni, Daniela Falconi, presidente regionale di ANCI Sardegna, che insieme a Cacciotto ha rilanciato la proposta di ospitare ad Alghero l’Opera del Terzo Paradiso di Pistoletto, nel Parco Regionale di Porto Conte. L’opera sarà realizzata con i contributi di tutti i 377 comuni sardi, ciascuno chiamato a donare un blocco di pietra locale, in un gesto simbolico di unità e pace.
A sorpresa, ha portato il suo saluto anche il vescovo di Alghero-Bosa, padre Mauro Maria Morfino, che ha assistito al dialogo tra i due protagonisti della serata e ha suggellato, con la sua presenza, l’importanza dell’evento.
Garrucciu, in apertura ha sottolineato la forza dell’incontro tra due personalità apparentemente distanti ma accomunate dall’amore per l’arte e la spiritualità.
Il dialogo tra Spadaro e Pistoletto ha toccato temi cruciali: la pace come orizzonte universale, l’arte come spazio in cui la spiritualità ritrova il suo ruolo, la “spiritualità algoritmica” che interroga il rapporto tra tecnologia e fede. Non sono mancati riferimenti a papa Francesco, definito da Pistoletto “un artista”.
Un’ora e mezza intensa, che ha lasciato un segno nei presenti. In chiusura, i ringraziamenti dell’ex sindaco Mario Bruno, promotore dell’iniziativa insieme all’Associazione Maestrale e alla Fondazione di Sardegna: “L’Opera di Pistoletto sarà il segno della diversità e dell’unità dei comuni della Sardegna, terra di pace”.
CABRAS – Tra canti, preghiere e momenti di sincera partecipazione collettiva, la statua di Santu Srabadoi è stata riportata a Cabras, scortata da un esercito di più di 900 curridoris in saio bianco. Ora è al sicuro nella chiesa di Santa Maria Assunta, dove resterà custodita e venerata fino al prossimo anno. La Corsa Degli Scalzi e la Festa di San Salvatore 2025 sono un evento organizzato dal Comune di Cabras con il contributo dell’Assessorato regionale del Turismo – Sardegna Turismo, della Fondazione Mont’e Prama e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con il Comitato dei festeggiamenti civili “San Salvatore”, l’Associazione Is Curridoris, l’Associazione Santu Srabadoeddu e con il supporto organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.
“Il rientro del simulacro a Cabras, accompagnato dagli Scalzi – dichiara il Sindaco di Cabras Andrea Abis – è il vero culmine della Festa di San Salvatore: con il rientro degli Scalzi a Cabras, il corteo diventa un abbraccio collettivo in cui fede, identità e comunità camminano all’unisono. In quel momento l’anima di Cabras si manifesta con tutta la sua forza, restituendo al paese il suo simbolo più autentico di storia e tradizione. Un ringraziamento sincero va a tutte le donne e a tutti gli uomini impegnati nella sicurezza e nell’organizzazione, alle associazioni, ai volontari, alle forze dell’ordine e a ogni persona che, con professionalità e dedizione, rende possibile la riuscita di questa grande festa di popolo”.
La Corsa degli Scalzi si è conclusa a Cabras tra fede, emozione e partecipazione popolare
Fin dal primo pomeriggio, le strade di Cabras – in particolare la via Tharros – hanno cominciato a popolarsi di fedeli, turisti e curiosi. Oltre cinquemila persone si sono assiepate dietro i cordoni del lungo percorso cittadino con la speranza di poter scorgere il volto di un amico, un fratello o un familiare, o semplicemente per assistere in prima persona ad un grande evento identitario.
Dopo la Santa Messa pomeridiana nella chiesetta del villaggio di San Salvatore e la partenza dal novenario campestre, is curridoris hanno scortato di corsa il simulacro: prima lungo gli sterrati di Su Cammino De Su Santu, poi sull’asfalto della strada provinciale arroventato dal sole, fino a riversarsi in via Tharros, dove ad attenderli c’erano migliaia di persone in festa.
Poco prima delle 20:00, tra applausi, canti e preghiere, il simulacro ha fatto ritorno a Cabras, siglando uno dei momenti più intensi e attesi dell’intera festa. Con l’arrivo di Santu Srabadoi nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta si è conclusa l’edizione 2025 della suggestiva Corsa degli Scalzi.
La Festa di San Salvatore proseguirà nelle prossime ore in piazza Stagno, dove migliaia di persone vivranno l’ultima notte di celebrazioni tra musica e divertimento. Sul palco si alterneranno Party 90/2000 di Danijeey e l’attesissimo concerto di Jake La Furia, icona del rap italiano e fondatore dei Club Dogo. A chiudere la serata, i dj set di Danijeey e DJ Matrix, per un gran finale che farà ballare la piazza fino a tarda notte.
La conclusione definitiva dei festeggiamenti è prevista per domani, lunedì 8 settembre, con la Santa Messa al villaggio di San Salvatore alle ore 7.00, seguita dal rientro di Santu Srabadoeddu a Cabras, accompagnato dalle donne in abito tradizionale, un ultimo atto che farà calare il sipario sull’edizione 2025 della Festa di San Salvatore.
ALGHERO – “Per quel che riguarda sicurezza e Polizia di Stato, l’interlocutore del sindacato non era certo il Sindaco o l’Amministrazione comunale. La giusta rivendicazione di personale aggiuntivo è evidentemente rivolta al proprio dipartimento. Non può però un sindacato portare avanti le proprie rivendicazioni, per quanto legittime, sulla carenza di personale e sull’organizzazione del lavoro, utilizzando la città di Alghero per ottenere risposte”, così il Sindaco Raimondo Cacciotto sull’intervento della segreteria provinciale di Sassari del sindacato di Polizia Siulp. “In relazione alla presenza delle istituzioni democratiche sul territorio, che ha dato adito alle menti più illuminate di sbizzarrirsi – specifica – tengo a precisare che l’Amministrazione comunale lavora in stretta sinergia con le istituzioni dello Stato presenti sul territorio, a cominciare dal Prefetto, e il Sindaco partecipa attivamente al Comitato Ordine e Sicurezza. È recente, del mese di giugno, anche la firma del protocollo d’intesa con la Prefettura in materia di prevenzione amministrativa antimafia e iniziative nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. Ciò che non è accettabile – sottolinea il Sindaco di Alghero – è che si parli di “vulnerabilità istituzionale”. Non permettiamo queste affermazioni, soprattutto a fronte del lavoro congiunto che il Comune di Alghero sta facendo in stretta collaborazione con la Prefettura e le forze dell’ordine. Con l’occasione ricordo tutto ciò che l’Amministrazione sta facendo per potenziare il comando di Polizia Locale, il presidio del territorio e rafforzare la sinergia con tutte le forze dell’ordine in uno sforzo comune e di ottimizzazione del lavoro di tutti. Non ci nascondiamo di fronte ai problemi, anche le ristrettezze di personale lo sono, ma li affrontiamo con le armi che l’Amministrazione possiede, e l’arma principale è rappresentata dalla collaborazione con lo Stato, che perseguiamo costantemente. Mi auguro che, tutti coloro che hanno a cuore realmente il tema della sicurezza connessa alla presenza di micro e macro criminalità, sia cittadini che associazioni, non si limitino a denunce a mezzo stampa o diffamazioni sui social, che affronteremo nelle sedi opportune, ma rappresentino ai magistrati gli elementi e le informazioni di cui sono in possesso. Così, realmente, si fa un servizio alla comunità. Diversamente si costruisce un quadro a tinte fosche che non giova alla città, agli algheresi e al nord ovest dell’Isola, e non restituisce dignità al lavoro di chi quotidianamente si spende per garantire la sicurezza sul territorio. La città di Alghero – conclude – è amministrata da persone serie, che rispettano le leggi e sono impegnate tutti i giorni al servizio delle istituzioni, con quella disciplina e onore che richiede la Costituzione del nostro Paese.” Tra le azioni dell’amministrazione in materia di sicurezza, da rilevare che recentemente è stato approvato il nuovo regolamento di polizia urbana, un atto fondamentale che non esisteva nel Comune di Alghero e che oggi contribuisce a definire le linee guida per una gestione equilibrata della città, nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini. Tra le misure adottate c’è anche l’integrazione del sistema di videosorveglianza, un intenso lavoro di contrasto all’abusivismo, dall’occupazione del suolo pubblico fino al pagamento dei tributi comunali, oltre all’acquisto di nuovi mezzi e dotazioni. Queste azioni si inseriscono in un progetto più ampio che vede una stretta collaborazione tra la Polizia Locale e le altre forze dell’ordine, per creare una rete di sicurezza sempre più forte e operativa, capace di affrontare le sfide quotidiane della città. Potenziato inoltre il servizio notturno, che prevede una presenza attiva nel corso dell’estate del corpo di polizia il venerdì e il sabato fino alle 04:00, così come si lavora per estendere l’orario di lavoro fino alle 22:00 nel periodo invernale per garantire sicurezza anche nelle ore più delicate della giornata”
ALGHERO – Lunedì 1 settembre alle ore 20,00 ultimo appuntamento di “Letture d’estate a Villa Edera”, via Biasi n.21, presentazione degli autori Nemapress con la direzione artistica di Neria De Giovanni, alla sua 14esima edizione.
La Rassegna è organizzata dalla Associazione Salpare con La Rete delle Donne di Alghero e la FIDAPA sez. di Alghero in collaborazione con ESI -Editori Sardi Indipendenti e l’Associazione Orion.
Apertura e chiusura con Elisa Ceravola al flauto traverso.
Conclude come sempre un brindisi offerto dagli organizzatori.
Ingresso libero e gratuito.
Poesia e saggistica saranno i protagonisti.
Raffaele Ciminelli con “L’amore non si ferma” come esplicitato, è una raccolta d’amore dedicata ad Adelina, la compagna di vita del poeta, con un ampia prefazione di Plinio Perilli e postfazione di Neria De Giovanni. Il volume presenta una strabiliante variazione al tema amoroso, restituendo l’universalità del messaggio che fa di due solitudini un unico perfetto. In questa raccolta trovano posto anche altre tematiche care a Ciminelli, come la descrizione della natura, intesa come mondo vegetale e mondo animale, che fanno da sfondo e cornice a questo sentimento che supera il tempo e ci introduce nella eternità.
Come le edizioni precedenti delle Letture d’estate a Villa Edera, a chiudere la Rassegna sarà Neria De Giovanni con il suo ultimo libro “Grazia Deledda, un Nobel in cucina”.
A presentare il libro e dialogare con l’autrice sarà Gilberto Arru, noto giornalista enogastronomico che ha firmato anche la prefazione del volume ricordando la nascita dei Menu deleddiani.
Grazia Deledda, un Nobel in cucina, è il terzo libro che Neria De Giovanni dedica alla cucina nell’opera di Grazia Deledda, poiché con “Il pranzo dell’ospite” (Maria Pacini fazzi editore in Lucca) del 2000 è stata la prima studiosa deleddiana ad occuparsi dell’argomento e nel 2008 è seguito “A tavola con Grazia” (Il leone verde editore di Torino) che ha vinto il Premio per i libri a tema durante il Salone Internazionale del libro di Torino.
Con questo nuovo libro Neria De Giovanni analizza undici famosi romanzi di Grazia Deledda: L’edera, Il paese del vento, Cosima, Marianna Sirca, Elias Portolu, Colombi e sparvieri, La via del male, Canne al vento, Cenere, L’incendio nell’oliveto, La Chiesa della solitudine, con le scene più significative dei piatti tipici sardi, usanze legate al mondo del cibo e della cucina, sempre rilevanti per capire meglio la sua opera e il suo mondo narrativo.