“Punta Giglio, Mariani pare non conoscere l’iter autorizzativo”

ALGHERO – “Assumersi la responsabilità delle proprie azioni, agire con onestà e trasparenza sono princìpi cardine per il Movimento 5 Stelle. Li mettiamo in pratica costantemente, nonostante le critiche di chi sostiene il contrario. Ad esempio, il direttore del Parco di Porto Conte nelle sue risposte a mezzo stampa sembra non conoscere l’iter autorizzativo per la trasformazione degli edifici storici nell’area di Punta Giglio, altrimenti cadrebbe in una vistosa contraddizione.

La verità può solo giovare a tutti, anche quando porta alla luce realtà spiacevoli. Nulla di quanto abbiamo affermato sulle strutture di Punta Giglio è falso, come dimostrano gli atti. Possiamo definire ‘fumo negli occhi’ l’ecomuseo di Punta Giglio: l’unico ambiente agibile è la casermetta trasformata in bar-ristorante con annesso alberghetto, che promette soggiorni romantici a Capodanno, San Valentino e Pasqua.

Le parti più interessanti di questo complesso, che ci riempiono d’orgoglio, sono chiuse non per mancanza di fondi per l’allestimento, ma perché la destinazione d’uso è cambiata con la variante approvata nella conferenza dei servizi dell’agosto 2021. Il bunker pare diventato una cantina per i vini, mentre gli edifici di sussistenza ospitano sedute di yoga. L’ecomuseo del Parco di Porto Conte è stato svilito, utilizzandolo per fini estranei alla sua funzione museale e testimoniale del passato bellico.

È assurdo che questa operazione di facciata abbia un costo, richiedendo il pagamento di un biglietto d’ingresso per visitare un museo inesistente. Nel 2022 gli incassi hanno superato i 70.000 euro e il 46% è andato alla cooperativa concessionaria degli immobili storici; nel 2023 il Parco ha incassato più di 80.000 euro e il 44% è finito nelle casse dello stesso concessionario.
Al cittadino sorgono alcuni dubbi legittimi:

A chi appartiene il complesso di Punta Giglio? È gestito a mezzadria tra Parco e privato? Se sul biglietto d’ingresso c’è l’intestazione del Parco, perché la gestione degli incassi non è diretta, o quantomeno affidata tramite bando pubblico? Inoltre, se la manutenzione dei sentieri spetta al Parco, di quali oneri si fa carico il concessionario, che incassa quasi la metà delle entrate?”

Maria Antonietta Alives, 5 Stelle

Membro dell’assemblea del Parco e Capogruppo M5S in Consiglio comunale

Parco di Porto Conte, la nuova pista ciclabile a breve vedrà la luce: sopralluogo

ALGHERO – Continua la ricognizione delle diverse e rilevanti opere che sta realizzando il Parco di Porto Conte. Nei scorsi giorni tappa nella pista ciclabile che collega l’area di Maria Pia col Calich da parte del vice-presidente Adriano Grossi, accompagnato dai tecnici del Parco e i progettisti.

Manca poco e un’altra importante opera realizzata dal Parco di Porto Conte vedrà la luce. Restano solo alcuni interventi di completamento minori e il tracciato che finalmente metterà in comunicazione la pista ciclabile di viale Primo Maggio ( fronte ospedale Marino) e la pista di viale Burruni sarà finito e pronto ad essere utilizzato.
“Grazie a questo intervento – commenta il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca e i componenti del direttivo Adriano Grossi e Lina Bardino – si potrà raggiungere dalla città, percorrendo la pista ciclabile cittadina, il primo avamposto della nostra area protetta cioè la laguna del Calich che già da tempo offre luoghi di interessante svago e godimento delle bellezze naturalistiche di questa importante area umida all’ingresso della città e qualificata dall’Unione Europea come zona di protezione speciale ai sensi della Direttiva Uccelli – e chiude – continuano dunque le attività e progettualità utili a far cresce il Parco di Porto Conte con una chiara idea di sviluppo coniugata alla tutela ambientale e alla fruizione turistica del territorio”.
Ad eseguire i lavori, è la società CLM di Orosei che ha partecipato al progetto denominato: “Completamento dei percorsi di fruizione dell’Area Umida del Calich”. Si tratta di un intervento a valere su fondi FSC (Fondo di sviluppo e coesione) nell’ambito della programmazione territoriale della rete metropolitana del Nord Sardegna per un importo complessivo di poco meno di 440 mila euro nell’ambito del più articolato progetto di sviluppo territoriale della rete metropolitana del nord Sardegna.

Realizzata anche una piccola area di sosta sempre su viale Burruni, nei pressi dell’accesso secondario del Palacongressi, funzionale alla fruizione dei sentieri naturali lungo la sponda del Calich e un collegamento sempre attraverso un sentiero interno ciclo-pedonale verso la litoranea per Fertilia. Previsto un attraversamento lungo la SS 127BIS che una volta autorizzato da ANAS consentirà di mettere in comunicazione pista che corre sul lato dell’arteria fronte pineta Arenosu con il lato opposto garantendo l’attraversamento in sicurezza per raggiungerlo utilizzando la viabilità rurale la spiaggia delle Bombarde e ancora il complesso forestale di Punta Giglio e “Torre Nuova” dove è ospitato il museo alla memoria dell’aviatore Antoine De Saint-Exupery e il complesso forestale di Punta Giglio. La realizzazione dell’intero progetto è stata curata dalla RTP composta dagli architetti Benedetta Tiloca, Martina Mugoni e ing. Roberto Cristiani.

“Punta Giglio, deposito di munizioni chiuso al pubblico: assurdo”

ALGHERO – “Il più bell’esempio di architettura militare, il deposito di munizioni di Punta Giglio, vergognosamente chiuso al pubblico pagante. Uno dei più interessanti manufatti dell’ex-batteria navale di Punta Giglio, è il deposito di munizioni sotterraneo, pregevole e ben conservato esempio di architettura militare, costruito secondo le norme militari dell’epoca in cemento armato e calcestruzzo con volta ad arco.

Risulta interdetto alla visita turistica perché apparentemente trasformato, come da un prospetto allegato al progetto di trasformazione del complesso in struttura alberghiera, in una cantina per vini.

Similmente anche altri tre piccoli edifici sono vuoti e chiusi al pubblico (quando potrebbero ospitare fotografie, oggettistica, ecc.), ma utilizzati a scopi ludici dalla cooperativa che gestisce la struttura alberghiera.

È stata inviata alla direzione del Parco di Porto Conte, all’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero, alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, all’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, una richiesta di chiarimenti e, cioè, se corrisponda a verità la non fruibilità al pubblico del deposito di munizioni (e degli altri locali), se sia stata debitamente autorizzata e se la trasformazione in cantina non contrasti con la pubblica fruizione in un contesto storico e culturale.

La visita al compendio, infatti, si riduce alle piazzole dei cannoni navali, alle scritte (tristemente fuori contesto) nell’ex-caserma ora ristorante, alla centrale di tiro e ad altre strutture circolari in pietra. Un po’ poco per il tanto vantato “museo a cielo aperto” che nemmeno lontanamente soddisfa i criteri standard e decisamente meno di quanto visitabile prima della cosiddetta “valorizzazione”.

Nessuna delle succitate istituzioni si è degnata di rispondere, manifestando disinteresse, se non indifferenza, per le legittime richieste esposte da rappresentanti eletti in seno alle istituzioni. Soprattutto colpisce il silenzio della Soprintendenza che in sede di Conferenza dei Servizi del 6 ottobre 2020 aveva prescritto la “musealizzazione di tutte le strutture, senza modifica della destinazione d’uso”. Si noti che venne prescritto che tuttele strutture fossero musealizzate.

Se mai ce ne fosse bisogno, questo è un ulteriore esempio della carenza di controllo, da parte delle istituzioni, riguardo alle attività museali e alberghiere a Punta Giglio. Riguardo al “Museo a cielo aperto o ecomuseo” invitiamo la dirigenza del Parco a studiare bene le definizioni di De Varine, uno dei padri del concetto di ecomuseo, la definizione approvata nel 2022 dall’International Council of Museums e la definizione dell’Association of European Open Air Museums.

Soprattutto specie per quanto riguarda la fondamentale “attiva partecipazione delle comunità” che nel Parco di Porto Conte, è assente”.

Maria Antonietta Alivesi

Membro dell’Assemblea del Parco di Porto Conte e Capogruppo M5S in Consiglio comunale

Desbarassa-ne -tot, primi due appuntamenti dell’anno

ALGHERO – Al via i primi due appuntamenti del 2024 dell’iniziativa itinerante di raccolta ingombranti Desbarassa-ne -tot. Saranno ammesse solo ed esclusivamente frazioni valorizzabili che troveranno posto in appositi cassoni (plastica dura – ferro – legno – elettrodomestici). Potranno essere quindi conferiti solo rifiuti ingombranti totalmente recuperabili. In pratica il cittadino, durante le due prossime giornate di Desbarassa, dovrà aver cura di conferire solo frazioni valorizzabili separando preliminarmente eventuali frazioni miste. Ad esempio, una sedia in legno con fondo in plastica, dovrà essere smantellata e conferita separatamente nei cassoni di plastica e legno, evitando così che vada a finire nel secco e generare costi. Stesso discorso per un mobile in legno con presenza di vetro e di plastica. Tutti i pezzi dovranno arrivare già separati affinchè siano recuperabili. Sarà presente anche uno scarrabile dedicato agli inerti. I cittadini potranno quindi disfarsi anche di vecchi sanitari, calcinacci, piastrelle, piatti doccia, detriti di lavorazione muraria etc. (escluso il cartongesso) che provengano da piccole lavorazioni domestiche in fai da te. Non saranno invece accettati detriti provenienti da lavorazioni delle ditte/imprese edili che per lo smaltimento devono seguire ben altri canali. Al fine di vigilare sull’attività in questione, oltre alla presenza degli operatori, sul luogo sarà presente la compagnia barracellare così da facilitare le operazioni di conferimento.

Il Calendario (fatti salvi rinvii dettati dalle condizioni metereologiche avverse) sarà il seguente:
Domenica 4 Febbraio Via De Gasperi dalle ore 08 alle ore 12.
Domenica 11 Febbraio Largo Costantino ( quartiere di S. Agostino) dalle ore 08-12.
Comitati di quartiere sono invitati a divulgare il calendario e le novità tra la cittadinanza.

G20Spiagge: incontro Sindaci in Parlamento

ALGHERO – Martedì 30 gennaio potrebbe rappresentare una data da cerchiare in rosso per il cammino della legge sullo “Status delle Comunità Marine”: 15 sindaci, rappresentanti delle maggiori località marine italiane, realizzeranno un tour parlamentare che avrà inizio con un incontro con il Presidente della Camera Lorenzo Fontana. A seguire si confronteranno con i responsabili turismo dei maggiori partiti presenti in Parlamento: Fratelli d’Italia, Lega, PD, Forza Italia, 5 Stelle. Altro momento particolarmente importante sarà l’incontro con il Presidente della Decima Commissione parlamentare, Gusmeroli: sarà proprio con lui che i Sindaci faranno il punto operativo sull’iter della legge e ne verificheranno i tempi di attuazione.

“L’impegno dei sindaci in questi anni non è mai mancato nel sostenere un provvedimento che considerano indispensabile alle proprie comunità per reggere la concorrenza internazionale: non dimentichiamo mai che il turismo è il primo comparto economico del paese – afferma Roberta Nesto, Sindaco di Cavallino Treporti e coordinatrice nazionale del network G20Spiagge – Noi sindaci vogliamo esercitare sul Parlamento una pressione positiva perché crediamo molto in questa riforma legislativa”.

La legge sullo Status delle Comunità Marine, quando attuata, modificherà in modo sostanziale il rapporto tra cittadini residenti e turisti: le nuove normative daranno maggiori possibilità ai Consigli Comunali delle città marine nella pianificazione dei bilanci, liberando risorse a favore degli abitanti. Oggi ciò non è possibile. In particolare, relativamente all’utilizzo della tassa di soggiorno, i limiti del suo impiego sono notevoli e, soprattutto, superati dalle necessità di un turismo moderno. Avere nuove regole consentirebbe di usare i proventi della tassa nella forma più opportuna per i residenti che oggi sono molto penalizzati. La nuova stagione, che per tutte le località inizierà nel periodo pasquale a marzo, potrà finalmente segnare un salto di qualità nella gestione delle Comunità Marine italiane e con questa convinzione i sindaci del sistema balneare italiano martedì 30 gennaio entreranno in Parlamento.

Il Comune di Stintino tra i 111 Comuni riconosciuti “Plastic Free”

STINSTINO – Il Comune di Stintino celebra con orgoglio il suo inserimento nell’elenco dei 111 comuni italiani riconosciuti “Plastic Free”. Questo riconoscimento, conferito da Plastic Free Onlus, testimonia l’impegno e la dedizione del nostro comune nella lotta contro l’inquinamento da plastica e nell’adozione di pratiche sostenibili.

In occasione della terza edizione dell’iniziativa, presentata a Montecitorio con la presenza del vicepresidente della Camera dei Deputati, on. Fabio Rampelli, Stintino si distingue insieme ad altre amministrazioni locali per l’efficacia delle sue politiche ambientali. Queste includono la lotta contro gli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione sul territorio, una gestione virtuosa dei rifiuti urbani e una collaborazione proattiva con la onlus.

La Sindaca di Stintino, Rita Vallebella, esprime grande soddisfazione per questo traguardo: Siamo immensamente orgogliosi di essere riconosciuti come Comune Plastic Free. Questo riconoscimento è il frutto dell’impegno di tutta la comunità di Stintino e di una politica ambientale attenta e proattiva. Continueremo a lavorare insieme per preservare la bellezza naturale del nostro territorio e per garantire un futuro più sostenibile per le prossime generazioni. È un impegno che assumiamo con responsabilità e passione, consapevoli dell’importanza di lasciare ai nostri figli un pianeta più pulito e più sano. Ringraziamo Plastic Free Sardegna e la nostra referente locale Maria Luisa Vallebella per la costanza e l’impegno delle iniziative svolte nel nostro territorio”

I riconoscimenti a forma di tartaruga verranno consegnati nelle mani delle amministrazioni comunali il prossimo 9 marzo presso il Teatro Carcano, a Milano, segnando un momento significativo di celebrazione per gli sforzi condivisi nella tutela dell’ambiente. Il Comune di Stintino invita i cittadini e tutti gli stakeholder a continuare a supportare e partecipare attivamente alle iniziative per un futuro più sostenibile, rafforzando il messaggio che ogni piccolo gesto può fare la differenza nella lotta contro l’inquinamento da plastica.

Unomattina (programma di Rai Uno) al museo M.A.S.E. del Parco di Porto Conte | video e foto

ALGHERO – Unomattina, lo storico programma di Rai Uno, ha fatto visita all’EcoMuseo del Parco di Porto Conte. Un collegamento in diretta dal museo M.A.S.E. col giornalista Massimiliano Bruni che, insieme al direttore artistico del sito culturale Massimiliano Fois, ha raccontato ai telespettatori uno degli angoli più affascinanti del nostro territorio: il museo Antoine De Saint-Exupéry ospitato nella Torre Nuova di Porto Conte.
Il servizio ha ottenuto un ottimo riscontro anche come promozione per la città di Alghero e in particolare per le bellezze naturalistiche, culturali e storiche dell’EcoMuseo di Porto Conte.

Rifiuti e riciclo, Algheresi sempre più virtuosi. Premiato il lavoro di Montis

ALGHERO – Tra le tante leggende metropolitane quella che “fare correttamente la differenziata non serve a niente, tanto finisce tutto insieme“. Niente di piu’ falso! Il ciclo dei rifiuti è un sistema complesso che permette di recuperare, con specifico riferimento al servizio attivo sul territorio del Comune di Alghero, circa il 72% del totale dei rifiuti prodotti (vetro, carta, plastica, legno, ferro, umido etc.); materiali che potranno così andare a produrre nuovi oggetti, avviando nuovi cicli di riciclaggio nei diversi modi previsti dalla legge. Ma gli algheresi quanto sono bravi nella corretta differenziazione dei rifiuti? Lo si può sapere attraverso la recente indagine merceologica effettuata lo scorso mese di dicembre 2023. Le analisi merceologiche dei rifiuti consentono di avere una visione completa sul rifiuto raccolto in un determinato territorio o porzione di esso, allo scopo di programmare in maniera più specifica il relativo ciclo, dalle attività di raccolta e trasporto a quelle successive di trattamento e smaltimento.

Si scopre ad esempio (15 dicembre 2023) che su un carico parziale di circa 131,9kg della frazione “umido”, raccolto ad Alghero con servizio porta a porta diretto ad uno specifico impianto di compostaggio, la parte effettivamente compostabile è del 94,4%(124,5kg).
Il restante 5,6% (7,4kg) sono invece materiali non compostabili che dovrebbero essere differenziati con altre frazioni. Questo significa che gli Algheresi sono diventati quasi perfetti nel differenziare quel tipo di rifiuto.

I dati. Nel dettaglio emerge che la parte compostabile correttamente differenziata dell’umido è composta da: 87,65% da scarti di cucine e mense; 4,56% da sacchetti di conferimento compostabili; 1,27% bioplastiche interne; 0,91% da carta e cartone di piccole dimensioni. Tutti materiali compostabili e quindi correttamente differenziati. Il restante 5,6 % scorrettamente  differenziato si compone invece di: 0,82% plastica; 0,68% sacchetti di conferimento in plastica; 0,02% metalli; 1,94% pannolini; 2,15% altre tipologie merceologiche.

Si tratta di dati estremamente e confortanti – rilevano dal competente assessorato all’Ambiente – utilissimi per sfatare alcune credenze popolari e informare il cittadino circa la veridicità del ciclo virtuoso che seguono i rifiuti in ambito locale. Colpisce il dato dell 1,94% dei pannolini rinvenuti nella frazione umida: Giova infatti ricordare che il servizio d’igiene urbana attivo ad Alghero è dotato di uno specifico servizio per il ritiro dei pannolini (previa registrazione via mail all’indirizzo ambiente.ecologia@comune.alghero.ss.it o telefonica al numero 079 – 9978854/688) che  consente di poter conferire tale tipologia, non solo il giovedì con la frazione del secco, ma di poter fruire di ulteriori ritiri nelle giornate del lunedì, mercoledì e sabato.

Commissione Ambiente, è scontro col Parco: richiesta dimissioni. Al vaglio del Direttore le istanze dei pescatori

ALGHERO – E’ durato il tempo di un battito di ciglio il clima da “volemose bene” di Natale coi bagordi ed eventi del Capodanno. L’anno nuovo, in termini politici locali e ancora di più nella maggioranza, si è aperto in maniera più deflagrante  di prima e, ancora una volta, gli scontri più accesi che si sono registrati negli organismi di rappresentanza. A fare da teatro a tale clima la commissione ambiente presieduta da Christian Mulas il quale, dopo l’uscita questa mattina sulle colonne locali dell’Unione Sarda, ha ribadito la richiesta di dimissioni, a nome del gruppo consiliare dell’Udc, del Presidente del Parco Raimondo Tilloca e di tutto il Cda composto da Adriano Grossi e Lina Bardino. Questo, la sua motivazione, “per l’assenza dalle commissioni dedicate ai temi del Parco e Area Marina Protetta”.

L’opposizione ha preso la palla al balzo ed ha ricordato, a gran voce con Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto e Valdo Di Nolfo,  che, per l’ennesima volta “il numero legale della commissione ambiente era stato mantenuto dalla minoranza” ciò a palesare, nuovamente, “l’assenza di una maggioranza a sostegno del sindaco Conoci” a cui, secondo Mario Bruno, “dovrebbe andare la richiesta di dimissioni da parte di Mulas”.

Insomma un clima incandescente, pacatosi col proseguire dei lavori quando i pescatori  cosi come gli operatori nautici del turismo, presenti per chiedere delle modifiche al disciplinare riguardante chi opera nelle acque protette. hanno sottoposto i loro quisiti al direttore del Parco e Amp Mariano Mariani presente in rappresentanza dell’Ente insieme al funzionario Alberto Ruju. Il confronto, a tratti non facile, è giunto ad una sintesi con i soliti aggiornamenti alla prossima riunione che dovrebbe tenersi la prossima settimana. Il condizionale è d’obbligo perchè, con la richiesta sul tavolo delle dimissioni del Presidente e Cda, non è chiaro cosa potrà accadere nei prossimi giorni nei rapporti tra organismi consigliari, Porta Terra e Casa Gioiosa.

 

Attività in AMP, “Disciplinare sia sempre più condiviso”

ALGHERO – “Ritorna su nostra sollecitazione ( e garantendo per senso di
responsabilità il numero legale in commissione  ) la discussione in
commissione  Ambiente del Disciplinare che regola le attività
all’interno dell’area marina protetta di porto conte, se nel 2023
l’equivalente disciplinare era stato approvato senza il contributo
dell’assemblea del Parco e della commissione ambiente per il 2024 di sta
cercando ( sentire le associazioni dei pescatori e delle altre
associazioni che  lavorano in quell’area di più di 30 km quadrati ) un
punto di caduta che tuteli dentro le norme il lavoro di tantissime
attività di pesca che da anni vivono del lavoro all’interno dell’area
marina protetta e anche di tutte quelle attività che sono legate al
turismo in quelle zone specifiche , siamo certi  che con il confronto
dialogante di tutte le parti in causa si troverà un punto di incontro
che dovrà trovare aplicazione nel prossimo disciplinare 2024 in corso di
approvazione senza che si ricada nella spiacevole situazione del 2023
dove la mancanza di confronto tra il parco e gli operatori economici ha
prodotto un regolamento a senso unico senza tener conto di chi da sempre
lavora in quelle aree ora protette, vedremo nelle prossime settimane le
reali volontà del management del parco “.

Mimmo Pirisi, capogruppo Partito Democratico